Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XXXI
SAN PAOLO

Gennaio 1956
Casa Generalizia, Roma

AVE MARIA, LIBER INCOMPREHENSUS, QUAE VERBUM ET FILIUM PATRIS MUNDO LEGENDUM EXHIBUISTI (S. EPIPHANIUS EP.).

RECLUTAMENTO VOCAZIONI

È profondamente diversa la vocazione dalla tendenza ad una professione civile o ad un mestiere. La vocazione investe tutto l'essere umano e cristiano. Mente, volontà, cuore, corpo vi sono impegnati.
L'essere umano: l'intelligenza, il carattere, le tendenze, la salute, la mentalità, il fisico, la sentimentalità, le abitudini, la purezza, ecc.
L'essere soprannaturale: la fede, la speranza, la carità, le virtù cardinali, le virtù morali, le abitudini pie e virtuose, le aspirazioni, la pietà, l'istruzione religiosa, la generosità, l'amore alle anime, ecc.
Dio ha la prima parte; il suo volere nel chiamare ogni uomo al cielo per una strada determinata e speciale, per la speciale parte che ornerà la domus non manufacta.

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Interviene nella vocazione l'Augusta Trinità, che preparando le multae mansiones in cielo vuole pure le corrispondenti multae mansiones sulla terra. Dio è mirabile nei suoi santi. Chi è chiamato a stare più vicino a Lui in cielo è pure chiamato a stare più vicino a Lui sulla terra: e chi deve in cielo rifulgere dell'aureola dell'Apostolo, o del Martire, o del Dottore, o del Vergine, ha sulla terra la vocazione all'apostolato, od al martirio, od al dottorato od alla verginità. Leggere bene il capo IX dell'Epistola di S. Paolo ai Romani: «Il vaso di argilla chiederà forse a chi l'ha formato: perché mi hai fatto così? Il vasaio non è forse padrone dell'argilla e non ha diritto di formare della stessa massa un vaso di onore ed un altro per usi vili?».
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Il Padre celeste crea l'anima chiamata a consacrarsi a Lui con speciali qualità e questa nasce con particolari qualità di mente cuore volontà. Lo Spirito Santo nel Battesimo dà più abbondanza di grazia per cui quell'anima avrà più fede, più speranza, più carità. Gesù Cristo fondando la Chiesa ha preveduto e disposto che essa fosse un corpo perfettamente organizzato: profeti, dottori, sacerdoti, apostoli, vergini, vescovi, religiosi, fedeli.

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A noi spetta assecondare il volere di Dio, cioè: prima scoprire dai segni «ex fructibus eorum cognoscetis eos» la vocazione; poi aiutare con tutti i mezzi naturali e soprannaturali chi è chiamato a corrispondere fino alla completa formazione.
Per ottenere una più alta percentuale di riuscite nella formazione, occorrono due cose: che l'Istituto conosca l'aspirante e che l'aspirante conosca l'Istituto. E questo prima dell'accettazione di chi vi aspira. La professione è anche una specie di contratto tra l'aspirante e la congregazione: «Io piaccio a Te, tu piaci a me», vicendevolmente; il contratto «è l'accordo tra due parti per fini determinati».
Il giovane, la giovane siano ben conosciuti; e conoscano per quanto è possibile l'Istituto. La percentuale di riuscite sarà in proporzione.
Procurate dunque queste due rispettive conoscenze prima della domanda e risposta di accettazione nella misura possibile, con tutti i mezzi a disposizione. Queste rispettive conoscenze si perfezionano nell'aspirandato, postulato e noviziato.

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Conoscere.
La conoscenza del giovane o della giovane: età, salute, abitudini, istruzione, carattere, tendenze, pietà, ambiente familiare, parrocchiale, scolastico... in parecchi casi giovano le lettere, le relazioni scritte, i questionari, ecc. Soprattutto e sempre più si rendono necessari i contatti diretti, le visite, alla parrocchia, alle famiglie, al giovane, alla giovane; giorni di ritiri spirituali, prove di perseveranza...

Farsi conoscere.
Spiegare alla Famiglia, al Parroco, al giovane soprattutto che cosa sia l'Istituto, la vita, il fine, le occupazioni, le difficoltà, il donarsi al Signore, i mezzi, l'apostolato, il premio ecc.

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Molto giovano le pubblicazioni, le circolari, le pellicole vocazionarie; più di ogni altro mezzo vedere con gli occhi, sentire con le orecchie, toccare con le mani.
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Ecco la pratica:
In ogni vocazionario cercare 50-100-150 parrocchie più favorevoli alla Congregazione, secondo le vocazioni già ricevute, gli abbonamenti fatti ai periodici, le pellicole fornite, ecc. Poi si visitano, specialmente in periodi di maggior libertà; si avrà così la vicendevole conoscenza.
La Regina Apostolorum tutti guiderà, illuminerà, conforterà.

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Grande mezzo per reclutare le vocazioni tardive: ritiri mensili nelle nostre case-vocazionari, oppure nelle parrocchie, o nelle associazioni di gioventù maschile (per studenti e discepoli). Il Sacerdote che presiede, predica, confessa ha una opportunissima occasione per conoscere i giovani e far conoscere l'Istituto.
Giovano moltissimo le pubblicazioni sopra i periodici.

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Nell'ultima adunanza dei Superiori si è proposto di fare un cortometraggio-vocazionario, contribuendo ogni casa secondo il numero degli aspiranti che può accogliere. In questi giorni sarà notificato il contributo necessario; e se le case si impegnano a darlo, il cortometraggio sarà realizzato.

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Vi è da tener conto che le Famiglie paoline possono e devono prestarsi vicendevole cooperazione, specialmente in questo lavoro. La Pia Società S. Paolo, per mezzo di abili sacerdoti nei ritiri mensili, Esercizi SS., al confessionale, predicazioni varie, in consigli privati coopera alle vocazioni femminili (Figlie di S. Paolo, Pie Discepole, Suore Pastorelle); ma le congregazioni femminili hanno il dovere di scoprire, indirizzare, aiutare le vocazioni maschili. Su questo punto vi sono notevoli passi da fare: e si tratta di doveri!

SAC. ALBERIONE

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