Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Conto corrente colla posta - 1- 4 - 1920 Anno II - N. 2 Bollettino Bim.
Unione Cooperatori Buona Stampa


Statuto Unione Cooperatori Buona Stampa


1. È costituita in Alba, sotto la protezione di S. Paolo un'UNIONE DEI COOPERATORI DELLA BUONA STAMPA
2. Suo scopo è il favorire la Buona Stampa.
3. Mezzi: a) Preghiere, b) Offerta, c) Opere (scrivere, diffondere la buona stampa, combattere la cattiva)
4. L'unione ha per organo il foglietto Unione Cooperatori Buona Stampa
5. L'unione ha la sua sede presso la Scuola Tipografica - Alba.
6. La festa patronale si celebra la domenica successiva al 29 Giugno.

Norme

1. Possono aderire all'unione tanto gli individui che le Associazioni (Casse Rurali, Circoli, Parrocchie ecc.)
2. Inscrivendosi sarà utile dichiarare con quale mezzo si intende cooperare alla buona stampa.
3. Il giorno della festa tutti i soci si accosteranno alla S. Comunione. Nelle parrocchie sarà molto bene che venga promossa una Comunione generale, predica o conferenza sulla buona stampa. Se i parroci lo credessero utile potrebbero stabilire la festa in dicembre per favorire maggiormente gli abbonamenti alla stampa cattolica.
4. Nella cappella della Scuola Tipografica si celebra ogni 1. lunedì del mese una funzione per tutti gli ascritti.
5. Per i soci defunti si faranno speciali preghiere.
6. Data la possibilità, saranno promosse conferenze, riunioni, convegni, aiutate pubblicazioni, fatti abbonamenti, biblioteche popolari ecc.
7. Agli ascritti, si consegnerà l'immagine di S. Paolo con la preghiera da recitarsi spesso per la Buona Stampa.

Tenuto conto dell'urgenza di favorire la buona stampa, approviamo la proposta unione, augurando che essa trovi in diocesi molti aderenti.
Alba, 29 Settembre 1918.

+ GIUSEPPE Vescovo.



Perché fu istituita questa Unione?

Chiunque ha anche soltanto una qualche conoscenza del mondo comprende un poco la grande necessità di una stampa buona, forte e diffusa. Essa è l'opera capitale se è vero ciò che scriveva Leone XIII: «Non si ingannerebbe chi attribuisse tutti i mali della società d’oggi alla stampa perversa»; e se è vero quello che diceva Pio X: «Ah! la stampa, i cattolici non ne comprendono tutta la necessità». Di qui la parola di Benedetto XV: «È dovere di tutti aiutare la Stampa Buona».
Perciò venne fondata l’opera nazionale buona stampa che aveva due fini: raccogliere il denaro necessario alla stampa nostra e dare l’indirizzo che essa deve mantenere. Ma essa non poté ottenere intero il primo fine ed i delegati Piemontesi con a Capo S. E. Mons. Pinardi, raccolti in adunanza a Torino «visto che l’Opera Nazionale Buona Stampa non poteva fornire alla stampa locale i mezzi di vita, deliberarono di aiutarla solo come centro di indirizzo e fondare in ogni Diocesi un’Unione o un segretariato allo scopo di raccogliere offerte, cercare gli appoggi per la stampa locale». In varie diocesi come a Torino, fu aperto il segretariato; in altre fu istituita un’Unione. In Alba fu preferita l’Unione persuasi che questa si adatta meglio a raccogliere non solo denaro, ma appoggi, corrispondenti, preghiere. Essa venne costituita il 29 sett. 1918 coll’approvazione del nostro Vescovo che riportammo sopra. Molti frutti ha già portati: molti più ne riporterà ancora se ascolteremo l’esortazione che i Pontefici e Vescovi fanno per la diffusione della Stampa Buona.

ALBA – SCUOLA TIPOGRAFICA - 1920

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Scuola Tipografica – Alba

La Scuola Tipografica di Alba tende a formare i futuri operai della Buona Stampa: Scrittori e Tipografi, ma sinceramente cattolici in tutta la forza della parola. Sorta con umilissimi principii, fu benedetta dal Signore ed ha raggiunto un discreto sviluppo.
I giovani sono divisi in due sezioni: i semplici artigiani e gli studenti artigiani. I primi apprendono l’arte tipografica ed hanno il tempo diviso fra la scuola, il lavoro e le pratiche di pietà. I secondi meno lavoro e molto più studio. Per i primi il corso completo è di cinque anni. Ricevono al termine apposito diploma di abilitazione e, se occorre, si procura loro un impiego conveniente.
Per gli studenti il corso è di 8 anni e possono laurearsi in scienze sociali (facoltà pontificia di Bergamo). Qualora non riuscissero negli studi avrebbero però la vantaggiosissima professione tipografica.
Nella Scuola Tipografica i giovani ricevono alloggio salubre, vitto abbondante, assistenza e formazione morale.
Per essere accettati i giovani devono essere di costituzione sana, presentare l’attestato di buona condotta del Parroco e di studi compiuti.

La Scuola Tipografica ha bisogno di una casa

L’abbiamo detto nell’ultimo numero e lo ripetiamo ora, perché oggi sono tanti, tantissimi i nuovi lettori; anzi il loro numero s’è duplicato. Conviene dunque che anche questi sappiano interamente il motivo di questo nuovo appello che rivolgiamo alla carità pubblica. Ecco ciò che allora si era pubblicato:
«Parliamo della casa nel senso materiale della parola: abbisognamo cioè di un alloggio.
E perché?
1. Perché ora le persone conviventi nella Scuola Tipografica sono in numero di 46 e si abita in tre case separate non essendo stato possibile finora trovare un locale unico, adatto, sufficiente per tutti. Si hanno troppe distrazioni e sprechi di tempo fra l’andare, il venire e tutti i quotidiani e piccoli incidenti che naturalmente ne seguitano.
2. Perché altri ed altri giovani chiedono di entrare nella Scuola Tipografica ad unirsi ai giovani che già vi sono: eppure non si possono accogliere! non abbiamo più un angolo per collocare un letto. Anche il solaio è tutto occupato.
3. Perché occorre dare un impulso sempre maggiore all’opera della buona stampa e formare per essa tanti operai. Ebbene le macchine sono insufficienti e non possiamo collocarne di nuove giacché non vi è spazio. Poi i giovani hanno bisogno: di cortile per fare molte corse, di un locale ben isolato per cantare, schiamazzare come richiede la loro età, senza disturbare i vicini, di una cappella ove raccogliersi bene in preghiera, di camera ampia per studio, ecc.
E i giovani pregano, pregano!! E la casa deve venire certamente! perché neppure ai passeri dell’aria
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il Signore lascia mancare un nido dove starsene al calduccio! quanto meno agli operai della Buona Stampa!
E noi attendiamo con vivo desiderio, ma anche con certa fiducia nella Divina Provvidenza che ha suscitato e susciterà tanti benefattori».


Difficoltà

Ci dicono anche persone assennate che i tempi sono difficili, che il materiale da costruzione ha prezzi elevatissimi, che per di più è di qualità scadente, che è un avventurarsi un po’ all’impazzata a mettere mano ad impresa così ardua... che conviene attendere...
Sono tutte considerazioni buone: ma quando si tratta di cosa necessaria come il pane non si può così tramandare, e sino a quando? E nelle nostre circostanze non è forse il caso di affidarsi alla Provvidenza, cui ogni tempo è buono; cui i tempi peggiori sono anzi migliori; cui non è limite alcuno mai nel donare?
Unicamente per tal fiducia crediamo che l’opera riuscirà.

Perché confidiamo?

1. Perché oggi una casa ci è necessaria e il Signore non lascia mai mancare quanto è necessario.
2. Perché la Buona Stampa è un pane spirituale e intellettuale ben più importante e urgente che non il pane materiale.
3. Perché vi sono molte anime che pregano e la preghiera ottiene tutto.
4. Perché molte sono le persone buone che si fecero nelle mani della Provvidenza strumento di bene e che colgono ogni occasione per accrescere i loro meriti.

La Scuola Tipografica




Attendiamo dalla Provvidenza

Che cosa è necessario?

Ci è necessaria una casa capace di alloggiare un cento persone: poiché attualmente la Scuola Tipografica ne raccoglie 46 e questo numero dovrà poi raddoppiarsi presto, per aumentare ancora. Dunque è necessario: un laboratorio dove possano collocarsi una decina di macchine tipografiche (quante cioè ne ha attualmente la Scuola Tipografica) e possano comodamente lavorare i compositori, gli impressori, i linotypisti, i legatori, gli spedizionieri, i correttori; almeno tre camere, per direzione, contabilità, parlatorio; camere per uso studio, scuola, cucina, refettorio, cappella, ecc.; camerata grande per un numero sufficiente di letti; cortile vasto ove i giovani possano ricrearsi sufficientemente; orto-giardino che dia modo di risparmiare un po' della somma molto considerevole che attualmente è spesa nella carne e negli ortaggi.
Ora però si vuol unicamente provvedere quanto è subito necessario.

A che punto ci troviamo?

Si è comperata un'area abbastanza ampia per costruire una casa, lasciarvi un cortile, un orto e quanto è necessario per i bisogni attuali ed anche prossimamente futuri. Essa però ha costato assai: e che cosa non ha prezzi elevati ai nostri giorni?
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L'area trovasi in Alba e comprende la proprietà detta comunemente Fornace: trovasi presso la piazza Savona a sinistra di chi dalla città voglia recarsi al Santuario della Moretta e viene a confinare col viale.

Le cinque strade

Varie sono le vie per cui la Divina Provvidenza ci manderà quanto occorre:
1. Vi sono le sue vie segrete di cui noi uomini poco o nulla possiamo sapere.
2. Apriamo una sottoscrizione.
3. Ci rivolgiamo alle persone che hanno.
4. Promoveremo una lotteria.
5. Ai cooperatori buona stampa.

Le vie segrete di Dio

Il Direttore della Scuola Tipografica aveva da poco conchiuso il contratto dell'area: mancava, anzi, ancora l'atto pubblico: quando dovette recarsi a Bra.
Colà si incontrò con una buona persona, già benefattrice della Scuola Tipografica, che senza preamboli gli dice:
— È vero che Ella desidera far costruire una casa per gli alunni della Scuola Tipografica, i futuri apostoli della buona stampa?
— Verissimo: ve n'è un vero bisogno.
— Ebbene accetterebbe Ella una mia prima offerta di L. 3.000?
— Molto volentieri e i giovani della Scuola Tipografica continuerebbero a pregare per Lei.
— Desidero solo delle preghiere: prenda: io ringrazio il Signore di avermi data la fortuna di partecipare ad un'opera di tanto merito.

Pochi giorni dopo il Direttore della Scuola ricevette una busta: l'apre e vi trovò dentro L. 500 con una lettera. Era una persona che quando si aperse la Scuola Tipografica aveva fatte molte difficoltà! credendola inopportuna o che almeno non potesse vivere!
Oh! grazie! e, permetta che lo diciamo, visse perché sono tanti che, come Lei, si sono fatti le vie segrete della Provvidenza.

Sottoscrizione

Una sottoscrizione darà pure campo a tante buone persone di mostrare la loro carità.
Si possono sottoscrivere somme anche minime: il Signore lodò tanto la donna che aveva date le due monete pari a circa 2 centesimi. Qualunque cosa data a Dio è tenuta nel debito conto.
Proponiamo però insieme di sottoscrivere qualcosa di determinato, per chi desidera:
1. Un metro cubo di muratura cioè L. 90.
2. Un mezzo metro lire 45.
3. Unirsi varie persone insieme per compiere un metro.
4. Un metro quadrato di pavimento di L. 40.

Offerte in natura: i muri si costruiscono in mattoni e pietrame: non vi saranno forse persone che vi potranno dare qualcosa? E per il tetto? e per le fondamenta?
Tutte le offerte verranno pubblicate, eccetto che vi sia espressa volontà contraria.

Alle persone che hanno...

Intendiamo dire quelle che hanno beni di fortuna; ma più ancora quelle che hanno lo spirito di Dio, il desiderio di farsi del bene, l'amore all'opera della stampa, l'amore alla gioventù; e in special modo intendiamo quelle cui il Signore vuol concedere la grazia di capire che è una fortuna inestimabile dar qualche cosa a Dio! che è una bella cosa rendersi Dio quasi debitore! che è cosa inestimabile che Dio si degni accettare qualcosa da noi.
Vi sono nei paesi coniugi, vedove, persone pie, ai quali il Signore, oltre il dono della pietà, ha elargito abbondanza di beni. Non han figli cui provvedere, o vi han già provvisto largamente. Può essere una grazia trovare chi dia loro comodo di impegnare una piccola parte delle loro sostanze, e acquistarsi così tesoro e ricchezze in cielo. Quante di queste anime ascolteranno la voce di Dio! E non lo speriamo invano: varie persone
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prima di venire interessate, ci hanno spontaneamente versato offerte molto generose: altre hanno promesso: la carità di questi cuori, ignoti agli uomini, Iddio l'ha registrata nel libro della vita.
Si incontrano persone che sono benedette da Dio nel loro commercio e colmate di prosperità. Quanto bene farebbero tutti a mostrare la loro riconoscenza alla Provvidenza divina!
Si incontrano persone che non dispongono di ricchezze, ma possono pregare, e offrire le loro pratiche di pietà perché sorga la casa, e si trovino molti generosi oblatori. Questo, sì, sarebbe prezioso!
Saremo quindi cordialmente riconoscenti:
A tutte quelle persone facoltose che ci mandano la loro offerta;
A tutti quelli che ci forniranno almeno i nomi di tali persone di loro conoscenza: o le inviteranno a farsi del bene, dando alla Buona Stampa;
A tutte le persone divote, che promettono di offrire le loro preghiere a tale scopo.

La lotteria

Si sta apparecchiando e fin d'ora si può dire che promette di riuscire bene, anzi molto bene. I biglietti si vendono una lira; i premi saranno mille; molti di essi di notevole valore. L'estrazione sarà fatta in Alba per la fiera di S. Martino (Novembre, anno corrente).
Due cose ci occorrono: 1. Premi; 2.vendita dei biglietti.
Per i premi: buon numero è già stato offerto: ma dobbiamo salire a mille. Come? Semplicemente: colle offerte dei sigg. Cooperatori; delle persone facoltose, interessate pel bene delle anime, amanti della nostra umile istituzione, comprese dell'importanza della buona stampa; colle offerte delle istituzioni cattoliche, che debbono vedere nella nostra umile opera un valido appoggio al loro rifiorire ed al loro interesse, un mezzo potentissimo per la loro espansione e rinsaldamento; colle offerte dei pastori delle anime che nella buona stampa hanno il mezzo della diffusione e conservazione della vera fede; colle offerte di tutti, perché tutti hanno interesse, anche materiale, a sostenere l'opera della buona stampa. E poi? ogni offerta è un dono alla buona stampa, sì, ma è pure una cambiale, un pegno che si riscuoterà nell'eternità ove non possono giungere le misere ricchezze di quaggiù.
Per la vendita: Confidiamo sui cooperatori e cooperatrici buona stampa, sugli amici, su tutte le persone buone.
Essi dovranno 1. cercare una delle tante botteghe del paese, o parecchie di queste, che tengano la rivendita permanente dei biglietti; 2. diffonderli essi stessi fra conoscenti, parenti, amici, anche magari tenendo essi stessi una rivendita; 3. incaricarsi che tutto proceda ordinatamente secondo le norme che si stabiliranno.

Ai cooperatori e cooperatrici

Cooperatori! Cooperatrici!
«Le volpi hanno le loro tane e i passeri il loro nido» ha detto Gesù. Ma noi non abbiamo ancora la nostra casa. E ben sa lo scrivente che da sei anni, dal tempo cioè che è fondato il nostro Istituto, ed ha potuto vivere una vita intima con esso, tutte le peripezie ed i disagi che apporta il non avere una casa nostra.
Ogni giorno i giovanetti della Scuola pregano Gesù e gli dicono: «Signore, che avete detto: voi siete più che i passeri, date anche a noi il nostro nido!».
Oh, il Signore non mancherà di ascoltare le loro candide preghiere. E ricordatelo, o Cooperatori, o Cooperatrici, o amici della buona stampa, essi attendono molto da voi. Attendono che ci aiutiate, ed essi confidano molto in voi!
La Scuola Tipografica è istituita proprio
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per la stampa buona, opera così essenzialmente necessaria ai giorni nostri. La nostra si potrà dunque chiamare: «La casa della B. Stampa».
Gli amici della stampa buona hanno dunque qui un'occasione proprio adatta a loro: questo è un campo molto opportuno per favorirvi la Stampa Buona di cui conoscono così bene la necessità per cui hanno anche già fatto molto.
Essi potrebbero chiederci schede di sottoscrizioni per raccogliere le offerte anche piccolissime.
Anche i nostri depositi, i nostri abbonati, i clienti possono fare qualcosa e sono circa 20.000 persone!
Avanti dunque, in Domino, sotto la protezione di S. Paolo.

Guadagni?

1. Un gran merito presso Dio.
2. La consolazione d'aver fatto un'opera molto buona, provvedendo una casa a più di quaranta giovanetti poveri, favorendo la buona stampa e contribuendo ad una bella opera di carità.
3. Chi offrirà L. 1000 avrà il nome scolpito su di un marmo che si conserverà sempre nel parlatorio della nuova casa.
4. Chi offrirà L. 500 avrà il nome scritto in quadro apposito.
5. Chiunque offra L. 10 partecipa al frutto di due messe mensili che si celebrano nella Cappella della Scuola Tipografica con preghiere speciali pei benefattori al principio d'ogni mese.
6. Chiunque offre almeno L. 5 avrà per l'intero anno questo foglio gratuitamente.

Guadagno di valore infinito.

Nella Scuola Tipografica si celebreranno finché essa durerà due messe ogni mese secondo l'intenzione di tutti i benefattori.
Le messe si celebreranno per norma il primo ed il secondo giorno di ogni mese.
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Agli amici

Per la raccolta dei doni per la lotteria è stata stampata la seguente circolare che verrà spedita alle persone che non ricevono questo bollettino: per i lettori la riproduciamo qui.

Alba, 10 Aprile 1920


Ill.mo Signore,
La Scuola Tipografica di Alba è stata aperta nel 1914 per dare educazione cristiana, ricovero e formazione professionale a tanti giovani poveri e specialmente per formare di essi i buoni operai e buoni scrittori della nostra stampa.
Colla benedizione del Signore e con l'aiuto di molti buoni, ha potuto raggiungere un certo sviluppo: raccogliendo ora cinquantacinque tra giovanetti e figlie.
Al punto a cui si trova la sezione maschile (45 persone) ha davvero bisogno di una casa propria, sia per il lavoro per la buona stampa che per la migliore formazione dei giovanetti.
Il momento è molto difficile e la spesa è vivissima: eppure si tratta di cosa necessaria. Si è perciò deliberato di promuovere anche una pubblica lotteria e si ottenne la debita autorizzazione.
A questo fine la Direzione della Scuola Tipografica si rivolge a V. S. Ill.ma di cui conosce il buon cuore e la simpatia verso la «Scuola Tipografica di Alba» pregandola a volerci inviare qualche dono. Oggetti varii, denaro, bottiglie, animali, ecc. tutto viene gradito con riconoscenza.
I beneficati serberanno la loro gratitudine vivissima e fin d'ora ringraziano di tutto cuore.

Per la Scuola Tipografica
Il Direttore: Teol. Alberione Giacomo.



N.B. — Tutti i doni si mandano alla Scuola Tipografica di Alba, Via Baluardi, ang. Via Mazzini, Alba.
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Ai depositi

Avvertiamo tutti i nostri cento depositi rivendite che stante il continuo rincaro in materia libraria e in oggetti religiosi provenienti dalla Francia, abbiamo deciso di aumentare il prezzo col primo prossimo maggio. Coloro che volessero istituire nuovi depositi o quei depositi stessi già costituiti che volessero acquistare lo facciano con sollecitudine; è nel loro interesse. Teniamo pronto un vasto assortimento di libri per mesi di maggio e giugno, corone, medaglie, immagini a prezzi convenientissimi.

Preghiera del parrocchiano

La tanto sospirata edizione, dovuta ritardare per mille difficoltà è finalmente pressoché ultimata e riuscirà davvero in modo da soddisfare il desiderio di tutti. Si stanno stampando le varie edizioni col titolo di molti paesi i cui parroci ne hanno fatto prenotazione e speriamo di inviar presto. Avvertiamo i RR. sigg. Parroci che volessero ancor prenotare almeno 200 copie con titolo proprio di farlo immediatamente onde evitar di non rimanere accontentati.

Biblioteche parrocchiali

Ne abbiamo istituite molte in questi ultimi giorni e le abbiamo pure migliorate sia per la tecnica come per renderle adatte alla gente del popolo.

La donna associata allo zelo Sacerdotale

Bel volume di circa 350 pagine: utilissimo per il clero, per catechiste, maestre, signore.
L’opera è divisa in tre parti: la donna ha la missione di cooperare nella salvezza delle anime; le opere cui può dedicarsi nelle sue varie qualità di madre, sposa, figlia; come essa può prepararsi a questa missione nobilissima, L. 3 presso Scuola Tipografica - Alba.

Can. Teol. Francesco Chiesa
Un modello di catechista
EMILIA MO(G)LIA


La brava figliuola, orfana di madre a 14 anni, con due fratelli e quattro sorelle, sa prendersi sulle spalle la cura della famiglia, e in mezzo a prove durissime (perdita di un fratello e di tre sorelle) vive una vita esemplare, occupandosi anche nell’insegnamento del catechismo, in cui fu vero modello.
Il libro stampato nel 1919 la prima volta nelle «Letture Cattoliche», andò a ruba e in due mesi fu esaurita la 1.a edizione.
Il rev. sac. D. G. Binelli scriveva da Barcellona (Spagna):
«Mi capitò ieri tra mano il bel libro Emilia Moglia. Me l’ho letto di un fiato e colla presente intendo di fare due cose: anzitutto congratularmi vivamente... per il libro chiamato a fare un gran bene. La seconda cosa è di dimandare il permesso che possiamo tradurlo in spagnuolo e così diffonderlo per tutta la Spagna e l’America latina. Frattanto ne faremo la lettura in tutte le case salesiane perché i maestri ricavino tutti quei saggi consigli pedagogici di cui è ripieno».
Il libro è adatto specialmente per le figlie e madri di famiglia. il più prezioso regalo che si possa fare a quelle figlie che nelle parrocchie si occupano nell’insegnamento del catechismo. Anche i parroci e sacerdoti lo leggono con grande interesse per quello che riguarda la formazione degli insegnanti catechisti.
L. 1,50 la copia. Presso Scuola Tipografica - ALBA.

Ci occorrono...

assolutamente: Scaffali, Scrivanie, Tavoli, Armadi; tutto può servire per l’arredamento dei nostri locali! Quante buone persone tengono nascosti negli angoli del solaio e della cantina, oggetti a loro divenuti inservibili e che potrebbero invece servire a noi magnificamente... Attendiamo l’ordine di mandarli a ritirare.


Teol. Alberione G. dir. resp.
Scuola Tipografica - Alba
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