Anno III - n. 7
S. PAOLO
[Alba 21 dicembre 1928][Comunicazioni]
Carissimi figli di S. Paolo,
Il Divin Maestro, coll'intercessione di S. Paolo e della Regina degli Apostoli ci ha visibilmente guidati e benedetti in questa ultima parte dell'anno. Si è veduto sempre meglio: che la nostra missione è santa e necessaria; che Gesù vuole illuminare; che le deficienze sono nostre.
Nella notte di Natale spero che tutte le anime siano innocenti attorno all'innocenza del Bambino. Confessiamoci bene, prima. Io raccoglierò, confido nel Signore, i cuori di tutti, i figli e le figlie di S. Paolo, tutti metterò nel calice santo, perché ci amiamo! e amiamo Gesù e amiamo le anime! e amiamo i voti e desideriamo il cielo.
Mi sta molto a cuore che ogni Domenica scriviate alla libreria ciò che si è venduto nella settimana.
Notiamo poi di aver la sufficiente cura della salute, pure esercitando la povertà.
Cosa santa è tener conto di tutte le osservazioni che si ricevono come pure dei consigli. Servono di esame di coscienza per la parte dell'apostolato, nella santa volontà di Dio!
È molto bene poi che continuiamo ad istruirci e imparare a servire bene, presto, con bel modo i RR. Parroci e fedeli.
Ed il nostro maestro che ci insegna con tanta grazia dalla paglia ci porti tutto quello che ci manca.
Benedicendovi e raccomandandomi alle vostre preghiere.
Dev. M. Alberione