57. FORMARE LA VITA CRISTIANA571. Il primo apostolato della pastorella riguarda l'istruzione cristiana, il secondo la formazione cristiana e il terzo la santificazione.
Il Papa Pio XI scrisse l'enciclica "Divini Illius Magistri", che presenta Gesù grande educatore e maestro, modello dei genitori ed educatori.
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2. La parola educare deriva da "educere", che significa trarre fuori. Questa mattina parlavo con un marmista che deve lavorare al santuario Regina Apostolorum. Mi diceva che doveva andare alla cava, a Querceta per trarre con le mine un masso di marmo.
Il Papa ci ricorda che educare significa formare un buon cittadino, un buon cristiano, un buon figlio di Dio. Ma come si fa con questi ragazzacci brutti, sporchi; bisogna abbandonarli? No, ma prenderli come sono, quasi informi, e trarne buoni cittadini, buoni cristiani eletti per il cielo.
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3. Rendere i giovani virtuosi, formare la gioventù. Gli esempi ed i mezzi sono molti. Gli asili sono veri rifugi, luoghi di sicurezza, lungi dalle strade. Gli asili raccolgono talora bimbi appena nati, noi li raccogliamo dai tre ai sei anni. Paese che vai usanze che trovi. Abbiate un cuore largo, preparato a tutto. Per noi il metodo è unico: trarre tutti a Cristo, senza distinguere se sono piemontesi, siciliani, brasiliani o cileni. In questi asili si danno buone abitudini, si fanno crescere bene. Ricordo di qualche bambino dell'asilo che poi è diventato prete, avvocato, padre modello. Essi ricordano le suore come sagge educatrici, le quali, non avendo famiglia, sono le madri di una grande moltitudine.
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4. In un paese si celebrò il sessantennio di residenza di una suora. Quale esempio di pazienza, di assiduità. Il sindaco che le portava la medaglia era stato suo scolaretto. In un paese gli uomini di cinquanta a sessanta anni si confessavano come avevano imparato da piccolini da una suora. Quella suora aveva impresso se stessa in quei cuori.
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5. Doposcuola: luoghi ove i fanciulli fanno i compiti, stanno lontani dai pericoli, giocano. I genitori non hanno tempo di curarsi di loro, ma la suora sì. Saggi sono i bimbi che lo frequentano. Sono corretti dai difetti, pregano, si formano. I doposcuola per le classi elementari, per le scuole medie, e per le scuole superiori, soprattutto nelle città, sono molto utili. Nelle campagne c'è del lavoro anche per i ragazzi, ma nelle città il doposcuola è una salvaguardia.
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6. Dopolavoro femminile: i laboratori femminili servono direttamente per formare brave massaie, infermiere, ortolane. In un luogo le suore insegnavano a tenere le api, fonte di ricchezza per la cera e il miele. Nel dopolavoro si imparano giochi onesti, canti e musica; c'è una ricreazione onesta che toglie la gioventù dalle piazze e dai ritrovi pericolosi.
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7. Il Papa insiste tanto per l'Azione Cattolica. Essa si va sempre sviluppando ed ha dato frutti eletti. Alcune giovani dell'azione cattolica sono sapienti nella meditazione, nell'esame di coscienza; pazienti e giudiziose in famiglia e nel prepararsi alla vita, frutti veramente ammirabili. Poi ci sono molte altre associazioni che rendono le giovani più ferme, le aiutano ad avanzare nelle virtù e a prepararsi al futuro.
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8. Il cinema è un vero apostolato. Noi non abbiamo risparmiato né spese né sacrifici per esso, e abbiamo anche tre sacerdoti che si occupano solamente di quello. Il cardinale di Lisbona mi disse che una giovane del Portogallo era stata rovinata proprio dal cinema cattivo; d'altra parte oggi è inutile dire ai giovani di non andare, conviene sostituire con il cinema buono.
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9. Non raccomandiamo l'ignoranza, il cinema è istruttore ed educatore se è buono, pervertitore se è cattivo. Il cinema colpisce l'occhio, il sentimento, tutti i sensi. In molte parrocchie, i sacerdoti e le suore proiettano films educativi; o almeno che si astengono dal male.
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10. Osservavo a San Paulo nel Brasile, presso una parrocchia, verso le ore sette o otto di sera, una vera folla che usciva dal cinema. Alla stampa cattiva si oppone la stampa buona; al cinema cattivo, il cinema buono.
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11. Negli Stati Uniti ci sono centotrentamila suore che operano un bene immenso. E se nelle missioni invece di sessantamila suore fossero duecentoquarantamila e più, si potrebbero disporre per arrivare in ogni villaggio della Cina, dell'India, del Giappone.
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12. Ci sono sedicimila preti per un miliardo di uomini; cinquemila preti in Brasile per quarantacinque milioni di persone, quarantamila preti in Italia per quaranta milioni. Se manca il sacerdote, chi salverà? Invece dei quattrocentomila preti che ci sono nel mondo ce ne vorrebbero quattro milioni, e ugualmente ce ne sarebbero soltanto uno per ogni cento mila persone.
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13. Pregare per le vocazioni, maschili e femminili, religiose e missionarie. Per mia parte, vorrei che ci fosse in ogni parrocchia un gruppo di cultori di vocazioni che pregano, aiutano, sostengono, riparano i peccati del clero cattivo, curano il clero infermo. Questa compagnia dovrebbe chiamarsi della "Regina degli apostoli".
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14. Opere caritative: ricoveri, ospedali, infermerie, centri di carità. Oh, se ci fosse in ogni nazione un Cottolengo!
Le nostre case siano sempre un porto di mare, ove arrivano e portano offerte. Benedetta la mano della suora che dona in silenzio. "Non sappia la sinistra ciò che fa la destra" (Mt 6,3).
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15 Scuole parrocchiali: in America e in Francia ci sono le scuole parrocchiali. Ho visto un collegio di quattromila alunni ove insegnano le suore. Le suore che fanno queste scuole compiono un gran bene.
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16. Lavoro missionario: raduniamo indumenti per i poveri neri, abiti per i bambini della prima comunione, prepariamo abiti e camici per il missionario. In certe città questo aiuto riesce splendidamente.
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17. Servizio al clero: ora è prematuro per voi, ma vi sono luoghi ove certe suore fanno questo e solo questo. Un prete generoso dà tutto, senza pensare a mettere da parte un gruzzolo; e poi ha una vecchiaia misera e infelice. Il servizio al clero può essere prestato nei sanatori. Quale opera la cura del clero infermo.
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18. Aiuto a coloro che si trovano in pericolo, alla ricerca di un impiego.
Dal Veneto dieci-dodicimila fanciulle in cerca di lavoro vanno a prestare servizio in città; in bocca al lupo, s'abbandonano al vizio. Se invece le suore le collocassero in un lavoro più conveniente, le aiuterebbero. Quante buone persone si occupano oggi degli emigranti.
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19. "La messe è molta ma gli operai sono pochi" (Mt 9,38). Crescete e moltiplicatevi! Mi chiedevano: che cosa faranno le pastorine? A voi pare che abbiano poco da fare?
Pregate dunque il padrone della messe che mandi buoni operai.
San Pietro - Massa Martana (PG)
settembre 1949
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57 San Pietro - Massa Martana (PG), settembre 1949