Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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GIACOMO ALBERIONE


ALLE FIGLIE
DI SAN PAOLO

Meditazioni e Istruzioni


ANNO DI CONSOLIDAMENTO
E DI SINTESI
1955

FIGLIE DI SAN PAOLO - CASA GENERALIZIA

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Edizione a cura del Segretariato Internazionale di Spiritualità (SIS):
sr M. Adeodata Dehò, sr Elisabetta Capello, sr Monica Baviera, sr Maria Grazia Gabelli.


Grafica: sr Sergia Ballini fsp

Si ringraziano per la collaborazione le sorelle archiviste di Roma e delle varie Circoscrizioni, il Centro di Spiritualità Paolina della Società San Paolo.

Sigla dell’opera: FSP55


© Figlie di San Paolo, Casa Generalizia, 2010
Via San Giovanni Eudes, 25 - 00163 Roma

Uso manoscritto
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III. Il Maestro e le Maestre


Dedichiamo questo anno a Gesù Maestro, considerato come Via, Verità, Vita12. La dedicazione dell’anno a Gesù Maestro è quanto mai importante, perché questa devozione informa tutta la vita religiosa paolina: vita spirituale, intellettuale, religiosa, umana, sociale. La divozione a Gesù Maestro ha questa caratteristica generale: ottenere la luce per acquistare quella sapienza che ci ha comandato il Signore e che noi chiediamo nella Messa di oggi. [Inoltre chiediamo] che il Maestro illumini nell’apostolato, [perché] si dia [alle anime] sempre quello che si deve dare, e non [si abbiano] altri fini secondari, ma retta intenzione; che la pietà sia informata a questa divozione: [dare] tutto a Dio, [essere] religiosi per intero, integrali. Ma vi sono [anche] alcune intenzioni particolari che voi comprendete nel [recitare il] Cuore divino .
Gesù Maestro dia alla Congregazione delle buone Maestre, quelle che direttamente si dedicano alla formazione delle aspiranti, delle novizie, delle professe temporanee, quelle che noi chiamiamo impropriamente superiore, ma [invece sono] Maestre, sorelle maggiori, per formare lo spirito delle sorelle minori. Aiutarsi a progredire nello spirito, nell’apostolato, nello studio, nell’amministrazione. Il concetto di Maestra tra noi non è il concetto
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12 Accogliendo il suggerimento della Famiglia Paolina, il Primo Maestro ha invitato a dedicare un anno al divin Maestro dall’Epifania 1955 all’Epifania 1956.Cf RA 2 (1955) 1-3.