Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

Conto corr. colla posta Anno II N. 7 Settembre Bollettino Bimensile

Unione Cooperatori Buona Stampa

ALBA – SCUOLA TIPOGRAFICA EDITRICE – ALBA
1920
~
Per la casa della Scuola Tipografica – Alba

Costruire una casa ai giorni nostri è cosa molto difficile umanamente: si ha bisogno di abbandonarci alla Divina Provvidenza in tutto. Si è assunta l’impresa il Sig. Prunotto Giacomo col figlio Geometra Giovanni di Gallo Grinzane. La loro abilità ed onestà sono ormai conosciute nella nostra regione dove hanno eseguite opere importanti. E’ ben degna di essere ricordata l’ottima costruzione della chiesa di Monforte d’Alba, su disegno dell’Ing. Gallo. I Signori Prunotto non sono soltanto degli abili costruttori, ma sono anche persone di fede e compiono questo lavoro come un’opera di beneficenza.
Nel mese di giugno furono compiuti i lavori di sterramento; nella prima quindicina di luglio le fondamenta sono state ultimate; nella seconda quindicina si diede principio ai muri; al momento in cui scriviamo (25 settembre) si sta per collocare i travi di ferro per la volta del primo piano.
Lo spirito con cui lavorano attirerà la benedizione di Dio sulle loro imprese.
Certamente che le spese per le fondamenta furono considerevoli, trattandosi di elevarsi da un terreno molto basso: ma con un buon calcestruzzo si è potuto avere un lavoro solidissimo e anche abbastanza celere. Il piano terreno è destinato alle macchine da stampa, a magazzino, con due camere che serviranno per parlatorio. Notevole specialmente il locale per le macchine: di altezza conveniente lungo 20 metri, largo 11,50, potrà benissimo contenere N. 10 macchine, rimanendo ancora lo spazio libero per i movimenti degl’impressori ed un corridoio per il personale di assistenza, per il trasporto delle forme, della carta, ecc. Ben esposto, provvisto di
~
aria, luce in abbondanza; potrà fornirsi di un conveniente ascenseur per far discendere dalla soprastante sala dei compositori le forme per la stampa.
Gli allievi impressori quasi ogni sera si portano a vedere i lavori per il loro locale e benedicono la Provvidenza e pregano pei loro benefattori.

Lo spirito

con cui si edifica la casa della Scuola Tipografica è ben diverso da quello che spinge alla costruzione de altre case. Qui si lavora come per innalzare una Chiesa: dalla Casa della Stampa Buona dovrà continuamente uscire la parola della verità, che, scritta sulla carta, dovrà volare in tutte le parti a illuminare, confortare, spronare al bene. Anzi questa casa sarà come un Seminario di Apostoli ed Operai della Stampa Buona! Un semenzaio, un’aiuola benedetta da cui verranno trapiantati in tanti, tanti luoghi.

Le offerte

Gli oblatori devono ricordare che è una grande grazia che loro fa il Signore permettendo che impieghino il loro denaro per un’opera così santa.
L’elenco si va allungando.
La Divina Provvidenza fornisce agli uccelli il loro nido: tanto più darà agli operai dellla Buona Stampa una casa conveniente.
[segue lungo elenco]
~
Mentre ringraziamo con riconoscenza tutti i generosi oblatori, rivolgiamo pure il nostro appello a tante altre brave persone perché vogliano concorrere colla loro offerta a questa opera tanto necessaria ai nostri tempi.
Ricordiamo che la nostra lotteria si dovrà estrarre nei giorni 13 e 14 del prossimo Novembre.
~
Piccola cronaca

A Susa, nella sezione femminile della Scuola Tipografica, il giorno 12 luglio ebbe luogo la distribuzione dei premi di studio, di diligenza e di lavoro. Vi assistevano Mons. Gorlier Vicario generale della diocesi e il nuovo Vescovo d'Aosta, consecrato il giorno precedente, S.E. Mons. Calabresi.
In Alba, il 20 agosto sesto anniversario dell'apertura della casa, celebrato con speciali preghiere di ringraziamento e per ottenere sempre nuove grazie per l'opera della stampa buona.
1 - 2 - 3 agosto: furono celebrate le tre SS. Messe per i benefattori della casa. (Partecipano al frutto di esse quanti fanno l'offerta di L. 10 per la Scuola Tipografica, oppure raccolgono 50 lire di offerte o vendono almeno 50 numeri della nostra lotteria.

Da sapersi

Nella casa maschile di Alba i posti vacanti sono ormai esauriti: e le numerosissime domande di ammissione non possono essere accolte che man mano che qualche posto rimane vuoto.
Nella casa femminile di Susa sono invece ancora disponibili per l'anno 1920-21 tre posti. Le domande devono indirizzarsi alla «Direzione Tipografia San Paolo, Susa».

Buona Stampa e preghiera

Poiché soprannaturale è lo scopo della stampa cattolica, soprannaturali ne devono essere i precipui mezzi di prosperità. E anzitutto la preghiera.
Sotto il nome di preghiera raccogliamo ogni orazione ed ogni opera buona diretta a tale intento: messe fatte celebrare, messe ascoltate, comunioni, Vie crucis, visite al SS. Sacramento, comunioni spirituali, rosarii, mortificazioni, digiuni, elemosine.
Tutto può essere utilizzato per quest'opera. Oh! che le anime buone implorino dal cielo ciò che la terra è incapace di dare! È Dio che deve debellare la stampa malvagia, la quale semina stragi e morti; è Dio che deve prosperare la buona, illuminando i suoi scrittori, fortificando la loro fede, ringargliardendo il loro zelo; è Dio che deve compenetrare i cuori e le menti dei fedeli, per conoscere il dovere di leggere, sostenere, diffondere la buona stampa.
Lo so, si muovono delle obbiezioni allorché non si vuole uscire dal dolce «far nulla», e s'intravedono mille fantastici ostacoli quando si tratta di far del bene. «Ci sono già tante divozioni — si dice — a che aggiungerne ancora un'altra?» A che?... Proprio per corroborare le altre. La gente che prega si perde, si va perdendo e dissipando nel vortice
~
terribile della rilassatezza, vivendo in un ambiente che è cattivo, che trascina anche i buoni. Proprio così, i buoni van perdendo la fede, e la van perdendo a causa — diretta o indiretta — delle cattive letture; le anime muoiono asfissiate dai suoi miasmi deleterii. Come rimediarvi? Con la preghiera e l'azione; la preghiera sopratutto. Non è una preghiera superflua quella per la buona stampa; ma necessaria; quasi dico la più necessaria. Si prega è vero; ma non si prega per la buona stampa, non si prega affinché la cattiva stampa scompaia. Questo è il nemico più audace e temibile, il più onnipotente e criminoso. E non può scomparire se non si prega Dio, da cui viene ogni bene; se non vi si contrappone la buona, se non la si sostiene e diffonde. Si prega, sì; ma per la buona stampa non si prega. Eppure, affinché si faccia la luce nelle anime ottenebrate, avviluppate da tanti errori e pregiudizi, occorre stampa, stampa buona, stampa santa, e che venga letta e diffusa.
E intanto questa diffusione non può ottenersi senza la propaganda, e la propaganda non è fruttuosa e stabile senza la preghiera. La preghiera, ecco quel che vivifica la stampa, i suoi apostoli e le anime.
Allorché ai fedeli s'insegna questo dovere convenientemente, si scorge subito l'interesse che vi prendono, e il fervore con cui vi corrispondono.


Teol. Alberione G. Direttore responsabile
SCUOLA TIPOGRAFICA - ALBA

~