Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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43. GLI OPERAI DELLA MESSE43
1. La preghiera dominante nella giornata deve essere: "Mandate buoni operai alla vostra messe" (Mt 9,38).
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2. Diamo uno sguardo complessivo al mondo: esso si compone di due miliardi di uomini, di cui quattrocento milioni sono cattolici ed altri quattrocentomila sono complessivamente cristiani. In Italia la popolazione è nel novantotto e mezzo per cento cattolica. Fra i cattolici molti sono ferventi, con fede viva, altri vivono ai margini, senza frequentare i sacramenti. Chi illuminerà tanti pagani, maomettani, ebrei, atei e coloro che sono senza religione, come tanti del Giappone e degli Stati Uniti? Chi farà loro conoscere Gesù e indicherà le vie del paradiso, della salvezza? Chi li accosterà ai sacramenti e comunicherà loro la vita soprannaturale?
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3. Questo è il compito del Papa, vicario di Gesù Cristo, capo universale della chiesa centro della santità, e con lui i vescovi, che sono circa millesettecento, e i quattrocentomila tra sacerdoti religiosi e secolari. Si associano ad essi tutti coloro che fanno apostolato. Molti religiosi, medici, maestri, catechisti, membri dell'Azione Cattolica, e governanti cattolici che seguono i princìpi della chiesa. Tutti cooperano all'apostolato gerarchico.
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4. Nel mondo ci sono quattrocentomila sacerdoti, mentre per essere in proporzione numerosi come in Italia, ne occorrerebbero almeno due milioni. E perché si attenda a tutte le opere occorrono ancora almeno cinque milioni di suore. Esse devono preparare la via alle anime perché giungano al sacerdote. Esse sono mezzo e via di salvezza, come Maria. Dobbiamo noi interessarci delle vocazioni? Si, dobbiamo avere il problema vocazionario in capo ai nostri pensieri, come bisogno più grande attuale della umanità
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5. I sacerdoti sono i mediatori fra Dio e gli uomini. Esse intercedono presso Dio e predicano la divina parola; essi prendono da Dio la grazia che comunicano alle anime nella messa e nei sacramenti, e a lui presentano ufficialmente i bisogni del popolo.
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6. Con il suddiaconato c'è l'obbligo della preghiera del breviario, che la persona compie non come individuo ma come ministro di Dio. "Sic nos existinet homo ministros Christi et dispensatores mysteriorum Dei" (1Cor 4,1).
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7. Ci sia massima venerazione per il sacerdote; e se c'è un istituto che si debba distinguere nell'amore, nel rispetto, nella preghiera e collaborazione per il sacerdote è il vostro. Lo spirito della pastorella si misura dalla venerazione che ha per il sacerdote. Dobbiamo occuparci delle vocazioni specie con la preghiera, l'esempio e la parola.
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8. Gesù nella sua vita pubblica, in primo luogo, raccolse alcuni apostoli: Pietro, Giacomo, Giovanni, Andrea, Filippo. Poi incominciò col prodigio di Cana in Galilea per cui "crediderunt in eum discipuli eius" (Gv 2,11). Così gli apostoli, andando di città in città, predicavano e poi raccoglievano i migliori per consacrarli sacerdoti e vescovi. Il Papa s. Lino di Volterra fu ordinato da san Pietro e gli successe come vescovo di Roma.
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9. Pregate per le vocazioni per ogni apostolato ma specialmente per il vostro. La famiglia crescerà in opere e in meriti a misura che cresceranno le vocazioni. Ricercarle e formarle. Noi veniamo elevate a grande dignità: cooperatori di Dio.
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10. Includiamo oggi nelle nostre intenzioni questa in particolare: che ci siano sacerdoti e vocazioni per ogni apostolato. Il lavoro diretto sulle anime è d'immenso merito, è il lavoro di Gesù stesso nella sua vita pubblica, in cui egli fu maestro di fede, di morale, di preghiera.
Tra gli apostolati è nobilissimo l'apostolato pastorale.

San Pietro - Massa Martana (PG)
23 settembre 1949

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43 San Pietro - Massa Martana (PG), 23 settembre 1949