Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

VIE E MEZZI DELLA DIVINA PROVVIDENZA

«Date e vi sarà dato» dice Gesù nel Vangelo. Dare che cosa? Quello che si può. I mezzi di dare del bene sono tanti, chi ha il denaro, chi dispone di questo e chi di quello: in qualsiasi modo si può concorrere ad aiutare le opere di Dio. A tutti il Signore promette il centuplo per uno per uno e la vita eterna.
D’altra parte l’invito che fa nostro Signore nel Vangelo è chiaro: «Non cercate di accumular tesori sopra la terra... ma procurate di accumulare tesori nel cielo» tesori che consistono nelle opere buone, il merito delle quali si accumula presso Dio, che darà a suo tempo un premio eterno.
D’altra parte il cuore, l’intelletto e la volontà seguono il tesoro, e se questo viene cercato nelle cose della terra, il cuore sarà come assorbito dalla terra; ma se viene cercato ne cielo, tutti i nostri affetti tenderanno al cielo, dove solo potranno essere pienamente appagati.
~
OPERA 2000 MESSE

Gesù nella S. Messa prega per noi e ci ottiene le grazie.

Chi manca di una cosa di cui ha bisogno, la domanda a chi gliela può dare.
Noi abbiamo bisogno di tante cose per il nostro corpo e per la nostra anima; l’unico che ce le può dare è Dio: dobbiamo quindi ricorrere a Lui per ottenerle. Queste domande possiamo farle con sospiri, con preghiere, con elemosine, con tante altre opere buone. Ma il mezzo più sicuro è sempre la S. Messa, nella quale Gesù Cristo prega per noi. Siccome poi vale di più una Parola di Gesù che un milione delle nostre, la Messa diventa la preghiera più efficace, anzi onnipotente.
Nella storia Ecclesiastica si legge che il vescovo S. Porfirio erasi recato a Costantinopoli per ottenere dall’imperatore Arcadio un grande favore per il suo popolo. Temeva assai il vescovo di non poter ottenere quella grazia: ma in quei giorni nacque all’imperatore un figlio, e S. Porfirio approfittò di questa circostanza per ottenere quanto desiderava. Aspettò dunque che portassero il bambino a battezzare, e dopo il battesimo mise nelle mani di quel fanciulletto un foglio di carta, sulla quale era scritta la supplica. L’imperatore vedendo quel biglietto tra le manine del suo figlioletto, lo prese festoso e lo lesse. Sebbene la grazia fosse grandissima, Arcadio non volle e non potè negarla al suo figliuolo, e concesse al Vescovo Porfirio quanto desiderava.
Ecco in questo fatto una bellissima immagine di quanto avviene nella S. Messa. Noi mettiamo le nostre preghiere, le nostre suppliche nelle mani di Gesù. Egli le presenta al suo Padre celeste: come sarà possibile che non siano esaudite? Iddio non dice mai di no al suo Figlio, e tutto ci concederà se lo preghiamo nella Messa. Ci concederà la conversione dei peccatori, la perseveranza nel bene, la forza di vincere contro il male. Ci darà ogni grazia per l’anima e ogni bene per il corpo, (in quanto non danneggia l’anima), la sanità, le buone opere, le buone stagioni, gli abbondanti raccolti, ci darà la pace nelle famiglie e nella società.
Andiamo quindi ad ascoltar la Messa ogni volta che ci è possibile; domandiamo sempre molti e grandi favori. Se non siamo ancora ascritti alle Duemila Messe, ascriviamoci subito: è un mezzo efficace per attirarsi grazie e benedizioni in vita e preziosi suffragi in morte. Basta mandare una volta per sempre l’offerta di L. 10 alla Pia Società S. Paolo.
~
UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO STAMPA

UNA PROPOSTA AI LETTORI
dell’ Unione Cooperatori Ap. Stampa

Tutti sanno come le strettezze economiche del tempo presente apportino difficoltà gravissime o addirittura un impedimento a tanti giovanetti di buona volontà e di ottime speranze che vorrebbero rendersi Sacerdoti.
Ora mentre il Papa raccomanda a tutti la carità fraterna per alleviare le miserie dei disoccupati e di tutti quelli che maggiormente provano le conseguenze dell’attuale crisi, non si può dimenticare il sacrificio di questi giovani che si trovano impediti dal realizzare i loro più santi desideri che non mirano se non alla gloria di Dio e al bene della Società.
In ossequio alla voce del Papa, la Pia Società S. Paolo, (da cui parte questo bollettino insieme a tante altre pubblicazioni) la quale è un Seminario di Sacerdoti per l’Apostolato della Stampa, ha deciso di fare ogni sforzo per accogliere quest’anno anche un certo numero di quei giovanetti che danno maggior affidamento di riuscita e che non possono pagare neanche la tenue pensione stabilita. Le domande di tal genere sono numerosissime, ed è un vero crepacuore non poter rispondere di si. Dunque si dovrà rispondere di no? No; prima tenderemo la mano a tutti quelli che comprendono la grande opera che è il cooperare alla formazione di un Sacerdote, e il gran merito che è presso Dio.
Tra costoro sono certo tutti gli abbonati e lettori dell’U. C. Ap. Stampa Anzi essi costituiscono una famiglia tanto grande ormai a cui ben poco costerebbe il concorso individuale per pagare la Pensione o fondare una Borsa di studio per un allievo Sacerdote.
Il direttore del presente bollettino fa appello al buon cuore di tutti; a tutti chiede il generoso concorso per un’opera sì bella, e lo chiede come omaggio al Bambino Gesù.
Sono contenti i buoni e fedeli lettori ch’egli si proponga di dare ad essi l’occasione di un bel merito?
In tal caso egli li prega a leggere quanto segue:
1) Che una Borsa di studio ammonta a L. 10.000 e vale a procurare all’allievo tutto l’occorrente fino al Sacerdozio.
2) Che la pensione nell’istituto è di L. 50 al mese.
3) Che si accettano anche minime offerte che il Direttore riunirà e darà conto su questo medesimo bollettino, informando
~
particolarità riguardanti gli allievi che saranno accettati.
4) Che si pubblicherà l’elenco delle offerte col nome degli offerenti, salvo che l’offerente espressamente ci manifesti il desiderio di rimaner incognito.
5)Che coloro che offriranno almeno L. 20 vengono ascritti a partecipare in perpetuo al frutto delle Duemila Messe che ogni anno si celebrano nella Pia Società San Paolo.
6) Che a richiesta si inviano il Bollettino o stampati per prendere maggior conoscenza dell’Istituto stesso.
7) Che le offerte si possono inviare unitamente all’importo dell’abbonamento indicandone la destinazione.
Per invio offerte, abbonamenti, richieste di chiarimenti, proposte rivolgersi al Superiore della Pia Società San Paolo - ALBA (Piemonte)

AIUTARE LE VOCAZIONI


Vuol dire fare del bene a se stessi, e fare del bene agli altri; vuol dire procurare maggior gloria a Dio e portare maggior pace agli uomini.
Perchè in compenso dei mezzi materiali che si offrono perché un giovane, un chierico possa diventare un Sacerdote santo, il Signore dà beni spirituali, cioè la grazia di poter passare santamente questi pochi giorni di vita, di saper fare retto uso dei beni materiali, di prepararsi bene alla morte e poi darà l’eterna ricompensa in Paradiso.
La cooperazione per aiutare le vocazioni è una delle più belle opere che si possa fare, perché si mettono a servizio di Dio beni materiali che Egli ci ha dato. Il Signore poi che tiene conto del bicchier d’acqua dato per suo amore, segnerà a caratteri d’oro sul libro della vita il nome di quanti contribuirono alla formazione dei suoi ministri, e riserverà loro una ricompensa molto più grande.
Nella Pia Società S. Paolo di Alba (Cuneo) vi sono tanti chierici e giovani, pieni di buona volontà, animati da ideali Santi che aspirano al Sacerdozio; molti fra essi sono poveri ed abbisognano di tante cose.
Il Signore pensi Lui a mettere nel cuore di tante anime questo desiderio: aiutare le vocazioni, noi ricordiamo solo che l’elemosina fatta al prossimo è un imprestito che facciamo al Signore, perché ce lo rende nel giorno del giudizio.
~
DUE PREZIOSI REGALI

Sono quelli che la Santa Madre Chiesa ci presenta nel mese di dicembre.
Le cose più belle, i doni più preziosi per un’anima cristiana sono appunto quelli che interessano lo spirito, che illuminano la mente, che infiammano il cuore che rafforzano la volontà a seguire con più costanza e profitto la via della verità e del bene.
Ora la Chiesa che ha cura dei suoi figli e cerca veramente il loro bene, in questo mese fa celebrare due importantissime feste strettamente legate fra di loro: l’Immacolata Concezione ed il Santo Natale.
* * *
Dio Padre aveva stabilito di mandare sulla terra il suo Figlio Gesù Cristo il quale doveva portare la redenzione a tutti gli uomini sollevandoli dall’abisso in cui erano caduti per causa del peccato originale, e aprire loro le porte del Paradiso e potessero mediante l’aiuto divino e le opere buone guadagnarsi la felicità eterna.
Dio purezza infinita, che ama i puri di cuore ai quali ha promesso la visione beatifica:
Beati mundo corde, quoniam ipsi Deum videbunt, designò a Madre del suo Figlio una Vergine; Maria Santissima, la quale nella sua umiltà ebbe da Dio il privilegio grandissimo di essere preservata dal peccato originale e di diventare degna abitazione di Gesù Cristo.
Cristiani, l’immagine di Maria Immacolata sta davanti per insegnarci tante belle cose, cose che devono veramente interessarci in questo tempo di preparazione al Santo Natale. Maria purissima possedette Gesù a pieno, l’ebbe fra le sue mani, lo pose sulle sue ginocchia e se lo strinse al petto: quanta gioia per Maria, creatura, avere con sé Gesù Cristo, Dio e Creatore!
Ma notiamo: Gesù Cristo non è venuto solo per Maria, ma è venuto anche per tutti gli uomini anzi, così facendo ci diede un bellissimo, sapientissimo insegnamento: uomini volete possedermi, conoscermi, essere miei figli per tutta l’eternità? Seguite il mio esempio. Accostatevi a Maria Immacolata: Essa è la via per cui passò Gesù per venire al mondo, è il canale di tutte le grazie, è la via facile per conoscere, amare, servire fedelmente e generosamente Gesù in terra, è pegno sicuro di eterna salvezza.
Adeamus ergo ad Jesum per Mariam: per mezzo di Maria andiamo a Gesù!
Sì, questo invito è adatto alla circostanza: Maria ci deve accompagnare, deve preparare il nostro cuore alla venuta di Gesù Bambino.
Con Maria i pensieri della mente sono retti e santi, i sentimenti del cuore sono infuocati di puro amore, le tendenze della nostra volontà sono alte e amano quello che veramente deve interessare l’uomo: l’affare della salvezza dell’anima.
Vogliamo conoscere bene Maria Immacolata? Acquistiamo presto qualche libro che ci parli di questa buona Madre: ad esempio: Preghiamo la Santa Madonna, Preghiamo l’Immacolata ecc. Faremo un bell’ossequio a Maria SS.ma, ci procureremo
~
un bene inestimabile per noi, aiuteremo l’Apostolato Stampa.
* * *
Gesù è vicino: la festa del Santo Natale è il secondo regalo che la Chiesa ci fa in questo mese. Questo è veramente bello e merita di essere ben considerato. Per capirlo però occorre semplicità, umiltà e purità di cuore. Quale cosa migliore possiamo possedere all’infuori di Gesù, nostra Via, Verità e Vita? Ben a ragione diceva un’anima Santa: O Gesù, tu solo mi basti, e un’altra: Deus meus et omnia.
Ne avremo in compenso un bel premio adesso in terra, perché Gesù Bambino ci farà questo dono: farci conoscere e capire come adempiere la sua Santa volontà con generosità, ci illuminerà ponendoci davanti i suoi santi esempi, modello sicuro per passare bene questi pochi giorni di vita su questa terra; ci dirà che seguendo Lui saremo sulla retta strada e arriveremo alla nostra vera patria: il Paradiso.
Vogliamo il regalo di Gesù Bambino? Sì, tutti. Ebbene una dolorosa e sincera confessione, una fervorosa Comunione fatta colla Madonna ce ne rendono meno indegni.
In questa festa Gesù Bambino, portato da Maria si dà a noi, vuol entrare nel nostro cuore, vuole scaldarci di amore divino, vuole che pensiamo di più al Paradiso, vuole che amiamo di più l’anima nostra.
Che bel regalo è questo! su questa terra non possiamo comprenderne il valore, perché i nostri ragionamenti sono ancora troppo umani, lo capiremo poi bene in Cielo.
Intanto, apriamo totalmente il nostro cuore a Gesù, togliamo tutti gli impedimenti ed aderiamo a Lui colla mente, col cuore e colla volontà, totalmente.
Generosità col Signore e riceveremo tante cose belle che ci procureranno pace in terra e felicità e gioia eterna in Paradiso.
Per andare a Gesù con tutte le nostre facoltà: mente, cuore e volontà e procuriamoci qualche bel libro che ci faccia conoscere chi sia Gesù e i suoi esempi, indichiamo per esempio: il Santo Vangelo, la Vita di Gesù, la Bibbia delle Famiglie, vite di Santi ecc.
Questo sarà di maggior gloria di Dio, porterà grande pace all’anima nostra e noi saremo contenti della contentezza che rallegra i giusti e le anime pie.
~
IL COOPERATORE PAOLINO

Le tre Messe di Natale

Caratteristica della festa di Natale è la celebrazione di tre Messe.

I MESSA
Questa vuol essere quasi una riproduzione di quanto avvenne nella grotta di Betlemme: onorare cioè la nascita del Figlio da Dio Padre. Nel Vangelo di questa Messa si leggono le belle parole che l’Angelo disse ai pastori: «Non temete, perché eccomi a recarvi l’annunzio di grande allegrezza, la quale sarà per tutto il popolo; perché oggi vi è nato un Salvatore che è Cristo Signore… troverete un bambino avvolto in fasce, giacente in una mangiatoia». Nelle Chiese si trova il Bambino Gesù sul presepio: là in quella culla aspetta che gli uomini vadano a visitarlo, perché vuole insegnare a tutti che da Lui si deve imparare a condannare il fasto, la superbia, la sensualità ed amare l’umiltà, la penitenza, la mortificazione.
Preghiera: Fa te ne preghiamo, Signore Dio nostro, che come godiamo nel rinnovare con questi misteri la Natività di N. Signore Gesù Cristo, così meritiamo di giungere con una degna vita al di lui consorzio.

II MESSA
La seconda Messa è per celebrare la nascita temporanea di Gesù Cristo nell’umiltà della carne, difatti siccome la si celebra all’aurora, prendendo motivo dal sole che incomincia a diradare le tenebre, ci mostra nell’introito la nuova gran Luce, Colui che il Padre generò dal suo seno avanti Lucifero ed è il Padre della nuova generazione, il Principe della pace che sorge ad illuminare gli uomini.
Il Vangelo ci parla della visita dei pastori al neo nato Signore, delle loro impressioni e dell’atteggiamento della Vergine Madre dinanzi al mistero che le si svolgeva sotto gli occhi.
Quanta bontà da parte di Gesù Cristo: Egli spontaneamente e gratuitamente venne dal cielo per redimere gli uomini, spinto esclusivamente dalla sua misericordia infinita e non dalle nostre preghiere ed opere buone. Ringraziamo di cuore Gesù per tanta grazia, mentre ci rechiamo a visitare il Santa Presepio.
Preghiera: Fa te ne preghiamo, Dio onnipotente, che come siamo inondati dalla nuova luce del tuo verbo incarnato, così risplenda nelle opere nostre quella stessa luce che per la fede ci illumina l’anima.

III MESSA.
La terza Messa è per ricordare la nascita spirituale nel cuore dei pastori e del peccatore ed insieme il suo ritorno finale nel giorno del giudizio.
Essa è tutta intonata ad esaltare la divinità del Pargolo che ci è nato oggi. Benché Bambino pure Egli è il creatore, l’eterno che tutto regge e governa colla sua onnipotenza.
Il Vangelo ci parla della doppia generazione eterna del verbo colla sua natura divina e umana.
Perché Gesù possa nascere veramente nel nostro cuore accostiamoci a riceverlo nella Comunione con molta umiltà, con vivo dolore dei peccati, pensando che Gesù si abbassa sino alla polvere per sollevare la creatura al più alto dei cieli.
Preghiera: Deh! fa, Dio onnipotente, che il Salvatore del mondo, nato oggi, come ci è autore di una nascita divina, così ci sia pure largitore d’immortalità.
Per facilitare e rendere più abbondante il frutto delle tre Messe, è bene procurarsi un manualetto che sia di guida e aiuto a seguire meglio.
~
LA LETTERA DI DIO AGLI UOMINI

Trovandomi in propaganda di buoni libri nel Piacentino, ebbi pure l’occasione di fermarmi un giorno a Nibbiano. E qui, come negli altri paesi, passai in ogni famiglia a portare la parola di Dio stampata.
Dopo aver percorso il centro del paese, mi portai alla periferia, dove, fra le varie case, sparse qua e là, dominava il grande edificio della centrale elettrica. La volli visitare coll’intento di lasciare anche colà qualche buon libro.
Mi si presentò un giovane a cui era affidata la custodia della cabina. Egli cortesemente mi salutò invitandomi ad entrare. Accettai volentieri l’invito e subito esposi il motivo della mia visita.
– Come vede sono venuto ad offrire anche a lei un buon libro. Ne ho tanti assai belli e istruttivi dai quali si può ricavare tanto bene per l’anima e per il corpo. Se crede lascio a lei libera scelta: aprii la valigia ed esposi davanti a lui i libri ch’io portavo.
– Ebbene, ne prenderò uno, mi disse; un buon libro di più in casa fa sempre del bene.
Esaminatili ad uno ad uno, scelse la vita di S. Pio X. Prima però volle fare acquisto della Bibbia delle famiglie e me ne chiese. Gliela presentai accompagnandola con parole di illustrazione e di schiarimento al riguardo di questo libro che è la lettera che Dio scrisse agli uomini, in essa sono contenute tutte le norme per vivere bene questi pochi giorni di vita, per fare una morte santa e conseguire l’eterna felicità in Paradiso.
– Da parecchio tempo, mi disse, la desideravo ed ora godo nel poter acquistare un così prezioso libro, perchè così posso leggerla io e tutti quelli della famiglia, così avremo la parola di Dio in casa.
– Ma, – soggiunse, veramente al momento mi trovo un po’a corto di denaro, e non so se ne avrò a sufficienza, – e si fermò un po’soprapensiero.
Dopo alcuni momenti mi disse:
– Abbia pazienza un momento. Presto arriverà la padrona e faremo metà per uno...
Quando giunse la padrona le si accostò e le disse:
– Senta, è venuto qui un apostolino della Buona Stampa e porta assieme a tutti gli altri libri buoni anche la Bibbia delle famiglie che è la più bella cosa che possiamo possedere, comperiamola: aiuteremo l’Apostolato Stampa e faremo del bene anche a noi, se le piace, paghiamo metà per uno e poi la leggeremo un po’l’uno e un po’ l’altra.
– Va bene sono contenta, rispose la padrona, prendila…
Io rimasi contentissimo e mi tenni fortunato di un così bell’incontro.
Quanto bene fa il libro divino: la Bibbia delle Famiglie.

Ch. M.


LEGGI LA BIBBIA CATTOLICA!e saprai come muoiono i giusti.
LEGGI LA BIBBIA CATTOLICA! e saprai come terminano i peccatori ostinati
~
IL SANTO VANGELO E N. SIGNOR GESÙ CRISTO

Gesù Cristo è la seconda persona della SS. Trinità, è il Figlio di Dio fatto uomo.
Di questa verità ce ne persuade il Santo Vangelo. Difatti in S. Luca al capo secondo, leggiamo le bellissime parole che l’Angelo rivolse a Maria: Non temere Maria, perché hai trovato grazia presso Dio, ecco, tu concepirai e partorirai un figlio e gli porrai nome Gesù, questi sarà chiamato Figlio dell’Altissimo... il Santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio.
San Giovanni Battista ci dice chiara la sua testimonianza: Egli è il Figlio di Dio… e un giorno trovandosi di nuovo Giovanni con due suoi discepoli e mirando Gesù che passava disse: Ecco l’Agnello di Dio.
Questa dolce verità va molto bene considerarla in questo tempo di Natale in cui abbiamo occasione di visitare il Presepio e di contemplare là sulla paglia il caro Bambino Gesù che venne dal cielo per noi, per essere la nostra luce e la nostra vita.
Gesù stesso nel Vangelo ci dice: «Io sono la luce del mondo, chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
Quanto sono sublimi queste parole e di quanta consolazione per l’anima dei buoni cristiani: con Gesù Cristo vi è pace in terra per tutti gli uomini di buona volontà, si è sicuri di essere sulla strada che mena a salvezza e si raggiungerà certamente la felicità eterna.
Dio non ha mandato il Figlio suo al mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia per mezzo di lui salvato. Cosicché è evidente che chi si avvicina a Gesù, crede in lui, lo riceve nel suo cuore non perirà, ma avrà la vita eterna. Perchè per mezzo di S. Giovanni lo Spirito Santo ci dice: Chi non crede nell’unigenito Figlio di Dio è condannato, perché chi fa il male odia la luce e alla luce non si accosta, perché non sian riprese le opere sue. Chi invece pratica secondo la verità, si accosta alla luce affinché siano manifestate le opere sue perché sono fatte secondo Dio.
Un’altra chiara testimonianza la sentiamo dalla bocca stessa di Gesù, il quale, rivolto ai giudei, disse loro: Io sono la luce del mondo: chi mi segue non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita.
Ora la fede ardente in quel bambino che nel tempo di Natale vediamo adagiato su un po’ di paglia nel presepio, con ai lati la Madonna e San Giuseppe deve far piegare la nostra mente, la nostra volontà ed il nostro cuore a fare ossequio al Figlio di Dio che venne dal cielo in terra e prese la forma di uomo, perché l’uomo diventasse Dio.
Un bell’ossequio da farsi al Bambino Gesù è quello di procurarsi, se ancora non lo si possiede, il prezioso libro del Santo Vangelo e leggerne nella circostanza del Santo Natale quei tratti che riguardano la nascita del Salvatore.
E’un ossequio che piace molto a Gesù, porterà molta luce all’anima: otterremo da Gesù molte grazie e molti bei doni utili all’anima ed al corpo.

La novena del Natale

Nell’aureo libro la via della salute si hanno nove utili meditazioni per la Novena del S. Natale. I devoti di Gesù Bambino troveranno abbondanti argomenti per disporre le loro anime a ricevere a profusione grazie dal Divin Pargoletto Gesù.
Oltre a queste meditazioni contenute in 16 pagine del libro, vi sono Meditazioni e pratiche spirituali per ogni giorno dell’anno.
Offerta L. 5.
~
NELLA SOCIETA’ S. PAOLO

Auguri di Buon Natale.
Con tutto l’animo porgiamo ai nostri cooperatori e lettori il cristiano augurio per le feste Natalizie e per l’anno nuovo.
E’ l’augurio della consuetudine?
Sia pure! Ma è consuetudine santa quella che sprona i cristiani a desiderare il bene, l’uno verso dell’altro; ad invocarlo gli uni per gli altri, e perciò, a pregare Iddio e la Madonna che concedano tante grazie!
E noi le invochiamo su tutti voi! – Sia felice il vostro Natale! Sia foriero di bene l’anno nuovo! Questo chiediamo al Signore per intercessione di Maria.

NELLA CASA MADRE DI ALBA

LA ROTATIVA. – La macchina nuova è ora nel suo celere funzionamento; molti lavori si erano preparati durante il montaggio e prima ancora, perché appena pronta potesse effettuarne con celerità la stampa. Da essa sono già usciti molti fogli volanti Seme, il catechismo dei piccoli: ora si stanno stampando i calendari per l’anno nuovo.
LA BIBBIA. – L’edizione latino-italiano sarà presto terminata. I Novizi con tutto il loro ardore apostolico, la presenteranno al Bambino coi voti religiosi, la notte di Natale.

L’IMMACOLATA ED IL NATALE. – Queste feste hanno quest’anno un tono tanto particolare; si aspettano dalla Madonna e dal Bambino tante grazie grosse, perciò meno indegnamente, colla purificazione del cuore, della mente e della volontà, si attende a prepararvisi. A Natale, come ossequio, si presenterà al caro Gesù Bambino l’edizione completa della Bibbia latino-italiana, perché la benedica e ci ottenga di farne larga diffusione nel mondo.

I NUOVI GIOVANI – Sono ormai venuti tutti i nuovi accettati e già, sotto la direzione dei vari maestri, sono avviati sull’indirizzo e nelle spirito della casa. Dimostrano in generale buona volontà. Ora assieme agli altri più anziani stanno preparandosi agli esami di Natale.

IL RITIRO MENSILE. – Questa volta ebbe per argomento: la delicatezza di coscienza. Molto adatto per disporci e prepararci alla festa dell’Immacolata e al Natale. Il più grande male del mondo è il peccato, per distruggerlo, Gesù venne dal cielo sulla terra e proclamò il suo programma là nella grotta di Betlemme, dove non sdegnò la povertà, e la rigidezza della stagione; così in tutta la sua vita, privata e pubblica, non rigettò mai gli infermi, i poveri, i lebbrosi, ecc. ma sempre aborrì ed odiò il peccato. Bisogna avvicinarsi a Gesù colla purezza del cuore.

ROMA

LA PARTENZA PER L’AMERICA dei religiosi della Pia Società San Paolo e delle Figlie di San Paolo ha costituito e costituisce per noi un fatto di importante considerazione.
Il Superiore ha infatti disposto che ognuno passasse prima nella casa di Roma qualche giorno, per visitare le tombe dei SS. Apostoli e ricevesse la benedizione del Santo Padre, e infine partisse da Roma.
È infatti la fede romana che l’apostolato della stampa deve confessare, difendere e pregare: di essa è ministro, essa è l’unico suo oggetto, il deposito da custodire, la parola da predicare, la novella da evangelizzare: lo spirito romano perciò deve illuminare, sostenere, sospingere, guidare l’Apostolato e l’Apostolo della stampa. La vostra fede sia pura, aveva detto il Primo Maestro ai primi alunni che vennero a Roma, e sia quella che si annunci in tutto il mondo per mezzo della stampa.
Questo spirito e questa purezza di fede vennero i religiosi e le religiose a confermare e ad irrobustire a Roma, a rendere più vivi e vivificatrici. Essi partirono come alunni di Roma.
ANCHE LA MACCHINA ROTATIVA, che attendemmo da mesi, è arrivata. Si sta ora montando e mettendo in funzione: e speriamo che le anime ne riceveranno immenso vantaggio, e che molta gloria darà al Signore. L’Apostolato Stampa è la diffusione della dottrina della Chiesa: Roma è quindi la sede più naturale e propria delle più belle macchine, che vuol dire i più bei pulpiti.

DALLE CASE D’AMERICA

Cominciamo da Betlemme, da la Grotta, come ha cominciato la Casa Madre di Alba, come poi ha cominciato la Casa di Roma.
E i carissimi confratelli che si portarono per incominciare in quei veri presepi la vita religiosa della Pia Società San Paolo somigliano un po’ a Giuseppe e a Maria nella città di Betlemme.
~
E’ il sigillo della presenza di Dio, e della vitalità della radice. Perciò Dio sia benedetto!
* * *
NEL BRASILE. – S. Paolo ci ha condotti nello stato e nella città di Sao Paolo, S. Paolo. Qui il presepio, si può dire, ha già ricevuto la visita dei pastori in quanto si sono incominciati a muovere i primi passi. Mons. Arcivescovo e la Curia Vescovile usano quell’affetto di cui han bisogno i bambini. I religiosi Cappuccini ci tennero, con grande carità, ospiti; e molta guida e conforto abbiamo avuto dai religiosi Benedettini e Salesiani.
Per volontà del Vescovo si fa un po’ di cura pastorale. Abbiamo trovato casa a Villa Maianna, fuori del centro cittadino, e quindi un ambiente raccolto e adatto per la vita religiosa della nostra famiglia spirituale. Il Divin Maestro ci allietò coll’arrivo di altri confratelli. Si costituì una prima Sezione Cooperatori presso le figlie di Maria. Abbiamo pubblicato, alla tipografia dei Salesiani, il Seme La gran Madre tradotto in portoghese: e si sta curando l’edizione portoghese del S. Vangelo.
Un particolare consolante caso ci capitò in Arcivescovado, dove il rev. Segretario disse di volerci bene, perché la mamma sua in Italia acquistò dalle Suore di San Paolo e teneva una corona Spina Christi, che portava impresso il nome della nostra Pia Società San Paolo.
La Divina Provvidenza dispose che passasse a noi, dai Cappuccini, il centro di libri, la piccola tipografia, e il giornale settimanale che essi pubblicavano per gli emigrati italiani. E da vari numeri il giornale La Squilla viene pubblicato dai piccoli e poveri figli di S. Paolo. Abbiamo perciò fatto i primi debiti: ma anche qualche piccola offerta è venuta a cooperare. Intanto il Signore ci fa conoscere giovanetti che aspirano a vivere la vita religiosa con noi, e giovanette bianche e nere che chiesero di essere accolte tra le Figlie di S. Paolo.
Diamo perciò anche il nostro indirizzo:
PIA SOCIEDADE SAO PAULO
Villa Mariana
Rua Pinto Ferraz, 21A
(Brazil) SAO PAULO

In ARGENTINA La piccola famigliola religiosa di San Paolo trovò la sua gratta a Florida di Buenos Ayires. Ci scrive quel Maestro don Trosso:Oggi sono venuto ad occupare la casa: ieri ho comperati quattro materassi di stoppa, quattro lettini, sei sedie da poveretto, un tavolino per mangiare e per scrivere. Ora faccio cucina da me. Ho appiccicato San Paolo ad una finestra verso il cortile e la Madonna ad un’altra, davanti ho una statuetta di Gesù Bambino Maestro che portai da Alba. Domani andrò al porto ad attendere l’altro Sacerdote: Cominciamo dal piccolo, dal nulla, come il Bambino nella capanna di Betlemme. Ringrazio il Signore che mi concede sempre più di capire la bellezza del nostro apostolato. Ho avuto anche qualche offerta. Cominceremo subito la propaganda spicciola. Questa minuscola casa ha bisogno di un mare di grazie, perché noi ci facciamo Santi e per poter penetrare in questa popolazione. Ma il Signore ha detto: di qui io voglio illuminare!
I Cooperatori tengano questo indirizzo:
PIA SOCIEDAD DE SAN PABLO
O’Higgins y Urquiza
(F.C.C.A.) FLORIDA - BUENOS AYRES

NEGLI STATI UNITI per ora l'indirizzo è presso
CHURCH OF THE NATIVITY
44 Second Avenue
(U.S.A.) NEW YORK
Come si vede, siamo sempre col Bambino!

SALERNO

Le preghiere al Divin Maestro per i nostri Cooperatori si riversino su di loro in tante grazie e benedizioni. Gesù gradisce l’opera dei nostri benefattori e ricambia. Ne diamo il nome ad incitamento di tante altre persone che amano cooperare nelle opere di Dio.
N. N. L. 50; Magnani Angelina 1 tovaglia; Ditta Omarini, Milano - Crocifisso dorato; N. N. 2 corporali; Sig.ne Maria e Concettina otto corporali. Della Monica 1 tavolino; De Luca una tovaglia; Can. Vocca l'altare; Rosina Fiummano stovaglia.
A tutti giunga il nostro Deo gratias!

BOLOGNA

Si è terminata la propaganda in Diocesi di Imola e ringraziando il Signore si poterono esitare molti libri specialmente Vita di Gesù, Divin Maestro, Vangelo ecc.
Alcuni Parroci adottarono per la propria Parrocchia uno dei foglietti Domenicali: La Domenica, La Buona Parola, Vangelini procurando così una buona lettura settimanale. Vi fu buona esitazione di Catechismi, di libri di pietà, oggetti religiosi ecc.
Riconoscenti ringraziamo il Divin Maestro per il particolare aiuto datoci e tutti i Rev.mi parroci e buone persone che prestarono l’opera loro per facilitare la propaganda.
Iniziamo ora la buona propaganda nelle Diocesi di Ravenna, Cervia e Bertinoro con l’incoraggiamento e benedizione degli Ecc.mi Mons. Vescovi.
LA CAPPELLINA: Con l’aiuto di buone persone si potè ancora procurare la pianeta bianca e rossa. Speriamo di aver presto le altre. Ricordiamo volentieri al Signore tutti i nostri Cooperatori augurando ogni bene.
NUOVI COOPERATORI: Il Signore sempre misericordioso suscita buone persone che ci circondano del loro aiuto e cura. – Sig. Amedeo Z. E’ottimo Signore che aiutò la casa fino dagli inizi e continua sempre il suo appoggio ed aiuto. Ci fornì ultimamente di nuovi letti. Egli comprende la bellezza e il merito di aiutare le opere
~
di Dio. – Sig. Agata S. - diffonde con zelo le nostre stampe presso conoscenti ed amici e soprattutto negli ospedali della città. Anche Lei fece la sua generosa offerta per la Chiesina dando una damigiana d’olio finissimo per mantenere la lampada al SS. Sacramento. Rimarrà così perenne il suo ricordo e la nostra riconoscenza. Offrì anche una bella tovaglia. – Sig.ra Vicinelli offrì frutta; Fam Tondini offrì galline, frutta, formaggio, castagne ecc. Sig. Ferrari 1 gallina.
Deo gratias! Il Signore prepari a tutti una larga ricompensa in cielo.

ROVIGO

Deo gratias! Con esito felicissimo si potè ottenere la giornata del Santo Vangelo a Rovolon (Padova) e onorare così molto il Divin Maestro. Si sono esitati con facilità i seguenti libri: Vangeli 210; Bibbie 4; Ascetici 4; Vite di Santi Cultura 3; Pietà 2; Romanzi 5. Riconoscentissime ringraziamo il Rev do Parroco per il grande appoggio datoci e tutto il popolo così generoso e aderente, mentre preghiamo il Divin Maestro a ricambiare tutti e rendere fruttuoso il seme gettato.

FIRENZE

Con grande riconoscenza diamo il nome di quanti generosamente vollero unirsi nell’arredare la Cappellina Nuova. Abbiamo finalmente Gesù con noi e possiamo con estrema facilità trovarci in sua compagnia e pregarlo per tutti i nostri diletti Cooperatori e benefattori, augurando ogni bene per il Paradiso.
Sig. Priore di Serumido L. 150 — N. N. Lire 200 — N. N. 4 metri di pizzo — N. N. 2 candelieri — N. N. 4 metri di lino — Coniugi Lombardi 1 damigiana di vino per la S. Messa — Contessina Martelli: Pisside, lampada, conopeo, tenda, quadro di S. Paolo, 2 mensole, 2 tovaglie, 2 copritovaglie, 2 vasi di fiori — N. N. vino per la S. Messa — N. N. fiori — Suore Agostiniane 4 candelieri — Beatrice Irech 1 calice d'argento — N. N. L. 10 — Agnese Tamburini 5 metri di pizzo — Elmira Massa conopeo — Sig.ra Carmela tovaglia, offerte — Sig.ne Lucchini lavoro in ricamo.
Altre offerte: N. N., lana — Sig.ra Del Vecchio, porta-catino — N. N., porta-catino — Signora Carmela, 2 federe, lenzuolo — Suore di S. Vincenzo, 1 comodino — Bufetti Nicola, castagne — N. N., formaggio — N. N., 2 paia di calze.
Tutti riconoscenti ringraziamo augurando ogni bene e ricambio da Gesù.

TORINO

Anche qui la nuova Cappellina va arricchendosi. Buone persone concorrono al buon arredamento. Sig.ra e Sig.na Dentis offrono la pianeta nera che era tanto necessaria. Certo le anime Purganti sapranno rimunerarle.
Con l’aiuto dei buoni si potè procurare la statua di S. Teresa d’Avila e il gruppo della Pietà ed inaugurarle il giorno stesso di S. Teresa.
Abbiamo pure bisogno della statua dell’Angelo Custode e di Angeli tenenti candeliere. Anche questo lo speriamo dagli affezionati Cooperatori e già ringraziamo.
Sempre per tutti offriamo preghiere.
PROPAGANDA: Si sono visitate le Diocesi di Aosta, Susa, Ivrea, Biella, Pinerolo, Torino con esito buono. Deo gratias!
Ringraziamo i MM. RR. Parroci e quanti ci prestarono il loro prezioso aiuto.
Ora si visiteranno le famiglie della città e ci auguriamo di fare tanto bene a gloria di Dio.

FOGGIA

Anche in questa città le Figlie di S. Paolo hanno aperto una nuova libreria con deposito di Libri e oggetti religiosi, presso la Chiesa di S. Stefano.
Le Suore tengono e offrono a modestissimi prezzi: Vangelo e Bibbia - Catechismi - Libri di Pietà - Libri di Ascetica - Vite di Santi - Romanzi - Immagini assortite, comuni e fini - Corone - Oggetti religiosi - Crocifissi - Medaglie assortite.
Ognuno può visitare la nostra Libreria senza impegno. Ivi troverà sempre qualche cosa di utile e buono. La Libreria è aperta dalle otto alle diciannove tutti i giorni.
Siamo riconoscentissime per la buona accoglienza del popolo di Foggia, della cura e delicatezza con cui ci circonda.
Ringraziamo vivamente S. Ecc. Mons. Vescovo per il grande appoggio datoci. Il Rev.mo Sig. Arciprete di S. Giovanni che tanto si occupa del nostro Apostolato. Le socie dell’opera S. Pietro Canisio per l’attività esplicata a favore dell’Apostolato Stampa.
Siamo liete di poter dare il nome dei generosi benefattori ed assicurare a tutti la nostra riconoscenza e preghiere:
Pie Persone: biancheria, utensili per cucina — Elvira Nanarone 2 coperte, 1 materasso, 2 lenzuola, 2 federe, asciugamani, 2 ferri da stirare — Carella Raffaella 2 cuscini — Teresa Iorio Lire 100 — Sig.ra Scaramella, coperta, 2 lenzuola — Longo Francesco Paolo L. 25 — Sividi Francesca L. 10 — Giuseppina Iorio L. 20 — Lucia Carbone, piatti, bicchieri, ecc. — Assuntina Impronta, uova, frutta — N. N., frutta e dolce — Sig.na Iorio, carne, paste, ecc. — Sig.ra Iorio, lenzuola, 1 cuscino — N. N., gallina, paste, ecc. — Figlie di S. Anna, zucchero, caffè — N. N., macina-caffè, macchinetta a spirito, sveglia, ecc. — N. N., posate — N. N., posate — Fam. Fatigato Filomena, cristalleria — N. N., camice — N. N., lenzuola — N. N., verdura — Raccolte d'offerte L. 27 per opera del Sig. Arciprete di S. Giovanni.
A tutti estendiamo il nostro Deo Gratias! Augurando ogni bene.
~
Suor Luigia Boffa

La Pia Società Figlie di S. Paolo ha pagato un altro tributo alla morte.
Dopo una lunga e penosa malattia, che la costrinse a vari mesi di riposo, il giorno 6 ottobre moriva SUOR LUIGIA BOFFA Figlia di S. Paolo. Morì a Sanfrè ove erasi trasferita per provvedere a cure particolari. Anche là ebbero luogo i funerali riusciti davvero devoti per l’intervento dei parenti, delle Figlie di S. Paolo, del pio popolo di Sanfrè nonché le Rev.de Suore del luogo che accompagnarono la salma con tante preghiere. Deo gratias! L’amata nostra sorella che va a trovare il nostro Padre San Paolo prega già per noi dal cielo e a noi rimangono i suoi buoni esempi.
Entrata da qualche anno tra le Figlie di S. Paolo aveva posto tutto il suo studio per rendersi degna dell’altra vocazione a cui Dio la chiamava. Generosamente si dedicò allo studio della perfezione religiosa, all’Apostolato a salute delle anime fino al punto che un incurabile morbo l’assalì per aprirle l’eternità.
Come sempre anche nella malattia lasciò esempi di pazienza e rassegnazione e la sua buona morte fu giusto premio di una vita spesa per Dio.
------------------
Raccomandiamo alle preghiere e suffragi dei Cooperatori l’anima del Benefattore E Cooperatore.
Pettinati Giovanni
Mellazzo (Alessandria).
Padre di numerosa famiglia, mostrò la sua generosità verso il Signore, inviando tre figli alla Pia Società S. Paolo, perché si dedichino all’Apostolato Stampa. Due di essi vestono l’abito religioso e sono assai avanzati negli studi. Il Signore lo chiamò a sé, a godere il premio delle sue fatiche, dei suoi buoni esempi, e a ricevere la ricompensa del Cooperatore dell’Apostolato Stampa.

La più bella e sicura speranza per i giovani e per i genitori
A cento Arditi della gioventù Cattolica di Germania, recatasi a Roma nel settembre scorso, il Papa rivolse queste belle parole:
«Quando si parla di gioventù si pensa sempre ad un essere bello, lieto, sano, forte, nella gioia della vita. Ma la gioventù Cattolica esprime qualche cosa di più e di meglio: essa vuole essere una gioventù che, oltre a tutto e sopra tutto è pura, onesta, laboriosa, conscia del dovere, fedele fermamente fedele a tutti i doveri verso Dio e verso gli uomini, fedele e ferma come una roccia. E finchè una tale gioventù è là, è pur là la più bella, e più sicura speranza d’avvenire per il paese e per la Chiesa, per la religione e per la società».

Un’ottima iniziativa
Come nel passato anche quest’anno la Pia Società S. Paolo di Alba (Piemonte) ha lodevolmente curato la stampa di un Calendario Olandese 1932 per le Famiglie Cattoliche.
Consta di 6 facciate una per ogni due mesi ed in calce ad ognuna di esse stanno varie ed indovinate illustrazioni a tre colori, con appropriate diciture, dirette a combattere i mali odierni della società, quali la moda invereconda, la bestemmia, la propaganda protestante, la cattiva stampa; ad inculcare la devozione alla Madonna, l’amore al Papa, la lettura della Bibbia Cattolica, il pensiero dei Novissimi, ecc. V’è pure spazio per le annotazioni giornaliere.
Il prezzo è bassissimo: costa appena L. 18 al cento, L. 170 al mille. Le spese di porto però sono a carico del committente. Per la stampa in copertina del proprio nome, ditta, parrocchia, ecc. aggiungere L. 10 in più per qualsiasi quantitativo.
Lo consigliamo vivamente ai nostri lettori, soprattutto ai Parroci ed alle Istituzioni Cattoliche.
Rivolgersi a PIA SOCIETA' SAN PAOLO SEZIONE CALENDARI – ALBA (Piemonte).
-----------------------------------------------------
LEGGI LA BIBBIA CATTOLICA! e vedrai che il peccato è la rovina delle persone.
E’ un dovere, una necessità, una preghiera, una benedizione, un conforto la Bibbia in ogni famiglia.
50 mila sono le famiglie italiane che già possiedono e leggono LA BIBBIA DELLE FAMIGLIE. Essa forma per loro la lettura più cara e più gradita, la lettura più edificante e salutare. Quella famiglie che ancora ne sono prive non tardino a provvedersela.
~
NUOVE BORSE DI STUDIO

Maria Addolorata
Nei momenti del supermo dolore e della suprema umiliazione per Gesù, mentre una folla empia lo copre d’insulti, un gruppo di pie persone lacrimanti lo assiste; tra queste vi è la benedetta Madre di Gesù, Maria SS.
Essa non piange, perchè il suo dolore è troppo intenso, ma è là come impietrita con lo sguardo fisso al diletto suo Figlio agonizzante in un mare di pene. Si sottomette generosa al martirio del cuore ed offre all’eterno Padre il sacrificio del Figlio suo unicamente per la salvezza degli uomini dei quali meritò di essere fatta la corredentrice per la passione che sofferse nell’anima mentre Gesù la sofferse nel corpo.
Causa dei patimenti e della morte del Salvatore è il peccato e tutte le volte che ne commettiamo uno, rinnoviamo i dolori a Gesù e per conseguenza quelli della beatissima Vergine, perché Ella essendo Madre, non può essere indifferente ai dolori del Figlio.
Per consolare il cuore addolorato di Maria, una pia persona volle offrire una Borsa di Studio intitolata a Maria SS. Addolorata. E’ un’opera tanto accetta al Signore, non mancherà quindi di suscitare anime generose che aiutino la pia cooperatrice affinché in breve tempo si completi per la maggior gloria di Dio e la salvezza delle anime.

Maria Immacolata
Nell’occasione della festa più cara di Maria Santissima: l’Immacolata che è la vincitrice del demonio, e i Sacerdoti sono i suoi ministri nella battaglia che gli uomini combattono contro l’inferno, un’anima pia, a cui S. Paolo altre grazie di cooperazione ha già concesso più volte, nella preghiera ebbe consiglio di versare la somma sufficiente per un’altra Borsa di Studio in onore di Maria Immacolata.
Sono veramente tanti i giovanetti che tendono le braccia per offrirsi a Gesù, e tengono gli occhi rivolti al Maestro Divino, perché li chiami con sé, e bussano alle porte del suo Santuario.
A quelli che Gesù chiama non bisogna dire di no.
D’altra parte è veramente molto grave la miseria di molte famiglie!
Oh! che sulle rupi non spuntano i bei fiorellini? Ebbene per la carità delle anime che amano Gesù, si possono accudire queste vocazioni, nate su terre sterili di beni materiali; si possono coltivare e offrire all’altare di Dio e al ministero della salvezza delle anime.
Coraggio, anime belle, a cui il Divin Maestro tende la mano! che il Signore ispira a diventare le nutrici dei nostri Sacerdoti!
Quest’ora è grave per i bisogni, ed è pure l’ora dei gravi sacrifizi: non vi rincresca, direi, di farvi povere, per dare Sacerdoti al Signore: gli atti eroici si compiono nei momenti più critici; ecco un momento di grande pericolo! ma non perderete la vostra mercede: e l’avrete da Dio, in questa vita e nell’altra.
~
Vocazione tardiva prodigiosa
DON GIOVANNI BATTISTA CORTONA

Primo Rettor Maggiore della Congregazione di S. Giuseppe (Giuseppini di Asti) di anni 76,
spirava nel bacio del Crocifisso la mattina dell’8 Ottobre.

Vocazione tardiva prodigiosa
Aveva 21 anni circa quando da Gamalero, sua patria, erasi recato al rinomato Santuario della Madonna della Creta di Castellazzo Bormida, ove predicava le SS. Quarantore il Can. Cerruti di Asti.
Questi colpito dalla singolare pietà e dall’atteggiamento devoto gli domandò se bramava studiare da Sacerdote. Ben volentieri, rispose il Cortona, ma mi è ciò impossibile, perché sono di famiglia povera. Se sei disposto a venir con me, continuò il Canonico, penserò io a tutte le spese. Il pio giovane, fuor di se per la gioia manifestò ogni cosa ai suoi genitori, dai quali avuto il pieno consenso si recava immediatamente in Asti, all’opera Pia Michelerio, di cui il suddetto era Rettore. Gli fu assegnato l’ufficio di portinaio e nei tempi liberi attendeva allo studio del latino, ma dopo cinque mesi si recava ad Alessandria per il servizio militare.
Quivi continuò lo studio del latino e vi apprese pure la filosofia da alcuni professori, cui retribuiva con la tenue ricompensa della cinquina da caporale.
Di ritorno dal servizio militare s imbattè nel Can. Giuseppe Marello segretario di Mons. Savio, Vescovo di Asti, che da poco aveva fondata la Congregazione di S. Giuseppe.
A lui si unì, tratto dall’umiltà e dallo spirito di pietà dei nuovi religiosi; potè così compiere felicemente i richiesti studi teologici, e ricevere la tanto sospirata ordinazione Sacerdotale.

Apostolato meraviglioso
Allorché il Can. Giuseppe Marello, per le eminenti doti venne promosso Vescovo di Acqui, D. G. Cortona prese la direzione nella nascente Comunità religiosa, in qualità di Rettore maggiore e rimase in carica per ben 31 anni, cioè dal 1890 al 1921.
La sua vita Sacerdotale vibrante di ardente zelo, unito a grande spirito di sacrificio, tutta la spese per l’amata Congregazione.
La dilatò colla fondazione di varie case, e ossequiente al desiderio del Papa, spedì i novelli religiosi nelle missioni, nelle lontane isole Filippine, indi nel Brasile. Fondò e diresse il periodico L’Amico, che in seguito si moltiplicò in svariatissimi Bollettini Parrocchiali, i primi del genere.
Sebbene impegnatissimo nella educazione degli Aspiranti della Congregazione, nel suo insaziabile zelo volentieri accettò la direzione spirituale del Seminario di Asti, che tenne per molti anni, con generale soddisfazione. Anzi trovò modo di dedicarsi anche al bene del popolo con numerosissime predicazioni e missioni, ed ossequiente a Mons. Vescovo, diresse varie parrocchie, come Economo Spirituale.

Pietà ammirabile
Chi lo conobbe giovane secolare, umile prete, maestro predicatore, scrittore e Rettor Maggiore, è stato colpito soprattutto dalla sua ammirabile pietà, e profondo spirito di preghiera.
Tutti i tempi e i luoghi per lui erano buoni; di giorno, di notte, in casa e fuori, nel lavoro e nel riposo, in privato e in pubblico, nella sanità e nella malattia.
Spirito di pietà che si espandeva nelle sue devozioni, predilette al Sacro Cuore, alla SS. Eucaristia, alla Vergine Addolorata ed a S. Giuseppe, le cui feste voleva solennissime.
Anche negli ultimi mesi, si deliziava della recita del Breviario, celebrava quasi sempre il Divin Sacrificio, potendo discendeva in Chiesa, vi si tratteneva innanzi al Santissimo Sacramento da cinque a sei ore al giorno in fervente orazione, da destare meraviglia nei numerosi visitatori del nostro Santuario.

Beata morte
Avvisato della gravità della malattia rivette il Sacramento della Estrema Unzione, che accompagnò con profonda divozione, rispondendo a tutte le preci di rito, al termine del quale, con grande entusiasmo esclamò: Laetantes ibimus - Ce ne andremo contenti e ringraziò con affetto e sentimento il Rettor di casa che gli aveva amministrato i conforti religiosi.
Così modestamente come era vissuto l’ardente amante dell’Eucarestia se ne volò a vedere il benedetto Gesù glorioso, nella felicità del Paradiso.
~
Che fate conto
di fare del vostro piccino?


Nell’anno 1884, una signora della più alta aristocrazia Torinese, si recò a visitare Don Bosco, accompagnata dal suo figlio più giovine. Si trattava di una visita di amicizia, giacchè tutta la sua famiglia era affezionatissima a Don Bosco.
Quella famiglia era reputata assai religiosa, giacchè il suo capo, incaricato di affari del governo Piemontese, si era ritirato volontariamente a vita privata dopo la breccia di Porta Pia.
Don Bosco, colla sua abituale bontà, domandò notizie di tutta la famiglia e poi disse:
– E che fate conto di fare, Signora del vostro figlio maggiore?
– Egli seguirà, come suo padre, la carriera diplomatica.
– Sta bene e il secondo?
– Oh! questo è alla scuola militare; egli lavora per diventare generale, chè sarebbe il primo della nostra famiglia a non riuscirvi.
– Ottimamente! E questo qui? (Così dicendo Don Bosco accennava il piccolo ragazzo che accompagnava sua madre). Di questo qui ne faremo un prete, non è vero?
A quella parola: prete, la nobil visitatrice, spaventata, rimase per un istante senza parlare; poi come rianimata dal furore, con energia quasi selvaggia esclamò: – Prete! Ah giammai! Preferirei piuttosto che venisse a morire!
Don Bosco, profondamente rattristato da tale risposta, cerca di ricondurre quella donna a miglior sentimenti; le fa osservare, con calma e dolcezza, che quella parola pronunciata da lui non è una sentenza. Fatica sprecata! La disgraziata madre ripeteva la spaventosa imprecazione, e si congeda tutta sconcertata.
Otto giorni dopo, Don Bosco se la vede ricomparire, tutta tremante stavolta, e con gli occhi pieni di lagrime:
– Don Bosco, per carità! Don Bosco, venga subito a dare una benedizione a mio figlio… a quel piccolo che le ho condotto qui giorni or sono... egli sta per morire!
Si giunge alla camera del piccolo moribondo. Questi appena visto Don Bosco gli prende la mano e la bacia con rispetto. I medici sono riuniti in consulto: essi dichiarano di non conoscere la natura del male che sta per spegnere il fanciullo.
Il piccolo ammalato, intelligentissimo, ha tutto compreso. Chiama sua madre, e le dice con voce fioca, ma distinta:
– Mamma, lo so ben io perché me ne muoio, è la tua parola che mi uccide. Ti ricordi… da Don Bosco?... Povera mamma! Tu hai preferito vedermi morire anziché donarmi a Dio: e il buon Dio adesso mi prende….
Don Bosco non potè far altro che disporre quella famiglia ad accettare la durissima prova. Egli promise di far pregare i suoi giovanetti, e si ritirò profondamente commosso.
Non si tardò guari ad andargli ad annunziare che la lezione divina era compiuta: il fanciullo era morto!

Beati i poveri di spirito

Vi sono 3 classi di poveri di spirito. Alla prima appartengono i poveri volontari, come S. Francesco, gli Apostoli, Gesù stesso, tutti i religiosi e le religiose, che abbracciano la povertà seguendo Gesù e praticando i consigli evangelici.
La povertà volontaria non è un comando obbligatorio per tutti, ma un consiglio per i più forti e coraggiosi. Beato chi si sente chiamato a praticarla.
Alla seconda classe appartengono i poveri, non perché abbiano venduto tutto per darlo ai poveri, come S. Francesco, ma semplicemente perchè ricchi non lo furono mai, sono poveri rassegnati e contenti del loro stato e tali lo sono per spirito di virtù cristiana e per motivo di fede.
Sono chiamati poveri e proclamati Beati anche certuni che sono ricchi, ma non hanno il cuore attaccato alle ricchezze e vivono moderatamente o quasi poveramente senza alcun lusso e nessuna spesa superflua, impiegando poi il rimanente per i poveri, per le opere pie, o altrimenti in opere sante.
Questi sebbene ricchi materialmente, potranno chiamarsi moralmente poveri e come gli altri potranno sentirsi dire dal Maestro Divino: Beati voi o poveri, perché è vostro il Regno dei Cieli.
~
L’espressione Beati i poveri di spirito, vi è pericolo che alcuni intendano per Beati tutti quanti i poveri indistintamente, anche certi poveri arrabbiati e disperati che non meritano nessun premio. Sono i poveri d’amore e di buona volontà che sono i prediletti del Signore, quei poveri rassegnati, onesti, contenti del loro stato.
Procuratevi l’aureo libro: Le Beatitudini Evangeliche, sono otto discorsi che illustrano le otto Beatitudini. Servirà in ogni vostro stato come mezzo per indicarvi la via per raggiungere la Beatitudine eterna facendovi pregustare un saggio nella presente. Per ordinazioni rivolgersi alla Pia Società San Paolo di Alba (Piemonte) inviando l’offerta di L.5.
--------------------

Chi non ama i bambini? L’amore vero ai bambini è segno di nobiltà d’animo, e fra tutti chi non ama il Divino Infante: Gesù Bambino, l’innocenza stessa personale? Che pur essendo Dio, ha voluto nascondere tutta la sua Onnipotenza, la sua stessa Divinità, rendendosi impotente a guisa di un bambino, più povero ancora: per attirarsi il nostro amore e salvarci.
Desiderate un libro di preghiere su Gesù Bambino?

Preghiamo Gesù Bambino

è indicato per ottenere da Gesù Bambino le virtù necessarie al vostro stato: l’umiltà, la semplicità, la pazienza, il distacco dalle cose terrene, l’innocenza della vita.
Contiene: Considerazioni e preghiere per l’Avvento, per il Santo Natale con varie Novene; per la Circoncisione, per il Nome di Gesù, per l’Epifania. La S. Messa, preparamento alla Confessione e Comunione, Vespro e Lodi varie a Gesù Bambino.
L’umiltà e la semplicità del cuore sono le porte del Paradiso.
Offerta in brossura L. 1; in tela L. 2.
Per ordinazioni rivolgersi alla Pia Società San Paolo - ALBA (Piemonte).
---------------
Il nostro Dio volle nascere Bambino, perché vuol essere amato come Bambino.

---------------
Teol. Alberione Giacomo, Dir. Resp. Pia Società S. Paolo ALBA (Piemonte)

~