ANNO XI - N. 22 – 17 Novembre 1929 – Conto C. Postale
UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO - STAMPA
PRESSO PIA SOCIETÀ S. PAOLOOpus fac evangelistae (II Tim. IV, 5)
ALBA - PIA SOCIETÀ SAN PAOLO - ALBAFondazione Ss. Messe perpetueLe SS. Messe annuali sono ora 2.000 (due mila): si spera però di poterle aumentare gradatamente.
Le prime furono così stabilite: una persona lasciava alla Pia Società S. Paolo Lire 1000 con l’obbligo di una Messa mensile, finché durerà la Pia Società S. Paolo; cioè 12 Messe all’anno, con facoltà che altri, cioè i nostri Benefattori e Cooperatori, vi partecipassero nel frutto.
Chi volesse lasciare un simile lascito a vantaggio dell’anima sua farebbe un gran bene a sé, ai nostri benefattori e Cooperatori ed alle vocazioni che si coltivano. Con l’offerta di Lire 1.000 avranno una Messa ogni mese, cioè 12 Messe ogni anno; con l’offerta di Lire 2.000 avranno due Messe ogni mese, cioè 24 Messe ogni anno.
Vi sono persone che potrebbero destinarvi senza sacrificio e altre con sacrificio, però ben prezioso, mille, due, quattro, dieci, venti, cento mila lire. Questo a insaputa di tutti: anzi, qualora occorressero, potrebbero ritirare gli interessi del denaro fino alla morte. Tutto confidenzialmente.
Sig.a Rastelli Margherita, per due Messe perpetue L. 200
Sig.a Ruscitti Luisa, per una Messa perpetua L. 100
Sig.a Buonasera Garda, per una Messa perpetua L. 100
MESSE GREGORIANESi sono ricevuti nel mese decorso Corsi di Messe Gregoriane pro defunti: N. Manera – Rana Marcellino – G. B. Marino – Gallo Maria – Gallo Pietro – Vaschetto Antonio – N. N. di Sorgono – Buero Giuseppe.
Oltre queste, la Sig.a Casati ed il Sig. N. N. hanno ciascuno depositato L. 300 per un corso di SS. Messe Gregoriane da celebrarsi dopo la loro morte.
Mentre ai pii offerenti diamo conto dei corsi ricevuti ed assicuriamo che sono in via di celebrazione, formuliamo il prezioso augurio che i cari defunti, a corso finito, ricevano l’immarcessibile corona dei Santi.
AI COOPERATORI
RESIDENTI ALL’ESTEROVoi potete aiutarci con inviarci francobolli usati degli stati in cui vi trovate. Ci raccomandiamo alla vostra carità.
Inviare alla Pia Società San Paolo. - Alba (Cuneo).
OFFERTE IN FRANCOBOLLIDal luglio u. s. ad ora hanno offerto i segg.: [segue elenco].
Il Divin Maestro benedica i gentili offerenti.
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DICEMBRE
Feste e solennità del mese per cui la Pia Società S. Paolo può fornire la vita del Santo o qualche altro libro adatto:
3 Dicembre – S. Francesco Saverio S.I.
Di S. Francesco Saverio P. Testore ha scritto una bellissima vita in cui lo spirito ardente di questo grande apostolo degli infedeli è ben tratteggiato. Questa vita ricca di episodi e fatti commoventi si fa leggere volentieri. Il volume di 230 pagine costa L. 5.
13 Dicembre – S. Lucia Vergine e martire siracusana.
È un libro che ha riscossi gli elogi di quanti lo hanno letto e che interessa vivamente, facendo gustare episodi veramente bellissimi del tempo di Diocleziano in Siracusa L. 5.
25 Dicembre – S. Natale.
Come preparazione alla festa del Natale offriamo la Novena del Santo Natale con la traduzione in lingua italiana. L. 1.
Altro libro veramente utile a leggersi in questo tempo è quello scritto dal P. Zarbà: La luce che non si estingue, novelle di Natale L. 3,50.
27 Dicembre – S. Giovanni Apostolo.
Mons. Bounard S. Giovanni Apostolo. L’Apostolo della carità, il prediletto di Gesù appare in queste pagine tradotte dal Sac. Cesare Romano, circonfuso di un’aureola di amore che infiamma e letifica il cuore, Mons. Bounard, celebre e apprezzatissimo per altri scritti non ha bisogno di presentazione. Il volume di pagine 288. L. 5.
Chiederli con cartolina vaglia alla: Pia Società S. Paolo, ALBA.
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UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO - STAMPAOpus fac Evangelistae (II Tim. IV,5).
La Missione dei Cooperatori
nelle ParrocchieL’importanza grande della missione che devono compiere i Cooperatori – missione oggi più che mai urgente e necessaria che consiste proprio nell’aiutare la diffusione del S. Vangelo come già i primi Discepoli e le Pie Donne – ci fa pensare a loro come ad un prezioso tesoro.
Grande è la loro missione ed essi la compiranno.
I primi 12 Apostoli, sperduti nell’immensità del mondo, si chiamarono attorno, gente, uomini, donne, vecchi, fanciulli, e dissero loro: «Noi portiamo il tesoro del Cielo, aiutateci a distribuirlo». E riuscirono così con questi cooperatori ad operare la prima diffusione del Cristianesimo.
Così si vuol fare oggi; oggi che la stampa cattiva ha allontanato la Società dalla scuola dell’unico vero Maestro Gesù. È volontà di Dio, espressa per mezzo della Chiesa, per mezzo del Sommo Pontefice.
Ed è per questo che vi abbiamo chiamati, o carissimi cooperatori, attorno a noi.
Noi portiamo il tesoro del Cielo, portiamo la verità, il S. Vangelo, lo portiamo coi nostri libri, coi giornali, coi periodici, e voi ci aiuterete a dividere questo tesoro celeste.
Fate in maniera che nella vostra Parrocchia, si tolgano dalle mani della gioventù certi libri, certi giornalacci, certi periodici; in modo che in ogni famiglia entri il S. Vangelo, il settimanale cattolico, il bollettino, il foglietto religioso, ecc.; non tarderete a vederne i frutti consolanti.
La missione della stampa come Apostolato, è appunto quella di risanare le menti, di indirizzarle a Gesù Via, Via, Verità, Vita. Porterà quindi ad una vita più cristiana, secondo il S. Vangelo, secondo la legge di Dio. La vita non sarà più intesa come tempo di godimento, di piaceri mondani, di divertimento… ma nel suo senso vero: tempo di prova, per guadagnarci il Paradiso; la salvezza dell’anima sarà il primo pensiero, ed il resto in quanto serve per l’eternità.
***Salvare le anime per mezzo della Stampa! In questo ci dovete aiutare, Cooperatori carissimi.
Però questa missione vostra non è tanto facile; è per facilitarla che noi vogliamo farvi un invito; «
Cooperatori unitevi insieme in Sezioni nominate un capo, tenete le vostre adunanze, abbiate il vostro statuto, chiedete direttive al Centro; siate organizzati».
Vedrete che il vostro lavoro avrà efficacia maggiore.
La disunione crea la debolezza, mentre l’unione fa la forza; ed il Signore ha detto che dove sono due o tre persone unite insieme nel suo nome, Egli
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è con loro e benedice; e l’Apostolato diventa fecondo di bene.
In ogni Parrocchia, dove vi sono quattro o cinque Cooperatori, si può formare la Sezione.
Scrivere alla Sezione Centrale dell’unione Cooperatori Apostolato Stampa: Pia Società S. Paolo – ALBA (Piemonte).
COME ORGANIZZARE LA STAMPA IN PARROCCHIA
1) Si forma un comitato, un gruppo, non di bei nomi, ma di persone attive, zelanti.
Sottolineare bene: non di bei nomi, ma di persone zelanti.
2) Siano scelte in modo che vengano rappresentate le vari unioni, compagnie, gruppi della Parrocchia: giovani, figlie, uomini, donne.
3) Si studi bene l’opera conveniente in Parrocchia: bollettino parrocchiale, quotidiano, settimanale, deposito-rivendita, biblioteca, ecc.
4) Tutti quindi contribuire con tre mezzi: preghiera, lavoro, offerte, secondo le possibilità e le circostanze.
Questo gruppo è bene chiamarlo «Sezione Cooperatori Apostolato Stampa», una Sezione cioè dell’Unione Cooperatori Apostolato Stampa che ha sede in ALBA presso la Pia Società S. Paolo. Molti vantaggi ne deriveranno; tra cui:
a) Saranno forniti schiarimenti, indirizzi, aiuti, facilitazioni.
b) Si avrà parte a tutte le indulgenze e favori spirituali concessi dalla S. Sede.
Sono ventisei indulgenze plenarie, oltre ad un’indulgenza plenaria ogni qualvolta che si fa un’ora di adorazione davanti al SS. Sacramento pregando secondo i fini della Pia Società S. Paolo; indulgenza plenaria in punto di morte, (s’intende sempre alle solite condizioni: Confessione e Comunione, pregare secondo le intenzioni del Papa). Indulgenza parziale di 100 giorni ogni volta che, col cuore contrito, si farà qualche azione, anche piccola, o si reciterà qualche preghiera, secondo il fine della Pia Società.
È proprio perché sta tanto a cuore al Vicario di Gesù Cristo il Papa, quest’Apostolato della Stampa, che ha voluto arricchire l’Unione dei Cooperatori di tante indulgenze e favori spirituali.
Ecco l’elenco delle indulgenze e privilegi.
INDULGENZE
Indulgenza plenaria alle solite condizioni (Confessione, comunione, preghiera secondo le intenzioni del Papa) nelle seguenti feste o in uno dei sette giorni immediatamente successivi.
a) Nelle feste del Signore: Natale, Epifania, Pasqua, Ascensione, Corpus Domini, Giovedì e Sabato Santo.
b) Nella festa di Pentecoste.
c) Nelle feste della Madonna: Immacolata Concezione di Maria, Assunzione.
d) Nel girono della festa di S. Giuseppe (19 Marzo) e nella festa del suo patrocinio (3.a dom. dopo Pasqua.)
e) Nella festa di Ognissanti.
f) Nella festa della Conversione di S. Paolo (25 Gennaio) e nella Commemorazione (30 Giugno)
g) In tutte le feste degli Apostoli.
h) Nella festa di S. Francesco di Sales.
Una speciale indulgenza plenaria vien concessa ogni volta che i membri o cooperatori faranno un’ora di adorazione davanti al SS. Sacramento e pregheranno secondo i fini della Pia Società S. Paolo.
Indulgenza plenaria in articulo mortis ai membri o Cooperatori, che confessati e comunicati o almeno contriti diranno devotamente colle labbra o col cuore il santo nome di Gesù ed accetteranno pazientemente la morte dalle mani del Signore in pena dei propri peccati.
Parziale di cento giorni da lucrarsi dai membri e dai Cooperatori ogni volta diranno col cuore contrito, qualche preghiera, secondo il fine della Pia Società, o presteranno un qualche aiuto: (lavoro, elemosina, offerte).
PRIVILEGI
Tutti i sacerdoti, membri e cooperatori potranno benedire con il solo segno di croce, e col permesso del Vescovo diocesano
a) fuor di Roma, privatamente sempre, in forma pubblica invece soltanto nell’Avvento e in Quaresima e durante le missioni e gli Esercizi, corone, rosari, croci, crocifissi e medaglie ed applicare loro le indulgenze apostoliche e ai rosari anche quelle di S. Brigida.
b) Corone del santo rosario applicando loro l’indulgenza di 500 giorni ogni Pater e Ave, anche non recitando il rosario.
Tutti i sacerdoti membri o cooperatori, quattro volte alla settimana hanno il privilegio dell’altare privilegiato.
S. E. Mons. Vescovo diocesano permette a tutti i sacerdoti della diocesi di Alba che fossero nostri cooperatori, l’esercizio di questi privilegi. I sacerdoti delle altre diocesi ne devono chiedere licenza ai loro vescovi.
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Giornata del Divin Maestro e della Stampa
Giornata di fede, riparazione, propositi, abbonamenti, offerte ecc
COSCIENZA
Non parliamo di Buona Stampa, ma di Apostolato Buona Stampa.
È buona stampa anche un libro di igiene, geografia, legislazione, ecc. ma l’Apostolato-Stampa è la illustrazione, la divulgazione, la difesa della dottrina cattolica fatta con la Stampa.
Il Sacerdote non rappresenta la stampa di un partito o tendenza politica, sarebbe un politicante, fuori della sua missione: la politica lo interessa solo quando si accosta all’Altare. Il sacerdote invece spiega il gran libro: «La Bibbia», lo illustra, lo popolarizza, lo divulga, lo difende! Il libro si spiega, illustra, difende con libri, opuscoli, fogli, quadri, ecc., ecc.
Il Parroco fa l’Apostolato-Stampa come fa l’Apostolato-Parola.
La Buona Stampa semplicemente detta è più propria dei Cattolici, e in genere di tutti gli onesti. È chiaro per diritto di natura, per diritto divino, per diritto ecclesiastico che la stampa deve essere tutta buona in senso largo; come devono essere tutte buone le parole, come devono essere buoni tutti gli individui. Nessuno può stampare, diffondere, leggere o ritenere dottrine e stampe cattive, false, immorali.
Ma il Sacerdote ed ognuno che mette la sua penna e la sua macchina a servizio della Chiesa e dell’Apostolato, ha solo la preoccupazione del libro divino, della Bibbia, del S. Vangelo: vive in alto, al di sopra e al di fuori delle competizioni politiche e umane.
DUNQUE
Il S. Vangelo, la Bibbia, in alto, ben esposti come si espone il SS. Sacramento, in una raggiera circondati da fiori, incensati, benedetti. Così in Chiesa; e così sia onorato in famiglia. Là ogni cristiano prometta di unirsi a Gesù Cristo, come Maestro e Verità, detestando ogni dottrina, insegnamento, massima, cattedra, discorso, stampato contro la Divina dottrina.
COME CELEBRARE LA GIORNATA
APOSTOLATO STAMPA
Ecco uno dei mezzi assai pratico per celebrarla:
1) Una solenne Comunione riparatrice per tutte le gravi ingiurie pubbliche contro il Divin Maestro fatte a mezzo di errori ed eresie lanciate dalle cattedre, dalle aule, nei discorsi, specialmente nella Stampa.
Si noti che le ingiurie stampate sono più gravi di quelle dette: sia perché si moltiplicano, sia perché sono più pensate, sia perché rivestono una forma più solenne.
2) Predica o conferenza cui è bene intervenga un oratore forestiero.
3) Adunata pubblica con invito diramato in modo speciale ai padri e madri ai maestri e maestre; a tutte le Associazioni Giovanili, degli Uomini e delle Donne.
4) Raccolta di offerte e doni in favore della Buona Stampa che può essere il settimanale cattolico, il Bollettino parrocchiale, il S. Vangelo, la Bibbia, la Biblioteca, il Deposito-Rivendita ecc., ecc.
5) La raccolta degli abbonamenti ai giornali che si intende introdurre nella Parrocchia. E qui è bene ricordare il settimanale diocesano.
6) La costituzione di un gruppo di persone che si occupino in modo particolare dell’Apostolato Stampa: con Preghiere, Opere, Offerte. Tale Gruppo si può chiamare «Sezione Cooperatori Apostolato Stampa». Esso potrà aderire all’Unione Cooperatori Apostolato Stampa di Alba, e godrà tutte le
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indulgenze e favori spirituali concessi dal Sommo Pontefice.
La festa del Divin Maestro diretta ed ottenere che tanti si mettano alla sua scuola iscrivendosi i piccoli al «Giornalino» e gli anziani alla «Domenica Illustrata» è dovunque accompagnata dalla benedizione del Signore.
Fu tenuta già in diversi paesi e città del Piemonte e prima di tutto si vede questo che i RR. Parroci accolgono volentieri questa proposta e dopo insistono che si vada nella loro Parrocchia perché trovano nella diffusione della stampa sacra un mezzo potente per completare la loro azione.
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APOSTOLATO DEL LIBRO
L’AIUTO E L’INCORAGGIAMENTO DEI NOSTRI COOPERATORI
– Che bella ispirazione che ha avuto il vostro Superiore nel mandarvi alle famiglie a diffondere questi libri! Ci disse il R. Sig. Parroco di Vesine. Intanto mandò la Presidente del Circolo Femminile con le Circoline ad accompagnarci in tutte le famiglie.
… – Avete portato pochi libri – disse un altro R. Parroco, – qui dovevate portarne un carro… vi aspetto un altr’anno.
– A Bassignana la diffusione di libri superò le aspettative del R.mo Parroco, il quale l’aveva raccomandata tanto in Chiesa. In questi centri ove ferve la propaganda protestante c’è più che mai bisogno di opporre armi ad armi.
– Il R.mo Sig. Parroco di Viarigi, non contento di aiutare le Suore nella diffusione del Vangelo nella sua Parrocchia, le aiutò ancora per i paesi vicini. Si diffusero in quantità Bibbie, Vangeli e Vite di Santi: non una famiglia si è rifiutata di far acquisto di un buon libro.
L’ha detto il Parroco… e tanto basta.
– Quando si arrivò coi libri a Tassarolo già si trovava colà l’avv. Torrioni e il Direttore del Giornale Cattolico «La Libertà» di Alessandria, intervenuti appositamente per la giornata della Buona Stampa. La Provvidenza vi condusse in buon punto, senza che vi fossero intese, le Suore ed i libri da diffondere.
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Cooperatori, suffraghiamo!
I suffragi alle anime purganti ci impetrano le grazie nei momenti urgenti e di maggiore strettezza.
I suffragi alle anime purganti ci fanno trovare misericordia al giorno del giudizio.
I suffragi alle anime purganti ci ottengono la delicatezza di coscienza; di schivare i mali per cui si va in purgatorio.
In Purgatorio non si va per gravi peccati.
In Purgatorio va chi ama Dio ma non lo ama bene: in Purgatorio va chi serve Dio, ma non lo serve bene: in Purgatorio va chi adempie il suo dovere, ma non lo adempie bene.
Suffraghiamo i Cooperatori defunti: suffraghiamo le anime purganti che si mostrarono fredde per la buona stampa; che furono curiose di notizie e non si mortificarono di fronte ai giornali meno buoni; che favorirono in qualunque modo la propaganda contro Dio!
Quali pene, quanto patimento ora sentono!
Se salviamo un’anima abbiamo predestinata la nostra.
Suffraghiamo colle indulgenze, colle SS. Messe, coll’elemosina.
Suffraghiamo colla preghiera: domandiamo al Signore, ricco nella misericordia e copioso nella Redenzione, la grazia che liberi dal purgatorio le anime che vi soffrono a causa della Stampa. Questa preghiera è santa ed è efficace e salutare!
Suffraghiamo riparando: si rigetti la stampa cattiva, il giornale non buono, per cui quelle anime soffrono: si faccia da tutti nell’Unione Cooperatori quello che si può fare per l’Apostolato della Buona Stampa.
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COOPERATORI!!!
Fate conoscere e diffondete il bollettino
«Unione Cooperatori Apostolato –Stampa».
L’abbonamento annuo è di L. 5 – L’abbonamento vitalizio di L. 100.
Chi manda abbonamento vitalizio è iscritto all’Opera delle 2.000 Messe
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NELLA PIA SOCIETÀ SAN PAOLO
ALBA
FIGLIE DI S. PAOLO. – Trascorsero in questo mese una giornata indimenticabile. Fu la festa della vestizione. Ventuna furono le fortunate Figliuole che sentirono la chiamata del Maestro Divino e risposero con slancio. Furono festeggiate entusiasticamente dalle compagne, dalle Maestre e dai parenti intervenuti.
Diamo l’elenco dei nomi:
Baldi Tersilla, Baroni Maria, Bianco Rosalba, Calzi Elisa, Capra Evelina, Capra Maria, Cerri Angiolina, Desogus Maria Salette, Castaldi Anna, Giosso Gioacchina, Groppi Carolina, Leprini Livia, Migliardi Margherita, Ovi Angiolina, Pagliana Maria, Ragone Emanuella, Ramondetti Maria, Spada Rosetta, Spadaccini Alide, Tarabra Catterina, Tiberi Carmela.
Deo gratias! Il Signore le conservi a lungo al suo santo servizio.
PIE DISCEPOLE. – Anche la famiglia delle Pie Discepole è cresciuta: fecero la loro solenne vestizione: Sr. Domenica Adorno, Sr. Giovannina Rosso, Sr. Margherita Torta, Sr. Maria Viero, Sr. Maria Panero, Sr. Antonietta Dellapenna, Sr. Luigia Ravina, Sr. Caterina Chiavassa.
Aumenta così il numero di quelle anime che consacrano tutta la loro vita a riparare con la preghiera e col sacrificio le molteplici e gravissime offese causate quotidianamente dalla stampa cattiva; e per l’incremento della stampa buona.
IL MESE DI NOVEMBRE. – È il mese del raccoglimento, della meditazione, della preghiera, e la Chiesa ci invita a pensare alle anime sante del Purgatorio, a liberare colle preghiere, colle mortificazioni, ecc. le anime che soffrono in quel carcere di fuoco. Tutti abbiamo dei parenti, conoscenti, amici defunti: nostro obbligo di suffragare.
In Casa sono ricordati in modo speciale i Membri ed i Cooperatori già passati all’eternità. Nel giorno dei Morti si sono mandati tanti suffragi: ognuno recitò per 10 volte i sei Pater, Ave, Gloria dell’Abitino dell’Immacolata ed il Santo Rosario intero, assistendo a numerose Messe, col desiderio, se fosse stato possibile, di vuotare il Purgatorio.
Fu tenuto il Ritiro mensile: In Purgatorio si va per piccole negligenze; per freddezze nelle preghiere, nel servizio del Signore, per poca corrispondenza alla Grazia… Siamo più fervorosi nel servizio di Dio, più pronti, più generosi. Il pensiero della morte ci accompagni in tutte le nostre azioni, e serva a farci concepire un grande orrore non solo del peccato mortale, ma anche del veniale, causa di tante pene in quel carcere temporaneo.
I DISCEPOLI DEL DIVIN MAESTRO. – È la Famiglia più giovane, e per ora meno numerosa. Essendo però più giovani, sono oggetto di cure maggiori e più amorose da parte del Divin Maestro e di tutta la Casa.
Il Signore ha voluto loro molto bene, e li benedice visibilmente: a soli tre mesi di distanza, una seconda vestizione, ed altri otto furono i fortunati: Vissio Stefano, Giongrandi Gaetano, Cantarutti Aldo, Povero Giovanni, Torielli Pierino, Gavello Lorenzo, Tarabini Luciano, Caldellara Spirito.
Presente tutta la Casa si celebrò la commovente funzione. Infra Missam parlò il Primo Maestro spiegando come l’abito sia: un premio meritato con la buona condotta; una protesta pubblica e solenne di voler seguire più da vicino il Divin Maestro colla pratica dei consigli evangelici; una promessa di perseverare e di progredire ogni giorno sulla via intrapresa: seguire Gesù al Calvario; nella mortificazione, nell’immolazione di se stessi per la salvezza delle anime, per una vita più perfetta.
UN CORSO DI SS. SPIRITUALI ESERCIZI si sono tenuti ad un buon gruppo di giovani esterni nei primi giorni di questo mese. Furono tanto contenti e soddisfatti. È una grazia che il Signore concede il poter fare i SS. Spirituali Esercizi chiusi. «Sono giorni di Paradiso», come si esprimeva uno degli esercitandi.
Occorrerebbe una Casa adatta, per tenere i corsi di SS. Esercizi; il Signore la provvederà: è per la sua maggior gloria.
TORINO
Libri esitati nei seguenti paesi della Diocesi di BIELLA e VERCELLI. – Andorno, Biaglio, Mosso, Tollengo, Ronco, Salussola, Santhià, Cavaglià, Tronzano, Cigliano, Livorno Piemont., Torrazza, Saluggia: Bibbie, copie 42; Vangelo 213; Santi, 309; Cultura, 135; Ascetica, 228; Romanzi, 194; Libri miss. 11; Corone, 50; iscrizioni Messe 100.
Libri esitati nella Diocesi di PINEROLO e nei seguenti paesi: - Abbadia Alp., S. Secondo, Bibiana, Porte, Inverso Porte, Villar Perosa, Pinasca, S. Germano, Perosa Argent., Fenestrelle, Mentoulles: Bibbie copie 71; Vangelo, 185; Santi, 374; Ascetica, 183; Cultura, 118; L. Mission. 12; Catechist., 15; Romanzi 185; Corone 84; Iscrizioni Messe 200.
OFFERTE. – Sig.ra Morsolin, per vestizione
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Suora, L. 500; Sig.ra Dentis p. vestiz. Suora L. 500.
N. N., Pancalieri, L. 50; N. N., Torino, peperoni; N. N., 1 gallina e paste; N. N., 1 gallina e altri doni; N. N., varii capi di vestiario; N. N., tela cerata; P. P., un vassoio; Sig.ra Clongo, servizio da caffè; Spett.le Negozio maioliche e stoviglie, Borgaretto, utensili casalinghi.
BARI
Siamo state per la diffusione a Bitonto: si lascia a tutti Vite di Santi e Vangelo: ovunque, siamo ben accolte. Speriamo che il seme gettato fruttifichi. A Grunno la popolazione era ben preparata ed abbiamo diffuso molti libri buoni.
Si continua a portare il Bollettino in città ove è letto con piacere.
I protestanti lavorano tanto… La messe è molta, ma gli operai molto scarsi…
TRE NUOVE BIBLIOTECHE si sono fatte: 1) Biblioteca circolante «S. Tommaso d’Aquino» nella Parrocchia di S. Pasquale, con più di 100 volumi.
2) Biblioteca dei carcerati di Turi, con 100 volumi, più 35 Crocifissi per i vari reparti dei carcerati.
3) La Biblioteca del Professor Patana, con 35 volumi per cominciare.
Si è rifornito il deposito di Tunaquella di Cerignole, e si è iniziato un nuovo deposito consegnato al Vice Parroco di S. Antonio.
OFFERTE. – Mons. Vicario, un cesto di uva; Sorelle Monzani, uva; Paolo Ancora, L. 40 e un 1 kg. di pesci; Sig.ra Sbisà, L. 7; N. N., 30; P. A., Kg. 1 di allodole. Dalla casettina della B. Stampa L. 28,75.
VERONA
Si continua la diffusione della Bibbia, Vangelo Vite di Santi e libri di pietà.
A S. Pietro di Lenago si sono diffuse: due Bibbie; 15 Divin Maestro; 40 Vite di Santi e altri libri ascetici.
S. Giovanni Lupatolo: 4 Bibbie; 20 Divin Maestro; 60 Vite di Santi.
Lenago e Legnago Porto: 10 Bibbie; 20 Divin Maestro; 60 Vite di Santi; 10 Romanzi; e altri libri.
Buona accoglienza specialmente dal M. Rev.do D. Girelli Giuseppe, Arciprete di Legnago Porto.
Isola della Scala: 30 Bibbie; 25 Divin Maestro; 60 Vite di Santi; 10 Romanzi e molti altri vari libri di ascetica; accoglienza buonissima dal M. Rev.do D. Fontana Giuseppe e della Sig.ra Maestra Bovo Augusta e parecchie altre persone.
Illasi, Tregnago e Badia Calavena: 3 Bibbie; 15 Divin Maestro; 50 Vite di Santi; 5 Romanzi e vari altri di ascetica.
S. Martino B. A.: 8 Bibbie; 18 Divin Maestro; 40 Vite di Santi e altri libri di ascetica.
Tomba Extra: ci fece buona accoglienze il M. R. Sig. Parroco D. Luigi Bassani e buone figliuole ci accompagnarono in tutte le famiglie. Si diffusero: 7 Bibbie; 50 Divin Maestro; 120 Vite di Santi; 40 Buoni romanzi e altri libri vari di ascetica.
Fummo ancora a: Concamarice, Solizzole, Cavaion Nogara, Pellegrina, Ostiglia, Buttapietra, Caprino, Bardolino, Affi. Ovunque ben accolte ed aiutate.
«L’Operaio Cattolico» in un suo articolo sulla diffusione di buoni libri da parte delle Suore riporta:
«Chi desidera che il bell’esempio venga in altri grandiosi centri della Diocesi riprodotto, ne faccia domanda alla Casa Figlie di S. Paolo – Via S, Cosimo, 1 – VERONA.
SALERNO
Abbiamo continuato a spargere la Buona Stampa a larghe mani passando paese per paese, anzi casa per casa.
Siamo state ovunque ben accolte ed i Rev.mi Parroci ci furono di appoggio e di consiglio. A tutti «Deo gratias»!
Un ringraziamento speciale però vada ai RR. Parroci di Antessano e Lanzara che ci vollero accompagnare in tutte le famiglie della loro parrocchia per far meglio comprendere alle loro carissime popolazioni quanto stia a cuore al Divin Maestro ed a loro che in ogni famiglia entri un libro buono; che ogni famiglia abbia la parola della verità.
E il Signore si degnò benedire il loro sacrificio dando un esito davvero consolante.
Acropoli: 50 Vangeli; 3 Divin Maestro; 8 Bibbie; 38 Vite di Santi; 31 Mese a S. Paolo
Eboli: 4 Bibbie: 26 Divin Maestro; 73 Vite di Santi; 74 libri ascetici; 23 Corone.
Pontecagnano: 2 Bibbie; 17 Divin Maestro; 86 Vite di Santi; 61 libri di ascetica; 52 corone.
Battipaglia: 2 Bibbie; 15 Divin Maestro; 45 Vite di Santi; 77 libri di ascetica; 26 Corone.
Faiano: 2 Bibbie; 13 Divin Maestro; 44 Vite di Santi; 107 libri di ascetica; 16 Corone.
Monte S. Severino: 2 Bibbie; 7 Divin Maestro; 15 Vite di Santi; 40 libri di ascetica; 30 Corone.
Pelezzano e Coperchia: 2 Bibbie; 4 Divin maestro; 36 Vite dei Santi 38 libri ascetici; 19 Corone.
Acquarola Costa: 1 Bibbia; 7 Divin Maestro; 16 Vite di Santi; 44 libri di ascetica; 40 Corone.
Intessano Aiello: 10 Divin Maestro; 49 Vite di Santi; 49 libri di ascetica; 49 Corone.
Fusara Penta: 10 Divin Maestro; 22 Vite di Santi; 32 libri di ascetica; 64 Corone.
Fisciano Calvanico: 2 Bibbie; 4 Divin Maestro; 23 Vite di Santi; 12 libri di ascetica; 17 Corone.
S. Tecla Monte Pugliano: 2 Bibbie; 18 Divin Maestro; 19 Vite di Santi; 54 libri di ascetica.
Lanzara-Piazza: 2 Bibbie; 15 Divin Maestro; 23 Vite di Santi; 34 libri di ascetica.
Curteri: 1 Bibbia; 5 Vangeli 4 Divin Maestro; 39 Vite di Santi; 26 libri di ascetica; 14 Corone.
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CAGLIARI
Anche qui si continua la diffusione di libri buoni nelle parrocchie:
Escalaplano: Richieste più volte dal Rev.mo Sig. Parroco fummo colà per la festa di tutti i Santi. Quello zelante sacerdote già ci aveva annunziate sicchè al nostro arrivo i cuori erano già preparati.
Accompagnate dalla Gent.ma Sig.ra Irene Aresu ed Ersilia Deiana si fece il giro del paese, casa per casa. Molti furono i Vangeli; Divin Maestro e Vite di Santi distribuiti a quella brava popolazione: consolanti gli abbonamenti alla Domenica Illustrata ed al Giornalino.
Al Rev.mo Sig. Can. Spano i nostri ringraziamenti e tutta la nostra riconoscenza.
A S. Nicolò Gerrei: siamo state nel ritorno da Escalaplano: Anche qui la diffusine fu buona, grazie al Rev.mo Sig. Parroco che, non contento di aver esortato lui i fedeli, volle che una Suora paolina tenesse una apposita conferenza alle molte signore e Signorine del paese.
Deo gratias! Al Rev.mo Sig. Parroco che tanto si adoperò perché la propaganda riuscisse efficace, i nostri ringraziamenti.
NUOVI DEPOSITI – Grazie al Divin Maestro abbiamo potuto formare 6 nuovi depositi di libri buoni ed oggetti religiosi nei seguenti paesi: Arbus; Quartu; Monserrato; Pirri; Sicci; Senorbi.
Speciale encomio va dato alla Signora Luisa Pisas di Arbus, la quale non contenta di tenere ogni domenica il banchetto davanti alla Chiesa, si reca dalle famiglie per portare loro il libro buono, l’oggetto religioso.
Il Signore benedica e dia il cento per uno a tutte quelle persone che ci aiutano nel nostro Apostolato e voglia far sempre comprendere meglio la grande missione dell’Apostolato-Stampa.
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Gloria a Dio e pace agli uomini
Sono trascorsi quattro mesi appena dal giorno in cui la nostra Casa riceveva dal Signore la grazia inestimabile di sei nuovi Sacerdoti, che già altri tre novelli Leviti, domenica 20 ottobre, ricevevano le Sacre Ordinazioni: D. Giuseppe Mancardi; D. Luigi Occelli; D. Carlo Pigni.
Tre nuovi Sacerdoti, tre miracolati: tre giovani Apostoli vengono a unirsi agli altri che già lavorano nel campo sterminato dell’Apostolato-Stampa. Li festeggiammo lunedì 23 ottobre.
Fu una festa intima e familiare; giorno di lieto gaudio, di santa letizia.
Al Mattino il Rev. D. Occelli celebrò la Messa della Comunione, presente tutta la Comunità, mentre tra canti devoti e preci ferventi, veniva distribuito per mano degli altri due Sacerdoti il Pane degli Angeli.
Alle ore 9, Messa solenne, celebrata dal Rev. D. Mancardi, fungendo da Diacono e Suddiacono i suoi due compagni. La S. Messa preceduta dal canto del «Tu es Sacerdos», ed eseguita in canto fermo «De Angeli», riuscì maestosa e commovente.
Alle ore 11 la terza nuova Messa celebrata dal Rev. D. Pigni.
Oh! Come si prega bene assistendo a una «Prima Messa!»Sono più abbondanti le grazie del Signore; si ottiene più facilmente Il Signore non può negare quanto Gli chiede un suo nuovo Ministro…
E noi lo abbiamo pregato per tutti i Cooperatori non solo, ma in modo speciale per quelle persone che aiutano l’Opera delle Vocazioni.
A mezzogiorno, tutti i giovani, Chierici e maestri, si riunirono nel grande refettorio per far corona ai tre novelli Sacerdoti. Tra gli «evviva» ed i battimani fragorosi, si lessero le lettere di augurio, le poesie, i discorsi e si offrirono i doni.
Alle ore 4 pomeridiane tutta la comunità si riuniva in Chiesa per i Vespri solenni.
Come sono belle queste feste! Il mondo non le comprende: ah se le comprendesse, come le stimerebbe di più!... Come vi parteciperebbe!... E dopo di aver sentito, di aver provato, quanto stimerebbe di più il Sacerdozio!...
Con questi tre nuovi Ordinati è salito a 25 il numero dei Sacerdoti dell’Apostolato–Stampa: tutti consacrati dalle mani di S. E. Mons. Giuseppe Re nostro veneratissimo ed amatissimo Vescovo.
Deo gratias! Di tutto sia reso gloria a Dio, fonte di ogni grazia e benedizione; e si moltiplichino i suoi Ministri nello sterminato campo dell’Apostolato per portare la pace in terra agli uomini, guidandoli sulla via della salvezza.
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UNIONE DI PREGHIERE
Per tutte le persone che si raccomandano offriamo al Signore tutto il bene e le azioni che si fanno in Casa, e le raccomandiamo alle preghiere dei Cooperatori.
Il Tempio a S. Paolo che abbisogna ancora di molte grazie – S.S. Pio XI – L’Apostolato della Buona Stampa – L’incremento della Pia Società S. Paolo – La diffusione del culto al Divin Maestro, alla Regina degli Apostoli, a San Paolo Apostolo, ecc. – L’Opera delle vocazioni religiose all’Apostolato-Stampa – L’Opera delle 2.000 SS. Messe – La diffusione del S. Vangelo e della Sacra Bibbia – L’Apostolato del libro – L’Opera dei Bollettini Parrocchiali – I Cooperatori, Scrittori, Collaboratori, ecc. – L’Associazione Generale Biblioteche – I Centri di Diffusione – I Periodici settimanali e mensili – Una grazia urgente in una famiglia – Una grazia – Una conversione – Una guarigione – Una famiglia per grazie spirituali e temporali – Una persona inferma – Varie grazie – Un ammalato e sua famiglia – Una promozione – Una conversione – Una causa in tribunale – Una famiglia – Diversi ammalati – Grazie spirituali e temporali – Guarigione da mal d’occhi – Diversi affari – Il Gruppo e Circolo Cattolico – Il buon andamento negli studi ed una buona posizione – Un suffragio – Una guarigione da mal d’orecchio – Un benefattore per una grazia – Un Cooperatore per bisogni spirituali e temp. – Una grazia tanto desiderata – Una grazia in una famiglia – Una Cooperatrice per una grazia importante – Una Cooperatrice per diverse grazie – Una grande grazia.
INDULGENZE DEL MESE
1.o Novembre: Festa di tutti i Santi; 30 Novembre: S. Andrea Apostolo.
Una speciale indulgenza plenaria viene concessa ogni volta che i Membri e Cooperatori faranno un’ora di adorazione davanti al SS. Sacramento e pregheranno secondo i fini della Pia Società.
Parziale di cento giorni da lucrarsi dai Membri e Cooperatori, ogni qualvolta diranno con cuore contrito, qualche preghiera secondo il fine della Pia Società S. Paolo, o presteranno un aiuto: lavoro, elemosina,offerte ecc.
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Missione del Giornalismo CattolicoLa «Rivista Diocesana» di Milano porta una lettera di S. E. il Cardinale Arcivescovo sulla missione del Giornalismo cattolico, che riportiamo, sicuri di fare cosa utile alla causa della stampa cattolica.
«Diletti figli. – Dice Isaia di non ridurre al silenzio la voce di Dio, quella voce appunto che il Salmista voleva robusta, perché risuonasse sino ai confini della terra.
Ora, la divina parola, non solo viene predicata nelle chiese: ma, siccome moltissimi non vanno in chiesa che di rado, e d’altra parte, non sempre sarebbe conveniente alla maestà del sacro tempio il trattarvi dei più svariati problemi della vita sociale e politica in relazione agli immutabili principii del Santo Vangelo, così per disposizione stessa dell’apostolica Sede, quest’ultimo compito di carattere apologetico e sociale è stato affidato in modo particolare alla stampa cattolica, e specialmente al giornale quotidiano.
Di fronte alle colluvie di giornali e dei libri che diffondono il veleno dell’errore in ogni classe di popolo – quante volte si ripensa al verso di Dante: «Galeotto fu il libro e chi lo scrisse» – si intuisce subito l’importanza e la necessità della stampa cattolica, la quale, non solo vuole arginare la corruzione intellettuale tanto propagata dalla stampa cattiva; ma, confermando sempre più i buoni nella professione dei principii cattolici, fa insieme opera di apostolato e di apologia anche presso gli avversari. Infatti, la verità ha una forza alla quale non si resiste punto, e la Chiesa trionfa sempre, solo che senza preconcetti la si ascolti e la si studi.
Già come membri del corpo mistico di Gesù qual è la Chiesa, tutti quanti i fedeli abbiano l’obbligo di propugnare attraverso la stampa cattolica i sani principii che informano la nostra vita religiosa ed il nostro organismo costituzionale. Sopratutto poi ai nostri tempi, in cui la civiltà con le sue conquiste, ma anche colle sue insufficienze, rende tanto ardua la vita sociale e così irta di spinosi problemi, è compito della stampa cattolica di divulgare e di popolarizzare la soluzione a questi stessi problemi da colei che sol può darlo: la verità cattolica.
Ora, perché il giornale cattolico possa essere come l’ausiliare e l’araldo della Chiesa docente, presso le varie classi di popolo, è necessario che il foglio sgorghi veramente dalla coscienza illuminata di tutta la famiglia cattolica, la quale nel proprio giornale riconosca quasi l’espressione dell’anima propria, rispecchi se medesima nel giornale.
In grazia della munificenza del Santo Padre Pio XI e del nostro venerato predecessore, Cardinale Tosi, di santa memoria, noi già abbiamo a Milano il quotidiano: «L’Italia» che col profondo spirito cattolico, prudenza e perfetto equilibrio diffonde tra parecchie dozzine di migliaia di persone, i santi principii dello spirito cattolico.
Però, né la tiratura del nostro quotidiano è proporzionata alla vastità della Diocesi, né i mezzi pecuniari permettono ancora una sua più elaborata redazione.
Forse ci si giungerà, quando i reverendi sacerdoti, le associazioni cattoliche, i buoni fedeli avranno meglio compreso che la causa loro e della Chiesa è coinvolta con quella della stampa cattolica, e che è preciso dovere di ciascun fedele di sostenere e far propaganda per il nostro quotidiano milanese.
La benemerita Società della Buona Stampa, in grazia specialmente dell’Unione Eucaristica, merita in questo campo tutto il nostro plauso e la nostra riconoscenza. È una nuova forma di Crociata per un ideale santissimo, che la Chiesa ai dì nostri ha troppo bisogno di propugnare.
Più sopra abbiamo particolarmente ricordato il reverendo clero e le associazioni; giacchè oltre al proprio individuale abbonamento, - e Dio li ricompenserà per questo atto di carità fiorita - Noi desidereremmo da loro che, particolarmente in preparazione alla prossima giornata diocesana per la buona stampa procurassero di raccogliere quanto più è possibile fra i conoscenti e parenti, gli abbonamenti a «l’Italia».
Siamo sicuri che, ovunque entra giornalmente il nostro quotidiano, saranno insieme dei buoni principii cattolici che entrano in casa, e magari sarà pure qualche cattivo libro o romanzo in meno, che non ammorberà più oltre l’ambiente famigliare.
+Alfredo Ildefonso Card. Schuster
Arcivescovo.
L’«Osservatore Romano», pubblicando la lettera del Card. Schuster, aggiunge:
Le chiare e nobilissime parole dell’E.mo Cardinale Arcivescovo di Milano non abbisognano di commenti: guasterebbero. Ancora una volta il problema della stampa cattolica è affermato in tutta la bellezze e santità della sua missione, mentre i cattolici sono chiamati a collaborare alla sua soluzione con la preghiera, con l’opera con l’obolo. E i cattolici milanesi ne offriranno eloquente esempio nella giornata di buona stampa che si appressano a celebrare prossimamente. Le speranze del loro Pastore non andranno deluse.
Urge finalmente che, chiuse le discussioni, i cattolici facciano sul serio e diano alla stampa il posto che si merita nella loro estimazione.
Di critica e di recriminazioni se ne sono fatte tante; occorre scendere al pratico onde la stampa nostra sia posta in condizione di rispondere alla sua missione.
Sono di questi giorni i congressi della buona stampa francese e bavarese. Chi non ha provato un po’ di santa invidia leggendo i risultati ottenuti da quei fratelli in questo campo?
Se qualcuno c’è ancora che non abbia compreso
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l’importanza di un tale apostolato veda quelle relazioni e mediti.
Che di più? Non è il Santo Padre stesso che ha definito la stampa «una delle più importanti funzioni, attività ed energie dell’apostolato cattolico?»
Tocca ai cattolici italiani far sì che gli appelli del Papa e dei vigilanti Pastori non risonino invano; la causa che difendono reclama il loro sacrificio e la stampa deve essere all’altezza del compito.
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Per i nostri Cooperatori d’Italia, una esortazione vivissima a pregare il Signore per un maggior numero di quotidiani cattolici ed una raccomandazione: sostenere, abbonarsi ai quotidiani che già si stampano: «L’Avvenire d’Italia » di Bologna, che sta benissimo al pari di tanti altri quotidiani, e l’«Osservatore Romano».
PERIODICI DA DIFFONDERE
L’UNIONE COOPERATORI APOSTOLATO STAMPA. Mezzo di unione tra la Pia Società S. Paolo e i suoi Cooperatori nell’Apostolato. Non ha quota fissa; lo si manda a quanti cooperano allo sviluppo delle iniziative della Pia Società ed a quanti offrono annualmente almeno L. 5.
LA DOMENICA ILLUSTRATA. Settimanale fatto per le persone che oltre all’istruzione religiosa amano unire una cultura civile più ampia. – L’abbonamento è di L. 15 annue.
LA DOMENICA, settimanale religioso di oltre centocinquanta mila copie, letto con avidità; fa tanto bene, per il suo stile facile e pel contenuto sempre elevato e buono. – L’abbonamento è di L. 3 appena.
IL GIORNALINO, letto settimanalmente da oltre trenta mila bambini: è semplice, facile, istruttivo, divertente. Costa L. 8 annue.
LA BUONA PAROLA, settimanale più piccolo della Domenica religiosa; provvede specialmente all’istruzione religiosa dei centri rurali. Piace tanto; conta oltre cinquanta mila copie. – L’abbonamento è di L. 3 annue.
La Chiesa e la Stampa
nel secolo XV
L’Osservatore Romano, in un articolo, fece rilevare come la Chiesa fin dagli inizi della stampa diede tutto il suo aiuto affinché questa meravigliosa invenzione portasse tutti i frutti di bene che erano da aspettarsi.
I nemici del cristianesimo cercarono e cercano di presentare la Chiesa ostile alla nuova arte, come veniva chiamata l’arte della Stampa, mentre sta di fatto che, a cominciare dagli ecclesiastici, l’intervento ebbe dovunque accoglienza entusiastica e fu sostenuta e incoraggiata.
Esistono documenti che provano come molti furono i sacerdoti e i chierici tipografi e i conventi e i monasteri diedero ampia ospitalità agli stampatori: Basti ricordare Sisto Riessingen che lasciò il canonicato di Strasburgo per recarsi a Magonza a far l’apprendista nell’officina di Gutemberg, e con lui i sacerdoti Schwynheim e Paunartz, e lo Schenkbecher, altro canonico di Strasburgo che venne a stampare libri a Roma, il Botel che si recò in Spagna; Stahel e Bruen che andarono a Venezia, e così via.
E non solo sacerdoti tedeschi, ma anche molti italiani favorirono l’arte della stampa, così tra la fine del secolo XV e l’inizio del XVI troviamo lo Zaroto a Milano, Bartolomeo de Libris, il Bonaccorso e il de Morgiani a Firenze, il Bertocco a Vicenza, e così via.
LE SUORE STAMPATRICI
Ciò che ancora è più caratteristico già fin d’allora vediamo donne addette all’arte tipografica, specialmente vedove di editori, ma sopratutte sono segnalate le Suore addette alla stampa, come fu a Ripoli (Firenze) sotto la guida di Padre Daniello. Esse crearono una vasta azienda che per qualche tempo potè con fortuna gareggiare con quelle tenute da uomini, e dove le Suore non attendevano soltanto alla composizione e alla stampa, ma persino alla fusione dei caratteri. I loro registri di amministrazione, che sono giunti sino a noi, ci dicono che nella stamperia di Ripoli furono pubblicati in sette anni non meno di 69 volumi, circa dieci ogni anno, ciò che per quei tempi rappresentava uno sforzo massimo.
Una donna che però merita una particolare segnalazione è la francese Carlotta Guillarde che restata vedova per la seconda volta, stampò fra il 1542 e il 1566, anno della sua morte, oltre un’accurata Bibbia in latino, le opere dei principali Padri della Chiesa, corredate di note greche ed ebraiche.
O libri maggiormente stampati e diffusi erano la Bibbia e le opere dei Santi Padri; e i Vescovi ebbero per quest’arte allora appena agli inizi, i più grandi encomi; così l’Arcivescovo di Magonza chiamò la stampa arte divina, il Vescovo John Andrei Bassi la definì arte santa, l’Arcivescovo di Manfredonia un dono celeste.
Non è perciò nella Chiesa una novità, religiosi addetti all’apostolato della stampa se fin da principio tanti sacerdoti si dedicarono, se tanti monasteri furono trasformati in officine tipografiche, come avvenne dei Benedettini che, dopo sett’anni dall’invenzione, avevano tipografie in dodici badie.
È necessario che chi si dedica alla stampa sia animato da vero spirito di apostolato, perché veramente la stampa è il mezzo più potente per diffondere la parola di Dio.
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Teol. Giacomo Alberione - Direttore Resp.
ALBA, Piazza S. Paolo – ROMA, Via Grotta Perfetta, 58 – TORINO, Via Belfiore 66 –
VERONA, Via S. Cosimo, 1 – SALERNO, Piazza Ferrovia – BARI, Via Dante Alighieri, 29 –
CAGLIARI, Via G. Spano, 22.
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