Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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182.
IMMACOLATA CONCEZIONE

«Benedetta sei tu, figlia, davanti al Dio altissimo più di tutte le donne che vivono sulla terra e benedetto il Signore Dio che ha creato il cielo e la terra e ti ha guidato a troncare la testa del capo dei nostri nemici. Davvero il coraggio che hai avuto non cadrà dal cuore degli uomini, che ricorderanno sempre la potenza di Dio» (Gdt 13,18-19).

1° È dottrina definita dal Papa Pio IX che Maria SS.ma nel primo istante della sua concezione per grazia e privilegio di Dio, in vista dei meriti di Gesù, fu preservata immune da ogni colpa originale. Per il peccato di Adamo tutti gli uomini fecero naufragio nel diluvio del peccato; Maria sola, come la fortunata nave di Noè, fu salva da tale rovina. Ella non ebbe quel peccato dal quale tutti nascono infetti. Per esso noi siamo figli di ira,271 esclusi dal Paradiso, soggetti a tanti mali. Ci occorre il battesimo. Maria fin dal primo istante di sua concezione fu esente dal peccato; non soltanto purificata.
Inoltre: l’anima benedetta di Maria fu allora riempita di grazia, secondo la sua altissima missione di Madre di Dio. Tale grazia è di un ordine divino e superiore a quella concessa agli Angeli ed ai Santi. Così che la Chiesa canta: «Tutta bella sei, o Maria, e in te non vi è macchia originale. Tu, gloria di Gerusalemme, tu letizia d’Israele, tu onorificenza del nostro popolo».

2° Così Maria fu sempre nemica e vincitrice del demonio; sempre gli schiacciò il capo; ed | iniziò, per i meriti del suo Figlio, quella serie di trionfi su Satana che si prolunga di secolo in secolo.
Maria fu preservata immune per diventare degno tabernacolo del Figlio di Dio incarnato; e fornire a lui una carne ed un sangue immacolati. Maria per l’Incarnazione diveniva la naturale Madre di Gesù Cristo, come Dio ne è il Padre naturale.272
Lo Spirito Santo non doveva avere per sposa una creatura stata soggetta al demonio, per adombrarla e cooperare con essa all’Incarnazione del Verbo.
Dio ha un sommo, eterno, irreconciliabile odio al peccato. D’altra parte, il vero e più alto ornamento di un’anima è la grazia, che ci rende partecipi della vita divina. S. Germano la saluta: «Ave, o razionale e amenissimo paradiso di Dio... Ave, o immacolato e purissimo palazzo del sommo Re, ornato con ogni magnificenza e ripieno di ogni delizia... in cui Dio si unì all’umanità per l’Incarnazione».

3° Siate ringraziata, benedetta e sempre amata, o SS. Trinità, per il singolare privilegio concesso a Maria; e per quest’alba di un nuovo e splendente giorno per l’umanità caduta. Giorno di speranza, di luce, di riconciliazione, di benedizione, di redenzione. Fate che io comprenda quanto vi dispiaccia il peccato, quanto sia preziosa la grazia vostra; e con quanto impegno io debba cercarla ed accrescerla nel mio cuore.

Esame. –
L’anima mia loda Dio per questo dono fatto a Maria? Loda Maria per l’eccezionale privilegio? Mi purifico sempre più da ogni macchia per comunicarmi degnamente? Adorno l’anima mia con molta grazia?

Proposito
. – Sarò divoto di Maria Immacolata.

Preghiera. – Ave, Maria, piena di grazia; più santa dei santi, più eccelsa dei cieli, più gloriosa dei Cherubini, più onorabile dei Serafini, più venerabile di ogni creatura. Ave, o colomba, che ci porti il frutto dell’oliva; ed annunzi chi ci salvò dallo spirituale diluvio; e le cui penne splendono meglio dell’oro più lucente... O Vergine Madre, con le tue potentissime preghiere e con la tua autorità materna presso il Figlio, assisti la Chiesa ed i pastori di essa perché possiamo tutti giungere al porto di una felice eternità (S. Germano).
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271 Ef 2,3.

272 Per natura divina.