È doveroso ringraziare Dio ed il Primo Maestro per quanto concesso a noi, alla nostra Vocazione di Discepoli ed al nostro Apostolato. Dobbiamo pregare il Signore affinché ci renda sensibili agli impegni che abbiamo e ci illumini a capire sempre meglio la via maestra dell'umiltà e del distacco.
Noi desideriamo ovviamente quell'unità che è espressa dalla carità e non la confusione delle attribuzioni e dei compiti. Tutti e ciascuno siamo interessati a salvaguardare i grandi valori espressi dal Sacerdozio, perciò tanto più alto sarà il concetto, l'amore ed il rispetto per Esso, tanto più ci sentiremo valorizzati nella nostra Vocazione. Il nostro Apostolato senza il Sacerdote non avrebbe senso. Sia detto questo di passaggio perché la cosa si considera come acquisita e l'insistere su questo punto accrediterebbe la persuasione che ci sia qualcuno che la pensa diversamente.
C'è fondata ragione di credere e di sperare che prevarrà sempre l'atteggiamento buono e retto di chi si lascia condurre dallo Spirito di Dio, più che da quello della propria vanità o vedute troppo umane, perciò è lecito guardare al futuro con grande fiducia.
Nel "San Paolo" del 19 marzo u. s., il Primo Maestro ha sinteticamente indicato alcune conseguenze delle modifiche alle Costituzioni. Le ripetiamo in forma di augurio e come espressione del nostro voto più sentito per tutti e per ognuno:
«... I Discepoli e Sacerdoti sentendo la loro mag-giore intimità, coopereranno con maggior letizia e generosità, nello spirito, nell'apostolato, nella istruzione, nella povertà». Necessità quindi di attua re
«Più largo reclutamento delle vocazioni per i Discepoli» e rendere più impegnata la
«Formazione spirituale, intellettuale, apostolica ed umano-religiosa degli Aspiranti Discepolini».
Le premesse sono state poste. A noi farle fruttificare.
Ne siamo responsabili davanti a Dio e davanti alla Congregazione.
Ci aiuti come sempre, anche in questo, la nostra cara Regina degli Apostoli.
Fr. Paolo Grossetti
In seguito a quanto è stato stabilito in data 19 marzo, anno corrente, nel decreto della Sacra Congregazione dei Religiosi sono stati eletti quali Consiglieri aggiunti secondo l'articolo 284 delle Costituzioni: Fra Paolo Grossetti e Fra Candido Turbiani.