Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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155.
GESÙ È TENTATO

«Chi ha viaggiato conosce molte cose, chi ha molta esperienza parlerà con intelligenza. Chi non ha avuto delle prove, poco conosce; chi ha viaggiato ha accresciuto l’accortezza» (Sir 34,9-10).

1° Gesù dal Giordano si reca nel deserto. Dopo un digiuno di quaranta giorni è tentato dal demonio.
Notiamo le parole del Vangelo: «Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo» (Mt 4,1). Allora: cioè dopo che è battezzato, dopo che il Padre si è compiaciuto di lui, dopo quaranta giorni di digiuno.
L’anima può trovarsi nei momenti di maggior fervore, eppure essere tentata. Forse anche dopo la comunione: non siamo mai sicuri. Ed avviene che proprio dopo generosi propositi, il Signore li metta alla prova per vedere se essi erano davvero fermi.
Gesù: È tentato il Figlio di Dio incarnato. Dunque la tentazione non disdice a nessuno; essa non è peccato; anzi, una bella occasione di meriti. Nessuno si avvilisca perché tentato; con coraggio e letizia combatta e vinca.
Dallo Spirito. La tentazione entra nei disegni di Dio: per nostra umiltà, ammaestramento e merito. È la sapienza e l’amor di Dio che la permettono: «Dio tentò Abramo» (Gen 22,1). «Beato l’uomo che dopo essere stato provato riceverà la corona della vita» (Gc 1,12).
Nel deserto. È bene fuggire il mondo; ma non basta. Il demonio ed il corpo possono eccitarci al male ovunque; anche in un convento di | stretta clausura; anche in chiesa. Come nessuno è salvo, sebbene già santo; sebbene già vecchio, infermo, moribondo. Occorre vigilare sempre.

2° Gesù è tentato con una tentazione che ricorda la concupiscenza della carne: «Comanda che queste pietre divengano pane». E risponde: «L’uomo non vive soltanto di pane, ma di ogni parola che viene da Dio». Il demonio trasporta, allora, Gesù sul terrazzo del tempio, e gli dice: «Se sei figlio di Dio buttati giù; poiché sta scritto che Dio ha commesso la cura di te agli angeli, perché non ti avvenga del male» (Mt 4,3-6). Questa tentazione di presumere di Dio nascerebbe da superbia; ma Gesù risponde: «Sta scritto: non tentare il Signore Dio tuo» (Mt 4,7). La terza tentazione ricorda la tentazione di avarizia; «mostrò a Gesù da un alto monte tutti i regni della terra dicendo: tutto ti darò se, prostrandoti, mi adorerai. Ma Gesù rispose: Sta scritto: adora soltanto Dio ed a lui solo servi» (Mt 4,8-10).
Tre sono le concupiscenze dell’uomo: superbia, avarizia, sensualità. Gesù non poteva essere tentato da le sue passioni, che in lui erano perfettamente soggette allo spirito. Viene invece tentato dal demonio; ma le tre tentazioni sono dirette alle tre concupiscenze.

3° E Gesù vince, appoggiando le sue ripulse194 alla Scrittura. La tentazione è tentativo di ingannare, come già satana aveva ingannato | Adamo ed Eva promettendo: sarete come Dio.195 La parola di Dio invece è verità, è luce, è guida sicura. In ogni lusinga ed attrattiva, confrontiamo quello che vien proposto con quello che insegna Dio, la sua legge, la Scrittura. Solo il Signore è la nostra luce. Gesù fu tentato e sofferse per aiutare coloro che sarebbero stati tentati: «Avendo sofferto ed essendo stato provato egli stesso, può aiutare quelli che sono nella prova» (Eb 2,18). Ricorriamo perciò sempre al Signore: «Signore, vieni in mio aiuto» (Sal 70/69,1). Dolce Cuor del mio Gesù, fa’ ch’io T’ami sempre più.

Esame. –
Ho un’idea giusta delle tentazioni? Quali sono le principali mie tentazioni? Come mi comporto durante le tentazioni?

Proposito. –
Ricorderò il «Vigilate et orate» (Mt 26,41) di Gesù.

Preghiera. – «O Dio, che giustifichi l’empio e non vuoi la morte del peccatore, umilmente supplichiamo la tua maestà, affinché i servi tuoi, fiduciosi nella tua misericordia, li protegga benigno col tuo celeste soccorso, e li conservi benigno col tuo aiuto; onde ti servano costantemente; né vengano a separarsi da te per le loro tentazioni».
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194 Rifiuti, resistenze alla tentazione.

195 Cf Gen 3,5.