Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

55. LA LIBERTA' DELLA LEGGE55
1. Vi è un detto pagano il quale è anche molto cristiano: "Servi legum sumus ut liberi esse possimus". "Siamo servitori delle leggi per poter essere liberi". Questo detto è vero per la religiosa, ma specialmente per la Pastorina, che dev'essere la più osservante per essere la più libera. E' difficile conciliare l'ira con la dolcezza, lo zelo con la prudenza, l'apostolato con la preghiera.
~
2. "Il mio cibo è fare la volontà del Padre mio che è nei cieli" (Gv 4,34), "fare la volontà del Padre" (cf. Gv 4,34). "Quae placita sunt ei facio semper" (Gv 8,29).
~
3. Gesù a dodici anni va a Gerusalemme e si ferma al tempio per disputare coi dottori della legge. A Maria che gli chiede spiegazione, dice: "Non sapevate che io devo occuparmi delle cose che spettano al Padre mio" (Lc 2,49). Gesù osservantissimo, fedelissimo osservatore della legge, va al tempio. All'inizio della sua vita pubblica si ritira nel deserto, poi chiama gli apostoli, e predica liberamente. Gesù sulla montagna si trovò in mezzo ad una moltitudine, ma scelse dodici che volle e li chiamò liberamente apostoli. Questo titolo onorifico lo inventò Gesù stesso.
~
4. Libero andò da una regione all'altra, a Betania, a Cafarnao, a Gerusalemme, sempre con libertà. Al tempio scacciò con le funi i venditori, dicendo: "Avete fatto della mia casa una spelonca di ladri. La mia casa è casa di orazione" (Mt 21,13).
~
5. Diceva a tutti con libertà quel che conveniva: ai piccoli, ai grandi, ai poveri, ai ricchi; prendeva la Bibbia e la migliorava, la perfezionava. Ecco la grande vostra missione: essere le più osservanti della legge, delle cose minute, e nello stesso tempo le più libere. Voi non siete minuziose e legate, dovete avere grande libertà di movimento, ma questo vi sarà utile e non rovinoso solo se sarete delicatissimamente osservanti.
~
6. Voi avete tre ordini di opere: di istruzione di formazione e di santificazione. Tutti gli apostolati sono vostri; scegliete con massima libertà le opere più utili ed appropriate. Alle volte sono le cose più disperate: siate elastiche, pronte, non legate. Ci saranno molti pericoli se non siete obbedienti, osservantissime, delicatissime; pericoli di dissipazione, di ritardi, di rovine.
~
7. Siate fedeli, serve delle vostre regole, del vostro spirito. Presto a letto e presto fuori di letto per correre a Gesù. Attente e non cedete. La suora non è una nottambula, neppure nel bene. Entrate in intimità con Gesù: meditazioni profonde, mente a mente, cuore a cuore con Gesù; egli vi penetrerà l'anima, la vita. Correggere, assistere, sgridare, anche i superiori, se ci fosse bisogno.
~
8. C'è un grande pericolo di sentire tante cose da chi è amico, da chi vuol far da guida: sarete spinte a destra ed a sinistra, e qualche giorno proverete disorientamento. Se però farete la visita e l'esame di coscienza saprete conservare la via retta. Voi sapete quale è il vostro spirito; avanti in quello, non lasciatevi spingere e girare come banderuole. Il vostro spirito saprà tutto utilizzare per il bene se voi avrete fedeltà alla pietà. Quando sentirete dire che una pastorella ha diminuito di una Ave o abbreviato di cinque minuti la visita, sarà una disgrazia.
~
9. D'altra parte ci vuole elasticità; se i bambini vanno assistiti assai presto, siate elastiche a spostare l'orario della visita, ma mai a tralasciarla. E se un giorno, sovraccariche di lavoro, avete dovuto tralasciare la visita, l'indomani supplite con un'ora in più. E se in una casa filiale si tralasciasse la pietà, scrivere lettera chiusa a casa madre. Gran tesoro è la pietà. La casa senza pietà è poverissima, anche se adorna di marmi. Quanto bene vedrete! Una suora era chiamata la madre della parrocchia; tutti erano passati bambini tra le sue mani. Quando si presentava l'occasione aveva il coraggio di riprendere anche gli uomini. Era una donna capace di tutto, agile, elastica, piena di saggezza.
~
10. Abbiate il potere che vi viene dalla familiarità del conversare con Dio, avrete parole di fuoco. Abbiate il cuore di Gesù. La vostra porta sia aperta. Intervenite nei momenti di dolore, di peccato, di pericolo.
~
11. Abbiate il grande potere dell'essere caritatevoli; non impostazione, non alterigia. Ciò che rimarrà di voi non sono tanto le parole; queste giovano alle persone in formazione, ma in seguito è l'esempio che conta.
~
12. Era così venerato il can. Chiesa che tutti s'inginocchiavano come davanti ad un santo. Ecco il grande potere: non viene dal comando, dalla parola, dall'imposizione, viene dalla bontà, dalla carità, dall'orazione.
Avrete grande potere presso Dio e farete fare a lui ciò che volete, come la vergine alle nozze di Cana. Oh, se potete percepire questo diverrete potenti presso il cuore di Gesù. Non superbia, non imposizione, non alterigia, ma cuore umile.
~
13. E' grande grazia da chiedere sempre al Signore; l'osservanza, la fedeltà alla regola, per essere libere, forti ed efficaci nell'apostolato.
~
14. Se voi farete questo io benedico il vostro apostolato e sono sicuro che mandandovi dalle varie parti non si sbaglia. Se ogni giorno pregherete, sarete agili, efficaci, sante, pronte ed apostole. Come Gesù: "quando sarò innalzato dalla terra attirerò tutti a me" (Gv 12,32). Una suora, come santa Teresa, è padrona del cuore di Dio, la cui onnipotenza è a sua disposizione.
~
15. Il Signore vi benedica. Con perfetta osservanza e libertà di spirito, il vostro istituto fiorirà, vi moltiplicherete. Ve lo prometto, perché questo è nella natura delle cose.

San Pietro - Massa Martana (PG)
settembre 1949

~

55 San Pietro - Massa Martana (PG), settembre 1949