Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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23. UNO SGUARDO SUL MONDO23
1. Vi parlerò del mio viaggio. Mi ero proposto principalmente di visitare l'Oriente. Di questo vi voglio dare alcune notizie sebbene sia passato prima per l'Asia Minore e abbia terminato il viaggio visitando l'America del Nord e quindi il Portogallo.
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2. Ad Istambul (Costantinopoli), città di due milioni di abitanti, vi sono solo sessanta cattolici, tutti gli altri sono musulmani o di altre religioni scismatiche, eretiche, idolatre. Vi sono dei templi meravigliosi e grandi, e un'infinità di piccole moschee cariche d'oro. Chiesette splendide, a poca distanza le une dalle altre, ricche, ma abbandonate e sole. In una strada, che sarà lunga come da qui a Massa, ne ho contate centocinquanta.
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3. In Siria, sono andato a Damasco ove ferve la guerra e la città è divisa. Lungo le vie si vedono carri armati e macerie, lo spettacolo cui assistemmo in Italia qualche anno fa. Per questo motivo ci fu soltanto possibile visitare e pregare nella chiesa ove sorgeva la casa di Anania, il sacerdote che battezzò s. Paolo.
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4. Eccoci in India. A Nuova Delhi, la capitale, le opere parrocchiali s'imperniano sulla scuola e perciò sono curate da istituti insegnanti, come quello dei Fratelli delle Scuole Cristiane, che compiono un gran bene fra la gioventù. L'India ha circa la stessa popolazione dell'Europa: quattrocento milioni di abitanti, di cui quattordici milioni sono cattolici. La diocesi di Allahabad conta otto milioni di abitanti di cui solo quattromila sono cattolici. La più grande pagoda indiana è incredibilmente vasta e ricca d'oro.
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5. L'India è la nazione dei grandi contrasti: immense ricchezze vicine a immensa povertà, e ciò a motivo delle caste. L'università di Allahabad è frequentatissima da studenti e studentesse seri e riflessivi e comprende fabbricati per una lunghezza di due chilometri. Vi passavo davanti spesso, perché è vicina alla casa dei nostri, e mi colpiva la serietà di vestito e di tratto di tutta quella gioventù.
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6. Ma appena fuori dalle porte della città, ecco la turba dei poveri, laceri ma modesti e assai coperti, che escono a migliaia dalle povere tane.
Sul mercato vi è di tutto, ma è così poco pulito che chi vuol mangiare con appetito, non deve andare in visita al mercato. Le vacche, essendo considerate animali sacri, passeggiano da padrone lungo le vie della città e fra i banchi dei venditori, mangiando la verdura più bella senza che nessuno osi dar loro uno spintone. Il caldo dell'India è eccessivo: si misurano anche sessanta gradi di calore. La notte occorre prendere riposo all'aperto e di giorno vestire un abito bianco. I principi morali degli indiani naturalmente sono assai depravati.
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7. Dall'India sono passato nelle Filippine, il paese più cattolico dell'Oriente. Su venticinque milioni di abitanti, diciotto milioni sono cattolici. Vi sono molti protestanti, ma presso i cattolici vi è splendore di funzioni ed un'ottima organizzazione. Anche nelle Filippine in generale il caldo è assai forte. In India dimenticavo di dire che non vi è caldo dappertutto, ad esempio sulla catena dell'Himalaja certamente non fa caldo, così sul Tibet ed altre regioni montagnose o di collina.
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8. Ed ecco il grande Giappone: dei settantacinque milioni di abitanti, solo centoventimila sono cattolici e questi così dispersi che nemmeno si trovano! La capitale è Tokio, con otto milioni di abitanti, città immensa ove non si vede che un campanile. La cattedrale cattolica è bassa e vale poco, mentre numerosissime e ricche sono le chiese indigene. Le religioni sono due: lo scintoismo e il buddismo. Gli scintoisti sono gli antichi adoratori dell'imperatore e i buddisti i figli di Budda. In pratica sono tutti dei materialisti e cioè si dedicano ai propri comodi ed a godere la vita. Questo è avvenuto specialmente dopo l'entrata degli americani che hanno dato al paese la libertà di culto.
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9. Avevamo vicino a casa una pagoda assai bella le cui campane suonavano più volte al giorno, senza che mai nessuno entrasse a pregare. I sacerdoti che abitavano lì presso e che evidentemente erano incaricati dell'esercizio del culto, andavano a fare i loro affari. In altri tempi i giapponesi erano assai intolleranti del cattolicesimo. Dal tempo di s. Francesco Saverio il Giappone ha dato alla chiesa più di un milione di martiri.
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10. Il Giappone è un paese civile, di gente pulita, che ama i fiori e la musica, stima l'istruzione ed ha una intelligenza particolarmente imitativa non tanto creatrice.
I giapponesi guardano attentamente l'europeo per imitarlo; prendono una macchina assai complicata, la smontano, la rimontano, e, copiando i singoli pezzi, la rifabbricano. E' gente piccola, dagli occhietti a mandorla che, andando a far visita, premette inchini, almeno per dieci minuti, prima di cominciare a parlare; che appiè della scala ti fa trovare un paio di sandali perché ti tolga le scarpe che hanno calcato la strada; che si veste volentieri all'europea.
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11. Fabbricano le case in poche ore, le smontano e le portano altrove quando occorra. Sono case di legno che lavano anche all'esterno, il legno viene dalle molte foreste. Oggi un bel numero di giapponesi chiede di essere istruito nella religione cattolica. Nelle nostre case vi sono rari pagani, e la stessa propaganda della stampa si dirige ai pagani. Le suore prima avevano un po' di timore ad andare in giro, ma poi hanno potuto constatare quanto sono buoni ed ospitali gli stessi pagani i quali offrono sempre il vitto, l'alloggio ed hanno grande rispetto.
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12. Il maggior tempio buddista è tutta una montagna su cui predomina un grandioso edificio dedicato agli ottantamila dei. Ho voluto visitare il tempio. E' come un grande museo religioso. Mi è venuto vicino un tale vestito di bianco, era uno studente di teologia. Però la comunità dei sacerdoti, che contava quattrocento persone, si è ridotta a soli quaranta dopo l'entrata degli americani.
Il Giappone ha press'a poco il clima di Roma. Mentre in India i preti sono vestiti di bianco, in Giappone sono tutti in borghese.
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13. Tutti i paesi dell'Oriente danno tante vocazioni femminili. I motivi sono due: la giovane è monda e docile, e in genere sente la pietà. Questo in India, Cina e Giappone.
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14. La Cina è immensa e conta circa cinquecento milioni di abitanti. Nonostante ogni tentativo non ho potuto recarmi laggiù a causa della guerra in atto.
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15. Tornando alle giovani, vi è anche un motivo umano per cui facilmente aderiscono all'invito di seguire noi, pur essendo pagane: la donna è trattata dall'uomo come un cavallo, una bestia da soma.
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16. La religione cattolica in Giappone è stimata, perché si dice che ha il pregio di formare dai più teneri anni, da quando cioè la mamma continuamente sprona il suo bambino a diventare grande.
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17. Dal Giappone, attraverso il Pacifico ho raggiunto la città di san Francesco in California. Lì è tutta ricchezza e gran progresso. E poi via verso il Messico.
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18. Nello stato del Messico l'ottantanove per cento degli abitanti sono cattolici, gli altri in maggioranza sono protestanti. Ma nonostante il popolo sia profondamente cattolico, il governo è ostile alla religione; è massonico. Quindi nulla appare di ciò che è religioso; non abiti ecclesiastici, non processioni, né sepoltura. Bisogna starsene da parte se non si vuol suscitare, alla prima occasione, una persecuzione forse crudele come l'altra.
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19. Si vedono soltanto le suore di carità perché tutte le altre sono in borghese. Le suore di carità essendo state invitate dal governo per l'assistenza negli ospedali, chiesero il privilegio dell'abito e fu loro concesso.
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20. Ho visitato la tomba di Padre Pro. Egli è assai venerato e la sua fossa è mèta di un continuo pellegrinaggio, non tanto per i supplizi che subì il Padre, perché non furono affatto dei peggiori, ma per la sua fama di santità. Bisogna sentire quali orrori provarono molti iscritti all'Azione Cattolica prima di essere uccisi: cose da far rabbrividire!
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21. Poco distante dalla tomba del Padre Pro, scorgesi quella di Calles. La gente la schiva come un abisso e i bambini hanno paura di accostarvisi. Calles fu il grande persecutore e lo stesso tiranno di Padre Pro, ma quale differenza! Egli morì ammalato di lebbra, abbandonato da tutti per timore del contagio.
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22. La città di Messico, che è la capitale dello Stato, sorge ad un'altezza di duemilatrecento metri sul livello del mare. E' ricchissima ed ha delle splendide chiese spagnole, ma purtroppo forse è la città più corrotta che esista. Molte suore in borghese gestiscono scuole ove si compie un gran bene, ma sempre nascostamente e con mille astuzie, causa l'ostilità continua del governo. Per abituarsi a quel clima bisogna avere il cuore ben sano e resistente.
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23. La sola capitale ha millecinquecento sale di cinema; ventotto in una sola strada. E' un po' come nel Giappone, vanno tutti a scuola, ma anche tutti al cinema. Ho celebrato nel santuario di N.S. di Guadalupe e naturalmente vi ho ricordato tutte. Questo santuario, meno grande di quello nazionale dell'Argentina, è assai ricco e particolarmente caro perché collegato in molti modi con la storia dei gloriosi martiri messicani. Bisogna vedere che entusiasmo c'è lassù. E quanta graziosità di balli locali (che sono una specie di ginnastica indigena), di poesia, di gentilezza.
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24. Fui poi negli Stati Uniti, che per più di metà non sono cattolici, e cioè ventisei milioni di cattolici e ventisei milioni no. Le suore negli Stati Uniti hanno molte scuole. Sono attivissime le compagnie, ad esempio quella del santissimo Sacramento e la Legione di Maria, che compiono opere nascoste, ma utilissime alla chiesa cattolica. Come sono fervorosi quei fedeli che vi si iscrivono!
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25. Ed ecco il Canadà che, su otto milioni di abitanti, ne ha cinque di cattolici. Lì si è ferventi e organizzati assai bene. La diocesi di Sherbrooke, ove sono i nostri, sembrerebbe la nostra Bergamo per fervore di opere.
Vi sono delle scuole magnifiche in cui si prodigano molte congregazioni insegnanti, specialmente non clericali quali: i Fratelli delle Scuole Cristiane, i Fratelli Maristi, i Fratelli di san Gabriele e quelli di san Francesco di Sales.
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26. Finalmente arriviamo nel Portogallo ove ho avuto la grazia di celebrare a Fatima. Il santuario è una cappelletta piccolissima, simile a questa cappella della Madonna, ma ora stanno eseguendo dei lavori grandiosi per un santuario immenso e splendido. Quel giorno c'erano un pellegrinaggio francese ed uno italiano. Il Portogallo ha come religione principale la cattolica, però il governo anche lì è anticlericale, e ciò spiega la grande scarsità di preti i quali, poi, sono vestiti in borghese, e la scarsità anche di suore, quindi una grande ignoranza.
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27. Pregate per le vocazioni. Mirate a tutte queste immense regioni e domandate con fede la conversione dei peccatori. Dite spesso: "Venga il tuo regno o Gesù! Si faccia finalmente un solo ovile sotto un solo pastore!".
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28. Parlandovi dell'Oriente che tanto mi sta a cuore, non vi ho detto che esso conta un miliardo e duecento milioni di abitanti e cioè più di mezza umanità. Di questa enorme turba, solo trentacinque milioni sono i cattolici. E andando in giro non si trova un sacerdote, perché quei pochi che vi sono si perdono in territori senza fine.
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29. E' difficile la conversione dei musulmani ma più ancora quella dei disonesti. Preparatevi alla vostra bella e grande missione: come Gesù, andrete di borgo in borgo. Imparate di tutto. In alcuni luoghi la gente si prende con la musica, in altri con l'arte, la scuola, il ricamo. Chi sa molte cose, ha la rete più grande per pescare. Imparate tanto, di tutto. E vi benedica il Signore.

San Pietro - Massa Martana (PG)
26 luglio 1949

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23 Massa Martana (PG), S. Pietro, 26 luglio 1949