Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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35. IL RISPETTO DELLA PERSONA UMANA35
1. Ieri abbiamo considerato specialmente due punti riguardanti il segreto e la carità religiosa, la quale è l'anima di ogni istituto. Un istituto può essere paragonato ad un organismo la cui anima è la carità, non è un meccanismo senza vita. Crescere nella carità, stabilire il regno della bontà, significa far crescere l'istituto in spirito, persone, ed opere di apostolato.
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2. Vi sia tra voi un grande rispetto vicendevole. Il programma di Pio XII, la sua raccomandazione più frequente è per il rispetto alla persona umana, alla sua roba, alla sua stima. Credo che su questo punto si debba progredire sempre e penetrarlo meglio.
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3. Tutte saprete quanto è disposto nel Canone 2343: "Chi percuote una suora incorre nella scomunica riservata al vescovo". E' questo un atto di collera e di rabbia. Chi percuote deve confessarsi prima della comunione, e non basta l'assoluzione del confessore, ci vuole quella del vescovo. Le pene previste sono varie: 1° un avviso serio; 2° un avviso molto forte; 3° un corso di esercizi e l'annullamento dei voti. Devo domandarvi scusa di non averlo letto prima, in altri corsi di esercizi. Vi è la scomunica per le professe, e un grave peccato per chi percuote le aspiranti.
E' l'uccisione dell'istituto e non va bene.
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4. L'istituto per essere in ordine per l'approvazione della chiesa deve avere tutti i suoi organi, quindi anche il noviziato, le professioni temporanee e perpetue, e tutta l'organizzazione. Su questo punto interrogano sempre alla congregazione dei religiosi alla quale arrivano lettere che voi non conoscete che riferiscono del cattivo trattamento e di altre irregolarità. L'approvazione è un premio.

San Pietro - Massa Martana (PG)
settembre 1949

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35 Massa Martana (PG), San Pietro - settembre 1949