Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XI N. III — 15 febbraio 1929 — Conto corrente Postale


UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO STAMPA

Opus fac Evangelistae
(II Tim. IV, 5)



Vetrata rappresentante S. Pietro


S. Pietro fu Galileo. Il Divin Maestro, dopo avergli cambiato il nome Simone in quello di Pietro, lo elesse Capo degli Apostoli. Restò ovunque accanto a Gesù e godette della più intima confidenza. Ricevette da Gesù tre grandi privilegi: Pietro è la rocca sulla quale è costruita la Chiesa; ha ricevuto le chiavi e con esse il potere di governare la Chiesa; è il Pastore di tutto il gregge.
Fu prima ad Antiochia e poi a Roma ove pose la sede del Papato.
Di S. Pietro abbiamo due Lettere.
S. Pietro era di carattere ardente, impetuoso, coraggioso ed energico; carattere nobilitato però da un ardentissimo amore a Gesù, da profonda umiltà e da zelo infiammato per la dilatazione della Chiesa.
Morì martire a Roma, durante la persecuzione di Nerone, e crocifisso con la testa all'ingiù.

ALBA – PIA SOCIETÀ SAN PAOLO
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Per ottenere la protezione degli Apostoli, offrite un’azione di L. 20 per le artistiche vetrate del Tempio a S. Paolo.
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Abbiamo spedito ai nostri Cooperatori un invito a versare almeno un'azione di L. 20 per le vetrate artistiche del nuovo tempio. Ringraziamo coloro che già corrisposero; S. Paolo e gli Apostoli per cui fecero la loro offerta ricompenseranno certamente.
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MESSE GREGORIANE


Che cosa sono? – Le Messe Gregoriane sono un corso di 30 Messe, che un sacerdote deve celebrare per trenta giorni di seguito ed applicare per un'anima del Purgatorio.
Perché si dicono «Gregoriane»? – Perché hanno origine da S. Gregorio Magno.
S. Gregorio era superiore di un monastero a Roma: morì un religioso, e Dio lo tratteneva in Purgatorio per delle sue trasgressioni ai voti di povertà e di ubbidienza; S. Gregorio ordinò che per trenta giorni di seguito gli venisse applicato il santo Sacrificio della Messa.
Occupatissimo non contò i giorni. Ma al trentesimo giorno l’anima del defunto comparve ad un suo fratello religioso nello stesso monastero. Gli chiese il fratello: «Che è fratello, come stai?» «Finora male, rispose il defunto, ora bene».
Di qui ebbero origine le Messe Gregoriane.
È utile e vantaggioso far celebrare le ss. Messe Gregoriane? – È assai utile e vantaggioso per l’anima nostra, potendolo, il farci celebrare le 30 Messe Gregoriane dopo la nostra morte, perché per esse si è certamente liberati dal Purgatorio.
Per chi si possono applicare le Messe Gregoriane? - Le Messe Greg. si celebrano e si applicano solamente per i defunti, essendo unicamente questo il fine della loro istituzione. Non si possono quindi celebrare per i vivi.
Quando si possono istituire le Messe Gregoriane?
– È bene che tali Messe Gregoriane siano stabilite prima della morte, da noi stessi ancor viventi. Dopo la morte, non siamo sicuri del tutto dei suffragi che desideriamo, nonostante, spesse volte la buona volontà delle persone che ci amano teneramente.
Come si fa in pratica? – In pratica , si deposita presso qualche Istituto religioso (ad esempio presso la Pia Società S. Paolo di Alba – Piemonte) una determinata somma di denaro a questo scopo.
Quale l’offerta? L’offerta è fissata a L. 300. Si può lasciare anche un capitale che venga a dare un tale interesse.
Quando si fa l’offerta? – L’offerta occorre farla prima della celebrazione, non si può dopo. È assai utile, come già si disse farla in vita. Basta inviare per esempio: la somma richiesta alla Pia Società S. Paolo di Alba, incaricando una persona fidata di darci a tempo l’annuncio della morte dell’offerente. La Pia Società S. Paolo ne prende nota, e all’annuncio della morte si incarica di far celebrare le messe stabilite.
Sono già tanti i Corsi di Messe Gregoriane celebrati dalla Pia Società S. Paolo? – Durante l’anno 1928 pervennero alla Pia Società S. Paolo per l’Apostolato-Stampa 47 corsi di SS. Messe Gregoriane. Nel decorso Gennaio 1929 pervennero 12 corsi di SS. Messe Gregoriane, tutti in via di celebrazione.
Una esortazione. – Questo modo di assicurarsi i suffragi dopo morte, la raccomandiamo caldamente, specialmente ai nostri cari Cooperatori che desideriamo subito in Paradiso dopo morte. Tanto più che è poi uno dei principali suffragi che la Pia Società S. Paolo dispone per i suoi membri.
Provvediamo per tempo! Se non pensiamo noi a farci del bene, a lasciarci suffragi; tanto meno ci penseranno gli altri.
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UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO STAMPA


Opus fac Evangelistae (II Tim. IV, 5).



Festa del Divin Maestro
Sezioni Parrocchiali Cooperatori Apostolato-Stampa


È oramai entrata nelle consuetudini di molte Diocesi e di moltissime Parrocchie la Festa detta del Vangelo, o del Divin Maestro, o della Buona Stampa.
Sono diverse parole ad indicare la medesima cosa; e tra esse, sembra molto conveniente scegliere la espressione «Festa del Divin Maestro», come più espressiva e comprensiva.
Infatti essa è «la festa della dottrina di G.C.». Essa onora il
Verbo Eterno, la Sapienza del Padre Celeste, il Figlio Diletto che devono gli uomini ascoltare.
La lotta è qui: tra lo spirito di verità che è G. Cristo, e spirito di menzogna che è il demonio. E il mondo in realtà va distinto nelle due scuole immense: la Scuola di Gesù Cristo e la cattedra del demonio; Gesù Cristo che manda i suoi Apostoli: «Come il Padre ha mandato me»; e il demonio che ha infiniti emissari.
Si tratta di fare una festa così solenne e decisiva attorno al Divin Maestro per cui tutti i popoli, uniti al Papa, strettamente dicono: «Maestro, tu hai parole di vita eterna». Il Maestro ci avvertirà subito che lo spirito di menzogna «expetivit nos ut cribraret sicum triticum»; ed il Papa «confirma fratres».

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L’Apostolato stampa è uno dei mezzi di far conoscere e comunicare la Verità G. C., come l’Apostolato–parola; ma entrambi onorano il Maestro Divino. Povera stampa. Però! Capitò ad essa ciò che capitò alla parola: fu stravolta contro il suo Autore e Fattore, Dio. L’uomo non badò al precetto divino «Predicate»; e non curò il precetto divino «scrivi in questo libro». L’Apostolato stampa sia riportato qui: attorno all’altare, al tabernacolo, alla Messa, alla Comunione; come si bacia il Vangelo nella S. Messa e poi si fa la Comunione; come per essere più compita la Messa vuole la Chiesa che si predichi e si comunichi. Torniamo alle fonti! Messa completa: predicazione del Vangelo, Messa, Comunione nella stessa funzione. Solo così si ha il cristiano perfetto, il culto perfetto, l’uomo nutrito nella sua mente, nella sua volontà, nel suo cuore. Solo così si può in realtà amare il Signore con tutta la mente, la volontà, le forze.

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Quanto è utile la festa così fatta del
Divin Maestro, o Vangelo, o Stampa buona, o meglio Apostolato Stampa! E come?
1.o Triduo di predicazione sull’obbligo di stare al Divin Maestro, al suo Vangelo, alla sua scuola di santi esempi; e di aborrire l’inimicus homo, i falsi profeti, i cattivi esempi del mondo, i cattivi libri, giornali ecc.
2.o Confessione e Comunione generale che ci portino ad aborrire la false dottrine, il mondo colle sue massime ed esempi, i discorsi cattivi, ecc.; e ci uniscano a
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G. C., unico Maestro, al Vangelo, al Sacerdote.
3.o La benedizione del Vangelo esposto sulla balaustra in forma solenne; il bacio dei piccoli e degli uomini a Gesù Cristo Verità, nel Vangelo, dopo che l’ha baciato il Sacerdote.
4.o Un'ora di Eucaristica per cui si espone il SS. Sacramento ed il Vangelo sul leggio; quindi preghiere e predica sulla necessità che tutti aderiscano con tutta la mente, il cuore, le forze a Gesù Cristo.
5.o Chiudere con la promessa solenne di essere i veri discepoli di Gesù Cristo, credergli, imitarlo, seguirlo: venire alla prediche; istruire i fanciulli e mandarli al catechismo; tenere il Vangelo in casa al posto d’onore leggerlo, alla famiglia. Inoltre: evitare ogni contatto con chi ha la dottrina contraria alla Chiesa, a G. C., al Sacerdote cattolico; distruggere e allontanare ogni libro perverso o giornale cattivo; non permettere discorsi o letture, in quanto sta a noi, che non siano edificanti.
Si tratta insomma di una festa che conchiuda, col lasciar questa persuasione: Vi è il Divin Seminatore e vi è l’uomo nemico che soprassemina la zizzania.
Noi vogliamo guardarci da quest’uomo nemico. In realtà nel mondo vi sono due sole scuole: l’una con Cristo e l’altra contro Cristo: vi voglio restare nella scuola di Cristo Maestro Divino ed unico, odio e detesto ogni altra scuola.

Guida pratica per triduo e
Festa Divin Maestro

È bene tenere un triduo con: 1) Esposizione del Divin Maestro Eucaristia sul tronetto e Vangelo in cornu evangelii su l’altare. 2) Fare una predica di meditazione sulle verità eterne al mattino ed altra di istruzione alla sera. 3) Lungo il giorno possono succedersi le donne gli uomini, le figlie, i giovani a fare l’adorazione. 4) Alla sera, solenne benedizione.
Gli argomenti delle meditazioni possono essere sul Viatico, su G. C. Giudice, sopra l’Eternità. Oppure: L’uomo fu creato per il cielo, ne dimenticò la via pel peccato originale, G. C. è venuto a rimetterci di nuovo col santo Vangelo. – Ci rimise sulla strada insegnando con le parole, mostrandoci il modo di farlo con gli esempi, dandoci la forza a percorrerla con la grazia. – Alla fine giudicherà (giudizio) e chiamerà al cielo i discepoli fedeli (paradiso) e caccerà lontano i discepoli infedeli (inferno).
L’altare e la chiesa siano adorni di addobbi, luci, fiori; le funzioni per la solennità, per le cerimonie, pel canto siano bellissime; i giorni e l’orario siano scelti fra i più adatti alla popolazione; la massima comodità di confessarsi e Comunione Generale.
Nelle adorazioni si preghi: per il riconoscimento del magistero di G. C. e del suo Vicario il Papa; per il catechismo e per la predicazione; per il Vangelo, l’apostolato del libro, dei giornali, dei periodici.

ISTRUZIONE DELLA SERA

I - G. C. È L’UNICO MAESTRO.
a) È tale per la natura, per la volontà del Padre, per averne con perfezione fatto l’ufficio.
b) La missione del Sacerdote e della Chiesa di insegnare; e il lavoro dell’inimicus homo che semina zizzania in discorsi, in libri e giornali, in scuole e tendenze contrarie al Vangelo.
c) Gli effetti dell’insegnamento di G. C. e del Sacerdote nel mondo (conversione e civiltà), nelle anime (salvezza e santità), nell’eternità (paradiso per chi ascolta, inferno per chi non ascolta).

II - GLI EFFETTI DELL’INSEGNAMENTO.
a) Nel mondo: chi ascolta e chi si ostina; vi sono due sole grandi scuole: dei discepoli di G. C. e degli oppositori a G. C. discepoli di satana.
b) In noi: A quale scuola apparteniamo? Esame sopra l’amore alla dottrina di G. C., alla predica, al Vangelo, al catechismo, alle letture buone.
c) Rimedi: Confessione e Comunione per aderire fortemente all’Unico Maestro.

III - CONVERSIONE
a) Declina a malo: come confessarsi.
b) Fac bonum, con una santa Comunione.
c) Scegliendo i propositi e i mezzi di perseveranza.
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FERVORINO PER LA COMUNIONE GENERALE

Conchiudere con una risoluzione simile alla rinnovazione dei Voti Battesimali: entrare decisamente nella scuola fra i discepoli più diligenti di G. C., unendosi strettamente al Divin Maestro con: a) leggere, sentire, diffondere il S. Vangelo; b) sentire la Messa con la massima frequenza e divozione; c) Comunione frequente.

PER LA CHIUSA

I Ora d’adorazione predicata sopra la bellezza del Vangelo e l’infinita sapienza di Gesù.
II Benedizione delle copie del S. Vangelo (esposte sulla balaustra e consegna alle figlie, ai giovani, ecc.).
III Fare solennemente queste proteste:
a) Riconoscere, amare, seguire fedelmente G. C. Maestro e la Santa Chiesa custode della dottrina.
b) Di aborrire ogni insegnamento contrario, venga da tendenze filosofiche, o da libri, giornali, o da discorsi, o da massime umane.
c) Di leggere il Santo Vangelo
d) Intervenire alla istruzione religiosa, alle prediche in Chiesa.
e) Curare l’istruzione religiosa dei figli, dei servi, del prossimo in genere.
f) Farsi Cooperatori nell’Apostolato Stampa con preghiere, offerte, opere.
IV Passare tutti innanzi alla balaustra a baciare il Santo Vangelo.
V Raccogliere elemosine per l’Apostolato-Stampa e per le spese del triduo.
In tal giorno è bene che tutti acquistino il Vangelo: meglio se in Chiesa, dal Parroco, alla balaustra o in sacrestia; diversamente nelle famiglie, a cui lo potranno portare i fanciulli, i giovani, le figlie, gli ascritti all’Apostolato-Stampa.
Il Vangelo sia poi esposto e tenuto nel luogo d’onore, letto dal capo-casa, o da un fanciullo innocente alla presenza di tutti i membri della casa; baciato con riverenza da tutti.
Come frutto pratico alla sera si radunano le persone che possono formare il «Gruppo o sezione Cooperatori Apostolato-Stampa»; quindi si istruiscono a cooperare col Parroco in tale lavoro; si uniscono in gruppo eleggendo fra di loro un capo; si assegna il lavoro «distribuzione del Bollettino, Biblioteca parrocchiale, centro di diffusione; periodici diocesano quotidiano, il Vangelo in ogni famiglia ecc.».
Questa sezione perché possa godere di tutti i privilegi, indulgenze ecc. la si fa aderire alla «Unione Cooperatori Apostolato –Stampa», Alba.

INDULGENZE E PRIVILEGI
per i Cooperatori Apost. Stampa

Il Santo Padre si è degnato di concedere ai membri della Pia Società S. Paolo ed a tutti i suoi Cooperatori numerose indulgenze alle quali partecipano tutti gli zelatori e le zelatrici delle DUE MILA Ss. MESSE.
Indulgenza plenaria alle solite condizioni (Confessione, Comunione, preghiera secondo le intenzioni del Papa) nelle seguenti feste o in uno dei sette giorni immediatamente successivi.
a) Nelle feste del Signore: Natale, Epifania, Pasqua, Ascensione, Corpus Domini, Giovedì e Sabato Santo.
b) Nella festa della Pentecoste.
c) Nelle feste della Madonna: Immacolata Concezione di Maria, Assunzione.
d) Nel giorno della festa di S. Giuseppe (19 Marzo) e nella solennità del suo patrocinio (3.a dom. dopo Pasqua)
e) Nella festa di Ognissanti.
f) Nella festa della Conversione di S. Paolo (25 Gennaio) e nella commemorazione (30 giugno).
g) In tutte le feste degli Apostoli.
h) Nella festa di S. Francesco di Sales.
Una speciale indulgenza plenaria vien concessa ogni volta che i membri o i cooperatori faranno un ora di adorazione davanti al SS. Sacramento e pregheranno secondo i fini della Pia Società S. Paolo.
Indulgenza plenaria, in articulo mortis ai membri o Cooperatori, che confessati e comunicati o almeno contriti diranno devotamente colle labbra o col cuore il santo nome di Gesù ed accetteranno pazientemente la morte dalle mani del Signore in pena dei propri peccati.
Parziale di cento giorni da lucrarsi dai membri e dai Cooperatori ogni qual volta diranno con cuore contrito, qualche preghiera , secondo i fini della Pia Società, o presteranno un qualche aiuto: (lavoro, elemosina, offerte).

PRIVILEGI DEI SACERDOTI

Tutti i sacerdoti, membri e cooperatori potranno benedire con il solo segno della croce, e col permesso del Vescovo diocesano.
a) fuor di Roma, privatamente sempre, in forma pubblica invece soltanto nell’Avvento e in
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Quaresima e durante le missioni e gli Esercizi, corone, rosari, croci, crocifissi, piccole statue e medaglie ed applicare loro le indulgenze apostoliche e ai rosari anche quelle di S. Brigida.
b) corone del santo rosario applicando loro la indulgenza di 500 giorni ogni Pater e Ave, anche non recitando il rosario.
Tutti i sacerdoti membri o cooperatori, quattro volte alla settimana hanno il privilegio dell’altare privilegiato.
S.E. Mons. Vescovo diocesano permette a tutti i sacerdoti della diocesi di Alba che fossero nostri cooperatori, l’esercizio di questi privilegi. I sacerdoti delle altre diocesi ne devono chiedere licenza ai loro Vescovi.

Indulgenze del mese

22 Febbraio – Cattedra di S. Pietro; 25 febbraio S Mattia Ap.
Una speciale indulgenza plenaria viene concessa ogni volta che i Membri e Cooperatori faranno un’ora di adorazione davanti al SS. Sacramento e pregheranno secondo i fini della Pia Società.
Indulgenza plenaria in articulo mortis ai Membri e Cooperatori, che confessati e comunicati, o almeno contriti diranno divotamente colle labbra o col cuore il Santo nome di Gesù ed accetteranno pazientemente la morte dalle mani del Signore in pena dei propri peccati.
Parziale di cento giorni da lucrarsi dai Membri e Cooperatori, ogni qualvolta diranno, con cuore contrito qualche preghiera secondo il fine della Pia Società S. Paolo, o presteranno qualche aiuto: (lavoro , elemosina, offerte,ecc.).

Unione di Preghiere

Per tutte le persone che si raccomandano offriamo al Signore tutto il bene e le azioni che si fanno in Casa, e le raccomandiamo alle preghiere dei Cooperatori.
Il Tempio a S. Paolo, che abbisogna ancora di molte grazie – S. Santità Pio XI – L’Apostolato della B. Stampa – Bollettini parrocchiali – L’opera delle 2000 Mese – I Centri di diffusione libri e oggetti religiosi – Le biblioteche – La Diffusione del Vangelo – I periodici settimanali – Gli scrittori Cattolici – Una persona per ottenere la protezione di S. Paolo – Una grazia urgente – Una guarigione – Due defunti – Una Grazia – Una suora per diverse grazie – Una maestra per buona salute – Parecchie persone – Una persona ammalata – Una Signora per un figlio sacerdote e un altro ammalato – Una grazia specialissima – Una Cooperatrice – Una Zelatrice – Una persona bisognosa di grazie – Due persone gravemente ammalate – La guarigione di due padri di famiglia – Una persona bisognosa di grazie – Un padre di famiglia per una grazia importante – La buona riuscita di un figlio – Un seminarista – Due conversioni – La pace in famiglia – Diverse guarigioni – Diverse grazie spirituali e materiali – Cooperatori e Cooperatrici che si raccomandano in modo speciale – Grazie urgenti – Due persone per grazie spirituali e temporali.
Nelle preghiere che facciamo pei nostri buoni Cooperatori, chiediamo sempre due grazie:
1) Che nessuno dei Cooperatori e Benefattori della Casa si danni: tutti si salvino.
2) Che sia loro abbreviato, e possibilmente rimesso il Purgatorio.

DATE ALLA CHIESA
un Missionario della B. Stampa

Una Madrina ci scrive: - «Godo nel leggere il gran bene che si fa in questa Casa, e specialmente la moltiplicazione dei Sacerdoti. Sono una volta più contenta di avere cooperato anch’io, con l’aiuto di Dio, a formare un Sacerdote. Prego il buon Dio a voler prolungare la sua esistenza».
È veramente una grazia inestimabile avere un figlio Sacerdote! Poter dire: Quel Sacerdote che celebra la S. Messa è mio figlio! Mi sono comunicata da mio figlio! Solamente una mamma di un sacerdote può capire che cosa vuol dire: Avere un figlio Sacerdote.
A quanto bene parteciperanno i genitori di un figlio Sacerdote! Avendo dato alla Chiesa un suo Ministro, parteciperanno a tutto il bene del suo Santo Ministero. In Cielo certo avranno un merito e premio speciale.
Noi vorremmo che tutti i nostro Cooperatori e Cooperatrici avessero questo merito, questo premio.
Concorriamo quanto possiamo per formare tanti e santi Sacerdoti Apostoli della Buona Stampa.
Lo si può con le preghiere, con i piccoli sacrifici offerti al Signore a questo scopo, con offerte per sopperire alle spese della pensione, ecc.
Ringraziamo e preghiamo per tutti coloro che già incominciarono quest’opera santa.
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REGINA APOSTOLORUM

MOTIVI PER CUI MARIA È VENERATA
COL TITOLO DI «REGINA APOSTOLORUM»

Molteplici e vari sono i motivi che inducono la Cristianità ad attribuire a Maria SS. il titolo augusto di «Regina Apostolorum»: Regina degli Apostoli prega per noi ed a venerarla sotto questo titolo. Ci limiteremo brevemente ad accennarne alcuno desunto, dalla S. Scrittura, dalla Liturgia, dalla Dottrina della Chiesa, dalla Tradizione, dalla testimonianza dei Santi, ed anche dal fatto stesso dell’Imposizione del suo nome, secondo le mire divine. Prima però consideriamo, alcune cose sulla

REGALITÀ DI MARIA

Servendoci di quanto afferma S. Alfonso M. de Liguori nel suo libro «Le Glorie di Maria – Salve Regina c. 1 - paragrafo I». Poiché la gran Vergine Maria fu esaltata ad essere Madre del Re dei re, con giusta ragione la santa Chiesa l’onora e vuole che da tutti sia onorata col titolo glorioso di Regina. Se il figlio è re, dice S. Atanasio, (Serm. de Deip.) giustamente la madre deve stimarsi come regina; Si ipse est rex, qui natus est de Virgine, mater, qui eum genuit, regina et domina proprie ac vere censetur; Sin d’acché Maria, soggiunge S. Bernardino da Siena, diede il suo consenso in accettare di essere madre del Verbo eterno, sin d’allora meritò d’essere fatta la regina del mondo e di tutte le creature: Haec autem Virgo in illo consensum meruit primatum orbis, domina mundi; sceptrum regni super omnes creaturas (Tom. 2-51). Se la carne di Maria, discorre S. Arnoldo abate, non fu divisa da quella di Gesù, come poi dalla monarchia del Figlio può essere separata la Madre? Onde a che deve giudicarsi la gloria del regno non solo esser comune tra la Madre e il Figlio, ma ben anche la madre stessa. Neque a dominatione, mater potest esse seiuncta: Una est Mariae caro et Christi caro. Filii gloriam cum matre non tam communem iudico, quam eandem (De Maud. Virg.). E se Gesù è re dell’universo, dell’universo ancora è regina Maria. Regina constituta totum iure, possidet filii regnum (Rup. Abb.). Sicché dice S. Bernardino da Siena , quante sono le creature che servono a Dio, tante debbono ancora servire a Maria; giacché gli Angeli e gli uomini tutti e tutte le cose che sono nel cielo e nella terra essendo soggette a Dio, sono anche soggette al dominio della Vergine. Tot creaturae serviunt gloriosae Virgini, quot serviunt Trinitati; omnes namque, sive angeli, sive homines, et omnia quae sunt in coelo et in terra, quia omnia sunt divine imperio subiecta, gloriosae Virgini sunt subiecta. (Tom. 2 - c. 26) Regina dunque , continua S. Alfonso, è Maria.

TITOLI REGALI DI MARIA

Maria SS. non vanta solo il titolo generale di «Regina», che sarebbe già gran cosa in sé. Dalla Chiesa, Ella fu sempre proclamata e venerata attraverso i secoli, come l’è ancor tuttora coi più dolci e soavi titoli di «Regina degli Angeli, Regina dei Patriarchi , Regina dei Profeti, Regina degli Apostoli, Regina dei Martiri, Regina dei Confessori, ecc. (Dalle Litanie Lauret.); secondo le varie categorie di persone che amavano così venerarla e le particolari sue glorie. Ora dato il bisogno dei tempi attuali che richiedono persone piene di zelo apostolico per la gloria di Dio, specialmente per la diffusione e la propagazione della verità scritta che deve nutrire le nostre anime, crediamo fare cosa accetta all’Augusta Regina, Madre e Maestra degli Apostoli col venerarla sotto questo bel titolo, traendone motivo anzitutto dalla S. Scrittura.

CIO’ CHE DICE LA S. SCRITTURA DI
«MARIA REGINA DEGLI APOSTOLI»

Percorrendo il Santo Vangelo, leggiamo che «avendo Gesù veduta sua Madre e lì presente il discepolo prediletto (l’Apostolo S. Giovanni), disse a sua Madre:
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«Donna ecco tuo figlio». Poi disse al discepolo: «Ecco tua Madre»: Giov. XIX 26-27). Percorrendo gli Atti degli Apostoli c. I, 131 troviamo Maria in mezzo agli Apostoli nell’atto di salire al Cenacolo «tornarono a Gerusalemme dal monte chiamato Oliveto, che è vicino a Gerusalemme e ne dista il cammin d’un sabato. E giunti che furono salirono al cenacolo. E vi stava Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo d’Alfeo e Simone lo Zelote e Giuda di Giacomo: Tutti questi perseveravano unanimi nell’orazione, insieme con le donne e con Maria Madre di Gesù».

DALLA LITURGIA

La Chiesa ne stabilì la festa liturgica, con preghiere e suppliche speciali: bella fra tutte questa: «Ascolta, o Madre nostra, Regina nostra: Prega tuo figlio perché mandi buoni operai nella sua messe; perché ti confessino tutti quei popoli e ti proclamino beata tutte le generazioni».(Tract. Dom. Septuag.). Assai sublime è questa che si legge nell’Offertorio della stessa Messa in onore della Regina degli Apostoli: «Ricordati, o Maria, o Regina nostra perché con la tua potente intercessione, maturi il giorno per il quale tutte le genti attorno al Supremo Pastore». Non meno degno di alta considerazione , è quanto l'introito di detta festa ci pone innanzi col Salmo 86, ove dice: «Le fondamenta di Lei sopra i monti santi»; ma i misteriosi monti, sui quali è fondata, non sono forse gli Apostoli, i santi che più contribuirono colla voce e con la penna alla diffusione del Vangelo? Alla Messa in suo onore fanno seguito i Salmi, i versetti e le lezioni dell’Ufficio divino del giorno della solennità. Del resto il culto liturgico alla Regina degli Apostoli risale ai medesimi i quali furono i primi a ricordarne il nome nel S. Sacrificio. Tra questi annoveriamo S. Giacomo, S. Filippo, S. Giovanni e S. Pietro.

LA TRADIZIONE e
«MARIA REGINA DEGLI APOSTOLI»

Bella conferma al titolo di Regina degli Apostoli l’abbiamo da quanto affermano ad esempio un S. Cirillo Alessandrino (Orat. Contra Nestorium): quando rivolto alla Vergine diceva: «Per Te, gli Apostoli annunziano la salvezza delle genti…; Per Te la Croce preziosa è segno all’uomo e in venerazione di tutto il mondo; per Te, sono volti in fuga i demoni ed ogni uomo è richiamato al Cielo; per Te, ogni creatura, legata all’errore degli idoli si è convertita alla luce della verità; per Te, gli uomini di fede, conseguirono il santo Battesimo e per ogni dove furon costituite le Chiese». S. Giovanni Damasceno, (Oraz. Per l’Annunc.), si congratula con Maria: «Ave o bocca degli Apostoli, sempre eloquente, sostegno stabile della fede, rocca fermissima della Chiesa; Ave , o Tu, per cui mezzo siamo entrati fra i cittadini della Chiesa una, santa, cattolica, e apostolica, donde fiumi di sapienza celeste, scorrono con le onde purissime dell’ortodossia, fugano la turba degli errori; godi, perché Tu sola estinguesti tutte le eresie nel giro del mondo». (Continua).

BORSA DI STUDIO
«Pei Caduti in Guerra»
RICORDATI DI NOI SE NON RITORNEREMO PIU’

Desideriamo mettere in vista il pensiero delicatissimo di un nostro Ottimo Cooperatore, il quale tornato per grazia di Dio sano e salvo dai campi di battaglia, ricordava sovente i suoi compagni Caduti nelle circostanze più tragiche e più varie.
Ripensava a ciò che i compagni spesso avevano detto: Ricordati di noi se non torneremo più. Tanti purtroppo coi quali aveva diviso tenda trincea, fatiche, ed egli dopo averli suffragati in vari modi ha pensato di iniziare una Borsa di Studio, nella fiducia che altri voglia aggiungersi per completarla.
Per i Caduti si sono fatte tante opere che li ricordino, si sono innalzati monumenti , tutte opere buone, ma la Chiesa ci insegna che i morti più che un semplice ricordo si attendono dei suffragi.
Giuda Maccabeo dopo aver vinto Gorgia, governatore dell’Idumea, fatta una colletta mandò a Gerusalemme dodicimila dramme d’argento, perché fosse offerto il sacrificio per i peccati di quei defunti, rettamente e piamente pensando intorno alla risurrezione dei morti. Egli pensò che grande ricompensa è riserbata a coloro che muoiono piamente. Santo e salutare è il pensiero di pregare per i morti, affine che siano sciolti dai loro peccati.
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SAN PAOLO
Vita e Viaggi

(Continuazione) - In Listri Paolo risana uno storpio – Lo si vuole onorare qual nume – Sua parlata al popolo – È lapidato.

In Listri, volendo il Signore far conoscere a quel popolo chi fosse il suo servo Paolo, operò per mezzo di lui uno strepitoso miracolo. Trovavasi in questa città un uomo attratto nelle gambe, e storpio sino dalla nascita, in modo tale, che mai non aveva camminato. Costui avendo udito come da Paolo si operassero tanti miracoli, concepì nel cuore ferma speranza di venire risanato. Quindi fattosi portare ove l’Apostolo predicava, si pose attentamente ad ascoltarlo, e Paolo per lume divino, volto verso di lui lo sguardo, gli conobbe nell’animo la fiducia grande di essere guarito, e le più belle disposizioni ad abbracciare la fede. Per la qual cosa indirizzata a lui la parola ad alta voce, secondo la versione della nostra volgata, gli disse: «Sta ritto su’ tuoi piedi». Ma secondo il testo greco e siriano, l’Apostolo volse all’infermo queste parole: «Io ti comando, in nome di nostro Signore Gesù Cristo, che ti levi»: e ciò con assai probabilità, perché gli Apostoli di ordinario si servivano del nome di Gesù Cristo in tutti i miracoli da essi operati, per far conoscere ai popoli essere Gesù il Salvatore egli uomini, e che non eravi in cielo ed in terra altro nome più possente di questo. Ora, non sì tosto Paolo ebbe dato nel nome di Gesù Cristo tal comando, che l’infelice gettate via le grucce, rizzossi e camminò speditamente.
Lo straordinario portento, nel popolo di Listri, educato alla superstizione del politeismo, in luogo di adorare il vero Dio, la cui onnipotenza erasi mostrata così luminosa per questo singolare avvenimento, operò un effetto contrario; quindi , nel colmo della meraviglia preso da entusiasmo, cominciò a gridare in linguaggio licaonico, che era mescolanza di siriano e greco: «Iddii fatti simili agli uomini sono discesi a noi»; e secondo questa erronea supposizione diedero a Barnaba il titolo di Giove, alludendo al suo maestoso sembiante; ed a Paolo, quello di Mercurio per la sua eloquenza ed operosità.
Agli applausi popolari, sempre molesti e gravosi per gli apostoli, risposero questi con profondo silenzio ritirandosi nella loro casa; nondimeno divulgatasi per la città la fama di questo prodigio, e l’opinione comune che Giove e Mercurio fossero discesi dal cielo, il sacerdote di Giove, il cui tempio esisteva fuori della città, stimò essere suo dovere offrire agli ospiti divini un solenne sacrificio. Ondeché adornati di corone e di fiori due bellissimi torelli, seco li condusse innanzi all’abitazione degli Apostoli. Alle festose acclamazioni della moltitudine, e più agli apparecchi del sacrificio, Paolo e Barnaba avvedutisi dell’inganno nel quale era caduto quel popolo, accesi di santo sdegno, accorsero all’uscio della casa, ed in segno di dolore laceratesi le vestimenta, che secondo l’ebraico costume si scindevano dal collo per gli omeri, loro dissero esclamando: «O uomini che fate? Noi ancora siamo mortali simili a voi, e veniamo per annunziarvi che dal culto delle vane superstizioni vi convertiate al culto del vero Dio vivente, il quale ha creato il cielo e la terra, il mare e quanto in esso si contiene; il quale nelle passate generazioni lasciò tutte le genti e tutte le nazioni andare per le diverse loro vie, poi sé medesimo diede per noi, venendo dal cielo, facendoci molti beni, dandoci la pioggia e le stagioni fruttifere, dando in abbondanza il nutrimento e la letizia ai nostri cuori».
Sì dicendo, a stento poterono dissuadere i Listrani dall’offrire loro sacrificio: quand’ecco sopraggiungere d’Antiochia e da Iconio alcuni ebrei, deputati dalle sinagoghe a turbare le sante imprese degli
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apostoli, i quali spargendo false calunnie contro di questi, e dipingendoli non come banditori della parola di Dio, ma come demoni sotto umane sembianze, tanto fecero da sovvertire il popolo, concitarlo a furore, e far chiamare malfattori coloro, ai quali poco prima volevano offrire sacrificio come a numi. Tanto facilmente si volge la plebe! E siccome Paolo era il più conosciuto, per avere più parlato, così il furore dei Listrani si rivolse contro di lui; laonde presolo, a somiglianza di un ladrone, e lanciategli contro molte pietre, sotto quella tempesta di sassi credutolo estinto, il trascinarono fuori della città per gettarlo in una fogna.

(Continua)



Preghiamo S. Giuseppe

È il titolo di un modesto librettino di devozione, il quale nella sua piccola forma elegante e tascabile mira a far amare e pregare ed ottenere da S. Giuseppe tutte le grazie che desideriamo per i nostri interessi spirituali e temporali.
Diamo in breve
IL CONTENUTO

È diviso in quattro parti:
Nella «PRIMA PARTE» contiene: Istruzioni e considerazioni su S. Giuseppe – S. Giuseppe negli scritti del P. Suarez – S. Giuseppe nella Enciclica di Leone XIII – Come noi possiamo amare S. Giuseppe – Intenzioni speciali - Pensieri confidenziali sopra S. Giuseppe.
Nella «SECONDA PARTE» contiene: tesoretto di Giaculatorie indulgenziate in onore di S. Giuseppe – Preghiere varie in onore di S. Giuseppe - Divozione dei sette mercoledì in onore di S Giuseppe - S. Giuseppe Protettore dei poveri agonizzanti – Pratica del culto perpetuo in onore di S. Giuseppe.
La «TERZA PARTE» contiene: La santa Messa in onore di S. Giuseppe - La santa Comunione - La visita a S. Giuseppe – Rosario con le litanie dello stesso Santo.
La «QUARTA PARTE» contiene: Vespro di S. Giuseppe coll’inno Te Joseph - Lode: A S. Giuseppe all’inclito.
Il prezzo è di L. 2 la coppia rilegato in tela.
È indispensabile per ogni devoto ed amante di S. Giuseppe, per ogni famiglia cristiana la quale brama ardentemente di assicurarsene la sua protezione in vita e particolarmente in punto di morte.
Per acquistarlo rivolgersi: Pia Società S. Paolo – Alba.

Istruzione- Meditazione- Preghiera

Siamo al mese di febbraio; termina il Carnevale e incomincia la Quaresima. Il carnevale, lo sanno le anime pie, è il tempo della passione del Cuore Eucaristico di Gesù. Gesù è lasciato solo ad agonizzare nel Tabernacolo, come già venne lasciato solo nel Getsemani. Ebbene, anime pie, andiamo al Tabernacolo per una comunione riparatrice una Messa, un po’ di visita, un po’ di meditazione, di adorazione, facendo l’ufficio dell’angelo che discese nel Getsemani a confortare Gesù.
Vi servirà bene il libro:
1.o Preghiamo il S. Cuore di Gesù – Contiene i Nove Uffici - La Messa Indulgenziata – La S. Comunione – Le Litanie - La coroncina ad onore del Sacro Cuore e molti altri divoti esercizi. Costa L. 0,50
2.o L’Ora di adorazione del P. Uccello. – Contiene soggetti intorno alle Litanie del SS.mo nome di Gesù. Costa L. 1,25 nette.
Entrambi si possono acquistare presso la Pia Società S. Paolo.
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La Quaresima è il tempo della penitenza, della Meditazione, della Via Crucis. A tutti occorre la penitenza ad evitarla nell’eternità. La meditazione ci è raccomandata dalla Chiesa che predica per mezzo dei quaresimalisti. La Via Crucis è la preghiera che ci muove a dolore dei peccati, ad amore e imitare Gesù addolorato per noi.
Ebbene leggiamo:
1.o La Scuola di Gesù Appassionato del P. Ignazio. – Contiene 31 meditazioni per la quotidiana meditazione delle pene di Gesù Appassionato; un triduo di Maria SS.ma Addolorata ed altre pie pratiche.
2.o Le Massime Eterne. – Contiene le meditazioni di S. Alfonso per tutti i giorni della settimana – Preghiere quotidiane – Modo di udir la S. Messa – Modo di accostarsi ai SS. Sacramenti – Devozioni principali – Vespro per tutto l’anno – Scelta di lodi sacre. Costa L. 1,10 legato in uso pelle e L. 1,30 legato in tela titolo oro.
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NELLA PIA SOCIETÀ S. PAOLO
Dalle nostre Case

ALBA

INVERNO. – Molto rigido, da anni e anni non si era avuto l’uguale. Non è da stupire se anche l’influenza è passata tra noi, come del resto in tutte le città.
Confidiamo però che le migliorate condizioni si mantengano.
CONVERSIONE. – Fu celebrata la conversione di S. Paolo con la solennità degli anni scorsi. La Comunione Generale, la Messa solenne, i Vespri parati e prediche di occasione.
CINEMA. – Quest’anno funziona assai bene: ci ha date rappresentazioni di molto valore e con films davvero istruttive: S. Francesco d’Assisi, assai bene interpretato; I Promessi Sposi, che sono un capolavoro; Dall’Appennino alle Ande del De Amicis; in fondo al mare che fu una lezione curiosissima di geologia, botanica, zoologia; battaglia del grano, per accompagnare e assecondare la degnissima campagna del governo; il concorso pompieristico nazionale 1924 per mostrare gli ultimi ritrovati per quest’opera umanitaria e cristiana; Il Raid aereo Londra Sidney; il Pellegrinaggio nazionale italiano a Lourdes; ecc. ecc.
Così anche questo mezzo, che unisce il giusto sollievo all’utile dello spirito, quest’anno ha dato buon risultato. I giovani ne sono entusiasti.
STUDI. – Gli esami di Natale hanno dato modo di constatare che l’orario di scuola e di studio introdotto l’aprile scorso dà buoni risultati. Lo studio della Teologia e della Filosofia hanno le ore che vi sono dedicate nel Seminario Romano; così la materie classiche. È vero che la scuola di Apostolato ebbe meno ore, ma l’organizzazione migliore deve supplire.
PERIODICI. – Tutti o quasi, i periodici della Casa hanno aumentato il numero degli abbonati. L’Associazione biblioteche ottenne nuovi risultati. Ma molto conforto e ciò che dà sempre meglio a confidare si è questo: secondo lo spirito suo, la Pia Società S. Paolo, cerca di rendere il suo lavoro sempre meglio a diretto contatto con le anime ed a loro vantaggio. È questo un dovere ed una volontà precisa come pure una regola fondamentale; non industria, né commercio, ma apostolato.
«Gloria a Dio ed agli uomini pace!» Occorre lo spirito con cui scriveva S. Paolo: «Charitas Christi urget nos».

TORINO

La diffusione della Bibbia nelle famiglie incomincia a dare i primi frutti. È tanto ben ricevuta! Che fa pensare: si vede come l’uomo sente il bisogno ed il dovere di udire Dio a parlare. La Bibbia è la parola di Dio, la lettera che Dio ha scritto agli uomini per indicare la strada del cielo e invitarli al paradiso. L’uomo che non è corrotto, comprende! In fondo alla sua anima sta un gran desiderio della felicità, del paradiso, di Dio.
Oh! Se la Bibbia entrasse in ogni famiglia! I primi esperimenti sono realmente buoni!
OFFERTE. – Pia persona: 1 Kg di burro; 5 kg di paste alimentari, mezzo chilo di paste dolci; mezzo chilo di cioccolatini; 8 pezzi di sapone, una scatola di conserva, mezzo chilo di carne, mezzo chilo di caffè, 2 bottiglie di vino; Sig.a Dentis: paste dolci; Panetteria Torchio: Una focaccia e grissini; F.lli Martino: vino; Sig.a Lunga: Una bottiglia di vino bianco; Pia persona, Noci; Pia persona, caffettiera d’alluminio; Pia persona un cestino di carta.
Una persona che vuole partecipare più direttamente al bene che si fa con la stampa ha offerto L. 500 per l’acquisto di un tirabozze.
Intanto le Figlie aspettano dalla Provvidenza una macchina da cucire ed una da scrivere e dicono fin d’ora un bel Deo gratias! a chi vuole farsi un merito provvedendogliele.

VERONA

I nostri Cooperatori. – In diversi Istituti hanno compreso la sublime importanza della diffusione di buone letture accettando il deposito di vari libri di pietà e vite di Santi per comodità di poterli distribuire alle buone signore e signorine che colà intervengono numerose nei laboratori scuole, oratori ecc…
Da notare un pensiero veramente gentile della Sig.na Lina Zavanini che avendo ricevuto per strenna del danaro volle con esso fare acquisto di buon numero di Vangeli e distribuirli così a varie famiglie.
Il Cav. Balzaro continua l’opera di vero apostolato aiutando la Buona Stampa.
In città abbiamo costituito cinque nuovi bollettini parrocchiali coll’aiuto dei RR. Parroci. «L’operaio cattolico» pubblica: - Apriamo Biblioteche! Ed opporremo così la buona alla cattiva stampa, come vuole il Papa.
La Pia Società S. Paolo, che ha la sua sede in Alba (Piemonte) ed ha ora aperto una sua filale anche in Verona (Via S. Cosimo), da parecchi anni lavora per l’impianto e l’avviamento di buone biblioteche parrocchiali. Nel solo Veneto e Lombardia, su 2500 Parrocchie visitate si sono
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costituite oltre 2000 Biblioteche, quasi tutte di 100 volumi a L. 325 circa, mentre il valore dei libri si aggirerebbe sulle 500 lire. Alcuni Parroci si contentano di iniziare la cosa con soli 50 volumi. Per il pagamento regola generale sarebbe tre mesi; ma su questo ci si può intendere facilmente. Notiamo che i 100 volumi comprendono libri adatti a ogni genere di persone. Chi non vorrà approfittarne?

SALERNO

Il «Corriere d’Italia» pubblica: – Si è pubblicato il primo numero di «La voce di S. Matteo», foglietto religioso quindicinale di Salerno, edito dalla Pia Società di S. Paolo per l’Apostolato della buona stampa.
Il foglietto «vuole essere la voce del fedele dell’apostolato cristiano in tutte le famiglie, in tutte le chiese».
Alla diffusione provvedono due religiose della Pia Società San Paolo la quale ha anche istituito in Salerno una propria sede centro nella nostra città di tutta una benefica opera di penetrazione della buona stampa.
Là possono trovarsi in vendita tutte le pubblicazioni letterarie che non sian da… disinfettarsi, libri di lettura ameni e religiosi, biblioteca ascetica, settimanali e riviste cattoliche, romanzi istruttivi, libri educativi, oggetti di devozione.
Indichiamo la libreria a tutti i buoni padri di famiglia gelosi saggiamente dei libri di introdurre in casa, agli istituti, convitti scuole.
La stessa Pia Società cura larga diffusione di cartelli antiblasfemi.
Ringraziamo e preghiamo di cuore per tutti i nostri buoni Benefattori. Un ringraziamento ed una preghiera speciale per il nostro Amat.mo Arcivescovo che tanto ci aiuta e col consiglio e con l’offerta.
Il Signore ricompensi pure le gentili e premurose signorine e signore che tanto si prestano per la diffusione dei giornalini e libri buoni nelle Scuole e in mezzo alla buona popolazione Salernitana.
Già si sono formate le Biblioteche del Seminario e delle Scuole Complementari della Parrocchia di S. Pietro e S. Agostino. Questo ci consola assai e tanto più consolerà il Cuore del Divin Maestro.

CAGLIARI

Lunedì scorso, dopo un buon viaggio, sono arrivate le figlie per aprire la casa nuova. La prova soddisfacente fatta altrove e particolarmente gli inviti pressanti ricevuti hanno persuaso a compiere questo nuovo sacrificio che il Signore, confidiamo, vorrà benedire. In questi giorni parte il secondo gruppo di figlie che devono raggiungere il campo del loro apostolato. Intanto è bene che fin da questo numero ringraziamo gli ottimi Cooperatori che colà tutto hanno disposto e preparato; in modo che appena arrivate si potè subito mettersi all’opera. Tra gli altri ricordiamo il M. R. Padre Prunotto Gesuita; la Sig.a Loy Donna Marianna coll’illustrissimo e degnissimo suo Consorte, Persone di tanto merito per le opere buone; l’ottimo Signor Segretario Comunale della Città. Dio li ricompensi.

ROMA

L’APOSTOLATO DI S. PAOLO
A Roma si onora nella Domenica di Sessagesima: che lo stesso Santo Padre, nei tempi passati celebrava nella Basilica dell’Apostolo sulla via Ostiense.
E in questo giorno San Paolo ci visitò con una grazia, che è la conferma del suo amore.

IL SIGNORE È CON NOI NELLA VIGNA!
San Paolo ci ha portati tutti alla Vigna: una casa già esisteva, si è adattata una camerata, si è costruito un posto per la tipografia, e così la famiglia e la tipografia e lo studio siamo per tutto radunati sotto gli occhi di San Paolo.
I fabbricati ora esistenti sono tutti dedicati a S. Giuseppe, il ministro celeste della Divina Provvidenza.
Ma con noi alla vigna è pure venuto Gesù Eucaristia ed abita con noi: quello che era il presepio delle mucche, venne decorato, ed è il presepio di Gesù, e forma la cappellina della Regina degli Apostoli. Gesù è il fondamento della fede: ed Egli risolverà col suo occhio, col suo Cuore, colla sua presenza tutte le difficoltà che a noi fanno ostacolo. Il Signore sia largo di benedizioni e delle grazie per tutti quelli che hanno aiutato i figliuoli di S. Paolo.

Il Sacerdozio è la luce del mondo e il sale della terra: esso è l’onore delle famiglie e il baluardo delle nazioni. Il suo compito non potrà essere che di primo ordine nelle restaurazioni future.
Noi ci auguriamo quindi che tutti i cuori cristiani uniscano i loro sforzi e le loro preghiere in una santa crociata per favorire e coltivare le vocazioni ecclesiastiche.
BENEDETTO XV.

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La Casa che si costruisce a Roma


Offriamo agli amici la fotografia del disegno: la casa di Roma, che sorgerà nella vigna di San Paolo.
E facciamo anche un appello agli amici e ai cooperatori, in nome di S. Paolo e in ossequio a lui.
San Paolo, cittadino romano per attirare a Roma i popoli delle genti, a Roma teneva rivolto il suo cuore e convergeva i suoi sforzi, di Roma predicava la fede, a Roma guidò le anime, Roma consacrò con il suo sangue! La Romanità è salute per ognuno né è possibile fare del bene senza spirito di Romanità.
I figliuoli di San Paolo della Pia Società San Paolo per l’apostolato stampa, ardentemente desideravano per la loro casa, un lembo della sacra terra di Roma: e lo pregavano.
E il lembo venne, lo preparò San Paolo proprio vicino alle sue spoglie sacratissime.
Un lembo di terra a Roma, è pegno di un posto nella patria celeste.
Roma è simbolo del Paradiso.

Amici e Cooperatori, vogliateci far carità. Ogni metro quadrato di terreno costa lire 10. Mandateci voi, un metro quadrato almeno, raccoglieteci metri quadrati da altri amici.
Un metro cubo di muratura costa invece lire 100 circa.
Acquistatevi questo diritto al cielo in terra romana! Una carità sacra vi fate: fate l’ossequio a San Paolo in segno della vostra romanità!
Potete anche farci depositi liberi di somme disponibili.
Preghiamo di cuore San Paolo, che dia a voi questo merito, e consacri per voi e per noi questo segno e vincolo di spirito romano: perché tutti abbiamo questo segno e vincolo di romanità salvatrice.

Dall’America una pia Signora manda una bella lista di amici, che offrirono ciascuno il metro quadrato di terreno.
Il Rev. Parroco di S. Olena ogni mese ci porta pure il suo carissimo metro.
Da Poggio Cinolfa vennero per prime cento lire per un metro cubo di muratura.
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COOPERAZIONE NELL’APOSTOLATO-STAMPA
Quello che può fare un Segretariato Buona Stampa
presso le Giunte Diocesane

Farsi centro delle seguenti iniziative:
1) Costituire in tutte le Parrocchie la Biblioteca circolante.
La Pia Società San Paolo ha, fin dal 1922, istituita una Associazione Generale Biblioteche, per la costituzione e il rifornimento delle biblioteche cattoliche per la costituzione e il rifornimento a 6500 Biblioteche Parrocchiali e conta 2800 Biblioteche federate. Fu approvata e lodata ripetutamente dalle Autorità Ecclesiastiche e dal Ministero della pubblica Istruzione. Anche la Giunta Centrale dell’Azione Cattolica con circolare pubblica sul Bollettino Ufficiale del 15 Dicembre 1928 la raccomanda alle Associazioni cattoliche. – L’A.G.B. concede alle Biblioteche federate, forti sconti sui libri e facilitazioni di pagamento.
2) Istituire nelle Parrocchie il Bollettino Parrocchiale.
Il Bollettino Parrocchiale è adottato ormai da centinaia di Parroci d’Italia. Questo dimostra quanto i Pastori d’anime apprezzino il bollettino, che viene distribuito a tutte le famiglie, ed anche a coloro che non possono o non vogliono sentire la parola di Dio predicata. La Pia Società San Paolo provvede attualmente nelle proprie tipografie di Alba, Roma e Torino alla stampa di oltre 600 Bollettini Parrocchiali. Altre 400 Parrocchie ricevono il Bollettino Parrocchiale edizione comune. Ve ne sono di 4, 8, 16, 32 pagine settimanali, quindicinali e mensili, con una o più pagine riservate alla Parrocchia, di grande e piccolo formato.
3) Farsi centro di propaganda per la diffusione del Vangelo in Diocesi.
La Pia Società San Paolo da anni lavora per la diffusione del libro divino. Dal 1924 ad oggi vennero distribuiti, in quasi tutte le Diocesi d’Italia, da appositi incaricati designati dagli Ecc.mi Vescovi, oltre a 700.000 Vangeli, a prezzo minimo. Il mezzo migliore per una buona diffusione è la Festa del Vangelo o del Divin Maestro. Si è già tenuta in decime di Diocesi ed in centinaia di Parrocchie con abbondanti frutti spirituali. – Altre pubblicazioni d’indole biblica edite dalla Pia Società S. Paolo sono: Il Divin Maestro o i quattro Vangeli Concordati. Le Lettere di San Paolo e la Bibbia delle Famiglie.
4) Diffondere le seguenti pubblicazioni periodiche.
a) Il Romanzo Onesto. Collana di romanzi a dispense settimanali di pag. 28. (Unica pubblicazione del genere nel nostro campo). Furono già pubblicati: Il Principe Fantasma - Il Diavolo innamorato – Nel Baratro – Sepolta viva – Il Bambino Azzurro - Giovanni Canadà – Il Messaggio della Regina Helaifa - Rediviva – I drammi dell’Officina.
b) I Santi. Collezione di vite di santi a dispense settimanali, di pag. 16. Sono usciti finora: S. Teresa del Bambino Gesù – S. Rita da Cascia – S. Nicola da Tolentino – S. Elena Imperatrice – S. Bernardetta Soubiroux – La Leggenda Aurea – S. Agnese – S. Elisabetta Regina - S. Pietro Igneo.
c) La Domenica Illustrata. Settimanale illustrato a colori per le famiglie. Di grande formato. Contiene articoli religiosi di attualità, Romanzi, e novelle. Articoli vari, commercio, agricoltura, legislazione, cucina domestica ecc. – Pagine 12.
d) Il Giornalino. Settimanale illustrato a colori per i fanciulli di campagna. Tiratura attuale: copie 35.000.
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I VANGELI DOMENICALI

Col testo del Vangelo (rito romano) seguito da appropriato commento.
Formato uguale alla nostra edizione del Vangelo, da cui viene tratto il testo. – Stampa in nero con cornice rossa.
Siamo lieti di poterlo annunciare a quei Rev.di Sacerdoti che ce ne hanno fatto richiesta, mentre li raccomandiamo a tutti i Rev.di Parroci.
Prezzo per cento foglietti L. 3; per mille L. 27.
Vengono spediti in pacchi contenenti i foglietti per quattro Domeniche consecutive.
Chiedere saggi, prenotarsi in tempo.
Il primo foglietto corrisponde alla prima Domenica di quaresima.
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LEGGETE E DIFFONDETE

UN PREZIOSO CONFORTO AGLI AMMALATI - I. K. Huysmans. – Santa Ludovina di Schiedam. - È il capolavoro dell’autore di Le folle di Lourdes. Le meravigliose pagine di mistica contenute in questo libro potranno fare del bene e rischiarare a molte anime sofferenti le tenebre in cui spesso si dibattono. Queste pagine ancora manoscritte, hanno confortato gli ultimi giorni di un’anima eletta che in esse ha trovato luce per meglio compiere la propria immolazione. Molti ammalati troveranno in queste pagine, nei luminosi esempi di questa santa la chiave per irridere agli incomparabili tesori di luce e di merito che Dio riversa su quelle anime generose che, associate a Lui nella sua Passione, gli permettono ancora di espiare nella sofferenza le colpe del mondo. L. 5,-

D. A. Saloini, Vallombrosano. – San Pietro Igneo, Monaco di Vallombrosa, Vescovo e Cardinale. Storia popolare del grande monaco, vissuto nell’XI secolo, che per illuminare i suoi concittadini, in difesa della Chiesa, passò per la prova del fuoco. Farà del bene, la vita di S. Pietro Igneo; particolarmente oggi, mentre tante volte la pigrizia ci lascia adagiati nella cuccia del proprio comodo, quando invece sarebbe bisogno di lavorare in pro nostro e dei nostri fratelli; memori che i Santi passarono fedeli attraverso le tribolazioni. L. 3,-

Vita di S. Margherita di Cortona. – Ottimo libro, il quale, facendoci rivivere una pagina dell’agiata vita medioevale dei nostri comuni italiani, in particolare di quello di Cortona, narra la vita edificante di quella eroina di virtù, che passò un trascorso di gioventù con una vita di austerissima penitenza e di continua meravigliosa elevazione, Margherita, figlia di Tancredi di Saviano in quello di Cortona: celebrata sugli altari col nome di Margherita di Cortona. Il libro è una vita della santa. L. 3,-

Chiesa - La chiave della Bibbia. – Libro di divulgazione popolare del contenuto della Bibbia, con apparato storico e con suggerimenti mistico morali, la narrazione dei fatti della S. Scrittura e commento e preghiere sia del Nuovo come del vecchio Testamento, con capitoli introduttivi di avviamento allo studio della Bibbia. Quindi: natura e rivelazione, la rivelazione scritta, la divinità della Bibbia, il canone, l’ispirazione agiografia, la Bibbia di fronte alla scienza, alla storia, il testo originale, i commenti, l’autorità umana della Bibbia ecc. Altre questioni apologetiche, come la risposta alle comuni obiezioni, servono anche in seguito nella lettura della Bibbia, nei passi più salienti. Un buon libro di divulgazione. L. 8,-
Diario Spirituale. – Scelta di detti e fatti di Santi e altre persone di virtù singolari, con appendici mistiche. Vecchio buon libro (vi è una introduzione premessa alla IV edizione napoletana del 1778) e caro libro di meditazione sulla perfezione spirituale, l’umiltà, la pazienza, la dolcezza, l’ubbidienza, la mortificazione, la semplicità, la diligenza, l’orazione, la confidenza, la carità, l’unione con Dio, la carità fraterna, la confidenza nelle tentazioni, nelle aridità e desolazioni. Un trattatello per meditazioni diviso in meditazioni quotidiane. L. 4,-
S. Agostino – Le Confessioni. – Ristampa della nota traduzione di Mons. Enrico Bindi che rimane una delle più accreditate. L. 5,-
S. Agostino – Meditazioni e Soliloqui. – Ristampa del libro di S. Agostino, libro ormai noto e di quelli che elevano lo spirito e infiammano il cuore, scritto con tutta la pia esuberanza del S. Dottore. L. 2,50
Can. Francesco Chiesa – La comunione dei Santi. – spiega la dolcissima verità, contenuta nel Simbolo Apostolico, della Comunione dei santi, che unisce in un vincolo di carità la Chiesa Militante colla Trionfante e la Purgante. Tutta la dottrina contenuta in questo libro è descritta in 31 Lezioni di cui ecco il titolo:
PARTE PRIMA: – Solidarietà nel campo metafisico – Solidarietà nel campo filosofico – Solidarietà nel mondo matematico – Solidarietà cosmica – Solidarietà nel campo biologico – Solidarietà nel campo sociologico – Solidarietà nel campo dell’arte – Solidarietà nel campo della religione – Solidarietà nella Chiesa.
PARTE SECONDA: – La Comunione dei Santi – Specie di Comunione dei Santi – La Chiesa Trionfante – La Chiesa Purgante – La Chiesa Militante – Materia della Comunione dei santi – Sacrificio – Preghiera – Sacramenti – Comunione dei meriti – Comunione delle soddisfazioni – Indulgenze – Fondamento della Comunione dei Santi – Scopo della Comunione dei santi – Importanza teoretica della Comunione dei santi – Importanza pratica della Comunione dei Santi – Di coloro che sono esclusi dalla Comunione dei Santi.
PARTE TERZA: – Dovere di conoscere la Comunione dei santi – Dovere di far parte della Comunione dei santi – Condizioni per far parte della Comunione dei santi – Mezzi individuali alla Comunione dei santi – Mezzi sociali per la comunione dei Santi. L. 8,-

De Marchi- Vita di S. Agnese. – In forma narrativa, tuttavia con conoscenza dei tempi e delle questioni che riguardano la santa Martire Agnese, l’A. dà qui una vita popolare e ben scritta, con utili riflessi, quale l’agiografia suggerisce. Un libro che sarà gradita lettura alle nostre giovani, fra le quali il culto della Santa è pure diffuso. L. 7,-
Decennio critico. – L’A. conosce assai bene i giovani e conosce assai bene la materia che tratta e svolge con certa lepidezza che invoglia a leggere. Non si preoccupa di tesi scientifiche, finge anzi di trascurarle, annunciando l’enunciato e poi toccando invece di qualche rilievo dei più comuni ma anche più notati dai giovani. Ha molta esperienza e conoscenza del mondo e della vita dei migliori che lasciarono esempi o scritti utili. Un libro pertanto suggeribile ai giovani
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di criterio , che lo leggeranno con frutto ed impareranno ad affrontare la loro età critica, trovando, in forma veramente pastorale, una parola che li consigli, li aiuti, li sproni, al bene fare e a vincere la lotta delle passioni. L. 7,50

Rivista di Letture


Chiavarino - Risposta alle più comuni obbiezioni contro la religione. – Lavoro di indole popolare e utile per la lettura, la conversazione, la predicazione al popolo. L. 3,-
Bertini Carolina - Il silenzio di Lui. – Il giovane Roberto di Villanova, pittore, anima di nobili entusiasmi, innamorato della natura, ancor libero a trent’anni, d’ogni passione, s’incontra nella chiesa di un convento di Benedettini, con una fanciulla bella e ricca accompagnata dal fratello. L’immagine di lei non si cancella più da la mente del giovane; egli sente che la sua vita sarebbe infelice se dovesse vivere lontano da Caterina, e benedice il temporale che gliela conduce in villa col fratello in cerca di rifugio. Più tardi, a Roma, dove tutti riportano per passarvi l’inverno e riprendere la vita della società, la giovinetta incontra un amico di Roberto, il giovane pittore Renato soave tempra di artista al quale ben presto si promette. Il marchese amareggiato della disillusione, parte e si stabilisce in Francia, dove conosce un violinista cieco, provato egli pure da lo sconforto per un amore infelice e al di lui contatto si rassegna e ritorna all’arte, non solo ma alla fede ispiratrice delle sue nuove opere. – Per signorine. L. 6,-

RIVISTA DI LETTURE

Cerini Fosco - Tre anni nella luna. – Il nome dell’autore cela il nome di uno degli scrittori nostri, un buon toscano puro sangue, (il Sac. Fortunato Ceccherini) che già scrisse bei lavori del genere. Anche in questo viaggio dalla terra alla luna e relativo soggiorno e ritorno egli imita assai bene il Verne. Lo imita nell’intreccio dei preparativi; che hanno il loro epilogo dopo il ritorno dell’avventuroso viaggio aereo, lo imita nel dare apparenza scientifica, provato, cifre alla mano, al tentativo riuscito (non in una palla di cannone, ma in un pallone munito di gas speciali). Bella è la parte di avventure nella luna che sa mantenere quel carattere di sconfinata melanconia del pianeta e dei mostri suoi abitatori. La narrazione non cessa di essere vivace e lepida. L. 4,-
Marche Salvatore – I figli della Selvatica. – Più che un racconto o romanzo è una esposizione che un paesetto della Sardegna ha fatto durante la guerra. Molto pertanto è locale non escluse le motivazioni di merito, ecc. L’intento dell’autore è di dimostrare il contributo della Sardegna, accusata di essere selvatica e considerata quasi in minoranza di fronte al resto dell’Italia. Lo stile è molto piano. L. 76,-
Craven – Fiorangela. – Nuova edizione del romanzo conosciuto nelle nostre biblioteche e da tutti letto. L. 5,-
Cassone Sandro - I ribelli della steppa nevosa. – Romanzo d’avventure nella Siberia, durante la Russia bolsevica. L’attenzione è tenuta viva dal succedersi di avvenimenti straordinari e improvvisi, come nella letteratura del genere. Per giovani. L. 5,-
Aubert - La Tonnellata d’oro. – È un romanzo d’avventure della vecchia maniera. Un aspirante della vita pacifica del notariato è trascinato da un amico nel nuovissimo, misterioso mondo dell’Australia in cerca di una tonnellata di oro che un buon negro diceva di esservi sepolta. Naturalmente feroci filibustieri tentano impedire l’impresa dei due giovanotti, quindi un succedersi di episodi uno più tremendo dell’altro, finché l’oro è trovato. Ma il biondo metallo non rende felici e vane sarebbero state tante avventure, se i due giovani non avessero trovati due cuori di donna e in una miniera inesauribile di puri affetti la giocondità della vita. Per tutti. L. 7,50
Mioni - Lia. – Romanzo storico del primo secolo. Per tutti. L. 5,-
Raoul De Navery. - Rediviva. – Con molte illustrazioni. L. 7,-
Ugo di S. Lery - I Drammi dell’Officina. – Con molte illustrazioni. L. 7,-
G. Ricciardi - Il Messaggio della Regina Helaifa. – Con molte illustrazioni. L. 7,-

I Santi

È il titolo di un bellissimo Periodico Settimanale, che narra in modo facile ed attraente la Vita dei Santi più popolari.
Con sole L. 15 annue si possono avere parecchi volumi di Vite di Santi con eleganti copertine a colori.
Sono usciti: S. Teresa del Bambino Gesù – S. Rita da Cascia – S. Nicola da Tolentino – S. Elena Imperatrice – B. Bernardetta Soubirous – Leggenda aurea – S. Agnese – S. Elisabetta Regina – S. Pietro Igneo.
È in corso di pubblicazione S. Margherita di Cortona.
Altre Vite bellissime sono pronte per essere pubblicate o sono in preparazione presso valenti Scrittori nostri Cooperatori.
Sconti notevoli si fanno a coloro che si incaricano della vendita delle Dispense delle Vite dei Santi, che vengono pubblicate ogni Domenica, e che ne ordinano almeno 5 copie.
Saggi si spediscono gratis a che desidera conoscere la pubblicazione per abbonarsi o incaricarsi della Rivendita.
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PICCOLA BIBLIOTECA ASCETICA

La Pia Società S. Paolo ha intrapresa la stampa dei migliori libri di ascetica, allo scopo di presentare ai fedeli ed al Clero quanto di migliore è stato scritto da Autori venerati e competenti. È troppo importante che le anime desiderose di salire le vie ardue e santissime della perfezione siano guidate e nutrite con dottrine sicure, tenute dai santi, approvate dall’uso nella Chiesa. – Sono finora uscite in formato bello e comodo, in brossura, in tela e fregio oro i seguenti:
P. STANISLAO – La scuola di Gesù appassionato - Brossura L. 1,25 – in tela L. 2,45.
S. ALFONSO DEI LIGUORI – Pratica di amare Gesù Cristo – Brossura L. 1 – in tela L. 2,25.
S. ALFONSO DEI LIGUORI – La vera sposa di Gesù - ossia la monaca santa - Manuale di meditazioni e letture. – Prezzo dei due volumi, in brossura L. 6 – in tela (1 vol.) L. 7,75.
S. ALFONSO DEI LIGUORI – Meditazioni e pratiche spirituali per acquistare la salute eterna – pagine 338 – in brossura L. 3,50.
S. ALFONSO DEI LIGUORI - Il gran mezzo della preghiera - Brossura L. 0,75 – in tela L. 1,50.
S. ALFONSO DEI LIGUORI - Le glorie di Maria (2 vol.) – Brossura L. 6 – in tela (uniti in un solo volume) 8.
S. ALFONSO DEI LIGUORI – Apparecchio alla morte – Brossura L. 1,50 – in tela L. 2,75.
KEMPIS - L’imitazione di Cristo – Brossura L. 1,20 – in tela 2,25.
S. FRANCESCO DI SALES – La Filotea o introduzione alla vita devota – Brossura L. 1,50 – in tela 2,75.
ZAMBONI – Gesù al cuore della giovane - Brossura L. 1,00 – in tela 2,25.
SCUPOLI – Combattimento spirituale - Brossura L. 2,25 – in tela 3,50.
MUZZARELLI – Mese di Maggio Brossura L. 1,00 – in tela 2,25.
SEGNERI – Il divoto di Maria – Brossura L. 1,50 – in tela 2,75.
S. AGOSTINO – Meditazioni e soliloqui – Brossura L. 2,50 – in tela 3,75.
S. AGOSTINO – Le Confessioni – L. 5 legato - in tela 6,50.
CLAUDIO ARVISENET – Memoriale vitae sacerdotalis – L. 3 – Legato in tela 5,25.
CARD. G. BONA – De sacrificio Missae – Trattato ascetico per i RR. Sacerdoti – L. 3. Legato in tela 4,25.

CARTELLI BUONA STAMPA

1.° Mano alla stampa!
2.° Cristiano, conosci la dottrina del tuo Capo e Maestro? ... Leggi il Vangelo.
3.° Nessun scandalo più largo e più rovinoso di quello della cattiva stampa.
4.° Riparate al Divin Maestro le pubbliche e premeditate offese fatte con la stampa immorale e anticristiana.
5.° La stampa disonesta e anticristiana è contro la Nazione e contro la Religione.
6.° Chi legge giornali e libri cattivi offende Dio e la Patria.
7.° Diffondete la stampa buona e combattete la cattiva.
8.° L’assassino di strada mi pare innocente a confronto di chi a mente calma, scrive fogli che uccidono le anime.
PREZZO DI OGNI CARTELLO
L.0,40

Aggiungere il 10 per cento per spese postali.

AI DIVOTI DI S. PAOLO
OFFRIAMO

Pompa – Vita e viaggi di S. Paolo L. 5
Un mese a S. Paolo L. 1
Lettere di S. Paolo L. 1
Libretto con novena a S. Paolo e preghiere L. 0,30
Cartoline L. 0,15
Immagini caduna L. 0,10
Statue – bianche cent. 34 L. 3
Colorate L. 6
Aggiungere L. 8 per spese postali e imballo per ogni statua)
Medaglie di perfetta esecuzione , artistiche di metallo patinato, caduna L. 0,60
Di alluminio, rotonde, riproducenti sul diritto San Paolo e al rovescio il S. Cuore, al cento L. 6
Id. spizzellate riproducenti al diritto S. Paolo, Id. con placca montati su avorio ciasc. Al rovescio l’Immacolata, al cento L. 6
Catenelle similargento con medaglia di S. Paolo L. 3 e L. 4 l’una.
Distintivo di S. Paolo in metallo dorato figura a smalto e metallo pure di metallo dorato caduno L. 5
Quadretti. Bellissimi da tavolo e da appendere con immagini del santo su celluloide e cornice uso cuoio. Caduno L. 1
Quadretti da tavolo, con placca di metallo argentato con S. Paolo e la facciata del Tempio ricoperti in carta imitazione pelle, Ciascuno L. 3
Id. di metallo di finissima esecuzione cornice a cavalletto L. 4
Oleografie 24x54 L. 2
Oleografie 32x42 L. 3
Oleografie 39x41 L. 4
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Per libri , oggetti religiosi, abbonamenti, ecc.
Rivolgersi alla Pia Società S. Paolo che ha i seguenti recapiti:
Alba, piazza S. Paolo – Torino via Belfiore 66 – Roma Via Chiesa Nuova 1 - Via Ostiense 75 – Salerno piazza Ferrovia – Bari Via D. Alighieri 29 – Verona, Via S. Cosimo 1 – Cagliari, Via G. Spano 22.

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— Teol. Alberione Giacomo, Dirett. Resp. —
ALBA, Piazza San Paolo — ROMA, Via Chiesa Nuova 1 — TORINO, Via Belfiore 66 — SALERNO, Piazza Ferrovia — BARI, Via D. Alighieri 29 — VERONA, Via S. Cosimo 1 — CAGLIARI, Via G. Spano 22.
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