Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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1.
DIO UNO

«Grande Dio è il Signore, grande re sopra tutti gli dèi. Nella sua mano sono gli abissi della terra, sono sue le vette dei monti... Venite, prostràti adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati. Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce» (Sal 95/94,3-7).

1° Dio è l’essere perfettissimo, il sommo ed unico bene, principio e fine di ogni altra cosa esistente.1
Egli è l’Eterno, l’Onnipotente; la Verità, il Signore delle scienze, l’Onniveggente, il Benefattore, il Santo; la Carità, la Bontà, la Bellezza. Egli è l’Essere necessario: «Io sono colui che sono» (Es 3,14); è l’oggetto più degno del mio studio, l’unica autorità, l’unico amabile, l’unica felicità eterna.

2° Io sono ciò che per sé è nulla: tutto ho ricevuto da Dio.2
Io sono una piccolissima creatura di Dio; ho continuo bisogno di essere da lui sostenuto nell’esistenza; presto scomparirò dalla terra e mi presenterò a lui per rendergli conto della mia vita e ricevere il premio o il castigo meritato con le mie opere.
Io sono un povero ignorante, un grande ed indegno peccatore; non merito di venire ammesso alla sua santissima presenza per le molte mie infedeltà; meriterei anzi ogni disprezzo ed i suoi giusti castighi.
Io ho continuo bisogno della grazia e misericordia di Dio per evitare il peccato, vincere le tentazioni, schivare l’inferno.

3° Signore Gesù, che io conosca me e conosca Te. Che non brami altro che Te. Che odi me e ami Te. Che faccia tutto per Te. Che umili me ed esalti Te. Che non mediti niente se non te (S. Agostino).
L’uomo fu creato per lodare ed onorare il Signore suo Dio. Signore, voglio conoscerti per lodarti e onorarti con affetto.

Esame. – Ho una grande idea di Dio? Cerco di conoscere le sue infinite perfezioni? Ovvero ho una grande stima di me stesso? Mi compiaccio di me stesso? Mi lascio forse impressionare più da ciò che è creato che non dal Creatore?

Proposito. – Tutto ciò che farò, voglio che sia «ad maiorem Dei gloriam».3

Preghiera. – Signore, Iddio nostro, quanto è ammirabile il tuo nome su tutta la terra!4
Santo, santo, santo è il Signore Dio degli eserciti!
5 Osanna nel più alto dei cieli.6
Benedite il Signore, opere sue, lodatelo ed esaltatelo per sempre. Angeli del Signore, benedite il Signore.
7 Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.8 Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti ringraziamo per la tua gloria infinita.9
1

1 In queste prime meditazioni Don Alberione riprende e sviluppa i temi ai quali nel Donec formetur Christus in vobis (DF), in particolare all’inizio della tappa Gloria al Padre, si era limitato ad accennare. Cf DF, p. 17: «Chi è Dio? L’ente necessario. “Ego sum qui sum”, “Tu solus Dominus”: puro spirito: somma grandezza: per scienza, potenza, eternità, onnipotenza, gloria, perfettissimo...».

2 Cf DF, p. 18: «Chi sono io? essere contingentissimo: “tu sei colui che non è”. Sei nulla, quanto anima e corpo, da te sei nulla, quanto all’essere e all’agire, da te: imperfettissimo...».

3 «Per una maggior gloria di Dio». Massima di sant’Ignazio di Loyola. Cf la preghiera di offerta della seconda settimana degli Esercizi Spirituali (n. 98), ispirata al principio dinamico del «sempre più» e «sempre maggiore» («magis» o «ad maiorem»).

4 Cf Sal 8,2.

5 Is 6,3.

6 Mt 21,9.

7 Cf Dn 3,57ss.

8 Lc 2,14.

9 Cf Inno Gloria in excelsis Deo del Messale Romano.