Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Unione Cooperatori B. Stampa

S. Paolo Ap., proteggi la B. Stampa

Statuto Unione Cooperatori Buona Stampa

1. È costituita in Alba, sotto la protezione di S. Paolo un'UNIONE DEI COOPERATORI DELLA BUONA STAMPA
2. Suo scopo è il favorire la Buona Stampa.
3. Mezzi a) Preghiere, b) Offerte, c) Opere (scrivere, diffondere la buona stampa, combattere la cattiva)
4. L'unione ha per organo il foglietto Unione Cooperatori Buona Stampa
5. L'unione ha la sua sede presso la Scuola Tipografica - Alba.
6. La festa patronale si celebra la domenica successiva al 29 Giugno.

Norme

1. Possono aderire all'unione tanto gli individui che le Associazioni (Casse Rurali, Circoli, Parrocchie ecc.)
2. Incrivendosi sarà utile dichiarare con quale mezzo si intende cooperare alla buona stampa.
3. Il giorno della festa tutti i soci si accosteranno alla S. Comunione. Nelle parrocchie sarà molto bene che venga promossa una Comunione generale, predica o conferenza sulla buona stampa. Se i parroci lo credessero utile potrebbero stabilire la festa in dicembre per favorire maggiormente gli abbonamenti alla stampa cattolica.
4. Nella cappella della Scuola Tipografica si celebra ogni 1. lunedì del mese una funzione per tutti gli ascritti.
5. Per i soci defunti si faranno speciali preghiere.
6. Data la possibilità, saranno promosse conferenze, riunioni, convegni, aiutate pubblicazioni, fatti abbonamenti, biblioteche popolari ecc.
7. Agli ascritti, si consegnerà l'immagine di S. Paolo con la preghiera da recitarsi spesso per la Buona Stampa.

Tenuto conto dell'urgenza di favorire la buona stampa, approviamo la proposta unione, augurando che essa trovi in diocesi molti aderenti.
Alba, 29 Settembre 1918.

+ GIUSEPPE Vescovo.



ALBA - SCUOLA TIPOGRAFICA – 1919

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Abbonatevi

Questo bollettino si manda a tutti coloro che fanno un'offerta annua di almeno lire una per la buona stampa.
Gli altri possono abbonarsi pagando L. 0,50 ogni anno.
Chi raccoglie cinque abbonamenti ha il suo gratis.
Facciamoci zelatrici e zelatori dell'Unione Cooperatori Buona Stampa.

La conversione di S. Paolo

Il 25 corrente il mondo cattolico celebra la festa della conversione di S. Paolo. Data memoranda nella Chiesa. Saulo era il più terribile avversario del cristianesimo nascente: moveva furibondo verso la città di Damasco con i suoi soldati per legare prigionieri quanti cristiani avesse trovati. Ma la grazia di Dio lo colpisce alle porte della città ed egli è cambiato in tutt'altro uomo. «Io l'ho eletto perché predichi il mio nome agli ebrei, ai gentili, ai principi, ed ai re», dice il Signore. E Saulo, fatto Paolo, diviene il primo tra gli apostoli, colui che radunò nel seno della Chiesa più anime di tutti gli apostoli. Per lui la Chiesa ebbe una vita nuova; invece d'un persecutore. Come a ragione dunque vien celebrata questa gran festa nel mondo cristiano.
Vi sono alcune parrocchie ove sarà solennizzata con la «giornata della buona stampa».
In altre si farà una speciale funzione per la conversione dei peccatori; specialmente di quelli che, come Saulo, si servono del loro ingegno, della loro cultura, della loro posizione sociale per combattere la Chiesa, il Vicario di Cristo, la religione.
Tutti gli ascritti all'«Unione Cooperatori buona stampa» sono vivamente invitati a far in quel giorno la Comunione a tale scopo.
Chiediamo di convertirci da una vita tiepida ad una vita d'ardore: chiediamo l'energia e lo spirito giusto agli scrittori cattolici; chiediamo la conversione dei giornalisti empi. Si celebri anche la sua novena: specialmente con la recita della preghiera stampata sulle immagini di S. Paolo.

La festa di S. Paolo
o giornata della buona stampa


In diocesi d'Alba fu celebrata quasi in tutte le parrocchie con più o meno solennità.
Da 67 parrocchie sono state chieste alla Scuola Tipografica immagini di S. Paolo, calendarii, un maggior numero di gazzette, bollettini «Unione Cooperatori Buona Stampa», regolamenti ecc. per quel giorno, allo scopo di farne larga diffusione fra il popolo. In tali parrocchie si ebbe una solenne comunione di riparazione per i danni della stampa cattiva, si tenne una predica o conferenza speciale; in alcune si fece pure un'adunanza dei membri
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delle associazioni cattoliche; si raccolse l'elemosina per la buona stampa, già inviata alla Scuola Tipografica; in varie si ascrissero i fedeli all'Unione Cooperatori.
Sia ringraziato Dio!
Dove non si è ancor celebrata la si può celebrare in questo mese: ancora opportuno, specialmente il 26 corrente, domenica seguente alla festa per la conversione di S. Paolo.
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S. Paolo Protettore della Buona Stampa

L'indirizzo dagli studi, quale si ebbe nel periodo anteriore alla guerra, portò di propria natura, l'attenzione dei colti alle origini della Chiesa. Le antichità cristiane formarono l'oggetto preferito degli studiosi di cose cristiane. Molte aberrazioni vennero fuori nel campo modernistico e protestante: non mancarono, anzi sovrabbondarono i buoni frutti. Fra questi buoni frutti è certo uno di migliori: una più vasta e più profonda conoscenza della vita, delle opere e delle dottrine dell'Apostolo Paolo. Né solo questo; ma anche (e questo è conseguenza naturale) il desiderio di rendere di nuovo più pratico e quasi volgarizzare il culto a questo grande predicatore delle Genti.

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L'Apostolo Paolo ha corso il mondo allora conosciuto facendo ovunque risuonare la buona novella e radunando sotto il vessillo della croce un numero sterminato di cristiani.
Egli è dunque l'uomo dello zelo: quasi sembra che in S. Paolo lo zelo siasi personificato.
Di qui venne naturale che l'Apostolo Paolo fosse scelto a protettore della Stampa Buona.
Nessun mezzo di propaganda oggi può essere più universale ed efficace del giornale in specie e della stampa in genere. Per esso il giornalista chiuso nel suo gabinetto di redazione estende la sua opera e fa giungere la sua parola fino agli estremi confini della terra. Non è vuota di senso, nè proferita a caso la frase di Ketteler: «Se S. Paolo nascesse ora si farebbe giornalista».

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S. Paolo raccolse molta messe spirituale ad Efeso. Molti di quelli che avevano seguiti i vani sortilegi, la magia e le opere cattive si erano convertiti. L'Apostolo sapendo quale rovinosa occasione di peccato fossero i libri che conservano nelle loro case, ordinò loro di portarli in una pubblica piazza; se ne fece una grande catasta e vi si applicò il fuoco.
Stimato il loro prezzo, fu trovato che raggiungevano la ingente somma di cinquantamila denari. Cifra veramente grande sia a giudicarla in se stessa, sia a giudicarla dalle circostanze del tempo.
Quanto è dunque opportuno invocare l'Apostolo contro le immense rovine che va accumulando la stampa perversa!

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Come è possibile commuoversi per sdegno santo contro una bocca d’inferno che tiene un discorso disonesto a pochi innocenti fanciulli; e poi rimanersi indifferenti e non ardere di zelo innanzi allo spettacolo di un foglio immorale che ogni giorno ci scandolezza centinaia e migliaia di giovanetti e di giovanette?
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Ciò che dice il nostro Vescovo

Riferiamo a titolo di cronaca, riservando un ampio commento a tempo opportuno, quanto S.E. il nostro Venerabile Vescovo ha scritto sul Calendario liturgico per l’anno 1919.
Ecco le sue precise parole:
Ognuno conosce di quanta importanza sia, nelle presenti circostanze, aiutare i giornali che ogni giorno lottano contro i nemici della religione.
Il papa Benedetto XV più volte raccomandò l’opera della stampa, esortando con ogni insistenza tutti i cattolici ad aiutarla con tutte le forze. Per questo è stato stabilito dalla Giunta Diocesana che nella terza domenica di Avvento si celebrerà la festa in onore di S. Paolo, protettore della Buona Stampa.
Mentre noi approviamo questa decisione, comandiamo che, dove sarà possibile, in quel giorno si tenga un discorso o una conferenza a favore di quest’opera; e che in tutte le chiese si raccomandi l’elemosina a questo fine: e in seguito sia mandata in Curia».

Le immagini di S. Paolo servono di ricevuta di iscrizione all’Unione Cooperatori Buona Stampa e portano la preghiera al glorioso protettore della Buona Stampa indulgenziata da S.E. Mons. Re, nostro Ven.mo Vescovo.
Si trovano presso la Scuola Tipografica in vendita a L. 1,25 per cento.
Stiamo preparandone un’altra edizione più elegante che costerà 2,50 per cento.

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Questo numero esce alquanto in ritardo per causa dell’incendio che si è sviluppato nella nostra Scuola Tipografica giorni sono e per la «spagnuola» che ha visitato un pochino anche noi.

Cronaca della Scuola Tipog.

Il giorno 2 Dicembre - primo lunedì del mese Funzione e preghiere per i Cooperatori della Buona Stampa.
Il giorno 16 Dicembre - Comunione di Suffragio per i defunti prof. Toniolo e Pasquinelli.
Nei giorni 1 e 2 - Messe per la fu Decasa Carolina, fra i primi benefattori della Scuola Tipografica.
Ogni sera - Preghiera per i benefattori vivi e defunti.
In licenza, reduce dalla prigionia in Austria l'allievo Benso Delfino, che ha passati dei cari giorni con noi.
La notte di Natale. Le tre Messe e la Comunione della nostra piccola cappella: quindi la tradizionale seconda cena ai ragazzi.
Andati a riposo, un brusco allarme ci avvertiva che nella tipografia era scoppiato l'incendio. Fortunatamente si riuscì a domarlo in poco tempo.
I danni sorpassarono però le 3500 lire. Confidiamo nella Provvidenza del Signore che fa tutto bene e che permette il male solo per cavarne del bene. In attesa però della perizia per i danni si sono dovuti ritardare i lavori.

Le anime che credono d’essere pie e non comprendono la importanza della lotta contro la stampa perversa e la necessità della buona s’ingannano: la loro pietà non è illuminata: ma corta, cieca e poverissima.
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Sezione femminile della Scuola Tipografica

Non è certo una novità che la donna si applichi al lavoro per la stampa; ma è una cosa che ai giorni nostri deve prendere uno sviluppo molto maggiore.
Le fanciulle possono lavorare a comporre, a stampare, a legare, a spedire, a scrivere. Molti lavori possono farli meglio e più facilmente dei giovani e degli uomini.
Nell'intento di riuscire a questo, in Alba è stata aperta le sezione femminile della scuola tipografica. Essa ebbe un lungo lavoro di preparazione: ora, essendo ormai in grado di poter funzionare da sé è stata traslocata a Susadove la direzione diocesana le ha affidato il giornale e la tipografia, e Mons. Vescovo ha fornito l'alloggio.
Ha lo scopo della sezione maschile; cioè di favorire la stampa buona.
Soltanto che: mentre i giovani vengono preparati alla laurea in scienze sociali: le figlie (quando intendono studiare) vengono preparate alle patenti di maestra elementare. Rivolgersi al T. Alberione in Alba: oppure alla maestra Boffi Angelina a Susa.
N.B. In Alba la sezione femminile della Scuola Tipografica aveva la libreria di Via Accademia, che di conseguenza ora rimane chiusa. Chi ha ancora delle note da pagare si rivolga alla Scuola Tipografica sezione maschile, editrice della Gazzetta d'Alba.

Periodico mensile – Anno 2 – N. 1°
Teol. Alberione Giacomo – Direttore Responsabile

Conto corrente colla posta.
Alba – Scuola Tipografica - Alba
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