Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Vol. IV
Prediche alle Suore Pastorelle
di DON GIACOMO ALBERIONE

CASA GENERALIZIA SUORE PASTORELLE
Festa della Madonna del Rosario
XLII anniversario di fondazione della congregazione
7 Ottobre 1980
Gasa generalizia - Suore Pastorelle

Carissimo,
annunzia la Parola,
insisti in ogni occasione
opportuna e non opportuna,
ammonisci,
rimprovera,
esorta con ogni magnanimità
e dottrina.
(2Tm 4, 2)


ANNO 1949

1. CARITA' APOSTOLICA1

1. Consideriamo questa mattina la carità dell'apostolato. La vita in cielo è una vita di unione con Dio, è vita di carità, poiché Dio è carità e l'anima nell'eternità sarà immersa in Dio. La terra è una preparazione al cielo tanto quanto si vive in carità. La carità è la regina delle virtù. L'orgoglio si manifesta con la superbia, con l'avarizia, con la sensualità.
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2. Le anime che non fanno purgatorio sono quelle che sulla terra sono già accese di amore verso Dio e il prossimo. L'apostolato è il più eccellente esercizio di carità verso il prossimo: non si tratta solo di sopportare il prossimo ma di portare il bene.
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3. Chi vuol assicurarsi una buona sentenza del Giudice eterno pratichi la carità: "Quanto avete fatto per il più piccolo, lo avete fatto a me" (Mt 2,40). La carità può essere materiale e spirituale. La carità spirituale è più perfetta, e nel nostro apostolato è rilevante. Voi non siete tanto per gli ospedali o per le opere materiali.
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4. La perfezione consiste nell'essere più che possiamo simili a Dio. Ecco il grande bene. Se uno vuol entrare nel cuore di Gesù, bisogna che ami Dio stesso e le anime. Noi possediamo la vera devozione al cuore di Gesù quando comprendiamo che, per noi uomini e per la nostra salute, discese dal cielo e si incarnò per opera dello Spirito santo nel seno purissimo di Maria Vergine; poi fu crocifisso, morì e fu sepolto per noi uomini. Ecco l'apostolato! Lasciare tutto: famiglia, beni, per consumare come Gesù tutto se stesso "propter homines et propter eorum salutem".
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5. L'apostolato mette l'anima nella perfetta carità più della stessa comunione. Se poi l'anima giunge a non dare più un respiro che non sia per la salvezza delle anime, si perfeziona sempre più e diventa nobilissima.
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6. Gesù è venuto per cancellare il peccato. Noi dobbiamo cancellarlo dalle nostre parrocchie e dalle nostre case. Egli è venuto perché trionfi la giustizia, cioè per la santità delle anime. Se voi portate le anime fino alla balaustra, che potete dare di più? Quando si è dato Gesù si è dato tutto.
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7. Carità di apostolato! Formare in noi idee giuste, cioè pensare come Gesù. Prendere l'indirizzo giusto, portando l'apostolato al suo pieno sviluppo: dare Gesù. Andando alla comunione, dite a Gesù: "Datemi i vostri pensieri! Datemi la vostra volontà! Datemi il vostro cuore, affinché io ami le anime come voi e fino al punto che le avete amate voi!". Andando nelle parrocchie insegnate presto a servire la messa! Ovunque andate, portate il culto romano, senza esagerazioni.

1 gennaio 1949

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1 1° gennaio 1949