Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XI N. 2 — 15 gennaio 1929 — Conto Corrente Postale


UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO STAMPA

ALBA – PIA SOCIETÀ SAN PAOLO


Le Vetrate dei quattro Evangelisti

1.a Vetrata S. Matteo

L’Evangelista S. Matteo, prima di diventare apostolo, era un pubblicano, esattore di imposte: ufficio odiato dagli Ebrei, tanto che per loro, dire pubblicano e peccatore era la stessa cosa.
Suo vero nome era Levi. Ma il Signore gli cambiò il nome e volle chiamarlo Matteo, cioè dono di Dio.
Nel giorno stesso della sua vocazione, egli si fece subito missionario: Volle offrire a Gesù un banchetto con largo invito di colleghi, certo per metterli in relazione col Divin Maestro.
Dopo che Nostro Signore Gesù Cristo lasciò la terra per tornare al cielo, Matteo continuò ad essere missionario; ed avrebbe desiderato che tutti gli Ebrei suoi connazionali avessero riconosciuto che Gesù era il vero Messia. Perciò scrisse il primo dei quattro vangeli per dimostrare che Gesù è il Messia promesso nella Scritture.
Morì martire, e la Chiesa ne celebra la festa al ventun di settembre.

2.a Vetrata S. Marco

S. Marco, detto anche Giovanni Marco, era cugino di S. Barnaba. La sua famiglia era la più ragguardevole della comunità cristiana di Gerusalemme.
Quando infatti S. Pietro, imprigionato, fu liberato dall’Angelo, andò, come dicono gli Atti, alla casa di Maria, madre di Giovanni Marco; ove si radunavano i fedeli in preghiera.
Per qualche tempo S. Marco fu compagno di S. Paolo e S. Barnaba nei viaggi apostolici; ma poi si associò a S. Pietro e ne fu il segretario e l’interprete a Roma.
S. Marco raccolse e consegnò allo scritto la predicazione di S. Pietro; ed è il secondo Vangelo che porta il suo nome. È il Vangelo che dimostra la potenza di Gesù come Dio contro il regno del demonio.
S. Marco morì martirizzato, e la Chiesa ne celebra la festa al 25 aprile.

3.a Vetrata S. Luca

S. Luca fu compagno di S. Paolo nell’Asia Minore e in Palestina; e quando l’Apostolo fu carcerato per due anni a Cesarea, S. Luca fu uno degli amici cui era concesso di visitare il prigioniero.
Trovandosi in Terra Santa, dove si era svolta la vita del Signore, potè soddisfare al più vivo desiderio del suo cuore di credente, e raccolse un gran numero di fatti, di insegnamenti, di notizie, eco vivente delle forti e buone impressioni lasciate dal Signore Gesù in tanti che di Lui avevano sentito parlare. Così fu composto il terzo Vangelo.
S. Luca era medico di professione e S. Paolo lo chiama medico carissimo.
Nel suo Vangelo usa modo di scrivere semplice ma attraente. Egli vuole dimostrare che Gesù è il Salvatore di tutti gli uomini.
Scrisse pure gli Atti degli Apostoli.
Si è incerti sul genere di morte da lui incontrato; la sua festa è il diciotto ottobre.

4.a Vetrata S. Giovanni

«È il discepolo che nell’Ultima Cena reclinò il suo capo sul petto di Gesù».
Era figlio di una certa Salome e di Zebedeo, pescatore Galileo. Aveva per fratello S. Giacomo il Maggiore fu pure discepolo del Battista.
Un giorno mentre se ne stava con suo fratello a rassettare le reti, Gesù li chiamò entrambi, ed essi lo seguirono: S. Giovanni, da quel momento seguì il Divin Maestro in tutta la sua vita pubblica fino alla crocifissione. – Fu il discepolo prediletto di Gesù: con S. Giacomo e S. Pietro assistette alla Trasfigurazione di nostro Signore e all’Agonia nell’Orto del Getsemani.
Scrisse il quarto Vangelo. Porta nel suo Vangelo la ricchezza dei suoi ricordi intimi e delle sue illustrazioni soprannaturali, e adora in Gesù la Via, la Verità la Vita, la Luce, la Ragione divina manifestatasi agli uomini.
I tre primi Vangeli ci dimostrano particolarmente l’umiltà del Figliuol dell’Uomo, il quarto fa brillare la gloria del Verbo Eterno.
Oltre al quarto Vangelo, scrisse pure l’Apocalisse.
Sofferse il martirio e fu liberato miracolosamente dai tormenti. Morì all’età di centoventi anni.
La sua festa ricorre al 27 dicembre.

I quattro Evangelisti sono rappresentati nelle quattro vetrate sulle cappelle maggiori del Tempio a S. Paolo, coi loro simboli.
S. Matteo coll’Angelo accanto, per indicare Gesù Messia; San Marco con il leone per indicare la potenza di Gesù Cristo; S. Luca col bue indicante il sacrificio dell’antica legge; S. Giovanni coll’aquila che significa l’altezza a cui si eleva nel suo Vangelo.
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UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO STAMPA

Opus fac Evangelistae (II Tim. IV, 5)



Cooperatori carissimi in San Paolo,

Mentre che l’anno sta chiudendosi, è bene dare uno sguardo al passato. Passa il tempo! E passa presto quella piccola porzione di esso che dal Signore a noi è assegnata per guadagnarci la corona celeste. Ad ognuno Dio ha segnato un certo numero di giorni, che è fisso: in tale e solo in tale determinato numero di giorni ci è possibile lavorare per il paradiso, operando alla gloria di Dio.
Ebbene a vostro conforto: Voi avete in quest’anno lavorato . Ed un segno esterno, visibile, duraturo del vostro lavoro si è la erezione del Tempio a San Paolo; pur non terminato, segna già un bel passo. Così Voi avete creato il centro dei vostri cuori, delle vostre speranze, delle preghiere, dell’opera delle duemila SS. Messe: la Chiesa a S. Paolo. E le preghiere che notte e giorno si susseguono in esso Vi attirino dal Divin Maestro, dalla Regina degli Apostoli, da San Paolo tutte le grazie, spirituali, prima; materiali poi.
Risuona ancora al nostro orecchio il cantico della mistica e fortunata notte del Natale: Gloria a Dio!
Per la prima volta quest’anno i giovani e i Religiosi l’hanno cantato nella nuova Chiesa. – Ebbene, riconoscenti a Voi, per le buone offerte, essi l’hanno fatto seguire dall’augurio fatto per voi: Pace agli uomini. A voi ogni grazia: pace con Dio, pace con il prossimo, pace con noi stessi. Ed in questo voto essi hanno per voi pregato.

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Uno sguardo all’anno nuovo; che, ignoriamo, se compiremo; ma che a tutti auguro pieno di meriti.
Buon numero di opere Vi presenta San Paolo da compiere: la diffusione delle Duemila SS. Messe che dovrebbero raccogliere i nomi di tutti i vostri parenti, amici; la propaganda dei libri religiosi; specialmente del S. Vangelo che dovrebbe essere il segno che in quella famiglia si è cattolici; l’opera delle vocazioni religiose che urge sempre più, mentre il Signore allarga il campo di lavoro; gli aiuti alla Cartiera e alla Chiesa che ha notevoli debiti da pagare.
Chiediamo sempre! È vero. Ma è Dio che ogni giorno ci ammonisce: operate il bene: fugge irreparabile il tempo! Ascoltiamo.
Ed in tale speranza, augurio e preghiera invoco a tutti le grazie di San Paolo.

Obb.mo M. Alberione

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Conversione di S. Paolo
(25 Gennaio)

In questo mese che noi dedichiamo ad onorare Gesù Maestro, si commemora pure la Conversione del nostro caro Padre San Paolo.
Tutti sappiamo il fatto della conversione del grande Apostolo. Mentre infuria contro i cristiani, il Divin Maestro lo ferma sulla via di Damasco e lo converte tutto a sé.
Egli è l’Apostolo delle conversioni. Dobbiamo quindi in questo mese celebrare bene la festa della sua conversione, pregando per la conversione di tutti i peccatori, ma in modo speciale per la conversione degli scrittori perversi, dei cattivi giornalisti, lettori e rivenditori di scritti perversi. Preghiamo pure per la conversione nostra, affinché possiamo comprendere sempre meglio l’Apostolato Stampa, e possiamo adempiere con maggior delicatezza il nostro ufficio, corrispondendo sempre meglio alle grazie del Signore.
Tre propositi speciali dobbiamo fare in questa occasione:
1° Istruirci nelle cose di religione sia intervenendo alle prediche, sia ancora leggendo il S. Vangelo e buoni libri e giornali cattolici.
2° Allontanare, per quanto è in noi, periodici e libri cattivi, dalla famiglia, dalla parentela, dalle persone su cui abbiamo qualche autorità o influenza.
3° Unirci allo spirito del grande Apostolo che dopo la sua conversione fu tutto fuoco d’amore e di zelo per N. S. Gesù Cristo, Maestro Divino.
Con Lui pregare perché il mondo intellettuale ed il popolo si volga all’unico Maestro, lasciando i falsi profeti ed i falsi maestri; con Lui zelare l’Apostolato Stampa col mezzo a ciascuno possibile: preghiera, offerta, scritti propaganda.

Indulgenze del mese

Indulgenza plenaria: 1 Gennaio: Circoncisione di N. S.; 2 SS. Nome di Gesù; 6 Epifania; 25 Conversione di S. Paolo; 29 S. Francesco di Sales.
Una speciale indulgenza plenaria viene concessa ogni volta che i Membri e Cooperatori faranno un’ora di adorazione davanti al SS. Sacramento e pregheranno secondo i fini della Pia Società.
Indulgenza plenaria in articulo mortis ai Membri e Cooperatori che confessati e comunicati, o almeno contriti diranno divotamente colle labbra o col cuore il Santo Nome di Gesù ed accetteranno pazientemente la morte dalle mani del Signore in pena dei propri peccati.
Parziale di cento giorni da lucrarsi dai Membri e Cooperatori, ogni qualvolta diranno, col cuore contrito, qualche preghiera, secondo il fine della Pia Società S. Paolo, o presenteranno qualche aiuto: (lavoro, elemosina offerte ecc.).

Unione di Preghiere

Per tutte le persone che si raccomandano offriamo al Signore tutto il bene e le azioni che si fanno in Casa, e le raccomandiamo alle preghiere dei Cooperatori.
Il Tempio a S. Paolo, che abbisogna ancore di molte grazie – S. Santità Pio XI – La libertà della S. Sede e della Chiesa - L’Apostolato della B. Stampa – L’incremento della Pia Società S. Paolo – I Bollettini parrocchiali - L’Opera delle 2000 SS. Messe – I centri di diffusione di libri e oggetti religiosi – La Biblioteche – La diffusione del Vangelo – Periodici settimanali – Gli scrittori cattolici – Una grazia importante – Un’operazione – Grazie spirituali – Due persone inferme – Una grazia – Bisogni spirituali e temporali di una persona - Due grazie – Due conversioni – La pace in famiglia - Due conversioni – Varie grazie – Una guarigione d’occhi - Varie necessità – Due grazie grandi – La conversione di due persone – Una inferma – Una ammalata – Due grazie – Una conversione – Alcune grazie – Un matrimonio cristiano – Grazie spirituali e temporali per una Cooperatrice – Diverse guarigioni – Due Cooperatrici – Buon andamento finanziario d’una famiglia – Una guarigione.
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SAN PAOLO
Vita e Viaggi


CAPITOLO XI - Paolo e Barnaba a Iconio- Nuova persecuzione - S. Tecla - Trifena e Trifosa – Ebrei e gentili muovono persecuzioni agli Apostoli - Fuggono in Listri. (Continuazione)

Condotta adunque nel mezzo dell’arena, si aprirono le gabbie; e mentre Tecla credeva di essere sbranata dalle belve per l’amore del suo Dio, queste cangiata la naturale fierezza in dolce amistà, coricatesi mansuete ai suoi piedi, glieli lambirono.
Riuscito inutile questo primo attentato, fattala ritirare dal circo la condusse in casa di una donna chiamata Trisina, per essere nuovamente il giorno seguente condotta all’anfiteatro, come difatti avvenne. Furono aizzati contro di essa leoni ed orsi; ma una leonessa accorsa presso la fanciulla, con sguardo sanguigno e pelo arruffato, si pose a difenderla dalla ferocia delle altre belve.
A tal vista infuriato il giudice, fattala legare ad indomiti tori, sperò vedere ridotto a pezzi quel virgineo corpo. Ma invano: le funi con meraviglia di tutti spezzatesi, la lasciarono intatta. Allora nel colmo della rabbia, Alessandro volle tentare più strano colpo: la fece calare entro profonda caverna, vivaio spaventoso di serpenti e di vipere. Credette estinguere col morso di queste la vita di colei divenutagli oggetto di odio e di rabbia; ed invece i serpenti e le vipere senza neppure toccarla la lasciarono tranquilla ed allegra come se fosse tra i gigli e le rose.
Finalmente, sbalorditi i suoi persecutori, e disperando di poterla vincere le diedero la libertà: dimorò ancora per qualche tempo in Antiochia di Pisidia nella casa di Trisina, dove avute notizie che il suo maestro Paolo trovavasi in Mira nella Licia, avida di ascoltarne i precetti, vestitasi da uomo andò a ritrovarlo, gli narrò l’avvenuto, e mostrogli desiderio di associarsi a’ suoi viaggi: ma Paolo, uomo prudente e saggio, la persuase a ritornare in patria; il che fece: quivi avendo trovato Tamerice suo fidanzato già morto e veduto inutile ogni mezzo per guadagnare a Gesù Cristo sua madre, andò in Seleucia, convertì molte persone al Vangelo, e giunta alla senile età di novant’anni, santamente morì. Innalzata di poi dalla Chiesa di Gesù Cristo agli onori degli altari, viene celebrata la sua festa ai ventitrè di settembre. Tecla essendo stata la prima donna a patire tormenti per la fede di Gesù Cristo, viene chiamata la Protomartire tra le donne cristiane, come S. Stefano gode un tale onore tra gli uomini; benché abbia Tecla terminato in pace i suoi giorni. Sulla rupe che servì di tomba alla salma gloriosa di questa vergine, gl’imperatori cristiani innalzarono uno splendido tempio, ove i cristiani da tutte le parti d’Oriente si portavano a devoto pellegrinaggio, per visitare colei cha dal suo sepolcro operava molti e singolari prodigi.
Questa in succinto è la storia della vergine d’Iconio convertita da Paolo, al quale facciamo ora ritorno.
L’avevamo lasciato in Iconio a predicarvi Gesù Cristo risorto, operandovi altresì molte conversioni; e quantunque non sieno giunti a noi i nomi di tutti coloro che si ascrissero alla sequela del Vangelo, pure troviamo quelli di
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altre due donne nomate l’una Trifena l’altra Trifosa: queste accese di santo zelo per la gloria di Dio e la salute delle anime abbandonata la patria, vennero a Roma ad esercitarvi le opere di misericordia; per la qual cosa elevate alla dignità di diaconesse furono degnate di encomio dall’apostolo medesimo nella lettera ai Romani: dipoi tornate al loro paese sparsero il sangue per la fede: facendosi di esse commemorazione festiva ai venti di novembre.
Tante e sì meravigliose conversioni ostinarono siffattamente gli ebrei nella perfidia, che fatta congrega con molti gentili, mossero contro Paolo e Barnaba quella fiera persecuzione della quale l’Apostolo medesimo scrivendo al diletto Timoteo, ci ha dato contezza: «Tu ben sai, egli dice, la persecuzione e le passioni che mi sono avvenute in Antiochia, in Iconio ed in Listri; quali persecuzioni ho io sostenute». Le quali parole come dettate da un apostolo, ben lontano dall’esagerare i mali sofferti per Gesù Cristo, debbono certamente bastare a farcene comprendere l’intensità: quantunque gli scrittori convengono non averli S. Luca tutti distintamente narrati. Cionondimeno non si raffreddò per questo lo zelo suo, né del compagno Barnaba, né rimase abbattuta la loro costanza: che anzi, pieni di fiducia nel Signore, si fermarono lungo tempo predicando, ed operando molti prodigi, coi quali si compiaceva la divina provvidenza confermare la verità dell’annunciata dottrina.
Intanto, come sempre suole accadere nei fatti riguardanti la religione, tra i cittadini di Iconio nacque controversia circa i miracoli operati dagli Apostoli, riconoscendoli alcuni come opere della mano divina, spacciandoli altri come diaboliche magìe: laonde parte si dichiarò per gli apostoli, riguardandoli come uomini pieni di Spirito Santo; parte, istigata dalle calunnie giudaiche tenevanli per impostori. Né di ciò contenti questi nemici dei santi, così giudei che gentili, unitisi coi loro capi in segreta congrega, cospirarono il modo di far lapidare ambedue gli apostoli; e vi sarebbero certamente riusciti, se gli amici di questi, sventata l’iniqua trama, non l’avessero prontamente manifestata a Paolo ed a Barnaba, i quali mettendo in pratica il precetto divino, di fuggire da un luogo ad un altro, quando si è perseguitati, fuggirono da Iconio e andarono a Listri, altra città della medesima provincia: della quale quantunque resti incerto il sito dove era fabbricata, sembra nondimeno che dovesse essere a borea del monte Karadagh, ove esistono moltissimi ruderi di tempi, luogo chiamato oggidì dai Turchi Blindir-Kilisset.

(Continua)



Date alla Chiesa un sacerdote della Buona Stampa

«Ho il mio sacerdote»

L’età e il lavoro l’hanno logorata, cammina curva sotto il peso degli anni, ma il suo cuore è pieno di amore per Gesù, per le anime, la sua volontà è forte e tenace. Povera vecchietta! Da tutto il creato è distaccata, nulla l’attrae. Un desiderio solo ha ancora: il desiderio di avere un Sacerdote suo. Le pareva impossibile questo, data la sua età, ed intanto pregava la Madonna che volesse Lei aiutarla a soddisfare il suo desiderio in qualche modo. La Madonna l’esaudì.
Quella buona donna un giorno manifestò il suo desiderio ad una sua amica; questa subito la confortò dicendole che con sole 40 lire mensili poteva avere il suo sacerdote religioso della Buona Stampa e l’indirizzò alla Pia Società S. Paolo. Povera vecchia lavorava quanto poteva per guadagnare appena di che vivere ma ad ogni costo volle il suo Sacerdote: «Farò maggiori sacrifici, qualche privazione di più, lavorerò un po' di più ma voglio il mio Sacerdote, diceva quella buona creatura» Così fece. In un anno mise insieme soldo per soldo 500 lire, frutto di sudori e di privazioni e le portò a S. Paolo chiedendo di diventare madrina di un Chierico, per così avere poi il suo Sacerdote, che pregasse per lei e ne suffragasse poi l’anima.
Con quanta contentezza ripartì da S. Paolo! Qual gioia inondava il suo cuore. Gioia e pace che il mondo irride ma che rapir non può.
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S. Paolo ascolta i suoi devoti

A quanti desiderano grazie da S. Paolo consigliamo:
1. La novena più volte stampata su questo periodico e che si può avere scrivendo alla direzione con l’offerta di L. 0,40.
2. Accostarsi ai SS. Sacramenti un giorno della novena.
3. Fare un’offerta pel tempio a S. Paolo.
4. Promettere di pubblicare la grazia su questo periodico, preferibilmente con nome e cognome, essendo di maggior gloria di Dio
Preghiamo le persone che hanno ricevuto particolari grazie da S. Paolo a non solo inviare un’offerta per la grazia ottenuta, ma anche una dettagliata e sincera relazione della grazia ricevuta onde pubblicarla.
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BORSA DI STUDIO
Anime Purganti 2.a

N.N. ha incominciato una seconda borsa di studio per le Anime Purganti pei suoi figli morti in guerra.
È una madre di famiglia che ha già ricevuto tante belle grazie da S. Paolo; e vuole mandare tanti suffragi ai figli defunti. «Io, ci diceva, in tutti i miei bisogni, grandi e piccoli, mi raccomando a S. Paolo e sinora l’Apostolo mi ha sempre esaudita. Ora poi voglio farmi un po’ di fondo di bene mentre sono in vita per trovarmelo poi in punto di morte, e quindi ho pensato di incominciare una borsa di studio per le Anime Purganti affinché possa giovare a me ed ai miei figli defunti. E offro perciò L. 2.000 come prima offerta, sperando di poter fare ancor altro, se piacerà al Signore».
Il Signore la ricompensi tanto, e dia ad altre anime buone la grazia di imitarla.

I nuovi libri stampati nella nostra Società nel mese di Dicembre –
Vite di Santi.


Il Rev.mo D. Nicola Allevato, già scrittore di pregiatissime opere edite della benemerita Casa Marietti, ha voluto far dono alla nostra Pia Società di una ottima Vita di S. Bernardo di Chiaravalle. Scritta in stile facile e piano, si fa leggere di un fiato. La mirabile figura di S. Bernardo rigido riformatore del monachesimo occidentale e della Chiesa, l’Avversario accanito di Abelardo e di Arnaldo, difensore del Papato, mistico e impetuoso, asceta e uomo d’affari, diplomatico, poeta dolcissimo, oratore finissimo, teologo e polemista intransigente, umile però all’abnegazione e pedagogo di Papi, viene presentata all’ammirazione ed alla venerazione nostra. Il volume, di pagine 160, che fa parte della collezione Vite di Santi Popolari costa L. 3,50.
Anche l’altro nostro ottimo e zelante Cooperatore Prof. Nicola Messari, autore della già apprezzata vita di S. Elena Imperatrice ha scritto per la Pia Società una ricchissima Vita di Santa Elisabetta Regina. La raccomandiamo vivamente a tutti i nostri buoni Cooperatori ed amici. Costa L. 3.
Il R. P. Celestino Testore, d. C. d. G. che tanti libri ha scritto, d’indole specialmente missionaria, libri che vengono letti con avidità tuta speciale dalla gioventù, ha curato la ristampa della Vita di S. Francesco Saverio.
Lo spirito e il cuore del più illustre figlio di S. Ignazio, gloria della Compagnia di Gesù, Apostolo delle Indie, viene presentato in forma attraente ed edificantissima. Sono brani delle lettere che il santo in ginocchio scriveva al Suo Superiore P. Ignazio; sono testimonianze dei suoi compagni e contemporanei che ci svelano l’anima sua grande e piena di Dio.
Questa nuova edizione, particolarmente accurata, ed onorata da una trentina di quadri costa L. 5.
Un altro libro che presentiamo ai giovanetti, ed anche ai grandi è una raccolta di Novelle di Natale: La luce che non si estingue (pag. 170) di P. Zarbà d’Assoro.
Diamo il titolo delle novelle: sicuri che tutti vorranno procurarsi il piacere di leggerle. La Zia di Gesù. I colpi di testa dei nonni. Il piccolo vescovo. La stella dei Magi sul Polo. Il bue nel Presepio. La pantofolina orientale. Colui che giunse tardi. Il monello della Sinagoga. Per una capriola. Con colei che l’aspettava. Il segreto della notte di Befana. Flores Martirum. La leggenda del lago. La Befana in pelliccia. Costa L. 3,50
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NELLA PIA SOCIETÀ S. PAOLO
Dalle nostre Case


ALBA

ESAMI. – Gli esami finali terminarono pel Natale e subito dopo si incominciarono le nuove scuole; ai parenti verrà inviata la pagella.

IL S. NATALE. – Lo si passò da tutti uniti attorno al padre comune. Nella vigilia si confessò fino a mezzanotte ora in cui principiò la S. Messa. Tutta la casa assistette a tre messe e fece la Santa Comunione. Era la prima volta che la Casa assisteva unita alle messe del Natale. Alle cinque del mattino ebbero inizio altre messe che continuarono senza interruzione fino a mezzogiorno.

IL PRESEPIO. – Lo si collocò in una sala vicino alla Chiesa. Le varie pitture sono opera di due nostri bravi… artisti in erba, che combinarono pure il mulino elettrico che funzionava quando si lasciava cadere 10 centesimi in apposite cassettine. Le statuette furono donate dalla Spett. Ditta Mogna Filippelli, Torino.
Fu un succedersi di persone amiche ed estranee, che portarono la loro strenna al Bambino.
Il Bambino Gesù ricolmi tutti di grazie e benedizioni celesti per l’anno testè incominciato.

LA CHIESA - è grande, spaziosa, alta e bella, veramente bella: così la giudicano quanti vengono a visitarla. In essa vi è l’esposizione e l’adorazione continua del SS.mo; in essa si prega anche per i Cooperatori e per quanti contribuirono alla sua erezione.
Dalle quattro del mattino alle 8 della sera vi è continuamente un Sacerdote al confessionale per comodità di quanti vogliono confessarsi.

IN OCCASIONE della strenna pervennero alla Casa numerosi doni.
Il Signore ricompensi i nostri buoni Benefattori.

ROMA

NOVELLI CHIERICI. – Il giorno 29 ottobre u.s., nella settimana delle solenni funzioni religiose in onore di S. Paolo in Alba vestirono l’abito religioso tre cari giovani: Berardo Piero, Restelli Silvio e Pelliccia Guerrino: un piemontese, un milanese e un romano. Nella solennità dell’Epifania, altri due: Valente Domenico e Selvaggio Pierino delle diocesi di Squillace e di Cassano, qui in Roma venivano pur essi vestiti della sacra divisa di Gesù Cristo, per morire a sé stessi e al mondo e per far vivere in sè Gesù Cristo, l’uomo nuovo. Congratulazioni a loro e auguri, e il grande affetto nei loro compagni sia efficacia di buoni propositi.

IL SANTO NATALE. – L’abbiamo passato tutti in casa e nella più schietta gioia e letizia dell’anima. Durante le tre SS. Messe di Mezzanotte, devotamente raccolti nella nostra Cappellina attorno all’altare abbiamo adorato e pregato tanto il Nato Bambino a voler spargere abbondantemente le sue benedizioni e le sue grazie su di noi, sui nostri parenti, cooperatori ed amici e nel suo cuore abbiam deposto gli auguri per tutti.
A sera, improvvisato un caro e simpatico presepio nella nostra grotta abbiamo tenuto una piccola Accademia in onore di Gesù Bambino passando così una bella ora nella più dolce allegria.

AUGURI. – L’anno 1928 è passato! Ritornerà ancora? Sì, ritornerà, o meglio risorgerà, al giorno del giudizio particolare ed accuserà le nostre cattive opere compiute durante il suo passaggio, oppure testimonierà quelle buone. Beati noi se in quel giorno l’anno passato avrà nulla da rimproverarci, e ci verrà incontro pieno di meriti e di bene compiuto. Per questo non possiamo fare a meno di augurare di cuore a tutti i nostri Cooperatori che l’anno incominciato 1929, sia fecondo di meriti, di opere buone e copioso frutto nell’ubertoso campo dell’Apostolato Stampa. In questo anno, speriamo sorgerà fuori la nostra nuova casa che sarà scuola per i Missionari della Stampa e tempio ove il Vangelo si imparerà, si spiegherà, si stamperà e si diffonderà. Auguriamo e invitiamo i cari Cooperatori a farsi un po’ di bene anche in essa. Un m. di muratura costa L. 100.

LIBRERIA. – Per maggior comodità degli amici, e per desiderio di poter meglio cooperare e di più aiutare le anime, fu trasferita in una parte centrale della città, in Via della Chiesa nuova N. 1 la libreria sita in Via Ostiense 75.

IL NOSTRO MAESTRO. – È stato fra noi negli ultimi giorni dell'anno e ci insegnò a chiuderlo nel ringraziamento e nel dolore l’anno passato e a mettere nelle Mani di Gesù Bambino l’anno nuovo, disponendo il nostro cuore ad accettare volentieri tutto quanto la Divina Provvidenza disporrà di noi e per noi nel nuovo anno.
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TORINO

IL GIORNALINO per i piccoli è stato benedetto da Gesù Bambino. Nelle scuole, negli Oratori festivi, nelle famiglie esso è desiderato, accolto, letto con avidità.
Particolarmente esso risulta un buon aiuto ai catechisti. Una strana contraddizione si osservava in molti fanciulli: venivano al catechismo, portando, magari, in mano o in tasca il giornaletto che nelle sue vignette, nei trafiletti, nel suo «per ridere», nelle novelle ha la satira contro la Chiesa e le cose sacre; e spesso insinua allersioni tutt’altro che delicate per l’innocenza, ispira solo tutto l’amore alla vita spensierata, al divertimento, nutre troppo e solo la fantasia del fanciullo. Il Giornalino invece si ispira tutto e solo all’educazione cristiana; nei suoi racconti religiosi riesce di aiuto e compimento dell’opera del catechista; educa il fanciullo alla purezza, al dovere della vita, al lavoro allo studio.
Ed i maestri di catechismo lo comprendono ogni giorno più; e lo preferiscono, lo distribuiscono, lo fanno portare alle famiglie. Mille e duecento copie sono distribuite negli oratori.

BARI

Il bollettino della Curia Vescovile di Bari scrive: – La benemerita Società di S. Paolo per l’apostolato della buona stampa ha aperto in Bari in Via Dante Alighieri N. 29, nei pressi del Corso Cavour, una libreria cattolica, con oggetti di devozione.
La libreria comprende ogni specie di libri moderni: scolastici, apologetici, S. Bibbia per famiglia a prezzi modicissimi, Vangeli e Atti degli Apostoli a L. 1,50; lettere di S. Paolo con illustrazioni e note, a L. 1,25; libri di propaganda, di cultura religiosa, missionaria; e poi libri di romanzi scelti e sicuri, libri di avventure, viaggi, libri dilettevoli per fanciulli ecc. Fornisce poi giornalini illustrati per fanciulli. Impianta e rifornisce biblioteche parrocchiali e per istituti: biblioteche circolanti.
Alla direzione della libreria sono preposte «Le Figlie di S. Paolo» che sono signorine con i tre voti religiosi come tutte le altre Suore, vestono però abiti comuni allo scopo di svolgere con maggior libertà l’Apostolato Stampa. La casa madre è ad Alba in provincia di Cuneo. Il loro fondatore è il teologo Don Giacomo Alberione, ancor vivente. Raccomandiamo ai RR. Parroci e Sacerdoti quest’ottima iniziativa, che servirà molto efficacemente a controbattere la propaganda protestante per mezzo della stampa.
E al proposito si richiama l’attenzione dei RR. Parroci e Sacerdoti e fedeli sulla propaganda dei protestanti in mezzo della stampa in domicilio. Si vigili dell’inganno teso alla buona fede delle famiglie con questi opuscoli, che sotto la veste religiosa nascondono l’eresia protestante.

SALERNO

In questi giorni abbiamo fatta una visita ai Sig.ri Insegnanti e ci siamo recate presso tutte le scuole. I testi scolastici, se fatti e ispirati a principi religiosi, possono contribuire molto alla formazione spirituale e scientifica dei giovani. Ci accompagnò la ottima nostra Cooperatrice Sig.na Giuseppina D’Acampora, Maestra.
Per risultato: un bel numero di abbonamenti al Giornalino, alla Domenica Illustrata; un buon numero di Vangeli furono pure cercati; alcuni testi scolatici preferiti. Notiamo anche la nuova biblioteca del Seminario, fatta specialmente per i giovani del ginnasio e del Liceo. Essa dovrà essere di buon aiuto moralmente e letterariamente.
Oramai speriamo di aver presto un bollettino parrocchiale che porti a casa la parola di Dio a tutte le famiglie; onde aiutare i RR. Parroci nel loro zelo per la salvezza delle anime.

VERONA

In questi giorni ci hanno dato tanto e tanto aiuto, come tra i più scelti Cooperatori dell’Apostolato Stampa, altre degnissime persone. Esse hanno voluto aggiungere agli altri molti e grandi meriti anche questo. Sono ben numerose e non vorremmo fare torto ad alcuno; ma tra esse ricordiamo in modo speciale:
L’Ill.mo e Rev.mo Mons. Manzini, Vicario Generale della Diocesi di Verona; Comm. Giovanni Travaglio di distinta famiglia Albere; L’avv. Bartolomeo Succio; Il M. R. D. Gonzato, per le Opere Missionarie; Il Cav. Bonanzi; Il M. R. D. Zanetti, direttore della Piccola Opera di S. Paolo per la Stampa; La Sig.na Squaranti; Il M. R. Parroco di Castel d’Azzano che durante il corso delle Missioni ha fatta larghissima propaganda di oggetti religiosi e libri presso le famiglie; Le RR. Suore dell’Istituto Leonardi Figlie di Gesù, piene di delicate premure per noi, e di zelo per la Stampa.
Ora si sta esaminando la convenienza di un bollettino parrocchiale per le famiglie tutte. Ideatore l’ottimo Cooperatore, tra i più distinti Parroci della città di Verona.
Abbiamo avuto occasione di vedere di presenza lo zelo per l’Apostolato Stampa del Parroco di S. Anastasia.

Serberemo riconoscenza e pregheremo per quelle persone che rinnoveranno l’abbonamento all’«Unione Cooperatori Buona Stampa». Esso si manda a chi fa almeno l’offerta di lire cinque ogni anno per l’opera di San Paolo.
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COOPERAZIONE NELL’APOSTOLATO-STAMPA

Va sempre più diffondendosi la Cooperazione a modo di deposito-diffusione di libri, periodici, oggetti religiosi.
Dapprima sono stati in massima i RR. Parroci. Accanto alla predicazione parlata, hanno detto, la predicazione stampata. Sono disseminati un po’ dappertutto, in tutte le regioni d’Italia, quelli che si sono fatti centri di diffusione.
In Inghilterra sono famose le biblioteche a dieci soldi. Cioè un deposito in sacrestia di piccoli libri, opuscoli religiosi a prezzo fisso; che prima della guerra era dieci centesimi, ora sono cinquanta. Finita la funzione moltissimi fedeli passano in sacrestia e ritirano quell’opuscolo che credono più utile, versando la piccola offerta.
In Italia si fa in molti luoghi qualcosa di simile.

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Ora però viene la cooperazione di Sacerdoti zelantissimi, sebbene non in cura d’anime; viene la collaborazione di Ven.de Curie Vescovili; la collaborazione di cattolici, di giovani, di seminaristi.

A Genova il R.do D. Zino, addetto alla Curia Vescovile si è fatto centro di diffusione in massima parte per libri ascetici: Il gran mezzo della preghiera, l’apparecchio alla morte, la Filotea di S. Francesco di Sales, Memoriale vitae sacerdotalis, De sacrificio missae, ecc.

A Fossano l’ottimo D. Costamagna, direttore dell’ospizio e Assistente della Gioventù Cattolica, ha creato un centro che fin dall’inizio, si può dire adulto e robusto. Egli si serve della sua felice posizione che gli permette molte e svariate relazioni; ed in modo particolare sa crearsi dei cooperatori entusiastici nei giovani, che lo amano e assecondano in tutto.

A Treviso, quella V. Curia Vescovile da anni tiene deposito di libri della Pia Società San Paolo, specialmente del Vangelo, Divin Maestro, e delle varie edizioni della bibliotechina ascetica.

A Udine, il M.R.D. Palla Cancelliere della V. Curia Arcivescovile, con molto zelo si presta alla diffusione, in modo particolare del S. Vangelo. Sono decine di migliaia le copie che così vennero dai parroci di quella illustre Arcidiocesi diffusi tra il popolo.

Ad Aosta (Chatillon) il R.mo D. Peaquin ha superate difficoltà notevoli. Egli è in un ambiente operaio, certo poco preparato ad una propaganda di stampa religiosa. Però egli sa valersi con destrezza di negozi, sa insistere dal pulpito; e, chi vuole, più o meno, colla divina grazia, sempre ottiene. Ed ha molto ottenuto.

A Lodi si è costituito un Comitato per la diffusione del S. Vangelo. Colà si portò un delegato della Pia Società S. Paolo. Un primo saggio della volontà dei Cattolici lodigiani per la diffusione del Vangelo si è avuto nell’esito veramente splendido della festa del Vangelo, tenuta a Brembio, dove in un solo giorno vennero diffuse 500 copie del S. Vangelo edizione della Pia Società S. Paolo.
(Continua)
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Il Vangelo fra i soldati

Anche fra i soldati il Vangelo! Ci scrivono da Civitavecchia che il Circolo Giosuè Borsini di quella Città ha provveduto a regalare, per il S. Natale, una copia del S. Vangelo, a tutti i soldati.
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Libri consigliati pel mese di gennaio


L’inverno è tempo di raccoglimento; approfittiamone per nutrire l’anima nostra di salutare cibo spirituale leggendo libri buoni.
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Un bel falò

A Valladolid sono state date alle fiamme dalla Polizia, in seguito a perquisizioni, operate per ordine del Governatore, ben 200.000 pubblicazioni pornografiche.
Che falò! Che purificazione! Che disastro di germi corruttori! Che aria sana, azzurra, profumata deve oggi spirare nella fortunata città spagnola.
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La Bibbia delle famiglie


Una Bibbia, la quale contenesse quanto le famiglie hanno bisogno di conoscere della Sacra Scrittura, e di assimilare per la loro vita, era attesa in Italia e se ne risentiva la mancanza, in mezzo al fervore di propaganda biblica, mentre in Francia, mediante lo zelo del Crampon, veniva diffusa ed operava gran bene.
La sezione Biblica della Pia Società S. Paolo di Alba dopo di aver pubblicato il S. Vangelo nella sua redazione integrale, nell’intento di offrire maggior comodità alle Famiglie, ha pubblicato anche il Vangelo concordato intitolandolo «Il Divin Maestro». Ora sempre nell’intento di diffondere nel popolo maggior fede, ha pensato a pubblicare della Bibbia tutto quello che appariva utile per le famiglie, tralasciando ciò che sarebbe tornato poco utile o poco opportuno per il delicato ambiente famigliare.
Cosa è la Bibbia delle Famiglie? – Il titolo ne dice i limiti e lo scopo. Non è per i dotti; ma per il popolo, quindi non vi sono le questioni agitate dai dotti, ma soltanto ciò che è utile all’anima e alla vita.
Comprende le seguenti sezioni:
Vecchio Testamento
1.) Patriarchi del genere umano; I Patriarchi del popolo eletto; Giuseppe.
2.) Mosè (liberatore, legislatore, condottiero).
3.) Giosuè – Giudici – Rut.
4.) I Re (gli ultimi giudici; il primo re d’Israele, Davide preparato al regno.
5.) Periodo Giudaico – Caldaico – Sacerdotale, cioè l’esilio, la restaurazione, i Maccabei.
6.) I Libri Sapienziali.
Nuovo Testamento
1.) La vita e l’insegnamento di Gesù.
2.) Gli atti e gli insegnamenti degli Apostoli.

Dalle sezioni della Bibbia delle famiglie si vede che i libri storici ne formano l’ossatura e che i racconti vogliono essere come tante perle unite in una collana dal filo storico, per raccontare con le stesse parole della Bibbia la storia del soprannaturale, la storia di Dio, la storia sacra.
La Bibbia così ridotta a breviario del popolo, a libro di sana devozione, è indirizzata alle famiglie e alle scuole, ove potrebbe essere per i genitori e per i figli, per i maestri e per i discepoli fonte inesauribile d’istruzione, d’educazione e di opere sante.
Siccome è per il popolo, la traduzione, in perfetto italiano, è la Volgata, secondo i desideri della Chiesa; e le note sono o dei Padri o dei Dottori o degli Scrittori ecclesiastici già approvati.
Il grosso volume di pagine 650, ornato da 64 quadri di autori, stampato in due colonne a carattere grande, si cede al prezzo di propaganda di L. 10 la copia. Prezzi speciali per quantitativi.

Prezzi
1 copia L. 10
10 copie L. 90
25 copie L. 212,50
50 copie L. 400
Aggiungere spese di porto.
Rivolgersi alla Pia Società S. Paolo.

Nessun Libro migliore e più economico
Per lettura spirituale
Per strenne e regali
Per leggere nelle lunghe serate invernali
Per regali a sposi
Per premiazioni
Per scuole
Per le famiglie
Per tutti.

Per acquisto di libri, oggetti religiosi ecc., e per abbonamenti
Rivolgersi a PIA SOCIETÀ S. PAOLO ALBA, piazza san Paolo – ROMA, Via Ostiense 75 E – BARI, Via Dante Alighieri 29 – SALERNO, Piazza Ferrovia – TORINO, Via Belfiore 66 – VERONA, Via S. Cosimo.
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BORSE DI STUDIO


Che cos'è una Borsa di Studio? — È una somma di denaro il cui interesse serve a mantenere fino a studi compiuti un alunno della Pia Società San Paolo, che aspira a divenir Sacerdote. E questo IN PERPETUO perchè il capitale rimarrà sempre; quando il chierico finisce gli studi, la borsa si passa ad un altro che stia incominciandoli.
Che somma si richiede per fondare una borsa di studio? — La somma necessaria di capitale è L. 10.000 (diecimila) che da un interesse annuo di L. 500 (cinquecento)
È necessario versare tutta la somma in una volta sola? — No: si può versare a rate annuali o mensili L 100 - 300 - 1000.
È necessario sia una persona sola a fondare una borsa? — No: possono accordarsi anche più persone e si può anche dare una qualsiasi offerta per la borsa di studio, lasciando che gli altri la completino. Chi versa l'intera somma è il FONDATORE DELLA BORSA DI STUDIO.
Chi può aprire una borsa di studio? — Chiunque può aprirla, cioè iniziare la sottoscrizione per una nuova borsa di studio offrendo non meno di lire mille: e una volta aperta qualunque benefattore potrà unirsi con qualsiasi offerta. Raggiunte le diecimila lire la borsa si chiuderà e se ne darà l’avviso su questo periodico.
Quali sono i vantaggi del fondatore? — 1. Il fondatore potrà dare il nome alla borsa di studio: per esempio intitolarla al suo santo protettore.
2. Il fondatore godrà in vita e in morte del frutto delle Duemila Messe annuali, delle preghiere e del bene che si farà nella Pia Società S. Paolo.
3. Avrà, in modo specialissimo il merito del bene che farà il Sacerdote che egli avrà col suo denaro concorso a formare.

BORSE DI STUDIO IN CORSO

Borsa di Studi Anime Purganti

Somma da raggiungersi 10.000 Somma raggiunta 7500 Mancano 2500
Borsa di Studio Immacolata
Somma da raggiungersi 10.000 Somma raggiunta 8290 Mancano 1710
Borsa di Studio santa Teresa del B. Gesù
Somma da raggiungersi 10.000 Somma raggiunta 4152 Mancano 5848
Borsa di Studio Maria Bambina - B. Capitanio e V. Gerosa
Somma da raggiungersi 10.000 Somma raggiunta 3100 Mancano 6900
Pia Persona 100.
Borsa di Studio san Giacomo
Somma da raggiungersi 10.000 Somma raggiunta 6025 Mancano 3975
Borsa di Studio san Teobaldo

Somma da raggiungersi 10.000 Somma raggiunta 2000 Mancano 8000
Borsa di Studio san Vincenzo
Somma da raggiungersi 10000 Somma raggiunta 3300 Mancano 6700
Pia Persona 300.
Borsa di Studio san Pietro
Somma da raggiungersi 10.000 Somma raggiunta 1500 Mancano 8500
Borsa di Studio s. Isidoro Agricoltore
Somma da raggiungersi 10.000 Somma raggiunta 1000 Mancano 9000
Borsa di Studio s. Giovanni e Paolo Ap.
Somma da raggiungersi 10.000 Somma raggiunta 5000 Mancano 5000
Borsa di Studio s. Rita da Cascia
Somma da raggiungersi 10.000 Somma raggiunta 2000 Mancano 8000
Borsa di Studio Anime Purganti 2.a
Somma da raggiungersi 10.000 Somma raggiunta 2000 Mancano 8000
Borsa di Studio S. Anna
Somma da raggiungersi 10.000 N. N. 1050 Mancano 8950
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— Teol. Alberione Giacomo, Dirett. Resp. —
PIA SOCIETÀ SAN PAOLO ALBA, Piazza San Paolo — ROMA, Via Ostiense 75 E — BARI, Via Dante
Alighieri 29 — SALERNO, Piazza Ferrovia — TORINO, Via Belfiore 66 — VERONA, Via S. Cosimo 1.
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Centri di diffusione di libri buoni ed oggetti religiosi


In ogni parrocchia dovrebbe esserci un luogo, una persona presso cui i buoni possano provvedersi di medaglie, libri ameni, corone, crocifissi, libri di pietà, ecc.

Invitiamo i nostri Cooperatori a provvedersi del

CALENDARIO DELLE MISSIONI e del CALENDARIO DELLA MORALITÀ.

IL CALENDARIO DELLE MISSIONI porta in copertina un’artistica figura di Gesù Cristo Re nei dodici mesi dell’anno sono illustraste le opere Missionarie Pontifici, le principali forme di attività del Sacerdote e della Suora Missionaria con fotografie dal vero e vengono intercalate esortazioni a cooperare alle Missioni mediante le preghiere, le offerte e le opere.
Ha 12 fogli, è stampato a grossi caratteri rosso e nero
Prezzo: L. 18 per cento. Per mille copie, Lire 170.
Spese postali a carico del committente(L. 9,10 per cento copie).

Una cura speciale abbiamo posta per la compilazione del CALENDARIO DELLA MORALITÀ: si è cercato quest’anno, di farlo con tutta la delicatezza che richiede simile argomento, per cui crediamo possa il Calendario olandese 1929, entrare in tutte le famiglie e farvi del bene. Combatte:
La bestemmia e il turpiloquio
La moda immodesta
La profanazione del giorno festivo.
La stampa cattiva
L’alcoolismo.
Prezzo: L. 10 per cento. Per mille copie Lire 90.
Aggiungere L. 6 per spese postali per ogni cento copie.
Lo offriamo a quanti combattono queste sante battaglie.

Rivolgersi a PIA SOCIETÀ SAN PAOLO ALBA, Piazza San Paolo – ROMA, Via Ostiense 75 E – BARI, Via Dante Alighieri 29 – SALERNO, Piazza Ferrovia – TORINO, Via Belfiore 66 – VERONA, Via S. Cosimo.
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