Anno XIII - Numero 2 — 17 Gennaio 1931 — C. Corrente Postale
UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO STAMPA
Presso Pia Società S. Paolo
ALBA (Italia-Piemonte)
Opus fac Evangelistae (II Tim. IV, 5)
Statuto breve dell’Unione Cooperatori Apostolato Stampa
1. E' costituita in Alba sotto la protezione di S. Paolo una UNIONE COOPERATORI APOSTOLATO-STAMPA.
2. Suo scopo è il favorire la Buona Stampa.
3. Mezzi: a) Preghiere; b) Offerte; c) Opere: scrivere, diffondere la Buona Stampa, combattere la cattiva.
4. L'Unione ha per organo il Bollettino Unione Cooperatori Apostolato-Stampa.
5. L'Unione ha la sua Sede presso la Pia Società San Paolo - Alba (Piemonte).
6. La festa patronale si celebra la domenica successiva al 29 giugno.
Questo PeriodicoI. — PER LA COOPERAZIONE DI PREGHIERA:
Promuove il culto al Divin Maestro, alla Regina degli Apostoli, a S. Paolo Apostolo, ecc. ecc.
Promuove l'opera delle
vocazioni religiose all'Apostolato Stampa.
Promuove l'opera delle Duemila SS. Messe e l'Unione di preghiere.
II. — PER LA COOPERAZIONE DI OPERE:
È organo della «Sezione Biblica» della Pia Società San Paolo.
È organo dell'Apostolato del «Libro».
È organo dell'Opera Bollettini Parrocchiali.
È organo dell'Unione scrittori, pittori, disegnatori, collaboratori.
È organo delle Sezioni parrocchiali Cooperatori Apostolato-Stampa.
È organo dell'Associazione Generale Biblioteche.
È organo dei Centri di diffusione di libri e oggetti religiosi.
Riporta: i nuovi libri, periodici, opuscoli col giudizio relativo.
III. — PER LA COOPERAZIONE DI OFFERTE:
Illustra la formazione delle Borse di Studio.
Illustra l'opera delle pensioni agli aspiranti della P. S. S. Paolo;
Illustra i depositi e vitalizi;
Illustra i doni in natura.
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UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO - STAMPA
Celebriamo la festa del Divin Maestro
Il Cuore dell’Apostolato Stampa
Nel momento in cui il problema della nostra stampa è oggetto di tante premure e sacrificio dei Cattolici, non sarà del tutto inutile richiamare alcuni principii cui dobbiamo uniformare tutta la nostra attività ed il nostro zelo in questo vastissimo campo.
La Buona Stampa
E’ stampa buona tutta quella che, uniformandosi ai sacri principii della ragione e della Fede, tende a promuovere il bene vero degli uomini, delle famiglie, della società. La divulgazione delle cognizioni storiche, scientifiche, geografiche ecc. ecc.; tutto il complesso della letteratura antica, moderna, nazionale o straniera, tutta l’immane mole di libri e periodici fatta che tende a portare agli uomini vantaggi naturali: intellettuali, morali materiali, privati o pubblici, costituiscono la stampa buona.
L’Apostolato Stampa
mira invece ad interessi soprannaturali, interni, divini. L’argomento, il fine, l’anima dell’Apostolato Stampa sono morali religiosi; e parlando propriamente come sacerdoti, dobbiamo anzi dirli soprannaturali.
Per avere subito una qualche visione, è bene rivolgere il nostro pensiero a quel ripetersi di comandi divini: prendi lo stilo e scrivi… scrivi ad ammonimento...
L’inchiostro, la carta, la pressione ecc. sono mezzi umani, come la voce nella predicazione del Vangelo; l’uomo anche per le cose più divine deve servirsi di mezzi umani: La confezione stessa dei SS. Sacramenti richiede la materia; come l’anima è contenuta nel corpo.
Il Programma Divino
E’ quello che fu cantato «Gloria a Dio e pace agli uomini». La sapienza del Padre, il Divin Verbo, il Maestro Divino presentandosi agli uomini per ammaestrarli ha voluto proclamata, cantata da voci angeliche la carità del suo Cuore. Il suo insegnamento è tutto carità: è la gloria del Padre che Egli cerca; è la pace, complesso di ogni bene, agli uomini di buona volontà che Egli vuol dare. In Lui è la vita; e la vita è luce degli uomini.
«… Così io mando voi …»
E l’uomo fatto sacerdote, il Cristo, che si rinnova nei secoli, come si rinnovano le Specie Eucaristiche, deve essere, sentire, far sentire lo stesso Divin Cuore. «Il Cuore di Paolo era il Cuore di Cristo». L’onore del nome di Dio, il suo regno, la divina volontà: sono parole che l’accendono, anzi sono la prima aspirazione; la
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salvezza eterna degli uomini, la grazia e la verità sono beni massimi che a tutti vorrebbe largire.
«E la Stampa è portavoce»
Il Cuore del Divin Maestro non aveva limiti di spazio, non aveva limiti di tempo: «Che si faccia un solo ovile, che tutti abbiano la vita». Né può avere confini il cuore d’un sacerdote, d’un apostolo: fuori di quelli imposti dalla limitazione della natura. Eccolo perciò moltiplicare gli apostolati; ecco perciò salire l’altezza della cattedra della Stampa, eccolo, santificare la penna e la macchina, come Dio dà la parola scritta e tramandata.
Così si spiega
L’Apostolo Paolo che chiuse soltanto la bocca e depose la penna, non già il cuore, quando il corso è compiuto e la corona lo cinge.
Così si spiegano gli Apostoli che parlano e scrivono; così i dottori S. Agostino, Sant’Ambrogio, S. Gregorio, S. Francesco di Sales, S. Alfonso; così mille e mille Santi Sacerdoti e una lunga schiera di cattolici.
Né può essere diverso
Dio ha i suoi diritti imprescrittibili, eterni come Creatore, come Governatore, come Sovrano Rimuneratore: l’uomo è una creatura, suo figlio, suo vero.
Gesù Cristo è il Divin Figlio fatto uomo; Egli ha fondata la Chiesa società spirituale e soprannaturale, pur composta di uomini con un culto, una morale, una gerarchia, una dottrina.
Lo Spirito Santo è il Divin Santificatore delle anime, che camminano a passo incessante verso l’eternità; una delle due eternità: Grazia, preghiera, sacramenti sono mezzi di salvezza; passioni, errori, occasioni accumulano rovine…
Ed ecco: tutto questo accendere il cuore di un sacerdote; farlo diventare oratore sacro, caldo; mettergli nelle mani una penna che fissi sulla carta che mandi agli assenti, ai lontani, ai posteri.
La medesima carità, adunque, che produce varii frutti, che ricorre a tutti i mezzi; che accetta e santifica tutti i progressi dei tempi e degli uomini per tener questa in tutti i tempi la lucerna della verità per giungere a bene degli uomini ogni frutto del loro ingegno.
Charitas Christi urget nos
Ci stimi il mondo come ministri di Cristo e dispensatori dei misteri di Dio. Poiché è bene che anche qui la verità sia chiara ad ogni uomo. La Parola di Dio non è parola dell’uomo, il Vangelo non è libro di filosofo; la predica non è una comune conferenza.
Non cerchiamo il vostro denaro, ma le anime vostre; non vogliamo la vostra lode; ma la gloria di Dio.
Noi vi scongiuriamo «salvatevi»; il resto poco importa.
Che sia salvo l’onore di Dio! che siano tutelati i diritti della chiesa e delle anime. Oltre a ciò non abbiamo né desideri né speranze, fuori che quella suprema misericordia che preghiamo a voi ed a noi.
Ingiustizia che ferisce il cuore del Maestro Divino e colpisce le anime! l’errore, la menzogna, la parola dell’inganno si moltiplicano, innalzano la voce, comandano a bacchetta; mentre la verità, la parola del Maestro Infallibile, quella del sacerdote sono coperte da un silenzio colpevole e quasi compresse sotto il moggio, od obbligate a rifugiarsi fra il piccolo, sebbene fortunato gruppo, dei devoti.
Ma la parola di Dio non è legata: quella parola di cui si nutre ogni uomo.
Dio è verità, Dio è luce: odia Dio chi odia la verità. La verità ci libera e ci salva. L’amatore di Dio e l’amatore del fratelli è l’apostolo della penna, l’apostolo della stampa.
In ogni famiglia: il Crocifisso, il Vangelo, il settimanale Cattolico.
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La Festa del Divin Maestro
La Festa del Divin Maestro o del Vangelo, celebrata negli anni passati con frutti abbondanti di bene in centinaia di Parrocchie, è preannunziata anche quest’anno in vari luoghi in occasione di Ss Esercizi, Quarantore, Giornata della Buona Stampa, o in occasione apposita.
Siamo al periodo degli abbonamenti. Si tratta di chiamare attorno al Divin Maestro, al Santo Bambino venuto al mondo pieno di grazia e di verità, il maggior numero possibile di abbonamenti. O Maestro, diceva San Pietro, e da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna. Il demonio ha infiniti emissari.
COME CELEBRARLA
1.o - Triduo di predicazione sull’obbligo di stare al Divin Maestro, al suo Vangelo, alla sua scuola di santi esempi; e di aborrire l’inimicus homo, i falsi profeti, i cattivi esempi del mondo, i cattivi libri, giornali, ecc.
2.o - Confessione e Comunione generale che ci portino ad aborrire le false dottrine, il mondo colle sue massime ed esempi, i discorsi cattivi, ecc.; e ci uniscano a Gesù Cristo, unico Maestro, al Vangelo, al Sacerdote.
3.o - La benedizione del Vangelo esposto sulla balaustra in forma solenne; il bacio dei piccoli e degli uomini a Gesù Cristo-Verità, nel Vangelo, dopo che lo ha baciato il Sacerdote.
4.o - Un’ora eucaristica per cui si espone il SS. Sacramento ed il Vangelo sul leggio; quindi preghiere e predica sulla necessità che tutti aderiscano con tutta la mente, il cuore, le forze a Gesù Cristo.
5.o - Chiudere con una promessa solenne di essere i veri discepoli di Gesù Cristo, credergli, imitarlo, seguirlo: venire alle prediche; istruire i fanciulli e mandarli al catechismo; tenere il Vangelo in casa al posto d’onore, leggerlo alla famiglia. Inoltre: evitare ogni contatto con chi ha dottrina contraria alla Chiesa, a Gesù C., al Sacerdote cattolico, distruggere e allontanare ogni libro perverso o giornale cattivo; non permettere discorsi o letture, in quanto sta da noi, che non siano edificanti.
Si tratta insomma di una festa che conchiuda col lasciare questa persuasione: Vi è il Divin Seminatore e vi è l’uomo nemico che soprasemina la zizzania.
Noi vogliamo guardarci da quest’uomo nemico. In realtà nel mondo vi sono solo due scuole: l’una con Cristo e l’altra contro Cristo: io voglio restare colla scuola di Cristo Maestro Divino ed unico, odio e detesto ogni altra scuola.
In tale giorno è bene che tutti acquistino il Vangelo. Meglio se in Chiesa, dal Parroco, alla balaustra o in sacrestia; diversamente nelle famiglie, a cui lo potranno portare i fanciulli, i giovani, le figlie, gli ascritti all’Apostolato Stampa
Il Vangelo sia esposto e tenuto nel luogo d’onore; letto dal capo-casa, o da un fanciullo innocente alla presenza di tutti i membri della casa; baciato con riverenza da tutti.
Frutto pratico: formare il «Gruppo o Sezione Cooperatori Apostolato Stampa», che curi la distribuzione del bollettino, Biblioteca parrocchiale, il Vangelo in ogni famiglia, ecc.
Consigliare persone che potrebbero far stampare il Vangelo, la Bibbia ed altri libri santi.
Nuova edizione economica
del Santo Vangelo
E’ uscito il S. Vangelo in edizione economica adatta alla propaganda in tutte le famiglie mediante la Festa del Divin Maestro o del Vangelo.
IMPORTANTE
Ai RR. Parroci, Seminari, Istituti religiosi, Collegi, Educandati e a tutti coloro che fanno prenotazioni di Vangeli o di lettere di San Paolo verrà praticato un prezzo di favore anche per poche copie e cioè: per il Vangelo L. 1,25 in brossura, L. 1,75 legato alla bodoniana, L. 2,25 legato in tela; per le Lettere di S. Paolo L. 1 in brossura, L. 1,50 legate alla bodoniana, L. 2 in tela. Mentre per chi non prenota i prezzi per quantitativi inferiori alle 100 copie sono: per il Vangelo rispettivamente L. 1,50 – 2,25- 2,75, e per le Lettere di san Paolo L. 1,25 – 1,75 – 2,25.
Attualmente sono pronte:
La Bibbia delle Famiglie – Vecchio Testamento L. 10 – Nuovo Testamento L. 5 – legata in un volume L. 20
Il Divin Maestro (i quattro Vangeli concordati) L. 4.
La Vita di Gesù narrata al popolo con parole del Vangelo, L. 4.
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Lavoro di Pace
Il 24 dicembre u.s., il Santo Padre, parlando ai Cardinali e prelati romani, venuti a Lui per presentargli gli auguri natalizi, metteva in grande rilievo il grande bisogno di pace e di carità, che sì fortemente si fa sentire attualmente nel mondo: di quella pace portataci dal Cielo e proclamata dagli Angeli sulla Capanna di Betlemme.
La pace che deve regnare nel «Regno di Cristo» e per cui lavorano tutti i cattolici di buona volontà.
«Per questo, diceva, i cattolici non sono chiamati soltanto al più largo e perfetto godimento della pace di Cristo, ma come alla consolidazione ed alla dilatazione del regno di Cristo, così alla dilatazione e consolidazione della Sua pace; e questo mediante il molteplice apostolato della buona parola, dell’operosità benefica, della preghiera, a tutti così facile e così potente, anzi onnipotente presso Dio. La gloria e il dovere di questo apostolato di pace appartiene principalmente a Noi ed a tutti i chiamati ad essere Ministri del Dio della pace; ma ecco un vasto e magnifico campo anche per tutto il laicato cattolico che non cessiamo di invitare e di chiamare alla partecipazione dell’apostolato gerarchico. E’ ai cattolici di tutto il mondo e massime a quelli che studiano, lavorano e pregano nell’Azione Cattolica, che oggi rivolgiamo più caldo questo invito e richiamo. Che essi si uniscano tutti nella pace e per la pace di Cristo in pieno consenso di pensieri e di sentimenti, di desideri e di preghiere, di opere e di parola – parola parlata, parola scritta, parola stampata – e sarà una calda e certamente benefica atmosfera di vera pace che avvolgerà il mondo intero».
La parola del Papa, ed anche quando si trattasse di un semplice desiderio, deve essere per noi un forte monito, un incitamento al bene, un programma da svolgere con la massima sollecitudine, con la massima cura.
Parola parlata, scritta e stampata, ha detto il Papa, per diffondere la vera pace nel mondo. Ed è questo dovere nostro preciso e quello di ciaschedun Cooperatore: DIFFONDERE, AIUTARE, PREGARE per la diffusione di quei libri – il Santo Vangelo in primo luogo – di quei periodici e giornali che sono i messaggeri della pace vera, della pace portata in terra da Gesù.
Abbiamo ricevuto già adesioni vivissime da Cooperatori, da Cooperatrici zelantissimi per il lavoro pratico di diffusione ai quali, abbiamo spedito numeri di saggio dei nostri periodici.
Invitiamo caldamente ancora tanti altri Cooperatori che con un po’ di sacrificio, ben prezioso però al cospetto di Dio, potrebbero fare qualche cosa e molto anche in questo apostolato di pace e di bene per la gloria di Dio e la salvezza delle anime.
Ripetiamo i suggerimenti pratici per la propaganda.
Suggerimenti pratici
per la Propaganda
La Pia Società San Paolo, ALBA (Piemonte), ha stabilito in questi giorni un nuovo metodo di propaganda per i suoi periodici, che interessa tutte le persone di zelo.
Nessuno dei nostri Cooperatori (per quanto lo permetta il suo stato) deve lasciare oltrepassare questa propizia occasione senza incominciare o aumentare il suo lavoro per l’Apostolato della Stampa
E’ un metodo per nulla costoso, ma facile e utile a coloro che desiderano fare del bene a sé e agli altri.
La Pia Società S. Paolo a chiunque li richieda spedirà saggi dei suoi periodici e ne spedirà gratis per un mese continuo 5 o 10 copie ognuno, secondo il desiderio che ci verrà espresso.
I RR. Parroci o Vicecurati possono incaricare un Aspirante, una Circolina… o altri i quali ogni Domenica, si dedichino alla distribuzione dei sotto elencati giornali presso le persone che si spera far abbonare.
Dopo alcune settimane il distributore
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passerà a raccogliere gli abbonamenti presso le persone a cui portò il saggio e manderà l’ordinazione in Alba.
Gli Zelatori e le zelatrici dell’Opera delle 2.000 Messe, i Membri delle Sezioni Apostolato-Stampa, e gli altri Cooperatori hanno qui modo di svolgere un largo e fruttuoso apostolato di bene.
Si legga qui sotto il prezzo dell’abbonamento e le altre condizioni di ogni periodico.
LA DOMENICA ILLUSTRATA
per le famiglie; costa L. 15 la copia all’anno e 8 al semestre. Chi raccoglie 5 abbonamenti annui (due semestrali contano per uno annuo) avrà il suo gratis.
Nota. – Se non si trovassero gli abbonamenti e si volesse continuare la rivendita spicciola settimana per settimana, al distributore si cede ogni copia a centesimi 22,5 ed egli la rivende a cent. 30; con la facoltà di pagare ogni trimestre dietro nostra fattura.
IL GIORNALINO
Settimanale illustrato per i piccoli: L. 10 l’anno; 5,50 Sem. Chi raccoglie 10 abbonamenti annui (due semestrali valgono uno annuo) avrà il suo gratis. Al distributore cent. 16 la copia, ed egli la rivende a cent. 20; e fattura trimestrale.
LA DOMENICA
Foglio mensile in 16 pag.; di formato 21x31. L. 3 annue la copia. Chi raccoglie 10 abbonamenti avrà il suo gratis. Al distributore: 10 copie all’anno L. 26; 25 copie all’anno L. 65; 50 copie all’anno L. 120; 100 copie all’anno L. 220; 200 copie all’anno L. 420.
UNA BUONA PAROLA
Bollettino mensile di 16 pag., in formato 17x25. L. 2 annue la copia. Chi raccoglie 10 abbonamenti avrà il suo gratis. Al distributore: 20 copie all’anno L. 38; 30 copie all’anno L: 55; 40 copie all’anno L. 70; da copie 50 a 100 L. 1,70 la copia; da copie 100 a 200 L. 1,60 la copia; da copie 200 in avanti L. 1,50 la copia.
Nota. – Sia «LA DOMENICA» che «UNA BUONA PAROLA» si possono distribuire settimanalmente, perché divisibili in quattro foglietti indipendenti.
I SANTI
Dispense settimanali continuative di pagine 20. L. 15 all’anno e 8 al semestre. Chi raccoglie 5 abbonamenti annui (due semestrali valgono uno annuo) avrà il suo gratis. Al distributore dietro fattura trimestrale si cede ogni copia a cent. 21, che rivende a cent. 30.
IL ROMANZO ONESTO
Romanzi a dispense settimanali continuative, illustrate, di 28 pag. Lire 18 all’anno e 10 al semestre. Chi raccoglie 5 abbonamenti annui, avrà il suo gratis. Al rivenditore cent. 28 la copia, che rivende a 40.
Ordinazioni a:
PIA SOCIETA’ S. PAOLO- ALBA (Cuneo).
Il Cooperatore Paolino
Il Cooperatore Paolino è persona che restando nel mondo, partecipa quanto maggiormente può alla vita di pietà e di apostolato dei religiosi e delle religiose della Pia Società San Paolo.
Il religioso e la religiosa di San Paolo intendono seguire totalmente il Divin Maestro «Verità, Via, Vita» sull’esempio di San Paolo Apostolo.
Il Cooperatore Paolino cerca di imitare il Divin Maestro nella sua povertà, purezza, obbedienza.
Due specie di pratiche di pietà specialmente coltiverà il Cooperatore Paolino.
1.o L’esame di coscienza, la meditazione, la direzione spirituale; 2.o La visita al SS. Sacramento, la lettura del Vangelo, la Santa Messa, la Comunione.
I) Spiritualmente:
Il Cooperatore Paolino coopera alla Società San Paolo:
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a) con il culto e l’amore a Gesù Divin Maestro, alla Regina degli Apostoli, a S. Paolo, alla Regina degli Apostoli, - b) con l’Opera delle SS. Messe; - c) con la cura e l’aiuto alla Vocazioni Paoline.
II) Con le opere:
a) con l’adesione alla Sezione biblica della Pia Società San Paolo; - b) nell’Apostolato del Libro; - c) nell’opera Bollettini Parrocchiali; - d) nell’Unione Scrittori, Disegnatori, Collaboratori ai periodici; - e) nelle Sezioni Parrocchiali o Diocesane dei Cooperatori Paolini; - f) nelle Associazioni G. Biblioteche; - g) nei Centri di diffusione, e negli abbonamenti; - h) con tutte quelle sante industrie che tendono ad allontanare ogni dottrina e ogni stampa contraria alla dottrina dell’unico Maestro ed a diffondere ogni stampa della dottrina Cattolica.
III) Con le offerte:
a) assumendo le spese di pubblicazione di scritti (Vangeli, fogli, libri) di molta gloria di Dio e pace agli uomini; - b) Assumendo le spese per gli studi di un aspirante al Sacerdozio, o all’ufficio di Maestra-scrittrice nella Pia Società San Paolo; o la formazione di un Religioso laico o Religiosa per l’Apostolato-Stampa (borse di studio, vestizioni, pensioni; - c) donando in natura o denaro quanto occorre per il Culto, l’Apostolato, la vita dei Paolini o delle Paoline (vitalizi, depositi a fondo perduto, macchinari, cibarie, oggetti sacri ecc.ecc.).
Cooperazione di preghiera
Pratiche che si consigliano
I religiosi della Pia Società San Paolo hanno queste pratiche di pietà: Meditazione, Messa e Comunione, Visita al SS. Sacramento (un’ora al giorno), esame di coscienza (preventivo, particolare e generale), lettura quotidiana della S. Scrittura. Le divozioni loro sono: Divin Maestro, Regina degli Apostoli, San Paolo, Angelo Custode, San Giuseppe, Anime Purganti. I Cooperatori Paolini dovranno avvicinarsi quanto più possono a queste pratiche di pietà ed a queste devozioni, in modo da formare un’unica famiglia spirituale.
L’ora di Adorazione nella forma:
«Gesù Maestro, Verità, Via, Vita»
E’ la forma di Adorazione adoperata nella Pia Società San Paolo. Si divide in tre parti: 1. PARTE: Adorazione e Ringraziamento – 20 minuti. Si adora Gesù e Lo si ringrazia di essersi fatto nostra Verità nei suoi divini insegnamenti emananti dal Santo Vangelo.
Dopo di essersi messi alla presenza di Dio invocando l’aiuto dell’Angelo Custode e della Santa Madonna, si recita l’atto di dolore con umiltà profonda e dolore dei propri peccati, quindi recitato «l’Anima Christi» e la giaculatoria «Gesù Maestro Via, Verità e Vita abbiate pietà di noi», si passa alla lettura di un brano del Santo Vangelo. Si legge adagio cercando di penetrare bene il senso ed immaginandoci prostrati ai piedi del Maestro Divino come la Maddalena, e si adora. Terminata la lettura e le prime riflessioni, si recita il Credo per protestare il nostro assenso e la nostra piena adesione alle verità che il Maestro Divino ci ha fatto intendere. Uniti in ispirito a tutte le creature si può recitare il «Benedicite omnia Opera Domini Domino»; uniti ai nove Cori Angelici, il «Gloria in excelsis Deo» o altre preghiere di adorazione. Tutto questo nello spazio di dieci minuti.
Gli altri dieci minuti devono essere occupati dal ringraziamento sentito, profondo, per tutte le grazie di ordine sia naturale che soprannaturale che la Bontà infinita di Dio ci elargisce giorno per giorno ed in modo particolarissimo per la Verità, somministrataci con tanta abbondanza nel Santo Vangelo. Recitare il «Te Deum» e il «Magnificat».
2. PARTE: Chiedere perdono e fare i propositi: 20 minuti – Gesù Via. Ripetuta la giaculatoria: Gesù Maestro, Via Verità e Vita, abbiate pietà di noi, si legge un tratto del Santo Vangelo che può essere il medesimo già letto per l’Adorazione o un altro. Gesù si è fatto nostra Via con i suoi esempi: mettiamo Gesù in mezzo a noi, consideriamo i suoi esempi, ascoltiamo le parole che Egli ci ripete: «Vi ho dato l’esempio, affinché come ho fatto io, così facciate anche Voi». E si entra
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ad esaminare l’anima nostra sopra le mancanze specie sul difetto principale, e a vedere di quale virtù siamo specialmente mancanti.
Fatto l’esame di coscienza ed eccitatici al dolore dei peccati, si può recitare il «Miserere» o il «De profundis» seguiti dall’atto di dolore: l’esame di coscienza deve occupare un buon quarto di ora perchè non bisogna accontentarsi di una ricerca superficiale delle mancanze, ma vedere i motivi delle cadute, mettere la scure alla radice del male, come si dice.
Si viene poi al proposito chiaro, ben particolareggiato che orienti decisamente la nostra vita all’acquisto delle virtù, al servizio di Dio. Si termina recitando le «Beatitudini evangeliche» e si apre la
3. PARTE con la giaculatoria: «O Gesù Maestro, Via, Verità e Vita, abbiate pietà di noi».
In quest’ultima parte, pure di 20 minuti, onoriamo Gesù Vita dell’anima, cioè grazia santificante. Gesù disse: «Sine me nihil potestis facere, senza di me, non potete far nulla». Bellissimi saranno i propositi, buoni e adatti finché si vuole, ma senza la grazia di Dio le nostre forze non sono sufficienti a metterli in pratica. Preghiera quindi, per ottenere questa grazia che è la vita dell’anima, per ottenere la forza necessaria nella lotta contro il demonio, le passioni e il mondo, per l’acquisto delle virtù. Preghiera calda, fervorosa, sentita sgorgante da un cuore umile, convinto del bisogno di questa grazia.
E il Signore verrà, si farà sentire, parlerà all’anima illuminandola e fortificandola.
Come preghiera la terza parte del Rosario, ben recitato, meditandone bene i misteri, andiamo in compagnia della Mamma Celeste a Gesù, facciamo presentare da Lei le nostre suppliche, saremo molto più facilmente esauditi.
Per tutti i nostri bisogni di ogni genere presentiamoci a Gesù con fede e semplicità, esponendogli ogni cosa, abbandonati completamente in Lui ed attendendo da Lui tutto come il poverello stende la mano alla porta del ricco.
Facendo le visite al SS. Sacramento e le ore di Adorazione in questo modo, la vita nostra sarà orientata decisamente sulla via del bene e della santità. Alla luce della Verità sgorgante dal Santo Vangelo; dietro gli insegnamenti di Gesù nostra Via e con l’aiuto della sua divina grazia, la nostra vita sarà sempre migliore, più conforme alla vita di Gesù, ricca di meriti per il cielo.
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I Giornali Cattolici Cattedrali moderne
Al 1. Congresso Internazionale della stampa tenutosi a Bruxelles, e di cui noi pure abbiamo fatto cenno, il Cardinale Arcivescovo di Malines, Primate del Belgio, fece un’importante dichiarazione. Disse egli: «Durante una conversazione che ebbi l’anno passato col Santo Padre, Egli mi fece parte delle sue apprensioni circa lo sviluppo incessante delle pubblicazioni antireligiose. Occorrerebbe – Egli disse – che i giornalisti cattolici di tutto il mondo si vedessero più spesso e si intendessero per un sempre maggiore sviluppo nel mondo del pensiero cristiano. E mi domandò di realizzare questa idea.
«Bisognerebbe essere ciechi – continuò il Cardinale – per non vedere la necessità assoluta di organizzare la stampa cattolica, affinché sia viva, ben attrezzata, bene amministrata, e sotto ogni rapporto eguale e anche superiore alla stampa avversaria».
«Organizzare la stampa cattolica»
Ecco il problema del giorno. Ma per risolverlo ci vuole in concorso unanime e generoso di tutti i cattolici.
Un relatore del Congresso di Bruxelles ebbe a dire che «i giornali cattolici sono come le cattedrali moderne», spiegando che tutti i cattolici devono oggi raccogliere i loro sforzi e le loro sollecitudini attorno ai loro giornali, come nei secoli passati i nostri gloriosi padri si raccolsero per la costruzione delle meravigliose cattedrali, che adornano le nostre città, e sono l’ammirazione dei tardi nepoti.
Intesa così la funzione del giornale cattolico, si capisce come Papa e Vescovi ne facciano oggetto delle loro più vive sollecitudini.
Purtroppo l’entusiasmo dei padri per le antiche cattedrali, non è sempre imitato dai figli per le cattedrali moderne»…
COOPERATORI, acquistatevi questo gran merito: aiutate le Vocazioni all’Apostolato-Stampa.
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NELLA PIA SOCIETA’ SAN PAOLO
VERONA
Ecco quanto scrive l’insegnante Clara Casella:
Anche i questi giorni due zelanti Figlie di S. Paolo, non hanno percorso invano per Opera Propaganda Buona Stampa altre contrade della nostra prov. di Verona poiché tanto a Monteforte d’Alpone che a Locara e Lobbia di Sanbonifacio, hanno diffuso un notevole numero di libri.
E’ sperabile così che la pornografia avvelenatrice di tante anime giovanili, resti vinta dalla tenace battaglia di diffusione di questi libri santi e morali.
Oh! L’Apostolo delle genti benedica alle sue figlie diffondendo e fecondando sempre più il loro Istituto.
A Locara, coadiuvate dal Rev.mo Sig. Arciprete (che acquistò un buon numero di libri per la Biblioteca già in fiore) hanno trovato un terreno ben disposto tanto che vi si sono fermate tre giorni. Si è gentilmente prestata a far Loro da guida la pia Sig.a Maria Salvadore sorella del nostro grande mutilato di guerra Sig. Giovanni S. che da ben 14 anni passa i suoi giorni tra il letto e la carrozzella. Il sofferente mentre favorisce l’opera con un buon generoso acquisto in libri, offre a Dio le sue continue pene perché continui nel mondo questo Apostolato altamente benefico e santo.
OFFERTE. – N. N. offre L. 100 in suffragio dei suoi cari genitori; N. N. offre L. 40 per i bisogni della piccola Casa; N. N. offre L. 10 affinchè l’Apostolo benedica e aiuti; Sig. Bernardelli Attilio offre L. 50.
A tutti i nostri benefattori preghiamo elette grazie.
A Marostica accompagnate dalla Circolina Annita Zuffellato nelle singole famiglie si potè fare vari abbonamenti al Corrierino. In più, anime volonterose stabilirono di dedicare ogni primo lunedì del mese indirizzando ogni Loro azione preghiera ecc., secondo i fini della Pia Società; regolarono la distribuzione del Corrierino e Domenica Illustrata prendendo ciascheduna quel numero di copie corrispondente alle famiglie della propria Via.
BOLOGNA
Le Figlie di S. Paolo si trovano nella città di Bologna, ed hanno aperto una piccola Libreria in Via Monte Grappa, 22.
Con la benedizione e l’incoraggiamento di S. Em. Rev.ma il Cardinale, hanno intrapreso il loro Apostolato visitando parecchie parrocchie spargendo ovunque la luce della verità divina per mezzo di Vangeli, Bibbie, Vite di Santi, Romanzi buoni, ecc.
Il Divin Maestro le accompagna ovunque, le aiuta, le sostiene, infonde loro zelo ed amore per la sua gloria e per il bene delle anime. Deo gratias! Tutti i buoni comprendono il gran bene che si può compiere colla buona stampa ed aiutano in tanti modi la Casa.
Il Rev. Parroco di S. Martino offrì a questo scopo L. 20, N. N. L. 100, Sig. Abate L. 10, Sig.a Assunta Tunilli L. 5. I buoni Sigg. Andreoli Augusto e De Lucca Alfredo il primo una stufa ed una cucina economica ed il secondo i tubi e la posa in opera della stufa.
A tutti vadano il nostro sentito grazie e le più elette benedizioni del Signore.
PALERMO
Con piacere s’incominciò pure la propaganda dei Buoni libri nella diocesi d’Agrigento.
A FAVARA il Rev.mo Mons. Arciprete e le sezioni giovanili andavano a gara nel facilitare la propaganda. Dopo la funzione del primo venerdì fu tenuto dal professore Bruccoleri un breve discorso sull’importanza della Buona Stampa specialmente in mezzo alla Gioventù. Ci accompagnò in tutte le famiglie e nelle campagne vicine un ottimo e zelante Sacrestano.
La propaganda riuscì veramente consolante: Si diffusero dodici pacchi di libri, inoltre si lasciarono due depositi e si ebbero alcune commissioni di Vangeli, catechismi ecc.
A CAMPOBELLO DI LICATA ci accompagnò per otto giorni di seguito il Rev.do Padre D’Andrea e ciò con sacrificio perché l’ufficio parrocchiale richiedeva pure l’opera sua.
Con soddisfazione si fece la propaganda e si lasciò in tutte le famiglie un libro buono, poi alla domenica si raccolse in tutte le chiese l’obolo per la Buona Stampa, ed anche il Sig. Maresciallo volle dare il suo contributo di L. 50.
Si passò pure ad Agrigento – Aragona – Favara – Raffadali – S. Elisabetta – S. Angelo – S. Biagio – Casteltermini – Comitmi Grotte – Racalunuto – Castrofilippo – Canicattì – Naso – Camastra – Palma Montechiaro – Licata – Campobello di Licata – Ravannesa – Porte Empedocle – Montevago – Montaperto – Montallegro – Siculcana – Cattolica – Ribera – Calamonici – Sciacca – Lucca – Cianciana – Alessandria – Sambuca – S. Margherita.
Ovunque fummo bene accolte e si fece con frutto la propaganda. Si esitarono i seguenti libri: Divin Maestro copie 742 – Vita di Gesù 225 – Vite di Santi 1037 – libri ascetici 702 – Romanzi 361.
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Voglia il Divin Maestro spandere su tutti le sue copiose benedizioni ed a tutti, i nostri più sentiti ringraziamenti uniti alle nostre preghiere.
ANCONA
I Cooperatori delle Marche da qualche mese possono ricevere con maggior sollecitudine le nostre edizioni, essendosi aperta una libreria in Ancona, Corso Mazzini 7.
Grazie all’aiuto che ci presta Mons. Vicario Generale si sono diffusi buoni libri nella diocesi e in quelle limitrofe, si distribuisce mensilmente il bollettino parrocchiale in città, tanto ben accolto nelle famiglie.
BARI
S. NICANDRO. – Nella sede del circolo le Figlie di S. Paolo parlarono della buona stampa alle socie adunate. Fecero conoscere gli scopi della Società e il lavoro dei Cooperatori Paolini.
Tutte vollero farsi Cooperatrici di preghiere, curando in modo speciale la Comunione riparatrice e la presidente raccoglierà le adesioni all’opera delle 2000 SS. Messe. Accompagnate dalla buona Signorina Margesi Donata passarono in tutte le famiglie ad offrire libri buoni con esito molto soddisfacente.
MODUGNO. – Per l’appoggio dato dalle Signorine Rizzotti le Figlie poterono fare buona propaganda accompagnate nelle famiglie dall’infaticabile D. Pietro Stea. L’esito fu buono.
POLIGNANO A MARE. – S. Paolo guidò subito le Figlie presso una grande sua devota: la prof.a Zupa, la quale nei quarant’anni d’insegnamento fece conoscere il grande Apostolo a un numero grande di allieve maestre. La di lei nipote accompagnò le Suore nelle Scuole e nelle famiglie lasciando ovunque un libro buono. Le buone Suore dell’ospedale promisero fare comunioni riparatrici, invitando le ragazze del laboratorio a fare altrettanto.
CISTERNINO. - S. E. Mons. Melomo, vescovo diocesano, nel presentare le Suore di S. Paolo al clero locale ed alle dirigenti l’Azione Cattolica del paese, fece conoscere gli scopi della Società e manifestò il desiderio che nel paese fosse tenuto un deposito delle sue edizioni e si curassero le iniziative.
Poco dopo si formava il gruppo parrocchiale così composto:
Capo Gruppo: Dott. Pozzio – Membri: D. Vincenzo Gentile; Can. Giovanni Fedele; Calella Michele – presid. uomini cattolici; De Palma Leonardo - giovane cattolico; Cisternino Leonardo; - giovane cattolico; Antonietta Greco - presid. Donne Cattoliche; Gemma Vicagno; Maria Lorusso; Maria Lorusso ved. Cantanna; Distante Maria – Presid. Del Circolo Femminile; Carrieri Laura - circolina; Mariuccia Perrina - circolina.
Il gruppo si propone di cooperare con comunione riparatrice.
Le Donne Cattoliche e le socie del circolo cureranno le adesioni all’opera delle 2000 SS. Messe.
Gli uomini lavoreranno per la propaganda della stampa.
Le Suore dell’ospedale accetteranno un piccolo Centro di diffusione, la vendita dei romanzi sarà curata dal Sig. De Palma Leonardo.
I Giovani del circolo sulla porta della Chiesa offriranno ai fedeli ogni domenica la Buona Parola e uno strillone cercherà abbonati al giornalino ed alla Domenica Illustrata.
Il Signore ricolmi di grazie tutti i benefattori, dia tanta buona volontà ai membri del nuovo gruppo perché si compie tanto bene.
IL VANGELO DELLA DOMENICA
E’ un foglietto settimanale a due colori di quattro pagine, formato 10x16, portante in prima pagina il testo evangelico di ciascuna Domenica e nelle altre tre la relativa omelia o discorso in forma catechistica.
Questo commento è alla portata di ogni intelligenza, pratico e corrispondente ai desideri degli Ecc.mi Vescovi e RR. Parroci.
Come consta dalla corrispondenza dei RR. Parroci che l’hanno adottato piace assai, fa molto bene in mezzo al popolo. Molti RR. Parroci lo fanno giungere a tutte le famiglie, anche a quelle che forse non si portano più alla spiegazione evangelica del Parroco. Oh! Sì, ai nostri giorni non portandosi più il cristiano al Pastore, questi giunge a lui con la stampa. Molti altri lo distribuiscono ogni mattina della Domenica alla balaustra. Come è commovente vedere distribuire Gesù-Verità e Via assieme a Gesù-Vita. Così il fedele porta in famiglia tutto il Divino Modello. Altri ancora, distribuendo il foglietto prima della spiegazione evangelica, leggono poi in questa il testo evangelico mentre il popolo segue.
Noi per il grande desiderio che abbiamo che il foglietto entri in ogni famiglia italiana e per sempre maggior aiuto ai RR. Parroci nell’adottarlo, concediamo gratuitamente, dietro richiesta, per 2-3-4 settimane: 10-15-20 copie. Il foglietto in un anno e mezzo di vita salì a 20.000 copie; è questa una prova convincente, un incoraggiamento. Il prezzo è ben poca cosa, come si vede qui sotto:
Da copie 25 a copie 50 L: 1,00 la copia all’anno; da copie 50 a copie 100 L. 0,90 la copia all’anno; da copie 100 a copie 200 L. 0,80 la copia all’anno; da copie 200 in su L. 0,75 la copia all’anno.
Non si fanno abbonamenti per un numero inferiore a 25 copie.
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L’Apostolato del Libro
La Propaganda
delle Figlie di S. Paolo
E’ una forma di propaganda che non fa rumore, ma fa del bene davvero.
Un apostolato minuto come quello della Suora Missionaria, che va di casa in casa in cerca di anime.
Le Figlie di San Paolo portano alle singole famiglie il libri buono, il foglietto religioso, la Parola di Dio.
Passano e se ne vanno; il bene resta e si moltiplica.
Così ne parla uno zelantissimo Parroco.Proceno 16-XII-1930
Rev.mo Sig. Direttore,
ebbi a suo tempo la sua graditissima che mi annunziava la venuta delle loro Suore, e il manifestino che affissi subito alla porta della Chiesa. Conoscendo il carattere apatico della mia popolazione, comprendevo che sarebbe stata una vera provvidenza questa santa propaganda. Attesa però la novità della cosa stavo molto in pensiero per la buona riuscita.
Le Suore giunsero infatti qui da noi nel mattino dell’11 corr. e ne ripartirono al pomeriggio del 12. Ne sia lode al Divin Maestro! I miei timori furono subito dissipati dalla loro assicurazione di essere state da per tutto accolte e trattate con molta deferenza. Quello poi che esse nella loro umile modestia non mi dicono, non mi è però nascosto; sento anzi il dovere di palesarlo a gloria del Signore. Posso cioè assicurare che la loro visita al mio popolo è stato un vero apostolato di bene che ha lasciato dietro di sé una scia luminosa e un vivo desiderio di riavere presto tra noi le buone Suorine; che con il loro modo pieno di carità insinuante e di dolcezza evangelica hanno saputo spargere la buona idea, e lasciare una semenza che innaffiata dalla grazia produrrà ottimi
frutti in tempore suo.
Peccato che la loro dimora tra noi sia stata così fugace, che non hanno potuto conoscere tante anime che pur avrebbero desiderato di udirne la buona parola; la quale so che ha fatto tanto bene a molti, ed anche a chi non avrei sperato.
Quam speciosi pedes!... Quanto sono belli i vostri passi, o anime elette, che spargendo profumo del vostro candore venite ad evangelizzare la pace e l’avvento del regno di Dio. Siate mille volte benedette, piccole messaggere di luce, apostole di carità e di fede! la Benedizione del Signore e l’augurio dei buoni che comprendono i vostri santi ideali, vi accompagnino nei vostri viaggi e vi diano fortezza e serenità nei pericoli. E il caro Istituto veramente provvidenziale, che ancor tenero arboscello produce sì bei frutti nella vigna del Signore, possa presto crescere in albero maestoso; che insinui le sue radici in tutta la terra ed allarghi i suoi rami frondosi e feracissimi sopra le famiglie cristiane!
Voglia gradire, Rev.mo Sig. Direttore, i sentimenti della mia viva riconoscenza, ed avermi in unione di preghiera.
Dev. in Domino
Sac. Domenico Bocchini
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Associazione Generale Biblioteche
Siamo nel tempo più propizio alle buone letture, ed è bene che le nostre Biblioteche, se sono state in questi ultimi mesi meno attive, si facciano ora più attive e anche più vive di fronte alla loro A. G. B., sia scrivendo ad essa qualche relazione sul movimento Bibliotecario (come funziona) e sia ordinando alla medesima nuovi libri, onde arricchirsi e soddisfare sempre meglio alle varie esigenze dei lettori.
Raccomandiamo a questo proposito in primo luogo i libri di cultura e formazione spirituale, perché destinati a fare maggior bene e perché più soddisfacenti a quella imperiosa sete dello spirituale che in fondo in fondo sente oggigiorno buona parte del nostro popolo.
Richiamiamo inoltre l’attenzione di quei Reverendi Parroci che ancora non tengono la Biblioteca Parrocchiale a voler dar principio a questa efficacissima forma di bene. Serve assai, a tal riguardo il farla desiderare anzitutto, dai futuri lettori, sia parlandone sul bollettino come dal pulpito e specialmente nelle adunanze delle varie Associazioni o Compagnie Religiose. Se ne illustrano i benefici effetti, l’esempio delle Autorità Superiori ecc. Molti Parroci con un saggio discernimento, hanno fatto della Biblioteca Parrocchiale una valida coadiutrice nel ministero e magistero pastorale.
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La morte di Mons. Virginio Civati
nostro carissimo Cooperat. – Scrittore
Nella campagna che i suoi genitori, milanesi, tenevano a Pusiano, Mons. Virginio Civati nacque l’8 maggio 1856. Compiuti gli studi liceali nel Collegio Villoresi di Monza, passò nel seminario teologico di Milano e celebrò la prima Messa il 1878.
Coadiutore per 10 anni, parroco di Somarate per 5, fu poi nominato Canonico a S. Ambrogio. Per molti anni fu cappellano nell’antico reclusorio di via Parini e ultimamente era cappellano della Casa di Ricovero per gli inabili al lavoro.
Uomo attivissimo, seppe il segreto di giungere, colla parola, a molti cuori, tanto da poter dire ch’egli abbia fatto della predicazione il suo pane quotidiano. Conobbe tutti i pulpiti della città, quasi tutti quelli della diocesi e quelli di numerose altre diocesi d’Italia.
All’Apostolato sempre vivace, nutrito e popolare della parola e a quello fruttuoso del confessionale unì l’altro della penna.
Ad una prima Vita di San Carlo, pubblicata collo pseudonimo di Don VirginioColombo, seguirono quelle di altri Santi; curò la traduzione e la pubblicazione dell’Ignis ardens, meditazioni in 4 volumi per sacerdoti; La vita dei sette canonizzati nell’anno santo 1925; la vita di Gesù, premiata in un concorso torinese, la vita di S. Luigi, del Cottolengo, di Pio X, oltre la collaborazione a giornali e periodici. I suoi 74 anni non gli avevano tolto la freschezza e la vivacità, tanto che la morte l’ha colto, si può dire, colla penna tra mano, giacché, stava ultimando uno studio sui Vangeli.
Il giorno 6 corrente, appena tenuta una predica nella chiesa di S. Francesca Romana, mentre s’accingeva per il ritorna a casa, fu investito da una carrozza tranviaria che lo gettò violentemente al suolo. Trasportato al suo domicilio, dopo brevi giorni di alternativa tra speranze e timori, la sua forte fibra non valse a vincere le conseguenze delle lezioni riportate e spirò placido, riconsegnando la sua anima a Dio.
Aveva scritto per la nostra Pia Società l’apprezzata e diffusissima «Vita del Beato Cottolengo». Attendevasi con santa impazienza che uscisse la Vita di Pio X, da lui scritta con tanto amore – sarà stampata tra breve tempo – ed aveva in preparazione una Vita di Maria Santissima che amava chiamare la Maestra, e che sperava poter far stampare per il prossimo mese di Maggio.
Lo raccomandiamo vivamente alla carità dei suffragi di tutti i nostri Cooperatori, affinché il Signore, affretti la pace eterna – se ve ne fosse bisogno – al suo fedele operaio. Qui fecerit et docuerit, hic magnus vocabitur in regno coelorum.
Un altro affezionatissimo e benemerito Cooperatore, il giorno 5 c. m. lasciava pure il suo campo di lavoro e di bene per andare a ricevere la corona in corruttibile. Il
Rev. Can. Cravero D. Giovanni
di anni 92, e 55 di ministero parrocchiale, decano dei Parroci dell’Archidiocesi Torinese.
Aveva fondato la Borsa di Stadio «San Giovanni Battista», ed era suo vivissimo desiderio terminarla prima della sua dipartita da questo mondo. Il Signore lo chiamò prima al premio. E noi mentre preghiamo pace alla sua bell’anima, invitiamo i Cooperatori ad unirsi nei suffragi e ad attuare quello che fu sempre il suo desiderio, il compimento della Borsa in suo suffragio.
Fondazione di SS. Messe perpetue
Per la celebrazione di una S. Messa all’anno L. 100 (cento) – per due Messe all’anno: L. 200 (duecento) – per tre Messe: L. 300 (trecento ) – cinque – sei – sette – otto – nove SS. Messe: L. 500-600-700-800-900. Con Lire mille, una S. Messa al mese: 12 all’anno – con Lire duemila, due Messe al mese: 24 all’anno, ecc.
L’offerta si intende sempre fatta in denaro, non in cartelle.
Vi sono persone che potrebbero destinarvi, senza sacrificio, ed altre con sacrificio, però ben prezioso, mille due, tre, quattro, cinque, dieci, venti, cento mila lire. E questo ad insaputa di tutti: anzi, qualora occorresse, potrebbero ritirare gli interessi del capitale fino alla morte. Tutto confidenzialmente.
FONDO PERDUTO
In questo mese due pie persone vollero farsi il bel merito di cooperare alla Casa con offerte cospicue a fondo perduto e cioè: una con lire 7.000 con interesse al 5 per cento; l’altra con lire 5.000 in Cons. 5 per cento. Deo gratias!
Voglia il Divin Maestro benedire le offerenti ed illuminare tante anime che potrebbero compiere opera preziosa a favore dell’Apostolato-Stampa, compiendo tre beni: l’interesse in vita e i meriti per sé, mentre fanno conoscere Gesù Cristo e lo fanno regnare negli altri, lo fanno amare e regnare di più, gli danno più gloria e salvano tante anime di più.
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BORSE DI STUDIO IN CORSO
Borsa «Immacolata (2.a )» - Somma ragg.: L. 8793 – Mancano L. 1207
Borsa «S. Teresa del Bambino Gesù» - Sig. Dott. Minervini L. 50 – Somma ragg.: 4412 – Mancano L. 5588.
Borsa «Maria Bambina, B. Capitanio e V. Gerosa» - Somma ragg.: L. 3600 – Mancano L. 6400.
Borsa «S. Giacomo» - Somma ragg.: L. 7500 – Mancano L. 2500.
Borsa «S. Vincenzo» - Somma ragg.: L: 6400 – Mancano: L. 3600.
Borsa «S. Pietro» - Somma ragg: L. 2500 - Mancano: L. 7500.
Borsa «S. Isidoro Agricoltore» - Somma ragg.: L. 1015 – Mancano: L. 8985.
Borsa «SS. Giovanni e Paolo Apostoli» - Somma ragg.: L. 6050 – Manc.: L. 3950.
Borsa «S. Rita da Cascia» - Somma ragg.: L. 2065 – Manc.: L. 7835.
Borsa «Anime Purganti (2.a) - Somma ragg. L. 7000 – Manc.: L. 3000.
Borsa «S. Anna» - N. N. L. 1500 – Somma ragg.: L: 5000 – Manc.: L. 5000.
Borsa «Caduti in Guerra» - Somma ragg.: L. 2560 – Manc.: L. 7440.
Borsa «S. Michele » - Somma ragg.: L. 2500 – Mancano: L. 7500.
Borsa «Nove Cori degli Angeli» - Somma ragg.: L. 1.000 – Manc.: L. 9.000.
Borsa «S. Lorenzo Martire» - Somma ragg.: L. 8.000 – Manc.: L. 2.000.
Borsa «S. Francesco d’Assisi» - Somma ragg.: L. 1050 – Manc.: L. 8950.
Borsa «S. Scolastica» - Somma ragg.: L. 9.137 – Manc.: L. 863.
Borsa «SS. Pietro e Paolo» - Somma ragg.: L. 2020 – Manc.: L: 7.980
Borsa «Anime Purganti (3.a)» - Somma ragg.: L. 1010 – Manc.: L. 8990
Borsa «Anime Purganti (4.a)» - Somma ragg.: L. 1420 – Manc.: L. 8580.
Borsa «Nostra Signora del Castellazzo» - Somma ragg.: L. 2200 – Manc.: L. 7800
Borsa «Sacro Cuore di Gesù (3.a)» - Somma Ragg.: L. 500 – Manc.: L. 9500.
Borsa «Gesù Ostia» - Somma ragg.: L. 6.000 – Manc.: L. 4.000.
Borsa «Teol. Alberione» - Somma ragg.: L. 2.000 – Manc.: L. 8.000
Borsa «Anime Purganti (5.a)» - Somma ragg.: L: 6.000 – Manc.: L. 4.000
Borsa «S. Giovanni Battista» - Somma ragg.: L. 800 – Manc.: L. 9200.
Borsa «Cervi Luigi» - Sig.a Cervi Adele L. 2.000 – Manc.:L. 8.000.
Borsa «Spirito Santo» - N. N. L. 10.000 – Completa
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ALBA – Pia Società S. Paolo – Dir. Responsabile, Teol. Giacomo Alberione.
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BORSE DI STUDIO
Che cos’è una Borsa di Studio? – E’ una somma di denaro il cui interesse serve a mantenere fino a studi compiuti un alunno della Pia Società San Paolo, che aspira a divenir Sacerdote. E questo in Perpetuo perché il capitale rimarrà sempre; quando il chierico finisce gli studi, la borsa si passa ad un altro che stia incominciandoli.
Che somma si richiede per fondare una borsa di studio? – La somma necessaria di capitale è di lire 10.0000 (diecimila) che dà un interesse annuo di L. 500 (cinquecento).
E’ necessario versare tutta la somma in una volta sola? – No: si può versare a rate annuali o mensili di L. 100 – 300 – 1.000.
E’ necessario sia una persona sola a fondare una borsa? – No: possono accordarsi anche più persone e si può anche dare una qualsiasi offerta per la borsa di studio, lasciando che altri la completino. Chi versa l’intera somma è il FONDATORE DELLA BORSA DI STUDIO.
Chi può aprire una borsa di studio? – Chiunque può aprirla, cioè iniziare la sottoscrizione per una nuova borsa di studio offrendo non meno di lire mille: e una volta aperta, qualunque benefattore potrà unirsi con qualsiasi offerta. Raggiunte le diecimila lire si chiuderà e se ne darà l’avviso su questo periodico.
Quali sono i vantaggi del fondatore?
1. Il fondatore potrà dare il nome alla borsa di studio: per esempio intitolarla al suo santo protettore.
2. Il fondatore godrà in vita e in morte del frutto delle 2000 SS. Messe annuali, delle preghiere e del bene che si farà nella Pia Società San Paolo.
3. Avrà in modo specialissimo il merito del bene che farà il sacerdote che egli avrà col suo denaro concorso a formare.
AVVERTENZA
La Pia Società S. Paolo è istituto distinto dalla Pia Società delle Figlie di S. Paolo, sebbene abbiano fine e spirito uniformi. Chi scrive è pregato a tenerlo presente per il più sollecito recapito e sicurezza di venire soddisfatto con prontezza.
Per la prima l’indirizzo è: Pia Società S. Paolo, Alba. Per la seconda: Pia Società delle Figlie di S. Paolo, Alba.
Per telegrammi – per la prima: Sampaolo, Alba – per la seconda: Figlie Sampoaolo, Alba.
Telefono: Pia Società San Paolo – 95. – Pia Società Figlie di San Paolo - 174.
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