Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XI N. 14 — 16 Luglio 1929 — C. C. Postale

UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO-STAMPA
PRESSO PIA SOCIETÀ S. PAOLO

Opus fac evangelistae (II Tim. IV, 5)



ALBA — Pia Società San Paolo — ALBA


OPERA DELLE DUEMILA SS. MESSE


Si possono iscrivere le famiglie in corpo con una sola offerta di L. 10. Non è necessario, quindi, ripetere l'offerta per ciascun membro della famiglia.
Qual è quella famiglia che non può fare un'offerta di L. 10 una volta tanto per godere del bene di sei Messe al giorno?

Zelatrici!

Vediamo con piacere aumentare il vostro numero, ma ad onor del vero, dobbiamo pure dire che non tutte si meritano tale titolo. Ah, se tutte foste veramente zelanti quanto maggior bene avreste compiuto! Pensate al paradiso, pensate che diffondendo l’opera delle Messe non chiedete la carità ma offrite un bene infinito e chiedete in cambio una minima offerta.
La sig.a Collino Camerana ha raggiunto le 107 iscrizioni.
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UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO – STAMPA

Opus fac Evangelistae (II Tim. IV, 5)



LE FESTE DI SAN PAOLO

Si svolsero durante la settimana dal 29 giugno al 7 luglio. Feste esclusivamente religiose, di molte preghiere, grazie e benedizioni.
Aprì le feste l'ordinazione di sei nuovi Sacerdoti della Casa di San Paolo, amministrata dal veneratissimo nostro Vescovo Mons. Giuseppe Francesco Re.
Di ciascuno pubblichiamo il nome:
D. Borio Carlo — D. Gilli Marcellino — D. Grossi Gaetano — D. Occhetti Placido — D. Peira Alfonso — D. Piazzo Michele.
Furono festeggiati il giorno della Commemorazione di S. Paolo, 30 giugno.
Durante la settimana celebrarono successivamente la loro Messa solenne. Nei discorsi infra missam, si svolsero i seguenti temi sul Sacerdozio: La preparazione al Sacerdozio, la santità del Sacerdote, la corona del Sacerdote, il Sacerdote e l'Eucaristia, l'Apostolato del Sacerdote, il Sacerdote di Maria.
Durante i Vespri solenni si parlò brevemente di San Paolo: L'Apostolo San Paolo e S. Pietro, S. Paolo durante il suo ritiro nel deserto di Arabia, il primo, secondo, terzo, quarto viaggio di San Paolo, il Martirio, la Gloria di San Paolo.
* * *

Nei giorni 1 e 2 luglio, un numero consolantissimo di figliuole delle due famiglie religiose femminili — Figlie di San Paolo e Pie Discepole — si consacrarono al Signore e vestirono la loro divisa. Tutte erano esultanti di santa letizia, di gioia soave ed ineffabile, di quella gioia «che il mondo irride, ma che rapir non può».
Eccone i nomi:
FIGLIE DI S. PAOLO — Camilla Maria De-Simoni — Vincenza Maria Molatore — Stefanina Maria Cillario — Imelda Maria Rocca — Lorenzina Maria Ligari — Teresina Maria Veglio — Costanza Maria Grasso — Dionisio Maria Capecci — Veronica Mario Rossi.
Ambrogio Biagina — Baima Luigia — Bassi Lucia — Benvenuti Anna Maria — Bertero Lucia — Biguante Lucia — Binello Caterina — Boassone Maria — Boffa Pierina — Coraglia Maria — Crosio Bianca — De Luca Addolorato — Dogliani Margherita — Dondi Tinetta — Dotta Albertina — Ferraris Carolina — Gerbino Aurelia — Gerlotto Margherita — Innocenti Rina — Roatta Bernardina — Simonato Maria — Virano Margherita.
PIE DISCEPOLE — Favato Ida — Cantamessa Carmela — Pistamiglio Corina — Ghiglione Mariuccia — Dogliani Maria — Boffa Giuseppina — Anselmo Giulia — Berardo Caterina — Servetti Libera — Bertero Rosetta — Messa Giovanna.
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Commoventissima riuscì la vestizione dei Discepoli (giovani operai), Mercoledì 3 luglio.
Nella preghiera e nel silenzio, coll’esercizio costante delle virtù nascoste, si erano preparati da lungo tempo a questo giorno fortunato.
Prima della vestizione spiegò il significato della funzione il Signor Teologo.
I Discepoli del Divin Maestro sono i religiosi
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laici della Pia Società San Paolo: «Essi, diceva il Signor Teologo, ci sono carissimi, perchè, sebbene ultimi nella esecuzione, furono i primi nell'intenzione. Difatti, già fin dal 1909 il primo pensiero della nostra istituzione fu di radunare un gruppo di anime che si dedicassero in modo speciale a riparare i peccati della cattiva stampa.
Ed ecco che oggi, dopo tante preghiere e tanti sacrifizi, il Signore ci concede la grazia che il primo gruppo di sette giovani si accostino all'altare per vestire la divisa che li indica morti al mondo e consacrati al Signore, per riparare gli innumerevoli peccati che si commettono specialmente colla stampa cattiva. E ripareranno in modo speciale colla vita mortificata e pia, coll'esercizio continuo delle virtù nascoste, impiegando le loro energie nel campo dell’Apostolato-Stampa.
Le loro devozioni principali sono: l'assistenza devota alla Santa Messa, e l'Esercizio della Via Crucis».
A loro l'augurio di un Apostolato fruttuosissimo e ricchissimo di meriti; e al Divin Maestro la preghiera che siano tanti suoi Discepoli e tali quali Egli li vuole.
Dopo la funzione li abbiamo visti lieti e soddisfatti, pieni di quella gioia celeste che inonda il cuore delle anime che si danno con generosità al Signore.
Eccone i nomi:
Sig. Raffaele M. Faoro — Sig. Gabriele M. Magnani — Sig. Giacomo M. Diatto — Sig. Giuseppe M. Boleja — Sig. Luigi M. Dardi — Sig. Isidoro M. Porello — Signor Alfonso M. Pavan.
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Sabato 6 luglio, si celebrò un funerale solenne in suffragio di tutti i Cooperatori e Benefattori defunti. Il Signore si degni di concedere loro il riposo eterno, e dal Cielo preghino per tutta la Famiglia dei Cooperatori e pei bisogni dell'Apostolato-Stampa.
* * *

Le Feste si chiusero domenica, 7 luglio, colla processione di San Paolo.
Riuscì grandiosa e devota. L'imponente sfilata dei giovani, Chierici e Sacerdoti, era seguita da buon numero di Cittadini Albesi e di Devoti di San Paolo. Le case prospicienti il percorso della processione erano tutte pavesate a festa.
Si rientrò nel Tempio cantando il Te Deum di ringraziamento e seguì la benedizione eucaristica in modo solenne.
In ultimo, processionalmente si entrò nella Cartiera e si benedirono le macchine.
* * *

Durante il corso delle Feste, numerosi furono i Cooperatori devoti partecipanti alle funzioni del mattino e del pomeriggio.
In modo speciale, consolante l'assistenza alle SS. Messe che ogni giorno si susseguirono ininterrottamente dalle ore 4 alle ore 11, e la frequenza ai SS. Sacramenti.
Ed ora un bel «Deo gratias» per tutte le grazie che il Divin Maestro si degnò di concedere per intercessione di San Paolo alla Pia Società, all'Apostolato-Stampa, a tutti i nostri Carissimi Cooperatori.
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L'Arcivescovo di Milano
per la BUONA STAMPA

Il delegato arcivescovile della Società Diocesana Buona Stampa di Milano ha ricevuto la seguente lettera da S. Em. il Cardinale Schuster:
«Rev. Don Fusi,
«Che dirle? Che la buona stampa oggi è chiamata ad adempire il messaggio profetico: «Clama, ne cesses; quasi tuba exalta vocem tuam».
Di fronte allo sfacelo che prepara alla Chiesa e alla Società la stampa cattiva, l'apostolato della stampa buona diviene per i cattolici non soltanto il mezzo più normale di penetrazione evangelica, ma un sacro dovere di difesa e di protezione di tante anime esposte al pericolo di perdere, per lo meno, il vivo senso di Cristo nella pratica integrale dei doveri che impone la nostra S. Religione.
Dio benedica quindi e secondi i santi propositi di codesta benemerita Società, ai cui membri volentieri ripeterò quello
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della liturgia: habituri, si fideliter et utiliter impleveritis officium vestrum, partem cum Iis qui Verbum Dei, bene administraverunt ab initio».
Raccomandandomi alle sue sante preghiere, mi confermo nel Signore devotissimo servo. — Vesc. ALFREDO ILDEFONSO Arcivescovo Eletto di Milano».
Questa lettera è una evidente esaltazione dell'opera della stampa cattolica ed un riconoscimento dell'utilità dell'apostolato che va compiendo la Società milanese della Buona Stampa.

Tu es sacerdos in aeternum!

Sabato 29 Giugno, dalle mani di S. E. Mons. Vescovo furono consacrati sei novelli Sacerdoti della nostra Casa. Assistevano alla Sacra Ordinazione i Chierici della Pia Società S. Paolo, i genitori fortunati degli Ordinandi con largo stuolo di parenti e benefattori tutti visibilmente commossi.
A sera, dopo il canto dei Vespri, nella Chiesa di San Paolo, il Rev.mo Sig. Teologo rivolse parole di augurio ai novelli Sacerdoti, di incoraggiamento ai Chierici e i giovani, di ringraziamento ai parenti e benefattori presenti. Quindi seguì la commovente cerimonia del bacio delle Sacre mani.
***

Nella mattina di Domenica 30 giugno i novelli Sacerdoti celebrarono per la prima volta il S. Sacrificio nella Chiesa di S. Paolo. I giovani fecero a gara per poter servire ed assistere alle prime Messe.
Alle ore 9 celebrò la Messa solenne il Sacerdote D. Borio assistito dal Maestro Sac. Dott. D. Costa. Al Vangelo disse brevi parole di circostanza il Maestro Sac. D. Ghione
Alle ore 12 tutta la Casa si radunò per il pranzo nel grande refettorio adorno di quadri, festoni e bandiere. I novelli sacerdoti vennero accolti con frenetici e prolungati applausi.
Alla frutta fu letta la lettera di augurio che fece risaltare la grandezza e dignità del sacerdozio; quindi furono declamate due belle poesie appositamente composte. Parlarono ancora il M. Sac. D: Marcellino augurando ai giovani di poter giungere tutti alla sospirata ed invidiata meta ed il M. Sac. Chiavarino parlando dell’inestimabile grazia e fortuna di essere sacerdoti.

In fine il Novello Sacerdote Don Borio portò il saluto della Casa di Roma, ringraziò commosso della bella dimostrazione e ricordò come i novelli sacerdoti metterebbero in ogni Messa speciale intenzione perchè tutti i chiamati corrispondano alla Vocazione superando tutti gli ostacoli e le difficoltà. Terminò impartendo la benedizione sacerdotale.
La bella ed indimenticabile giornata si chiuse col canto dei Vespri seguito dalla benedizione solenne del SS. Sacramento.
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Sei messe di più ogni giorno! quale fonte di grazia per la Casa, per i Cooperatori e benefattori tutti!
Sei volte di più ogni giorno Gesù chiamato dai Sacerdoti discende e s'immola sui nostri altari per l'Apostolato Stampa, per la salvezza delle anime, per riparare al Cuore SS. di Gesù le innumerevoli bestemmie, errori ed oscenità della stampa perversa, per la conversione di tanti scrittori e stampatori, ciechi ministri di satana, falsi maestri, che hanno oggi alzato la cattedra contro il Divin Maestro Gesù; affinché si adempia quanto chiediamo insistentemente al Signore: «...si moltiplichino nel mondo i Sacerdoti, i Religiosi, le Religiose consacrate a diffondere la dottrina di Gesù a mezzo della stampa; perchè gli scrittori ed operai di questa stampa, siano santi, pieni di sapienza, e di zelo per la gloria di Dio e la salvezza delle anime... ».
Sei penne di più si intingeranno per far
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conoscere al mondo Gesù Via, Verità e Vita. Sei nuovi Apostoli della stampa scendono in campo a combattere per il Vangelo contro l'immane torrente di stampa perversa che allaga il mondo. Tutti Cooperatori si uniscano alla Casa nel ringraziare il Signore per così segnalata grazia.

Date alla Chiesa
un sacerdote della Buona Stampa

Come divenni sacerdote

Il celebre e dotto cardinale Pie arcivescovo di Poitiers, parlava un giorno ad un gruppo di signore, sulle vocazioni ecclesiastiche.
«Signore, diceva, io conobbi e conobbi molto bene, un povero bimbo nato in un villaggio vicino a Chartres, che aveva un ardente desiderio di essere sacerdote; ma i genitori erano miserrimi e non potevano mandarlo agli studi, anzi lo lasciarono orfano in tenera età.
«Un giorno, era l'Epifania, il bimbo entrò nella cattedrale di Poitiers e si empì la fantasia ed il cuore della magnificenza del culto della Chiesa. Un desiderio cocente, uno struggimento di ansia, un consumìo di speranza gli strinsero il cuore, gli salì alla gola un gruppo di pianto ed uscì cogli occhi gonfi.
«Sulla piazza lo vide una povera donnetta, una venditrice di fiori e: — Perché piangi, piccolo?
«— Vorrei essere sacerdote: ma sono povero.
«— Ti aiuterò io.
«La povera donna si strappava il sonno dagli occhi, passava parecchie ore della notte a cucire per mantenere nel seminario il suo abatino.
«Signore, conchiudeva con le lacrime agli occhi il cardinale Pie, la povera donna, Mile Mariette, è morta; quel bimbo fu sacerdote, fu vescovo, fu cardinale e sono io che vi parlo, io, il vostro cardinale…».
Chi sa mai, quello che frutterà il soldino dato al chierico povero?

BORSA DI STUDIO
Madonna del Buon Consiglio

Molti Seminari ed Istituti per le vocazioni sacerdotali e religiose, hanno per protettrice Maria Vergine, invocata sotto il titolo di Madonna del Buon Consiglio. Perchè è Maria che ottiene il dono del consiglio, che suscita, chiarisce, aiuta e dà forza e coraggio a seguire la vocazione.
È antichissima la divozione alla Santa Madonna del Buon Consiglio — L'immagine che La rappresenta, è fama chi apparisse in Genazzano nella diocesi di Palestrina, (provincia di Roma) tre secoli fa, sotto il pontificato di Paolo II. E Leone XIII, per accrescerne sempre più la divozione, ne inseriva il titolo di «Mater Boni Consilii» nelle Litanie.
Nell'Epistola della Messa che si celebra in suo onore, la Chiesa ci fa leggere un tratto del
«Libro della Sapienza»: «...Io Madre del bell'amore, del timore, della scienza e della santa speranza. In me tutta la grazia della via e delle verità, in me ogni speranza di vita e di virtù. Venite a me voi tutti che siete presi dall'amore di me, e saziatevi dei miei frutti. Poiché il mio spirito è più dolce del miele... Chi mi ascolta non sarà confuso; e chi opera per me, non peccherà. Chi mi illustra avrà la vita eterna».
Quante belle grazie, grazie specialissime, concederà la SS. Vergine alla Pia Persona che volle fondare e completare una borsa di Studio in Suo onore e sotto sì bel titolo! Ci auguriamo di cuore e preghiamo che il suo Sacerdote sia tutto di Maria!
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S. VANGELO – DIVIN MAESTRO – BIBBIA

In ogni famiglia dei nostri Cooperatori vi dovrebbero essere i seguenti libri:
Il S. Vangelo e gli Atti degli Apostoli.
Il Divin Maestro (Vangelo unificato).
La Bibbia delle Famiglie.

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INDULGENZE DEL MESE

25 Luglio: S. Giacomo Apostolo.
Una speciale indulgenza plenaria viene concessa ogni volta che i Membri e Cooperatori faranno un'ora di adorazione davanti al SS. Sacramento e pregheranno secondo i fini della Pia Società.
Indulgenza plenaria in articulo mortis ai Membri e Cooperatori, che confessati e comunicati, o almeno contriti diranno devotamente colle labbra o col cuore il Santo Nome di Gesù ed accetteranno pazientemente la morte dalle mani del Signore in pena dei propri peccati.
Parziale di cento giorni da lucrarsi dai Membri e Cooperatori, ogni qualvolta diranno, con cuore contrito, qualche preghiera secondo il fine della Pia Società San Paolo, o presteranno un aiuto: lavoro, elemosina, offerte ecc.
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«Aiutare la Buona Stampa!... ecco un grande Apostolato, l'Apostolato moderno e degno, se l'autorità suprema lo credesse opportuno, di venire stabilito come precetto della Chiesa».

WINDHORST.

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UNIONE DI PREGHIERE

Per tutte le persone che si raccomandano offriamo al Signore tutto il bene e le azioni che si fanno in Casa, e le raccomandiamo alle preghiere dei Cooperatori.
Il Tempio a S. Paolo che abbisogna ancora di molte grazie — S. S. Pio XI — L'Apostolato della Buona Stampa — L'incremento della Pia Società S. Paolo — La diffusione del culto al Divin Maestro, alla Regina degli Apostoli, a San Paolo Apostolo, ecc. — L'Opera delle Vocazioni religiose all'Apostolato-Stampa — L'Opera delle 2000 SS. Messe — La diffusione del S. Vangelo e della Sacra Bibbia — L'Apostolato del Libro — L'Opera dei Bollettini Parrocchiali — I Cooperatori, Scrittori, Collaboratori, ecc. — L'Associazione Generale Biblioteche — I Centri di Diffusione — I Periodici settimanali e mensili — Una povera inferma — Una grazia importantissima — Una promozione — Grazie speciali — Una Maestra per una grazia importante — Un Cooperatore per diverse grazie — Una guarigione di occhi — Una grazia temporale — Tre grazie — Una Cooperatrice per la perseveranza nel bene di persone care e grazie argenti. — Una guarigione — Una Cooperatrice per una grazia importantissima — Una guarigione spirit. e temp. — La guarigione d'una mamma — Una Cooperatrice che si raccomanda — Una guarigione — Una Famiglia sconsolata per la perdita del figlio. — Una mamma per una grande grazia.
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Maria Regina degli Apostoli

(Continuazione)


LE RAGIONI DEL TITOLO: Maria Regina degli Apostoli, perchè esercitò in sommo grado tatti gli Apostolati.

L'apostolato è il mezzo con cui Gesù Cristo entra nei cuori. L'Apostolato quindi è vasto come il mondo, secolare come la famiglia umana, immenso e vario come i bisogni della vita degli uomini. L'Apostolato ha le proporzioni della Chiesa, che si dice apostolica non solo perchè poggia sul fondamento degli Apostoli, ma perchè è perennemente feconda di apostolato.
L'Apostolato è più che lo zelo, lo vedremo: lo zelo è parte. L'apostolato non è solo predicazione, la predicazione è uno dei mezzi. S. Margherita Alacoque, questa figlia di S. Francesco di Sales, l'Apostola della divozione al Sacro Cuore, non predicò, non uscì dal Monastero, e quanto è apostola!
Nella Chiesa le forme dell'apostolato sono molteplici. Si possono raggruppare in cinque grandi rami: Apostolato della preghiera, della stampa, dell'esempio, della parola, delle opere. Li considereremo separatamente. In ogni tempo e secondo i luoghi ciascuno si concretizza secondo i bisogni.
L'Apostolato di Maria è un apostolato universale, sia per il tempo, sia per la necessità, sia per i luoghi, sia per le forme.
Lo vediamo alla luce dei principi e alle testimonianze dei fatti.

I.o La varietà mirabile e divina dell'Apostolato nella Chiesa.

Risulta da due elementi reali, e basterebbe da sola a provare la divinità della Chiesa. Nessun governo è così pronto ai bisogni dei sudditi, nessuna mamma è così pronta a tutte le necessità dei figli.
Un elemento è statico, diremmo: l'uomo è finito e le situazioni degli uomini sono molte, e i tempi si svolgono e le condizioni si mutano.
Un elemento è dinamico potenziale: l’ineffabile meravigliosa capacità della Chiesa di adattarsi a tutti i tempi, di penetrare tutti gli stati sociali, di assorbire e di santificare tutta la vita degli uomini.
Perciò gli apostoli non mancano mai, per istaurare il mondo in Gesù Cristo come non mancarono mai i profeti per disporre il mondo al Messia.
Ma gli Apostoli come lo erano i profeti, sono tutti determinati. Anche i primi, gli apostoli del fondamento, erano determinati. S. Pietro instaurò in Gesù Cristo la sinagoga; S. Paolo instaurò in Gesù Cristo le nazioni dei gentili; e Dio stesso li chiamava ad una missione speciale; S. Giovanni organizzò le Chiese.
Abbiamo poi avuto l'apostolo della carità fraterna, S. Francesco d'Assisi; l'apostolo del rosario, S. Domenico; l'apostolo della beneficenza, S. Vincenzo de’ Paoli; l'apostolo dei giovani, il B. D. Bosco; l'apostolo della vita spirituale, S. Ignazio; l'apostolo della Francia, S. Remigio; l'apostolo della Germania, S. Bonifacio.... e sono tanti gli apostoli viventi: e la fioritura dell'apostolato è magnifica, imponente, proprio divina! Oggi abbiamo il reale apostolato della Buona Stampa.
Gli apostoli di Gesù, gli apostoli successivi, hanno applicato in una parte la redenzione, hanno commentato colla loro vita un verso del Vangelo del Divin Maestro.
S. Paolo commenta: «Io ho ancora molte pecorelle che non sono di questo ovile, e bisogna condurvele» e in modo particolare interpreta la misericordia del Cuore di Gesù per i gentili.
S. Vincenzo de' Paoli commenta: «Io ho pietà di questa turba», interpreta il cuore di Gesù per la moltitudine dei poveri!
Il B. Don Bosco commenta: «Lasciate che i fanciulli vengano a me», e interpreta la bontà del cuore di Gesù per i piccolini!
Tutto l'apostolato sarà una gran proiezione di Gesù Cristo, Divin Maestro e Salvatore.

II.o Tutto l'Apostolato si concentra in Maria Santissima Regina degli Apostoli.

«Chi trova me, trova la vita», è la parola rivelata che pronuncia le labbra della Madonna.
Rileviamo un fatto: l'apostolato della S. Madonna vivente su questa terra è raccolto, intimo com'era piccolo Gesù, come era bambina la Chiesa nascente, l'apostolato che non si vede e che spesso non si conosce, è tante volte più fecondo: quello di Maria è stato come il granello di senape, e non cessa di crescere e di produrre frutti.
Rileviamo ancora: l'apostolato della S. Madonna partecipa della natura della creazione, della natura della redenzione: non tutti gli uomini non tutti i tempi, non tutti i popoli, non tutte le necessità della vita ebbero allora, Maria vivente, a godere l'influsso dell'apostolato della S. Madonna: perchè allora non v'erano: perchè non tutti gli uomini vissero con Maria, perchè non tutti i tempi erano in quel tempo; perchè non tutti i popoli si trovavano a Gerusalemme, o a Betlem, presso a Maria, perchè non tutte le circostanze erano là presenti...
Man mano però che vengono gli uomini, si succedono i tempi e nei tempi i popoli, e si realizzano le circostanze: uomini, popoli e tempi e circostanze ricevono l'influsso dell'apostolato di
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Maria Regina degli Apostoli. Per questo Maria è vivente in Cielo come Gesù Cristo, per continuare l'apostolato.
È come il sole l'apostolato della S. Madonna; man mano che gli oggetti si fanno davanti ricevono i raggi benefici di luce e di calore e di salute.
Ancora un rilievo: le glorie di Maria, la vita di Maria, non fu tutta scritta da quelli che la conobbero: come non fu tutta scritta la vita di Gesù Cristo.
Tutto il dogma e l'apostolato mariano fu affidato alla Chiesa: ma i primi uomini non tutto conobbero, perchè molte cose riguardavano gli uomini di poi; molte cose non scrissero perchè vive e palpitanti e non erano proprio necessario fissarle: le scrissero di poi i Padri queste verità mariane: meglio, ne redassero l'atto: il loro testimonio unanime che la Chiesa tiene così, è verità e documento di fatti.
Ed ecco la luce dei fatti. I profeti non mancarono mai nel popolo di Dio, vedevano in Maria ordinati tutti i tempi di preparazione e di aspettazione del Messia. Gli Apostoli, che non mancano mai nella Chiesa, e per nessun bisogno invocano tutti Maria come protettrice di ogni singola missione, riconoscono tutti Maria Madre della loro vocazione, custode, maestra, regina, ancora nel singolo apostolato! È un fatto imponente, un fatto universale, un fatto eloquente della Chiesa!
Maria è quella che infrange tutte le eresie, Maria è la stella che guida nelle missioni cattoliche, Maria è la Regina della Buona Stampa.
S. Domenico comincia dalla Madonna, S. Francesco comincia dalla Madonna, S. Ignazio comincia dalla Madonna, il B. Cottolengo comincia dalla Madonna, D. Bosco comincia dalla Madonna, e noi, i più piccoli, siamo nati ai piedi di Maria, e abbiamo la nostra Madonna: e tutti hanno la loro Madonna... della Provvidenza, della Salute...
In Maria si concentra l'apostolato universale, e l'aiuto universale per l'apostolato. È la posizione di Maria: è il posto determinato a Lei dal Signore, è la sua vocazione: l'abbiamo già visto, lo considereremo ancora.
Oh! come si avanza grandiosa la figura apostolica di Maria, che non si svolge in un campo determinato di bene, ma forma Gesù Cristo principio e tesoro di tutto il bene! Maria che non educa i Sacerdoti e i Missionari, ma ci dà e ci educa Gesù Cristo, da cui ha origine e forza la vocazione di ogni missionario, di ogni sacerdote, tutto il sacerdozio!
La regina Saba e i principi d'Oriente venivano da lontano per ammirare la sapienza e le grandezze del Re Salomone, e Maria è Regina più grande e feconda di bene del figlio di Davide suo antenato.
Amiamo di chiamar Maria Regina, di cantare a Maria Regina, di onorare Maria Regina: ci siano famigliari le lodi «alla bella Regina».
Onoriamo l'universalità dell’apostolato di Maria Regina degli Apostoli, pregando di imitarla nel più largo apostolato possibile: cercando di imitarla nel più profondo apostolato. Oggi il re dei tempi, e il re degli apostolati, è l'apostolato della buona stampa. È l'apostolato moltiplicatore: moltiplica le voci che parlano, moltiplica gli esempi di virtù, moltiplica i cuori che ascoltano, moltiplica i paesi che sentono: non chiama, ma va a trovare: e si fa vicino nei tuguri proibiti, a tutte le borse, anche a quelli che non lo vogliono: non passa ma resta.
È il più creduto, il più efficacie, forma l'ambiente, domina la situazione.
A questo apostolato Maria, da cui ogni vocazione dipende, da cui ogni missione è compiuta, ha chiamato pur noi, piccoli, cose che non sono: per farci così grandi, così vicini, così simili a Lei.

(Continua).


Stampa e quattrini

Mentre i cattolici, un po' dovunque, lavorano per attrezzare sempre più la loro stampa secondo le esigenze del momento che si fanno sempre più gravi ed impellenti, è interessante seguire gli sviluppi dell'altra stampa, quella avversaria.
Una importante segnalazione ci viene dal Belgio dove liberali e socialisti, decisi a scrollare la falange cattolica, vanno producendo enormi sforzi per agguerrire i loro giornali. In poche settimane il velenoso «Peuple» ha infatti raccolto tra le schiere dei suoi lettori la somma di franchi 951.952.
Ora è la volta del foglio socialista delle Fiandre il «Vooruit». Il direttore del foglio, deciso a farne un organo potente di pensiero e di propaganda, ha chiesto al suo Consiglio di amministrazione una somma di almeno... sei milioni di franchi. Il Consiglio in parola ha approvato il piano.
Cinque milioni saranno versati dalle organizzazioni aderenti: il sesto milione lo daranno i lettori.
C'è da credere che il milione sarà facilmente superato.
Sei milioni di franchi non per creare o lanciare ma solamente per meglio attrezzare un giornale regionale, come ognun vede, non sono una bazzecola!
Per nostro conto ci limitiamo a sottoporre queste cifre alla meditazione dei buoni cattolici.
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VITE DI SANTI E ROMANZI A DISPENSE


LA VITA DEL B. D. BOSCO.

Ha incontrato il più grande favore, tale che non si sarebbe potuto mai immaginare: in soli 15 giorni furono esaurite la prima edizione e la prima ristampa.
Se alcuno intende ancora abbonarsi, riceverà anche le prime dispense per avere il libro completo.
Se si incomincia la rivendita dei Santi, con la Vita del B. D. Bosco è assicurato il successo, perchè piacerà immensamente.
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CENTRI DI DIFFUSIONE
UN INVITO

ci permettiamo rivolgere ai nostri ottimi cooperatori che hanno il deposito, ed è questo: per rendere sempre più interessante il nostro periodico e per stabilire una unione più intima di pensieri e di azione, di tanto in tanto, qualche notizietta sul lavoro fatto e da farsi, e in modo speciale suggerendo consigli pratici utili per diffondere sempre più questa benefica iniziativa ed esponendo il modo con cui si sono superate le difficoltà.
Noi crediamo che tante cose dette e suggerite da coloro che le hanno esperimentate colla pratica e superate con la buona volontà, saranno di sprone e di incoraggiamento a tanti altri che davanti alle difficoltà si atterriscono, rinunciando così ad un mezzo di apostolato molto efficace.
Dunque, siamo intesi? Ogni mese attendiamo da nostri Centri di Diffusione una piccola e breve cronaca da pubblicarsi sul nostro periodico.
Per la prossima volta si potrebbe mandare la relazione del 1. semestre 1929: sarà così questa anche un'occasione per sistemare e regolare i conti dei libri venduti durante il semestre testé scorso.
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Borse di Studio
S. MICHELE ARCANGELO

L'Arcangelo San Michele è il Capo degli Angeli, il terribile nemico di satana, il difensore della causa di Dio. Da Dio destinato alla custodia del popolo Ebreo; costituito capo e difensore della Chiesa contro i suoi nemici; Colui che presenta al Trono dell'Altissimo le nostre preghiere; il più potente mediatore tra Dio e gli uomini dopo Gesù e Maria; il protettore degli agonizzanti; destinato a schiudere le porte alle anime del Purgatorio per introdurle nella beata eternità.
La Chiesa celebra due feste ad onore dell'Arcangelo San Michele: quella dell’Apparizione, l'8 maggio, e quella della Dedicazione il 29 settembre.
Ottima quindi l’idea d'una piissima persona di fondare una Borsa di Studio col titolo «S. Michele Arcangelo» per mettere sotto la sua celeste protezione il suo sacerdote.
E l'Arcangelo S. Michele guiderà in tutti i passi della sua vita di Apostolato il Sacerdote della Buona Stampa.

NOVE CORI ANGELICI

La Corte Celeste si divide in nove Cori:
1. Gli Angeli: Alcuni adorano il SS. Sacramento sulla terra, altri formano la scorta della S. Madonna, altri hanno in custodia le anime. — 2. Gli Arcangeli: Sono i Capitani dell'esercito celeste, i messaggeri dell'Altissimo; tra essi si notano S. Michele, S. Raffaele, S. Gabriele. — 3. I Principati: Sono i Custodi dei popoli; delle nazioni dei governanti. — 4. Le Podestà: Rappresentano l'autorità ecclesiastica e civile. — 5. Le Virtù: Rappresentano l'incrollabile fortezza nella causa di Dio. — 6. Le Dominazioni: Ci insegnano che servir Dio è regnare. — 7. I Troni: Rappresentano la Maestà di Dio. — 8. I Cherubini: La facoltà che li distingue è l'intima conoscenza di Dio e della sua infinita Bellezza. — 9. I Serafini: Loro distintivo è l'ardente amore di Dio.
Gli Angeli, purissimi Spiriti sono i Ministri invisibili di Dio; i Sacerdoti i Ministri visibili. Essi onorano il Sacerdote per le sue grandi potestà sulla terra e l'aiutano in modo specialissimo.
Una Pia Persona ha voluto versare una prima somma per iniziare una nuova borsa di Studio col titolo «Nove Cori Angelici», per mettere sotto la protezione degli Angeli, il suo Sacerdote.
Tanti saranno certamente i Cooperatori che si uniranno per compierla.
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Divote Comitive a S. Paolo

L'Apostolo San Paolo scrivendo ai Filippesi, li chiama suo gaudio e corona, e li esorta vivamente a non affannarsi per le necessità in cui si trovano, ma insiste sulla confidenza che devono avere nello aiuto del Signore.
«Non vi affannate per niente; ma in ogni cosa siano manifestate a Dio le vostre richieste per mezzo dell’orazione e delle suppliche unite al rendimento di Grazie. E la pace di Dio, La quale sorpassa ogni intendimento sia guardia dei vostri cuori e delle vostre menti in Cristo Gesù» (Filipp., IV, 6-7).
Quanto ci ama San Paolo! Quante belle grazie concede ai suoi divoti! Egli è come una mamma che previene i bambini nei loro bisogni. Bisogna pregarlo, meditarlo, per conoscerlo, venirgli a fare qualche visita nella sua Chiesa. Quanti ne vediamo venire ai suoi piedi, pregarlo, esporgli i loro bisogni e partirsene soddisfatti! S. Paolo ha un cuore che conquista, che trascina, che trasforma.

Cooperatori ed amici carissimi, amate San Paolo! Avvicinatevi a Lui, venite a fargli qualche visita per aprirgli il vostro cuore, dirgli le vostre pene, raccomandargli qualche anima che vi sta a cuore, S. Paolo non vi lascerà delusi! Affetti, coroncina, novena, preghiere a San Paolo per la B. Stampa e per ottenere la pazienza, vi siano famigliari.
Sovente sentiamo a ripeterci: «S. Paolo mi concede tante grazie!... Da quando prego S. Paolo, i miei interessi vanno meglio...».
San Paolo Apostolo nostro protettore, pregate per noi e per l'Opera della Buona Stampa.
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Sezione modello dei Cooperatori
APOSTOLATO STAMPA


Il giorno 7 u. s. nella Parrocchia di S. Gioacchino, fu celebrata la Giornata della Buona Stampa. Nella Messa parrocchiale il M. Rev. Parroco D. Trifone Cellamare rivolse la sua parola calda e vibrante a tutto il popolo, invitandolo a comprendere questo apostolato e a darvi la propria adesione; apostolato non nuovo, ma a cui si vuol dare uno sviluppo, un incremento maggiore, corrispondente all'esigenze attuali, in contrapposizione alla propaganda protestante così penetrante in parrocchia. Verso tardi, alle dirigenti delle diverse opere parrocchiali, fu tenuta un'apposita adunanza dalle Rev. Suore della Pia Società San Paolo, espressamente venute da Bari, invitate dal Parroco. Alla loro presenza fu letto e approvato lo Statuto dell'Unione Cooperatori Apostolato Buona Stampa, si stabilirono, circa il deposito di libri e giornali diversi, avuto dalla Soc. S. Paolo, le norme pratiche per la vendita e la diffusione specialmente dei Vangeli e dei fogli volanti che si vogliono far penetrare in tutte le case della Parrocchia. Le Rev. Suore rimasero ammirate e soddisfatte della corrispondenza che vi trovarono e dei fervidi propositi di lavoro che vi si emisero: che il Signore voglia ora benedire e avvalorare con la sua grazia divina, la volontà dei suoi figli.
Lo Statuto è nei seguenti termini:
UNIONE COOPERATORI APOSTOLATO BUONA STAMPA sotto la protezione della Regina degli Apostoli e di S. Paolo Apostolo.
1. — È costituito nella Parrocchia di San Gioacchino l'Unione Cooperatori Apostolato Buona Stampa.
2. — Si compone di due Uomini Cattolici organizzati, di due Donne Cattoliche e di quattro Giovani G. F. C. I.
3. — Si propone di favorire la buona stampa, combattendo in tutti campi, quella cattiva, non permettendo, per indifferenza o rispetto umano di far entrare nelle famiglie alcuno scritto lesivo della dottrina e della morale cattolica.
4. — Sceglie quali mezzi:
a) la preghiera: ogni componente ha la sua giornata mensile o settimanale che offrirà al Signore per le Vocazioni religiose all'apostolato della stampa, e in riparazione delle offese che riceve dalla propaganda della stampa cattiva.
b) le offerte: finanziarie ed anche in natura.
c) opere: diffondere la buona stampa, facendola penetrare in tutte le case, anche con qualche piccolo sacrificio, e combattere energicamente la stampa cattiva, specialmente quella dei protestanti, e l'Opera delle 2000 Messe.
5. — Durante l’anno, consacrare due Giornate, una al principio e l'altra alla metà, e che siano giornate di preghiere, di propaganda per la buona stampa, particolarmente del Vangelo.
6. L'Unione Cooperatori avrà in custodia un deposito di Vangeli, libri, fogli volanti della P. Società S. Paolo, impegnandosi nella vendita, nella diffusione, e a farlo fruttificare.
Tutto per la gloria e l’avvento di CRISTO RE.
I membri dell'Unione Cooperatori sono, in conformità alle norme statutarie:
CIRCOLO UOMINI CATTOLICI: Giuseppe Borrelli Leonardo Principe.
GRUPPO D. C.: — Antonia Russo — Antonia Tatulli.

CIRCOLO G. F. C. I: — Angela Botta Angela Cannone Elena Palladino Della Croce Immacolata.

V. Parroco Trifone Cellamare.
Cerignola (Foggia).


La Pia Società San Paolo, mentre ringrazia il Signore ed augura una corona sempre maggiore di meriti per chi tanto si adopera nel campo dell'Apostolato Stampa, propone la formazione di questa Sezione a modello delle Sezioni Cooperatori Apostolato-Stampa nelle Parrocchie.
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DALLA CASA DI ROMA

L'Em.mo CARDINALE ILDEFONSO SCHUSTER +


Il Santo Padre lo ha chiamato: «Uomo di insigne pietà e di multiforme dottrina».
Era Abate di San Paolo, il custode quindi del Cuore e delle Reliquie del grande Apostolo, che Iddio ha dato a noi per Padre e per Protettore: quanto erano belle le funzioni e le omelie dell'Abate Schuster attorno alla tomba di San Paolo! Egli a queste solennità liturgiche aveva anche chiamato e avviato i nostri Chierici.
Il Santo Padre nel Concistoro del 15 luglio lo ha elevato alla dignità cardinalizia e lo ha destinato a reggere la vastissima diocesi di Milano. Scriviamo per i Cooperatori, perchè benedicano con noi il Signore, e preghino tanto con noi per il Card. Schuster, per la sua salute, per i gravissimi pesi che Iddio nel suo amore gli mette sulle spalle già tanto esperte alla Croce. L'Abate Schuster volle molto bene alla nostra piccola famiglia di Roma e l'aiutò colla vigilanza dell’occhio, colla generosità della mano, coll’affetto paterno; e per Lui San Paolo ci portò nella sua Vigna, che per tanti, secoli era stata dei Padri Benedettini di San Paolo. Qui ci visitò diverse volte.
La «Voce di Roma» e le varie forme di apostolato della stampa furono portate e alimentate dall’Abate Schuster nella diocesi di San Paolo presso Roma.
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Ricordo quando mi chiedeva che cosa avrebbe ancora potuto fare di più.
Egli che era consigliere di Cardinali, chiedeva consiglio come un fanciullo. Oggi nella dignità e tra i dignitari è ancora più bello nella sua semplicità.
Che lo Spirito Santo faccia del Nuovo Arcivescovo di Milano quel che il popolo subito auspicò:
Ecco, viene a noi un altro San Carlo!

IL NOSTRO ASSISTENTE È SACERDOTE!

Il M. Don Luigi M. Borio. Egli fu consacrato in Alba presso la casa madre, da cui ha ricevuto il nutrimento e la formazione dello spirito, dove ebbe il segno e lo sviluppo della vocazione.
Fu consacrato per le mani del Ven.mo Presule di Alba, da Cui prima il Padre, e poi tutti i Sacerdoti della Casa siamo stati, ordinati Sacerdoti.
Egli celebrò nella Chiesa San Paolo in Alba, poi rallegrò della sua santa Messa la famiglia, la parrocchia, il paese e per felicità di eventi anche la camera dove nacque al mondo che ora è la cappella dell'ospedale cittadino.
A noi portò la sua prima benedizione e il suo primo Sacrificio offrì tra noi domenica 14 luglio.
Ed è stato un giorno eucaristico, oltre che un giorno di ineffabile festa.
Dio sia benedetto nei suoi Sacerdoti. Benedetto per questa grazia segno di una infinita provvidenza.
Il nostro caro Assistente non sarà più solo amico, ma padre per i giovani; non sarà più solo guida ma sarà Maestro; non indicherà più solo il cielo, ma lo aprirà e darà in cibo ai carissimi giovani che si avviano all'altare e all'apostolato il Pane eucaristico Gesù benedetto. Il Signore lo conservi secondo il suo Cuore!
DUE BELLE PROCESSIONI rallegrarono e alimentarono il nostro spirito il giorno del Corpus Domini e nella festa di San Paolo. Il Signore eucaristico uscì osannato e benedicente per la Vigna e attorno alle fondamenta della nuova casa: e voglia la sua misericordia tutto consacrare a Sé.
LA CASA NUOVA cresce tra le difficoltà, e abbiamo buona fiducia che siano questi i segni che sorge nel nome di Dio e solo per la sua maggior gloria.
La raccomandiamo molto alla carità delle preghiere: e anche alla carità di offerte: e noi su questa terra di Roma, presso San Paolo e presso le catacombe raccomandiamo con riconoscenza i cari Cooperatori.
NELLA FESTA DI SAN PAOLO, siamo stati lungamente presso il cuore e la tomba del caro Padre. Quel giorno con grande gioia e con gran devota dedizione a Dio hanno vestito le benedette divise delle Figlie di San Paolo le giovani: Paolina Magnani, Giovannina Delpiano, Domenica Laus, Immacolatina Bianco. I parenti, presenti in spirito vollero quasi tutti provvedere loro stessi l'abito nuovo, perchè la loro offerta al Signore fosse completa e il merito loro più grande per la nuova partecipazione al nuovo maggior apostolato della Figlia. È un dolce dovere questo che i parenti sia dei Chierici religiosi, come delle Figlie religiose, non dovrebbero lasciarsi sfuggire dal compiere come una cosa tutta riservata a loro; è maggior bene un figlio che nasce per Dio, che un figlio che cresce per la casa: maggior bene per la famiglia stessa, per cui ogni sacrificio ha da essere lieve.
Ancora nella festa di San Paolo presso, la Basilica sua, San Paolo ci procurò «la bella consolazione di poter diffondere molte copie della sua vita e delle sue Lettere, che sono il suo Vangelo e il suo Cuore.
UNA LARGA PROPAGANDA DEL S. VANGELO ha fatto P. Leone da Caluso parroco di S. Lorenzo al Verano in Roma. E con sacrificio, a cui verrà incontro il Signore, perchè proprio in questa Città Santa i protestanti lavorano con zelo di empietà a diffondere a mani piene l'errore e l'odio contro la Santa Chiesa.
Intanto anche la parola di Dio corre e penetra, anche col nostro piccolo bollettino, che le Figlie di San Paolo portano alle famiglie, per invito dei Parroci. Con esso non portiamo la luce dove è la Cattedra della verità, ma, per la misericordia di Dio, siamo una goccia di olio nella grande lampada, e questo prima che a tutti fa assai del bene a noi, che a Roma impariamo ad amare di più il Signore.
PER LA CASA DI ROMA

Il P. Abbate di San Paolo per la festa di S. Paolo L. 150
I parroci di Castiglione F. e di Perno L. 50
Teresa Colesanti L. 20
Bonelli Giovanni fu Pietro L. 30
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A V V I S O

Avvertiamo che l’estrazione dei numeri della Lotteria pro Vetrate, non ebbe luogo durante le Feste di S. Paolo, come si era pubblicato, ma è stata tramandata fino al giorno di NATALE p.v.

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Teologo Giacomo Alberione - Direttore Responsabile
ALBA — Pia Società San Paolo — ALBA
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COOPERATORI! AMICI! BENEFATTORI!

Il Signore non lascia mai senza ricompensa chi concorre ad abbellire la sua Casa.
Inviate quindi tutti la vostra azione di L. 20 per le artistiche vetrate del vostro Tempio;
S. Paolo e gli Apostoli intercederanno per Voi presso il Signore e vi proteggeranno.

Per inviare la vostra offerta, e per invio di denaro a qualunque altro scopo, servitevi di questo «Bollettino di versamento
».
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