Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

140.
ZELO - VI

«Così affezionati a voi, avremmo desiderato darvi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari. Voi ricordate infatti, fratelli, la nostra fatica e il nostro travaglio: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno vi abbiamo annunziato il vangelo di Dio» (1Ts 2,8-9).

1° È conquistatore. «Venni perché avessero la vita e l’avessero abbondantemente» (Gv 10,10). «Quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me» (Gv 12,32), disse Gesù Cristo. L’Apostolo Paolo dice di essersi fatto tutto a tutti per tutti portare al Signore.146
Il mondo è tanto separato da Dio e da Gesù Cristo. Oltre mille milioni di uomini non conoscono la Redenzione. Si trovano ancora come i pagani prima che il Figliuolo di Dio si incarnasse, predicasse il suo Vangelo, versasse il suo sangue benedetto per gli uomini. Fra quelli che si dicono cristiani, centinaia di migliaia sono scismatici; e centinaia di migliaia sono eretici. Dei cattolici, molti vivono in peccato per grande parte dell’anno; tanti si accostano raramente ai Sacramenti, e raramente o quasi mai, ascoltano la parola di Dio. La messe è dunque molta, ma gli operai pochi!147 Avanti! perché la messe già biondeggia.148

2° Occorre anzitutto: pregare e fare sacrifici, perché dice il Salvatore: «Pregate il padrone della messe perché mandi buoni operai» (Mt | 9,38). Benedette le anime che si offrono vittime per questo fine.
Poi: lavorare nel campo delicatissimo della gioventù maschile; poiché saranno essi i cittadini, i cristiani, quelli da cui dipenderà l’andamento della società di domani. La gioventù femminile è campo larghissimo di lavoro; ed anche terreno fecondo per un apostolato serio, mentre evidentemente i frutti si estenderebbero alle altre zone di lavoro. Dalle donne e madri cristiane i figli ricevono la prima e più profonda educazione; e così si comprende come lo zelo apostolico trovi qui un settore di prima importanza. Si sa poi che la nostra religione per la elevatezza della verità che insegna, e per la grandezza della virtù che inculca, e per la efficacia sua sociale è specialmente adatta all’uomo: l’apostolato ben fatto tra gli uomini sarà, dunque, più difficile, ma di più profonde consolazioni per i frutti.

3° Medito, o mio Divino Maestro, la grande lezione da voi data ai Discepoli che volevano far cadere il fuoco su le città ribelli: «Voi non sapete quale spirito abbiate» (Lc 9,55). Vi sono perciò due modi di zelare: uno che allontana, l’altro che conquista. Il parlare con alterigia, il comandare con autorità, con turbamento, quasi con violenza, indispone, aliena. Invece le anime si attirano con la bontà, la pazienza, la persuasione. Far loro del bene: ecco la via; ma farlo bene: ecco il mezzo per | procedere nella via. Signore, istruitemi su questi segreti!

Esame. –
Uso maniere aspre? Oppure uso maniere dolci, pazienti, costanti, nel mio zelo?

Proposito. –
Voglio operare in modo che le anime sentano il bisogno di me e mi cerchino; io poi non sbarrerò la via con modi aspri.

Preghiera. – Amabilissimo mio Gesù, datemi la vostra dolcezza, fate il mio cuore secondo il Cuore vostro. Devo ascoltare il vostro precetto: «Esci nelle vie e per le siepi e costringili ad entrare fino a che la casa sia piena».149 Ma devo pure ascoltare il vostro invito: «Imparate da me che sono mansueto ed umile di cuore».150 L’umiltà e la dolcezza formano la via per arrivare ai cuori.
140

146 Cf 1Cor 9,22.

147 Mt 9,37 e paralleli.

148 Cf Gv 4,35.

149 Lc 14,23.

150 Mt 11,29.