Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XI N. XI — 1 Maggio 1929 — C. C. Postale

UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO-STAMPA

PRESSO PIA SOCIETÀ S. PAOLO


(Opus fac Evangelistae – II Tim. IV, 5)



ALBA – PIA SOCIETÀ SAN PAOLO – ALBA


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OPERA Duemila SS. Messe
Tra le nostre Zelatrici

Questi stralci di lettere presi fra le molte che continuamente ci pervengono dalle nostre buone persone zelatrici addimostrano come quest’opera vada estendendosi e facendo del bene.
Un grazie sincero a queste brave persone che con tanto entusiasmo hanno accolto il nostro invito di farsi zelatrici con l’augurio a far sempre meglio e più a pro delle anime e dell’opera della Buona Stampa.
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UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO STAMPA

(Opus fac Evangelistae – II Tim. IV, 5).



IL MESE DI GIUGNO A S. PAOLO


Entra nelle abitudini dei nostri carissimi Cooperatori nell’Apostolato Stampa il dedicare a S. Paolo il mese di giugno. Infatti il mese si chiude con la solennità dei SS. Pietro e Paolo (29 Giugno) e commemorazione di S. Paolo (30 Giugno).
S. Paolo bisogna
conoscerlo: conoscerne la vita, conoscerne i miracoli, conoscerne i viaggi, conoscerne le sofferenze, conoscerne i discepoli, conoscerne le lettere; conoscerne le virtù eroiche e le prigionie, conoscerne la sapienza ed il cuore, conoscerne il martirio e la gloria.
S. Paolo bisogna
pregarlo; ma pregarlo per le grazie che Egli vuole concedere: raccolti, negozi, imprese; ma più di tutto conversioni, ardore nella pietà, zelo apostolico, amore accesissimo a Gesù Cristo, vocazioni sacerdotali e religiose.
S. Paolo bisogna
imitarlo: egli ha un atteggiamento che ispira la più forte fiducia; di elettissima intelligenza, di carattere schietto e generoso, tutto cuore per chi lo ama, formatore di tanti Santi, ha esempi, massime per tutte le condizioni di vita: per il fanciullo, l’operaio, il religioso, il sacerdote, il Vescovo.
Non può sufficientemente bastare per tutto questo un giorno e nemmeno una novena, occorre la vita, o almeno un mese. Ecco che cosa ne scrive S. Giovanni Crisostomo: «Mi rattristo e soffro che non tutti conoscono, come converrebbe, S. Paolo... E ciò avviene non per incapacità, ma per non voler
famigliarizzare con questo Santo».
Per
famigliarizzare occorre ogni giorno, per un tempo notevole, leggere la vita, meditarne le lettere, pregarlo, sforzarci alla imitazione e tutto questo con l’affetto di figli, con l’umiltà di peccatori, con la fede di cristiani. È poco veramente poco un mese dell’anno per chi ama l’Apostolo. Ma sarà il principio della divozione che si svilupperà nel seguito dell’anno; sarà l’inizio di una vita forte che si modellerà sopra l’Apostolo.
«Vas electionis et Doctor gentium».Vaso di ogni più eletta grazia e dono dello Spirito Santo che si rovescerà su di noi; Dottore delle genti tutte, che ammaestrò il mondo intero, che a tutti apre la sapienza del Maestro Divino.
Leggere la
vita di S. Paolo, oppure il mese a S. Paolo. Entrambi presso la Pia Società S. Paolo; il primo a L. 5,00; il secondo a L. 1,00 per copia. S. Paolo non ha bisogno che di essere conosciuto!
Durante il mese sarà bene impegnarsi per la frequenza ai SS. Sacramenti della Confessione e Comunione. Questo è il maggior ossequio che si possa presentargli.
La
coroncina poi a S. Paolo, la preghiera per ottenere la pazienza, l’orazione a S. Paolo per l’apostolato-stampa, la corona di cinque poste a S. Paolo, gli inni e le lodi all’Apostolo sono altrettanti ossequi che gli si possono rendere.
Gioveranno le opere ancora: zelare la stampa buona; togliere dalle famiglie ogni scandalo di stampati, giornali, cartoline ecc. contro il buon costume; zelare l’opera delle vocazioni religiose e sacerdotali; soccorrere le opere buone con qualche offerta in denaro ed in natura; contribuire al culto di S. Paolo nelle sue immagini, chiese, medaglie.
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SAN PAOLO
Vita e Viaggi

(Continuazione)


Capitolo XIII.
Primo scisma nella Chiesa – Paolo e Barnaba a Gerusalemme – I giudaizzanti vorrebbero circoncidere Tito – Pietro convoca il concilio – Sua parlata - Lettera sinodica diretta ai fratelli di Antiochia - Paolo viene confermato Apostolo delle genti. - Torna in Antiochia. (Anno di Cristo 49).

Per coincidenza provvidenziale, oltre Giacomo e Giovanni, trovavasi ancora in Gerusalemme il principe della Chiesa S. Pietro; perchè avendo esso, fino dall’anno quarantesimo secondo, trasferito in Roma la sua cattedra per fare della capitale del paganesimo il centro della cristianità, erasi dato a predicare in modo speciale il vangelo nel quartiere giudaico, convertendo a Gesù Cristo molti dei suoi antichi correligionari. Ma gli altri, disprezzatori della cristiana dottrina, mossero guerra ad oltranza contro i convertiti; onde continue avvenivano nella regione Ebraica le sommosse di religione.
Allora l’imperatore Claudio, temendo che queste degenerassero alla fine in aperta sedizione, essendo i giudei assai numerosi in Roma, giudicò doverne prevenire il male esiliandoli tutti; sì che ancora i convertiti al cristianesimo, creduti giudei riformati, dovettero sottostare al medesimo ordine, sbandandosi per le provincie dell’impero. Pietro ancora dovette soggettarsi al medesimo decreto, prendere momentaneamente la via dell’esilio e tornare a Gerusalemme.
Questa espulsione degli ebrei da Roma, secondo Svetonio ed Orosio, avvenne l’anno nono del regno di Claudio, vale a dire, il Quarantesimo nono di Cristo, data precisa nella quale si convocò il primo Concilio della chiesa cattolica.
Da Pietro, dunque, Giovanni e Giacomo vennero accolti i nuovi venuti con quella stima e benevolenza che loro doveasi; e lo stesso Tito, benché non circonciso, fu nondimeno dai mentovati Apostoli ammesso a tutti gli uffizi non solo della vita civile, ma eziandio religiosa. Non pertanto ancor quivi tra i cristiani giudaizzanti agitatasi la medesima questione delle cerimonie legali: che anzi, alcuni falsi fratelli non potendo soffrire la libertà data da Paolo ai gentili convertiti, di mal occhio vedendo nella loro comunione un incirconciso, pretesero doversi Tito sottomettere all’antico gioco della legge mosaica. A sì temeraria inchiesta Paolo, volendo conservare pura e sincera presso i gentili la verità della dottrina cristiana, secondo la quale non per la legge, ma per la fede, coadiuvata bensì dalle opere, si arriva a salute, non volle punto acconsentire.
Allora Pietro, che era stato da Gesù Cristo eletto principe degli Apostoli e capo supremo della sua Chiesa, ed al quale aveva manifestato, in visione stupenda, non doversi i gentili convertiti alla fede obbligare all'osservanza delle cerimonie giudaiche, perchè meglio fosse conosciuta nell'abrogazione di queste la volontà di Dio, convocò un Concilio che fu il modello di tutti gli altri celebrati in appresso dai successori suoi.
All’autorevole consesso era presente e preside Pietro capo della Chiesa universale, Giovanni e Giacomo il minore, Paolo e Barnaba, insieme a tutti i più raguardevoli della Chiesa di Gerusalemme. Invocato l’aiuto Divino, esposta la questione, e compiuto sovra essa maturo esame, levossi Pietro e come oracolo divino proferì sentenza dicendo: «Uomini e fratelli voi sapete che Iddio, già sono più anni, elesse me fra noi, affinché per la mia bocca i gentili ascoltassero le parole del vangelo e credessero. E Iddio che conosce i cuori rendette loro testimonianza, mandando loro lo Spirito Santo come fece a noi; e in niuna cosa fece differenza fra noi e loro, purificando per la fede i cuori loro. Perché dunque ora tentate Iddio con il voler porre sopra il collo dei discepoli quel giogo che né i nostri padri, né
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noi abbiamo potuto portare? Ma per la grazia del Signore nostro Gesù Cristo crediamo di salvarci come essi ancora».
L’oracolo del cielo, proferito per bocca di Pietro, venne accolto da tutto il consesso con rispettoso silenzio, testificando ognuno la debita sommissione alla decisione del principe degli apostoli, riconoscendo fin d’allora l’autorità grande e la dottrina infallibile del Vicario di Gesù Cristo.

(Continua)



DATE ALLA CHIESA
un Sacerdote della Buona Stampa

Maria SS., Regina degli Apostoli, si forma i suoi Apostoli, i Missionari della Buona Stampa. È lei che suscita le vocazioni religiose all’apostolato, che nutre, guida, illumina, nel corrispondere alla vocazione, nel giungere alla meta.
Non solo però la Regina dà forza e coraggio ai giovani aspiranti all’apostolato, ma dà ancora un cuore generoso e grazie speciali ai genitori che hanno l’inestimabile fortuna di poter dare alla Chiesa un Sacerdote Missionario della Buona Stampa.
Lo si vede chiaramente dalle lettere dei genitori dei nostri Chierici.
Ne riportiamo una per intero.
Carissimi figli,
Ieri fummo dal Rev.mo Sig. Parroco, il quale ci disse che vostro fratello Giuseppe desiderava andare missionario. Sicchè ora vedete, di otto figli, tre li diamo al Signore; solamente bisogna che preghiate di più Maria SS. ed il Signore, affinché vi diano la grazia di fare sempre bene e di mantenervi sulla buona strada. Amatissimi figli, vi do ancora questa bella notizia; che cioè, tanto da parte mia come da parte di vostro babbo, vi diamo volentieri il vostro consenso di rimanere Sacerdoti nella Pia Società S. Paolo, come avete chiesto.
Sapete certamente quanto soffriamo per la vostra decisione, sapete la condizioni in cui si trova la vostra famiglia, sapete quante speranze nutrivamo su di voi; questo poteva essere l’unico motivo per non accondiscendere al vostro nobile desiderio che vi onora e che onorerà la nostra la famiglia. Il nostro cuore soffre dal dolore, ma vogliamo esservi genitori affettuosi fino alla fine. Sì, figliuoli cari, facciamo il sacrificio delle nostre preferenze e delle nostre speranze. Se Iddio vi chiama per quella strada, continuate pure con slancio. Noi offrendo al Signore le nostre sofferenze e i nostri sacrifici, voi impiegando al Suo Santo servizio tutte le vostre facoltà, tutti assieme giungeremo un giorno a vederci e consolarci eternamente in cielo.
Continuate dunque, e pregate tanto per i vostri genitori che tanto vi amano; noi pure non cessiamo di raccomandarvi al Signore.
Benedicendovi di tutto cuore.

La vostra cara Mamma

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MARIA REGINA APOSTOLORUM

L'APOSTOLATO

Il figliuolo di Dio si è fatto figliuolo di Maria; il verbo del Padre, figura della sua sostanza, Dio come il Padre, si è fatto servo obbediente.
Per Maria è la somma delle grazie, il più alto dei privilegi, il motivo fondamentale per cui la onoriamo, ed Ella divenne ed è la Regina degli Apostoli.
Una Madre più grande Dio non poteva fare. Il Divin Maestro si è assoggettato a Maria «e lasciò a noi l’esempio perché noi seguiamo le sue orme».
Il Divin Maestro venne come «figliuolo di Maria per redimerci, perché noi diventassimo figliuoli di Dio»: e per questo Dio «l’ha esaltato e gli ha dato la gloria di un nome che è sopra ogni nome» perché nel nome di lui ogni ginocchio si pieghi, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo Signore nostro siede nella gloria di Dio Padre.
Oh! I frutti della devozione a Maria!
Dio ci chiama «ad essere santi ed immacolati»: e lo saremo se devoti di Maria: ma la Santa Madonna porterà i suoi figliuoli al trabocco della santità, al privilegio delle anime carissime a Dio, all’apostolato. Perché l’Apostolo cristiano è un cuore che s’effonde, è Maria, Regina degli Apostoli, è la forma degli Apostoli di Dio.

I. Chi è l’Apostolo

È una mente che ha conoscenza luminosa di una missione: è un cuore innamorato per un ideale di bene; è una vita che si spende per comunicare al prossimo, per attuare questo bene ai fratelli.
È una mente, un cuore, una vittima.
Chi è l’apostolo cristiano? Noi pensiamo a S. Paolo, Apostolo per eccellenza.
Egli possiede la «scienza della gloria di Dio» perché «Dio stesso rifulge nel suo animo e lo illumina» e vuole a tutti far conoscere Dio che ci ha creati, Dio che ci ha salvati, Dio che ci fa santi.
Egli è radicato e fondato nella carità, e possiede quell’amore di Dio che sorpassa ogni scienza ed è pieno di Dio e trabocca, perché «Gesù Cristo abita nel suo cuore» e vuol fare regnare Dio in ogni cuore: «Bisogna che regni Lui!»
Egli vuole dare tutti a Dio, fare «tutti figliuoli di Dio, eredi del Paradiso» e «tutto sostiene» e «sacrifica la vita per i fratelli».
L’Apostolato cristiano è un ministero divino. «L’uomo ci consideri come ministri di Dio» perché lavora per Dio, in nome di Dio, perché solo Dio lo anima, perché solo Dio lo crea.
L’Apostolato della Chiesa è ubertosissimo: ha per campo il mondo, per fine il cielo, per tempo i secoli, per mezzo l’infinito cuore di Gesù.
Vi è l apostolato della preghiera, l’apostolato del buon esempio, l’apostolato della parola, l’apostolato della stampa, l’apostolato delle opere: e ognuno si effonde ancora e si divide in altri rami fecondi: la scuola la cooperazione, l’assistenza….
Tutto questo lavoro che appartiene all’apostolato, deve essere animato dallo spirito dell’apostolato; l’apostolato è della Chiesa, è missione che compie la Chiesa: e che si deve compiere in nome della Chiesa.

II. Maria Regina degli Apostoli

Il mondo intiero non chiama Maria Apostola perché non la trova nemmeno tra quelli che sono gli apostoli per nome proprio, «le colonne e i fondamenti della Chiesa». L’Apostolo anche più zelante è limitato nel tempo, è determinato nell’opera. Maria non si trova tra gli apostoli comuni, perché tutti li sorpassa, perché non è limitata da secoli, e la sua missione è universale.
Il suo posto è unico. E perciò, gli Apostoli che han ricevuto per i primi i benefici materni della Santa Madonna, la S. Chiesa meravigliata, e riconoscente del bene che opera Maria, cantano a Lei e la invocano coi fedeli Regina degli Apostoli. E questa litania magnifica, la Santa Chiesa le innalza, questa gemma singolare fa brillare nella sua corona, questa preghiera rende espiatoria per i fedeli.
Gesù è la causa, il principio dell’apostolato. Maria è la via per dove passa il bene, tutto il bene. Gesù è il tipo degli Apostoli, Maria è la forma che li plasma; Gesù elegge gli Apostoli, Mari è la Madre che genera e che li educa. Il suo posto è quello di Regina: sopra tutti gli Apostoli, tra Gesù Cristo e gli Apostoli.
Eva, la progenitrice, morse nell’albero del male e aprì nell’umanità la fonte dei mali, e versò sulla famiglia di tutti i suoi figli il vaso delle disgrazie, delle pene, del peccato.
Il Padre celeste promise subito Maria come riparatrice; e cambiò il nome di Eva in Ave, in grazia, in amicizia, in benedizione. E Maria aprì su di noi la fonte del bene e delle misericordie, e versò su noi i mistici vasi dell’amore divino. La somma dei beni: il perdono, l’amicizia di Dio, l’Eucarestia, i Sacramenti, gli aiuti celesti sono venuti a noi in Gesù Cristo per mezzo della Madonna.
Ella operò tanta missione per mandato diretto di Dio; e fu eletta da Dio, come primogenita fra tutte le creature, ad essere la Madre delle misericordie, delle grazie divine della speranza, dell’amore, della salute.
E Dio non le diede solo grazia di soffrire, ma l’associò alla Redenzione: Ella è la Corredentrice.
Chi potrà narrare le meraviglie della contemplazione di Maria?
In Lei il verbo di Dio abitò come nella sua
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casa; Ella ha dato al mondo la Sapienza incarnata; Ella è la sede e la Madre della sapienza! Chi parlerà dell’amore di Maria ?
Il suo cuore non era guasto dal peccato originale, il suo cuore era santificato da Dio nel primi istante della concezione: e in quel primo istante l’amò più di ogni creatura, più che tutti i santi, più di tutti i serafini, più che tutti i giusti e il Paradiso assieme.
Ella è la sposa dell’amore sostanziale, della carità sostanziale che tutti santifica, dello Spirito Santo! Il suo amore ha formato Gesù Cristo!!
E l’amore che Maria ci vuole è ineffabile, e per il bene che ci fa, è la Regina di ogni bene, è la Regina degli Apostoli.

III. Noi ci formeremo Apostoli
colla divozione a Maria.

L’Apostolato è una vocazione: e Dio chiama quelli che vuole.
Vi sono giovanetti in cui si legge negli occhi e sul viso la vocazione: parlar delle cose di Dio, di anime da salvare, di missioni, bevono e s’avvampano di desiderio buono. Parlar loro di peccato si rattristano. S. Teresa voleva piantarsi ardimentosa sulla porta dell’inferno e sbarrare la via a tutti gli infelici che camminavano alla perdizione.
Questo fuoco nel cuore è segno di vocazione all’apostolato, e sviluppa la vocazione.
Ma questo fuoco arde nelle anime che vogliono farsi sante: chi non ha fuoco, come potrà accendere, chi non si fa meriti per sé, come riboccherà di amore per le anime?
Chi è pigro, nella conoscenza delle cose sante, come ne comunicherà la scienza ai fratelli?
Ecco l’ossequio da presentare alla Santa Madonna, Regina degli Apostoli: occuparsi intensamente delle cose di Dio: per essere pieni della scienza della contemplazione, della verità piena d’amore, della fede; far ardere nel cuore molto amore a Dio: che detesta il peccato, che vuole intensamente la sua gloria, che loda la sua bontà infinita.
L’amore a Dio è la santità dell’anima.
Ed ecco la grazia da chiedere con gran cuore alla S. Madonna: ed ecco il bisogno di consacrarci alla Santa Madonna, e di essere suoi. Una piccola divozione alla Madonna ci porterà ad evitare il peccato grave, ci renderà figliuoli di Dio, ma poco buoni: una grande divozione ci farà santi: una schiavitù, figliale accrescerà l’amore fino a traboccare, ci farà apostoli, ci porterà fino a quel che diceva S. Paolo: «mi sopraspendo per le anime».
Esaminiamo la nostra vocazione: sopra i segni che ne diamo: sopra specialmente la divozione che abbiamo verso Maria Santissima: gli Apostoli sono figli, discepoli, sudditi di Maria; fuori di questo cenacolo non partono Apostoli.
E ancora un pensiero direttivo per noi: noi dovremmo essere come S. Polo, noi siamo Paolini.
Maria l’ha fatto suo figlio S. Paolo; egli ci ha dichiarato l’esempio di Gesù Cristo che salvò gli uomini per mezzo della Madonna: egli vide la Madonna, e Maria gli comunicò grazie di apostolato più che a tutti gli apostoli, ed egli innamorò i cuori dell’amore di Maria.
Andiamo con S. Paolo: facciamolo pregare per la S. Madonna: offriamo alla Madonna atti che imitino il suo spirito di Apostolato, e chiediamo a Maria questo Spirito.

(Continua)



UNIONE DI PREGHIERE

Per tutte le persone che si raccomandano offriamo al Signore tutto il bene e le azioni che si fanno in Casa, e le raccomandiamo alle preghiere dei Cooperatori.
Il Tempio a S. Paolo che abbisogna ancora di molte grazie - S. S. Pio XI – L’apostolato della Buona Stampa – L’incremento della Pia Società S. Paolo – La diffusione del culto al Divin Maestro, alla Regina degli Apostoli, a San Paolo Apostolo, ecc. – L’opera delle vocazioni religiose all’Apostolato Stampa – L’opera delle 2000 SS. Messe – La diffusione del S. Vangelo e della Sacra Bibbia – L’Apostolato del libro – L’opera dei bollettini Parrocchiali – I Cooperatori, Scrittori, Collaboratori, ecc. – L’Associazione Generale Biblioteche – I centri di diffusione – I Periodici settimanali e mensili. – Diverse conversioni – Una grazia importante – Una conversione – Bisogni spirit. e mat. di una famiglia – Una Cooperatrice per grazie spirituali e mat. – Due persone – Una grazia importante – Una persona inferma – Una grazia – Una Cooperatrice per una grazia – Conversione di persone care – Due grazie – Buon andamento della campagna – Una guarigione – Una Cooperatrice – Un Cooperatore per superare una prova durissima – La conversione di un giovane – Guarigione di mal d’occhi e mal di cuore – Una buona morte – Sei conversioni – Guarigione di ammalati – Un buon impiego – Affari urgenti – La religione e la pace in una famiglia – Una Cooperatrice per i suoi defunti – Parecchi altri Cooperatori e Cooperatrici – Una conversione – La pace in una famiglia.
Per tutti i Cooperatori chiediamo sempre due grazie: 1. che nessun Cooperatore e benefattore della casa si danni: tutti si salvino; 2. che sia loro abbreviato, e possibilmente rimesso il Purgatorio.

Falò purificatore

Dietro indicazione di apposita commissione si è fatta la revisione delle biblioteche del dopo lavoro di Trento, per togliere i libri immorali e antinazionali. Un centinaio di questi volumi fu bruciato nelle stufe dell’opera Nazionale Dopolavoro.
«Alla distruzione purificatrice – dice il Brennero – assistevano la Commissione e numerosi impiegati del Dopolavoro, i quali alla vista della fiamma bella non poterono trattenere un applauso, che risuonò quale condanna definitiva al putridume che inceneriva, e che purtroppo costituì un tempo una aiuola di fiori avvelenati, ignari del pericolo che procurava loro la malata curiosità».
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NELLA PIA SOCIETÀ SAN PAOLO
Dalle nostre Case

ALBA

IL MESE DI MAGGIO A MARIA REGINA DEGLI APOSTOLI. — È il mese della Mamma; l'aspettavamo questo caro mese e lo trascorriamo con gioia, col cuore aperto alla fiducia nella potente intercessione di Maria SS.
Quante belle lodi in suo onore, quante preghiere, quanti rosari! Quanti ossequi di devozione, di amor filiale! Come è bello in questo mese, alla sera, sentire dalla varie camerate della Casa, elevarsi come un solo coro di voci la dolce invocazione: «Vergine Maria, Madre di Gesù, fateci santi!». Fateci santi, è la grazia che domandiamo alla S. Madonna in questo mese a lei dedicato; per questo Le offriamo i nostri ossequi, le nostre preghiere, Ella si prenda il nostro cuore e lo formi, come ha formato il cuore dei primi Apostoli.
Nella nuova Chiesa, il quadro della Regina degli Apostoli è illuminato da fasci di luce e adornato da fiori olezzanti. Ma più che i fiori sono cari alla S. Madonna i cuori degli aspiranti e delle aspiranti all'apostolato e dei Cooperatori che ogni giorno vengono a pregarLa, a presentarLe le loro suppliche, i loro ossequi.
Molte sono le SS. Comunioni che si fanno in questo mese ad onore di Maria SS., e così pure le Messe ascoltate in suo onore. Ogni sera poi, parecchi sono i Cooperatori che, per la fortuna di essere più vicini, vengono a ricevere la Benedizione del SS.mo e a dare la buona sera alla Mamma Celeste. Oh, questa buona Mamma non si lascierà certo vincere in generosità! Preghiamola, amiamola!
FESTA AD ONORE DI MARIA REGINA DEGLI APOSTOLI. — L'abbiamo celebrata domenica, 12 c. m. Alla sera del sabato, nel cortile dei giovani, ci radunammo tutti attorno alla statua di Maria Immacolata. Si cantò il «Gloria in excelsis» e le più belle lodi che conoscevamo.
Il giorno della Festa, disturbato dal cattivo tempo per i giuochi già progettati, fu una giornata di raccoglimento e di molta preghiera. Sovente si vedevano entrare a gruppi o da soli i giovani ed i chierici, e, prostrati davanti al quadro della nostra Regina, pregare con fervore speciale. Chi in giorno sì bello non ha qualche grazia da chiedere alla Mamma Celeste? Qualche cosa da offrirle?
Così pure si alternavano davanti al quadro, le figlie, pregando e cantando.
A sera poi, permettendolo il tempo rasserenatosi, dopo i Vespri solenni, si cantò e si fece festa nel cortile attorno alla statua dell'Immacolata, con spari di razzi e mortaretti e con canti di lodi sacre. Chiuse la Festa la Benedizione solenne.
ANCHE I DISCEPOLI, nel loro cortile, innalzarono un piloncino su cui posero una bella statua di Maria Immacolata. Ogni sera, radunati ai suoi piedi, Le innalzano di cuore le lodi più belle.
Anch'essi La festeggiarono in modo speciale Domenica 12 c. m.; e quante belle grazie avrà loro certamente portato Maria SS.ma! È Lei che incoraggia, sostiene, dirige, ed essi confidano tanto nella Sua assistenza materna, da Lei sperano tanto!
LE DIVOZIONI DEL MESE. — In Casa, ogni giorno della settimana si pratica una divozione speciale, le divozioni principali della Casa. Nei giorni poi della prima settimana di ogni mese queste divozioni vengono predicate.
Le prediche sulle divozioni, in questo mese, ebbero una speciale relazione colla divozione a Maria Regina degli Apostoli.
Lunedì: San Paolo ci è sapientissima guida nella divozione a Maria Regina degli Apostoli.
Martedì : Le Anime sante del Purgatorio vengono aiutate, confortate, salvate da Maria SS.ma corredentrice.
Mercoledì: S. Giuseppe raggiunse una grande santità perchè fu devotissimo di Maria SS.ma.
Giovedì: Chiedere una tenera divozione a Maria SS.ma, per mezzo dell'Angelo Custode.
Venerdì : Comunione riparatrice dei nove primi Venerdì. Argomento di meditazione: Maria SS. ci ha dato Gesù che dobbiamo imitare nell'amore e carità vicendevole. Amarci come ci ha amati Gesù.
Sabato: Il mese di Maggio ad onore di Maria Regina degli Apostoli ci deve portare ad una volontà più ferma di schivare il peccato e di desiderio di santità.
LAMPADARI ELETTRICI. — Nel Tempio a S. Paolo, davanti al quadro di S. Giuseppe e a S. Teresa del Bambino Gesù sono collocati due lampadari elettrici portanti 15 lampadine caduno che si accendono ad una ad una automaticamente introducendo nella cassettina una lira, in una volta sola. Le lampadine così accese danno luce per tutta la giornata.
CARTIERA. — Fervono i lavori. In questi giorni è giunta la grande caldaia tubolare che alimenterà la macchina continua. Si montò la macchina-calandra e si iniziò l'impianto elettrico. Speriamo che sia vicino il funzionamento.
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ROMA

LA CASA REGINA DEGLI APOSTOLI (poiché alla S. Madonna è dedicata la nuova casa) se da una parte ancora qualche non lieve apprensione ci cagiona a motivo della disuguaglianza del terreno di fondazione, per cui molta spesa è occorsa e ancora occorre per una buona base alle fondamenta, e per cui con dolce fiducia domandiamo ai cari cooperatori l’aiuto specialmente della loro fervida preghiera, molto per altra parte ci conforta, perché i cavi e i pozzi di fondazione sono ormai già quasi tutti riempiti: ciò assai per la buona volontà dei benemeriti costruttori e del signor ingegnere, i quali lavorano con spirito di divozione. Perciò in questo maggio ringraziamo tutti la S. Madonna, giacchè la casa che Ella si dirige qui nella sede regale delle Sue misericordie, sarà il tempio che narrerà per mezzo della stampa le meraviglie della santa città. E chi in questo maggio avrà pure dato un aiuto di mattoni o di calce o di materiale o di denaro, avrà molto titolo nelle misericordie di Maria SS.ma.
Intanto sulle fondamenta preparate si è versato l’asfalto, e così il calcestruzzo è pronto per far lo spicco dei muri e il giorno 10 maggio che la liturgia consacra alla festa della Regina degli Apostoli, coronò il primo e più difficile lavoro.
Fecero la loro offerta: Pisanelli Vincenzo Lire 10; P. Curato di S. Elena 30; un altro amico 70; Leone Papalino 200; Martino Rerico 100.
Ricordiamo pure, e con buona speranza, che la muratura costerà in media lire 100 il metro cubo, e i travi di ferro lire 90 il q.
Il Buon Angelo ha raggiunto le 20 mila copie mensili. Le famiglie cui si può portare però gli danno modo di vivere e volare gratuito anche nelle case dei più poveri, a cui certo si porta con particolare amore e a cui colla consolazione spirituale che porta che porta la parola di Dio, arreca la benedizione che di ogni necessità è rimedio e la luce che di ogni buona riuscita è via. Nel maggio, assieme al buon angelo, in quante più famiglie si arrivò a tempo è stato pure lasciato il libro del mese mariano di P. Muzzarelli, a Roma assai letto e richiesto.
Ora poi le famiglie, avendo meglio conosciute le Figlie di S. Paolo e il loro retto scopo nel distribuire l'Angelo, offrono anche fiori per l’altare, il quale da parecchio tempo ne va devotamente ornato. Ma un’altra cosa si impara, che la vigna del Signore di molta preghiera ha bisogno!
Nella vigna di S. Paolo e per la benefica vicinanza al provvido nostro Padre e Patrono, e la salubrità del clima e il verde della campagna, la salute dei giovani e delle Figlie è prospera, ciò che tanto li aiuta in questo maggio per loro di tanta importanza. Un saluto ai loro parenti e ai loro compagni di Alba.
Una piissima Signora offrì a uno dei nuovi chierici che vestirono l’abito religioso in casa il prezzo dell’abito, e accompagnò l’offerta con questa lettera di gloria a S. Giuseppe. Le invio L. 500 per l’abito religioso del chierico di cui mi scrisse; vorrei che questo giovane mi promettesse in cambio, di zelare sempre, durante tutta la sua vita sacerdotale, la devozione al Gran Patriarca S: Giuseppe. Questo glielo chiedo perché faccio quest’offerta in onore di S. Giuseppe per mantenere una promessa per grazie ricevute per la Sua potente intercessione.
Una famiglia ha mandato l’offerta perché si pregasse. Siamo davvero contenti di ricordare i cari amici presso la tomba di S. Paolo stesso e qui dove la preghiera acquista così alto valore, perché è corroborata dai meriti di tanti santi, e alla presenza del Papa. Ecco un brano:
«Credo che abbia già ricevuto le 100 lire che le ho spedite ieri. Ebbene una devota che non vuole far sapere il suo nome, dette a me l’incarico di questo, invio a beneficio di S. Paolo, perché attende una sospirata grazia. Speriamo che il Gran Santo vorrà ascoltare una povera madre che ha tre bambini e desidera la salute».
A Maria De Giovanni, che dall’America mandò un’altra volta una lunga lista di iscritti all’opera delle 2000 Messe, più che la riconoscenza nostra, testimoniamo la grande riconoscenza delle anime. Oh! Continui a beneficio di molti la bellissima opera!
Ai Cooperatori che vengono in pellegrinaggio a Roma presso la bussola della Basilica di S. Paolo offriamo ciò che può tornare tanto caro e utile alla loro devozione. Un oggetto che non deve a nessuno mancare e che è un dolce legame sono le Catene di S. Paolo, che mandiamo anche a casa dietro l’offerta di lire 6. Ma più utili, le Lettere e il Mese a S. Paolo.
Anche le biblioteche parrocchiali e il bollettino parrocchiale, la diffusione dei SS. Vangeli tanto tanto aiuterebbero nello Spirito e darebbero gaudio a questa eletta parte della bella Italia. Oh, cari Cooperatori, pregate!
Per la cappella furono mandati purificatoi nuovi e palle.

TORINO

In occasione della SS. Missioni alla Crocetta nella Chiesa dei R.R. Gesuiti, le Figlie si portarono ogni giorno per la diffusione dei nostri libri e, con l’aiuto dei PP. Predicatori che ne raccomandarono l’acquisto ai fedeli, poterono entrare molte copie del vangelo e libri del Chiavarino.

VERONA

È sempre più grande il numero dei Sacerdoti e dei Cattolici che apprezzano secondo lo spirito le edizioni della Pia Società delle Figlie di San Paolo. I libri di ascetica in modo particolare sono ricercati. È buono ricordare di nuovo, tra i tantissimi, i seguenti:
P. Stanislao - La scuola di Gesù Appassionato – Brossura L. 1,20 – in tela 2,45.
S. Alfonso De’ Liguori - Meditazioni e pratiche spirituali per acquistare la salute eterna - pagine 338 – in brossura L. 3,50.
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S. Alfonso De’ Liguori - Le glorie di Maria (2 vol.) – Brossura L. 6 – in tela (uniti in un solo volume) 8.
Muzzarelli – Mese di maggio - brossura lire 1,00 - in tela 2,25
Segneri - Il divoto di Maria – brossura lire 1,50 - in tela 2,75.
Essi è bene che entrino a formare parte principale dei nostri centri di diffusione.
Qui si notano due cose: Vi è molta devozione, amore, ammirazione per la dottrina e spirito dell’Apostolo Paolo; chi viene a noi lo fa per trovare nei nostri periodici e libri il sensus Pauli. Inoltre incontra gran favore per il modo con cui è redatta la «Buona Parola»: si leggono con gusto i fatti, i detti, le massime, il Vangelino; si gustano e cibano lo spirito.

SALERNO

Tanto la nostra carissima Maestra che il nostro Maestro sono stati qui a farci una visita che ci riuscì tanto cara quantunque breve.
L’apostolato Stampa passa un momento di incertezza di orientamento per la inattesa scomparsa di S. E. Mons. Arcivescovo: ma non rallenta affatto. Uno sviluppo speciale, difatti, va prendendo il bollettino religioso La voce di S. Matteo portato alle singole famiglie.
Si spera anche qui il settimanale diocesano di cui si sente un gran bisogno, da molto tempo. Vi sarebbe la possibilità; poiché: la prima e seconda pagina sarebbero fatte con materia comune che la Pia Società S. Paolo fornirebbe direttamente; la cronaca religiosa e locale non richiederebbe gran fatica. Le Figlie di S. Paolo provvederebbero a raccogliere gli abbonamenti, alla distribuzione nella città, mentre per i comuni della Provincia si farebbe la spedizione da Roma. La stampa del periodico si farebbe a Roma, dove la Voce ha già parecchie edizioni.
A Salerno si è poi veduto molto bene il vantaggio e la possibilità di costituire depositi e biblioteche parrocchiali. Le Figlie di S. Paolo sono ovunque bene accolte e parecchie Signorine zelanti della città le aiutano. Avanti, dunque con preghiera, con fede, con l'occhio all’Apostolo San Paolo.

BARI

In questi passati giorni fu qui il nostro Maestro per la visita alle Figlie di S. Paolo ed alle loro opere. Fu ospite di S. E. Mons, nostro Arcivescovo, ossequiò il Rev.mo nostro vicario Generale, il Cav. Tinti, il Presidente della Giunta Diocesana ed i principali Cooperatori della città. Una difficoltà particolare incontra l’Apostolato Stampa in questa città: l’opposizione ostinata dei protestanti. Ad essi bisogna opporre la Bibbia perché diffondono la Bibbia protestante, opporre il Vangelo perché diffondono il Vangelo protestante, i foglietti religiosi perché diffondono i foglietti protestanti. Sono ostinati, ricchi, astuti per molte iniziative. Ragione di più per non riposare. Bellissimo e degno di cuore apostolico l’avviso di Mons. Vicario Generale: Non perdiamoci in parole, in recriminazioni inutili, ma opponiamo stampa a stampa; facciamo opere, biblioteche, giornale diocesano, diffusione di libri buoni. La conclusione pratica fu la decisione che il Signore, confidiamo, porterà ad effetto il settimanale diocesano. Esso verrebbe fatto con due pagine di materia comune tolta dal giornale La voce di Roma della Pia Società S. Paolo; la terza pagina sarebbe cronaca della Diocesi di Bari, seguendo poi una pagina dedicata alle recensioni ed alla reclame. Che bella fioritura di buone vocazioni in quella Diocesi! ove tanto lavoro compiono a favore delle Figlie di S. Paolo il Segretario di S. E. Mons. Can. Sammarelli. Diverse figlie sono già entrate nella famiglia di S. Paolo, altre stanno preparandosi, parecchie domande sono in corso.

CAGLIARI

La Sardegna ha goduta la sua piena Primavera con il Congresso Eucaristico dell’isola e con la visita di S. Maestà il Re e con le esposizioni e mostre varie. È una vita nuova quella che qui si ammira, un risveglio religioso, morale, culturale: risanamento di molto territorio, coltivazione di varie zone, costruzione di case canoniche, ecc. ecc. La Sardegna, fedelissima e religiosissima, semplice, lieta, cordiale, pare respirare una primavera promettente buoni frutti.
E questo risveglio pare che si verifichi nell’azione cattolica specialmente, nell’Apostolato Stampa ancora più. L’opera di buone signorine attive, l’opera dei PP. Gesuiti, l’opera di molti buoni Parroci mira qui: che si leggano cose buone per istruzione, per cultura religiosa, per la formazione spirituale, per la elevazione morale. Quanti vogliono la biblioteca, il foglietto religioso, il centro di diffusione!
Il centro di diffusione è facilissimo. In ogni Parrocchia si trova una persona atta sufficientemente: il sacrestano, la presidente delle Donne Cattoliche, della gioventù femminile, qualcuno fra gli Uomini Cattolici un pio rivenditore o cartolaio ecc. ecc. Questi possono ricevere dalla Figlie di S. Paolo un certo numero di copie di libri buoni ed oggetti religiosi, conservarli, esporli, esitarli. Il prezzo si dovrebbe sborsare in antecedenza; ciò che rimane invenduto si può restituire e regolare allora la contabilità in modo equo.
In molte Parrocchie il Parroco ha cominciato dai catechismi per i fanciulli, dalle corone pel rosario, ed è giunto poi a vite di Santi, letture ameno educative, libri di ascetica, ecc., con grande vantaggio della popolazione.
Orbene è appunto questo il lavoro che stanno organizzando le Figlie di S. Paolo a Cagliari con buone speranze. Infatti la popolazione buona, il clero zelante sono disposti e preparati a tutte le sante iniziative.
L’ill.ma Contessa Vassallo con il suo occhio e con il suo cuore fa da buona guida alle Figlie di S. Paolo.
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DIFFUSIONE DELLA BIBBIA

Istruzione

Ardigò, infelice filosofo, che abbandonò la dottrina della Chiesa per cercare, come il figliol prodigo, qualcosa di meglio fuori della casa paterna, giunto all’età di novant'anni, dopo lunghi studi, stanco della vita, andava chiedendo a se stesso: che cosa è mai la vita? A che vale la vita?…
Risposta: la vita presente è preparazione alla vita futura, ed è tempo di prova per manifestare a Dio la nostra fedeltà e guadagnarci i meriti che saranno le nostre vere ricchezze eterne. Noi siamo creati per il Paradiso: con la grazia di Dio e la nostra cooperazione sotto la guida della Chiesa possiamo raggiungerlo.
Che cosa è la vita?... E che cosa vale?... Ce lo dicono la Bibbia ed il Vangelo, letti, studiati, praticati sotto la guida della Chiesa Romana.

I protestanti lavorano!!

Il sig. Teologo nei giorni scorsi ha visitato le Case figlie di Verona - Bari - Salerno - Roma - Cagliari; e specialmente a Bari e a Roma ha potuto rendersi conto di quanto compiono i protestanti per strappare la fede vera dai cattolici poco fermi nella religione e da tanti che per un po’di denaro vendono l’anima, il paradiso, Dio loro Padre e Redentore.
A Bari, città frequentata da persone di molte nazionalità e dedita al traffico i protestanti lavorano attivamente nella loro propaganda: le nostre Suore passano nelle famiglie a portare il bollettino e i protestanti passano subito dopo e alle volte prima ancora a portare il loro su cui spargono errori, calunnie contro la Chiesa, il Papa e peggio.
Allerta: sotto il nome di esercito della salvezza penetra nella nostra Italia un esercito di dannazione.
Cooperatori nostri, istruitevi in religione, procuratevi la Bibbia cattolica ed il Vangelo nelle vostre famiglie, leggeteli e non permettete che entrino in casa stampe contrarie alla Chiesa, al Papa alla vostra fede. Preghiamo, affinché il Vangelo sia diffuso quale lo vuole la Chiesa, quale lo voleva S. Paolo: che cioè sia salvezza per ogni credente e non rovina.
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DIFFUSIONE DEL VANGELO

Nella famiglia cristiana accanto al Crocifisso e al quadro di Maria SS. occorre mettere il Vangelo.
Nella famiglia in cui si legge, si medita il S. Vangelo, regna la pace, l'amore vicendevole, il buon esempio e l'incoraggiamento vicendevole a fare il bene.
Le cose di questo mondo si vedono sotto un altro punto di vista; tutto il lavoro quotidiano viene offerto al Signore, si lavora per il Cielo.
Oh, se in ogni famiglia entrasse il S. Vangelo, come la pratica della vita sarebbe più cristiana, più conforme alla volontà santa di Dio!
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ASSOCIAZIONE GEN. BIBLIOTCHECHE

ATTIVITÀ

Molte delle biblioteche vengono iniziate con buona volontà e buoni propositi; si cercano i denari e si provvedono i primi volumi, poi più nulla. Passato il primo tempo di fervore per la novità della cosa, i volumi vengono lasciati in un canto e non vi si pensa più.
La biblioteca deve essere una cosa viva e questa vita va non solo conservata, ma aumentata a tutti i costi. Anche nei luoghi dove sembrava che non si potesse ottenere nulla, col cambiamento delle persone e quindi delle idee, si sono ottenuti successi meravigliosi.
In una Parrocchia si era fatto, parecchi anni fa, un esperimento di Biblioteca Circolante. Il Parroco, con suo sacrificio, senza aiuti, aveva provveduto i libri. Ma qualche mese dopo i libri erano tutti rovinati o dispersi e non se ne parlò più. Finalmente capitò un Sacerdote Coadiutore entusiasta della biblioteca. Tutto pareva sconsigliare di riprendere l’opera fallita. Ma egli ricominciò; in meno di un anno aveva già raccolto oltre 3000 lire per pagare i libri e la biblioteca, bene ordinata e controllata, continua a funzionare e a far del bene, mentre ha mezzo di migliorare continuamente.

ELEVAZIONE DI GUSTI

Pochi anni fa una Biblioteca tanto piaceva ed era frequentata, quanto più numerosi e interessanti erano i romanzi o i libri, di avventure che possedeva. Di libri seri, di formazione spirituale, intellettuale, culturale poteva averne dei magnifici, ma erano lasciati là nello scaffale coi fogli intatti.
Ora le cose pare che prendano un’altra piega e si sente un miglioramento di gusti molto confortante. Sono molto più numerosi quelli che nella lettura non cercano soltanto il passatempo e il divertimento, ma cercano la sostanza.
Il Direttore della Biblioteca può cooperare alla educazione e allo sviluppo di questo gusto sapendo suggerire quello che fa per il lettore e sapendo frammezzare ai libri inutili quelli che fanno del bene. Anche ai divoratori appassionati di romanzi si può far leggere ogni tanto qualche vita di Santo o qualche libro serio accompagnandolo con una buona parola che persuade anche quando non si prenderebbe volentieri e il bene resta.

CATALOGO

È stato stampato in questi giorni. Arricchito di molte edizioni di una quarantina di Case Editrici. Verrà spedito di questi giorni a quanti ne faranno richiesta. Tra le più importanti cose aggiunte notiamo una buona scelta di operette per Teatri dei Circoli e delle Associazioni Filodrammatiche e un buon assortimento cartoline artistiche e immagini religiose.

LIBRI VECCHI

Raccomandiamo vivamente a tutti i nostri Cooperatori di volerci aiutare nella formazione della Biblioteca per gli scrittori, che si sta formando, ma che è ancora minuscola e scarsissima di volumi.
Tanti Rev.mi Parroci hanno dei libri vecchi che non useranno certamente più. A noi potrebbero servire ottimamente. Di tali libri ve ne sono pure in molte famiglie, ammucchiati in cassoni o in vecchi armadi, in pericolo di venir rosi dai top perché nessuno se ne cura e non servono a nessuno. Quelli che volessero offrire a San Paolo tali libri, faranno certamente una bella opera di carità.
Si possono mettere in una cassa, in un sacco e farne spedizione per ferrovia alla Pia Società San Paolo – Alba. Se sono pochi si può farne un pacco postale. Se non vi è comodità di spedizione, preghiamo darcene avviso e vedremo di provvedere in qualche modo a ritirare libri disponibili.
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Cinque anni di apostolato in mezzo ai bambini.

Lo scopo del «giornalino» per i bambini non è soltanto di ricreare ed istruire, od anche educare così sulle generali, ma è quello di formare i cuori vergini alla pietà, all’amore verso Gesù e la Sua SS. Madre, di aiutare la vera educazione religiosa del fanciullo, facendogli a poco a poco concepire ammirazione ed entusiasmo per la nostra Fede e per i suoi Eroi, eccitando in lui emulazioni generose.
Crediamo sia l’unico fra i periodici illustrati di varietà per i fanciulli con tale nota così spiccata. E ciò senza pedanterie o lunghe morali, ma attraverso al romanzetto, alle novelle, alle notiziette di attualità, agli episodietti sparsi qua e là, e talora anche alle barzellette.
I nostri Cooperatori che non lo conoscono ancora ci chiedano saggi che si spediranno gratis, e specialmente ci trovino qualche nuovo amico, perché possiamo rendere il nostro piccolo giornalino più bello nella forma esteriore, un po’ più ampio nel formato, maggiormente illustrato, più riccamente colorito; e ciò senza aumentare il prezzo d’abbonamento. È quello che vivamente desideriamo, e ci aspettiamo dalla bontà e dallo zelo di quelli che, come il Divin Maestro, prediligono i pargoli.
ABBONAMENTI

Per un anno una copia L.8,–; per sei mesi una copia L.4,50
Ai distributori si cede ogni copia a cent. 12 (essi la rivendono a cent. 15).
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COOPERATORI BENEMERITI


Segnaliamo in questo numero all’ammirazione ed all’imitazione di tutti i nostri Cooperatori l’esempio veramente unico del nostro amico Signor Giuseppe Gasparini di Milano. Padre di numerosa famiglia, cuore apostolico e degno di un Ministro di Dio, da 25 anni fa parte della Società Diocesana B. Stampa della vastissima Archidiocesi milanese. Tutte le iniziative, possiamo dire, della P. S. S. P., hanno sempre trovato in lui un prezioso collaboratore. In modo particolare poi, egli ha preso a cuore la diffusione delle edizioni Bibliche. Ha diffuso a decine di migliaia i nostri Vangeli, il nostri Divin Maestro, le Lettere di S. Paolo. Da pochi giorni il camion della nostra P. S. S. P. gli ha portato 1000 Bibbie (in 2 voll. a lire 15), ed oggi ci scrive: «Le Bibbie… vanno. Spero far presto altra commissione».
Lo raccomandiamo alle preghiere dei nostri Cooperatori, perché il Signore voglia continuare le sue benedizioni sopra quest’uomo davvero apostolico; ed il dono della salute! poiché egli viaggia per lo più a piedi ed in bicicletta, portando a braccio le valigie piene di libri buoni, e li sparge nelle 900 Parrocchie della Diocesi dei Santi Ambrogio e Carlo, contentandosi di un modestissimo utile.
A Bergamo il Rev.mo D. Alessandro Buella, Segretario di quella benemerita opera Diocesana Buona Stampa, unica in Italia per la sua organizzazione modello, si è proposto di far penetrare la Bibbia in tutte le famiglie della Diocesi. Ce ne ha chieste 500 copie, e spera di riuscire nel suo intento. Preghiamo e auguriamo e non dubitiamo che la cosa in Domino riuscirà, conoscendo anche le preclare doti di organizzatore del nostro amico.
La Buona Stampa è tutta fondata sul Vangelo; ed avrà grazie in tanto in quanto sarà animata da questo solo Spirito di fare conoscere ed amare il Signore da molte anime.

Cooperatori! Preghiamo tutti assieme perché si possa far tanto alla maggior gloria di Dio!

Apostolato del Libro


NUOVI CATALOGI


Abbiamo stampato in grande numero di copie i seguenti Catalogi.
Catalogo generale. Comprende tutti i libri stampati dalla Pia Società San Paolo, quelli che riguardo agli sconti (segnati con l’asterisco *), sono considerati come propri, e quelli di molte case editrici Cattoliche d’Italia.
Catalogo per le Biblioteche. In 24 pagine fittissime porta i libri che consigliamo alle nostre Biblioteche. Ad ogni libro è segnata la categoria di persone per cui è adatto.
Catalogo pei R. R. Sacerdoti. Libri di predicazione, di studio, per l’insegnamento del catechismo, stampati, necessari a Parrocchie, per recite nei teatrini, ecc.
Catalogo per Istituti, Seminari, ecc. Libri di testo per le scuole, libri d’indole missionaria, ecc.
Catalogo per i Librai. Comprende i libri stampati dalla P. S. S. P. e quelli delle Case editrici Cattoliche d’Italia che si concedono con gli sconti originari.
Si spediscono gratis a chiunque ne fa richiesta.

INDULGENZE DEL MESE

1 Maggio: S. Filippo e Giacomo Ap. – 5 Ascensione – 19 Festa della Pentecoste – 30 Corpus Domini.
Una speciale indulgenza plenaria viene concessa ogni volta che i Membri e Cooperatori faranno un’ora di adorazione davanti al SS. Sacramento e pregheranno secondo i fini della Pia Società.
Indulgenza plenaria in articolo mortis ai Membri e Cooperatori, che confessati e comunicati, e almeno contriti diranno devotamente colle labbra o col cuore il Santo Nome di Gesù ed accetteranno pazientemente la morte dalla mani del Signore in pena dei propri peccati.
Parziale di cento giorno da lucrarsi dai Membri e Cooperatori, ogni qualvolta diranno, con cuore contrito, qualche preghiera secondo il fine della Pia Società San Paolo, o presteranno un qualche aiuto: lavoro, elemosina, offerte ecc.
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CENTRI DI DIFFUSIONE
di libri buoni ed oggetti religiosi


RR. Sigg. Parroci e Sacerdoti, Vi proponiamo un’opera di zelo, di grande merito, di vantaggio vostro e delle vostre popolazioni. L’Opera sorta nel 1919, in poco tempo, favorita dal Divin Maestro e da S. Paolo, si estese in tutta Italia incontrando ovunque unanime accoglienza, sostegno e entusiasmo. Centinaia sono i Parroci che devono a questa iniziativa non poco del rigoglio e il rifiorimento della vita cristiana e lo splendore delle sacre funzioni nelle loro Parrocchie. Si tratta di stabilire in ogni Parrocchia un piccolo deposito rivendita di libri buoni e oggetti sacri per il rifornimento dei fedeli a scopo di dare a ciascuno la possibilità di compiere meglio e con profitto spirituale le pratiche religiose. L’esperienza e il largo e continuo consenso dei Parroci ci assicura di proposta come una iniziativa molto indovinata ed efficace per fare del bene; e se si inizierà con vero spirito, non mancherà di portare quel bene che in tanti posti ha seminato abbondantemente.
COME SI FA?

1.o Un Parroco o un Sacerdote della Parrocchia, dopo lunghe preghiere, si propone ad esempio: di voler provveduti del catechismo tutti i faciulli e le fanciulle; di ottenere che tutti i giovani e le figlie di Maria venendo a Messa o a vespro, abbiano il loro libro di pietà per cantare e pregare; di presentare alle giovani e alle persone pie della Parrocchia un libro di meditazioni e letture spirituali; di contrapporre ad un libraio, che forse nella Parrocchia smercia libri irreligiosi e immorali, un centro di diffusione di letture buone, sane, morali, amene, educative; di provvedere che in ogni famiglia vi entri il Vangelo, un Crocifisso, un quadro, una corona, ecc.
2.o Si fa un calcolo approssimativo di tutto quello che è necessario prendere; né di più né di meno. Quindi si pensa: chi potrebbe rivendere? Il Sacrestano, la Priora delle Figlie di Maria, una giovane del Circolo, una bottegaia? ecc. Commissionati e avuti i libri bisogna provvedere a diffonderli; perciò: si spiega dal pulpito, al confessionale, ai catechismi, nelle associazioni cattoliche il perché bisogna provvedersi di quel libro; che cosa contenga, come adoperarlo; il dovere di ciascheduno di assistere meglio alla sacre funzioni, ecc. In tal modo l’iniziativa, preceduta da lunga e seria preparazione e seguita da un intenso e costante lavoro, darà i frutti sperati con soddisfazione del Parroco e dei parrocchiani.
AI COOPERATORI

Anche ad essi è indicata una iniziativa accessibile e appropriata, senza che abbiano a rimettere né tempo, né impegni, lavori o altro. Una bottegaia mentre che vende tanti oggetti, non potrebbe tenere anche una rivendita di li libri buoni? Una sarta che gode una numerosa clientela, non potrebbe offrire un buon libro? Le Suore dell’Asilo non potrebbero provvedere che tutte quelle tenere e innocenti anime di bimbi vispi e affettuosi abbiano la loro medaglietta, la coroncina bianca, il distintivo? Tanti ancora non conoscano e apprezzano l’eccellenza della Buona Stampa che sotto forma comune di libro, periodico, immagine, nasconde e offre uno dei più potenti ed efficaci mezzi di apostolato e bene.
Perciò non cessiamo di raccomandarlo a tutti coloro che senza loro disturbo possono farsi Apostoli, diffonditori e sostenitori.
Oltre che essere un mezzo efficace, è anche un mezzo che chiunque può adoperare; non tutti potrebbero predicare, possono invece consigliare un buon libro, offrirlo e diffonderlo.
Cooperatori, Cooperatrici: mano alla stampa, fatevi apostoli di questa iniziativa!
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VITE DI SANTI E ROMANZI A DISPENSE


IL NUOVO ROMANZO

«Il Castello dell’uragano» è il titolo del romanzo interessantissimo di cui si è iniziata la pubblicazione. Affrettarsi a fare le ordinazioni per avere più comodamente le prime dispense. Se si ritardano le ordinazioni, vengono ugualmente spedite le prime dispense, ma, ricevendone parecchie assieme, resta meno facile la distribuzione.
IL CASTELLO DELL’URAGANO

Magnifico racconto di avventure straordinarie, su sfondo romantico attraentissimo. Uno di quei romanzi che si leggono di un fiato e che fanno amare il bene. Storia di una fanciulla rubata, raccolta sulla strada a New York dopo alcuni anni, coraggiosa ed energica, di cuore generoso che sa perdonare persino a chi per più volte ha tentato, per cupidigia di denaro, di ucciderla.
Il suo cuore comprende bene la carità cristiana e con una serie di atti più impensati e sorprendenti riesce a mettere la pace dove anni di rancore avevano messo una divisione profonda come un abisso incolmabile, e il giorno della sua unione coll’uomo che il Signore le aveva posto sul cammino della vita si cancella per sempre dai cuori, che parevano divisi per sempre, ogni resto di odio. Consigliate la lettura di questo romanzo che farà del bene portando i cuori sopra le bassezze di questo mondo, elevandolo a Dio.
PER RISPARMIO DI SPESE DI POSTA

Per corrispondenza riguardante le dispense dei Santi e del Romanzo Onesto, ad evitare le spese di posta, abbiamo stampato delle cedole contenenti le comunicazioni che occorrono più di frequente. Queste cedole si spediscono in busta aperta affrancata con soli 10 cent.
Si sottolinea quello che si desidera. Non si aggiungono altre comunicazioni. Si possono chiedere alla Direzione che le manda gratis.
PER LA BEATIFICAZIONE DI D. BOSCO

Si inizia la pubblicazione della vita di Don Bosco scritta appositamente dal Salesiano D. Bonaventura Zarbà d’Assoro, con stile vivace, in forma attraente che fa leggere senza stancarsi e che lega l’attenzione del lettore. Chiedere subito le dispense, che nell’occasione della Beatificazione saranno molto chieste. Chi non conosce ancora la pubblicazione I Santi, chieda numero di saggio che verrà inviato gratis.
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La Bibbia delle famiglie

Breviario della Bibbia Tradotta dalla Volgata per le famiglie, dal P. Eusebio Tintori, O. F. M.
Volumi due: Vecchio e Nuovo Testamento. Grossi volumi, ornati da 100 quadri di autori, stampati in due colonne a caratteri nitidi, elzeviriani. L. 15,-

Varie Edizioni del S. Vangelo

Dio - Patria - Famiglia - Nuovissima edizione del Divin Maestro: ossia i quattro Vangeli unificati, offerta al soldato italiano. Ricca di note, illustrazioni e quadri di autori e appendice contenente le preghiere più comuni, modo di ascoltare la S. Messa, di accostarsi ai SS. Sacramenti, riflessioni e consigli adatti ai militari, spazi per annotare le Comunioni dei nove Primi Venerdì del mese, ecc. Legato alla bodoniana con artistica copertina a tricromia. L. 1,50.
Il Vangelo dei piccoli illustrato L. 3,-
Novum Testamentum Latine (un vol.) L. 6,-
Piccola vita di Gesù per i fanciulli con illustrazioni e note L. 3,-
Vangelini Domenicali

Col testo del Vangelo (rito romano) seguito da appropriato commento. Formato uguale alla nostra edizione del Vangelo, da cui viene tratto il testo. – Stampa in nero con cornice rossa. Prezzo per cento foglietti L. 3,- Prezzo per mille L. 27,-
Vengono spediti in pacchi contenenti i foglietti per quattro Domeniche consecutive.
L’Abbonamento si inizia da qualsiasi domenica.
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Per acquisti di libri, oggetti religiosi abbonamenti ecc., rivolgersi:
Alba, Piazza San Paolo – Roma, Via Chiesa Nuova 1 – Torino, Via Belfiore 66 – Salerno, Piazza Ferrovia – Bari, Via D. Alighieri 29 – Verona, Via S. Cosimo 1 – Cagliari, Via G. Spano 22.
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BORSE DI STUDIO


Nuova borsa di studio San Giuseppe (II.a)

Che bell’ossequio sarà questo al grande Patriarca, allo sposo purissimo di Maria SS., al Padre Putativo di Gesù!
San Giuseppe venne scelto a nutrire, a custodire, a formare il primo Sacerdote Gesù Cristo. Gli procurò il pane, gli abiti, la casetta; lo scampò dai pericoli portandolo in Egitto; lo educò con affetto devotissimo. Ebbene, la buona signora Rugna Albina ha costituita la borsa di studio S. Giuseppe; Ella quindi prende verso un Chierico l’ufficio di S. Giuseppe, cioè di formare un altro religioso un altro Sacerdote.
S. Giuseppe prenderà certamente sotto la sua protezione e custodia la Buona Signora ed il suo Chierico. Quante grazie darà! quante virtù otterrà! quanti meriti per il Paradiso! E noi pregheremo e ogni giorno nella Santa Messa faremo l’applicazione dei frutti di quest’anima eletta! Beato chi ha la grazia di farsi tanto bene in vita. Vi sono molti che dicono: lo faremo dopo morte! Lo faranno poi davvero? E se anche lo faranno, ricordiamo che vale più una candela dinanzi a noi, che un falò che ci stia alle spalle. Beato chi in morte dirà: mi sono mandato innanzi del bene, dei meriti! mi aspettano sulla porta del Paradiso. Quei denari saranno davvero miei in eterno.
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