Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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22. LA DEVOZIONE A MARIA REGINA APOSTOLORUM1


Questa mattina chiediamo al Signore la grazia di conoscere sempre più Maria Regina Apostolorum. Conoscerla, amarla, imitarla, pregarla, zelarla. Ieri ho visto il disegno del nuovo santuario a nostra Signora Aparecida. Ecco, una nazione che vuole costruire il santuario nazionale per un centro di divozione a Maria. Ora noi consideriamo che se la divozione a Maria entra nei cuori, entra nella comunità, abbiamo delle persone più pure, dove è maggiormente conservata la castità, maggiormente praticata la povertà, maggiormente praticata l’obbedienza. Maria è madre delle vocazioni, è la Madre del primo chiamato che è Gesù, chiamato all’apostolato: «Habemus pontificem et apostolum nostrum, Christum Iesum»2. Quando si riesce a stampare in un cuore l’immagine di Maria, cioè l’amore a Maria, si è fatta una grande cosa per l’educazione delle vocazioni e la salvezza delle anime nel mondo.
Ma la divozione a Maria non deve essere una divozione comune, la nostra divozione deve essere di colore paolino: alla Regina Apostolorum, come è detto nelle Costituzioni. Noi dobbiamo osservare tutti gli articoli delle Costituzioni, ma dobbiamo tenere presenti specialmente quelli che danno lo spirito e fra questi, quelli sul Maestro divino, la Regina Apostolorum,

S. Paolo. Ma [queste divozioni] non considerarle solamente come consiglio: è la divozione nostra, è ciò che costituisce lo spirito, è il dovere che dobbiamo seguire. Se amate di più l’Ausiliatrice, se preferite un’altra divozione, non so, la divozione alla Consolata, allora potevate fare i voti in un altro istituto.

Nella storia la divozione a Maria ha cinque periodi che si distinguono abbastanza facilmente. Il primo periodo è l’attesa di Maria, l’aspettazione. Quando il Signore disse che avrebbe posto inimicizia fra il demonio e Maria: «Inimicitias ponam
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inter te et mulierem»3, il concetto era questo: Tu hai portato il peccato, disse, e si rivolgeva al serpente, ma verrà una donna che porterà la grazia. Tu hai portato la rovina, ma verrà una donna che porterà la redenzione: «Ipsa conteret caput tuum»4. E passando i secoli, abbiamo nell’Antico Testamento tanti simboli di Maria e le profezie che a lei si riferiscono: «Ecce: virgo concipiet et pariet filium»5. Oh, aspettare Maria è come quando si aspetta l’aurora, una bella aurora come quella di questa mattina: «Aurora consurgens, Maria»6, aurora che annuncia una bella giornata, la giornata di Gesù Cristo: «Sol iustitiae, Christus Iesus»7. Ecco, questo è il periodo della prima divozione a Maria, quando ancora non era comparsa: l’aspettazione.

E finalmente l’aurora sorge, e Maria è concepita senza peccato originale, più santa di tutti i santi: che bell’aurora! Non si potrebbe immaginare diversamente: più santa di tutti i santi e degli angeli del cielo. La bella nostra Madre, come dobbiamo amarla! E vedevo che le suore in principio avevano tanta divozione alla celeste Bambina. Questo non è esagerato, anzi è una bella cosa che si venga a salutare la più eccelsa creatura, mentre attorno alla culla stanno gli angeli del cielo. Ma noi non onoriamo Maria come si onora l’8 settembre sotto il titolo della natività.
Segue l’altro periodo della divozione a Maria: la divozione di Gesù. Chi onorò più di tutti Maria fu Gesù che la chiamava mamma: Mamma, il vestito! la minestra... La onorava proprio come madre e Maria sentiva il cuore balzarle in petto nell’essere chiamata madre dal figlio di Dio. Colui che il mondo non poteva contenere, era contenuto dal cuore santissimo di Maria: Benedetto il frutto del tuo seno, Gesù , il Figlio di questa Vergine benedetta. Gesù onorò Maria durante tutta la sua vita e non
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la dimenticò mai anche dalla croce: «Donna, ecco il tuo figlio… Giovanni, ecco tua madre»8. E questi si prese cura di lei.

Seguì poi il periodo della divozione a Maria, il più grande. Il più grande, ho detto, quello della divozione di Gesù a Maria: amore, divozione, sudditanza, nessuno imitò così bene Maria, [nessuno] seguì così bene Maria come Gesù.
Quando Gesù finì la sua giornata terrena, quale fu nella Chiesa la prima divozione a Maria? Quella alla Regina Apostolorum. Giovanni prese con sé Maria nella sua casa. La onorò molto più di voi che ora venerate ovunque le immagini della Madonna. Giovanni certamente voleva più bene a Maria di noi, e come Giovanni gli altri apostoli, i quali [dopo l’ascensione di Gesù] si raccolsero subito attorno a Maria nel cenacolo a pregare con lei, perché lo Spirito Santo scendesse sulla comunità. Lo Spirito Santo venne, e Maria portò la Chiesa sulle sue braccia, e finché Maria ancora visse sulla terra, fu consigliera degli apostoli, loro conforto, loro modello di vita cristiana che tutti incoraggiava e sosteneva con le sue orazioni. Che bella grazia! Ecco, la prima divozione che esiste nella Chiesa ad onor di Maria è la Regina Apostolorum.
Non siamo dei novatori dicendo: Noi viviamo sotto la protezione della Regina Apostolorum; [anzi] noi torniamo ai tempi più antichi, siamo degli antiquari, cioè entriamo nello spirito della Chiesa, nel disegno che Dio ebbe riguardo alla redenzione per mezzo di Maria. Perché Maria ebbe la concezione immacolata, la verginità e insieme la dignità di madre? A che scopo fu la madre dell’Ostia divina, di Gesù vittima, la madre del Maestro divino, la madre del gran sacerdote Gesù Cristo? Per dare Gesù Cristo al mondo. Questo è l’apostolato, l’apostolato essenziale. Tutti gli altri apostolati si riducono a questo: dare Gesù Cristo al mondo, quindi tutti i privilegi, le grazie che Maria ebbe [furono in vista] di questo: dare Gesù Cristo al mondo.
E se adesso è chiamata mediatrice di grazia, è perché continua dal cielo a dare Gesù Cristo al mondo. Segue il periodo che dura
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fino al Concilio di Efeso9; poi viene il periodo della divozione a Maria secondo la Scolastica10, specialmente con S. Tommaso e S. Bonaventura; seguono i periodi più pericolosi per la Chiesa con l’eresia di Lutero11, padre di tutti i protestanti del mondo.

Entriamo quindi in un periodo in cui Maria interviene e richiama il mondo ad amare il suo Figlio: a Lourdes12, a Fatima13, a Parigi con la Medaglia miracolosa14 e con altre manifestazioni. A che scopo? Il periodo di Leone XIII è il periodo del rosario15, seguito dal periodo eucaristico16. Quanto si è sviluppata la divozione eucaristica! Noi stessi siamo nati dal tabernacolo, e il tabernacolo contiene Gesù, il Figlio di Maria. Ora gli studi sulla Vergine, quanto si sono estesi, e [si è giunti] alla definizione dell’Immacolata, dell’Assunta, in attesa che avvenga la definizione di Maria, Mediatrice universale della grazia.
Così [anche] noi entriamo nello spirito della redenzione e nei disegni di Dio, disegni su cui il Padre celeste aveva ideato la redenzione del mondo. La redenzione del mondo fu compiuta da Gesù, però non è ancora applicata a tutto il mondo, e questo avverrà per mezzo degli apostoli. Maria perciò è Regina Apostolorum oggi come fu allora, perché se Gesù Cristo è morto sulla croce, ha insegnato la sua dottrina, ecc., per la redenzione
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del mondo, bisogna che gli uomini conoscano adesso la sua dottrina e vivano della sua grazia, vivano come figli di Dio. Allora la nostra divozione è la Regina Apostolorum. Ecco, il mondo è un po’ pazzo, se non del tutto certe volte. La rivoluzione francese aveva eretto sull’altare, al posto di Gesù Cristo, la statua della dea Ragione17, e se non interveniva Dio, Peron18 in Argentina aveva fatto preparare il quadro di Evita da mettere l’8 di settembre prossimo sull’altare al posto della Vergine. Noi abbiamo visto il quadro preparato. Questo era il suo progetto, ma il Signore ha voluto risparmiare tanta ignominia all’umanità.

Ora, occorre che noi consideriamo la divozione alla Regina Apostolorum come la nostra divozione: ella darà le vocazioni, darà la purezza e la perseveranza alle vocazioni, darà lo spirito dell’apostolato, dirigerà la redazione e la tecnica e la propaganda. Questo però richiede di essere interamente con Maria, ma questa dottrina è andata un po’ in disuso. Tutti gli apostoli la capivano, e Giovanni per primo praticava questa divozione a Maria. Adesso è poco capita, tanto che il libro Regina Apostolorum tradotto negli Stati Uniti19, fu tenuto quasi due anni presso [i membri] della Curia, indecisi se approvarlo, perché: Ma, sembra così… sembra così, e finalmente adesso è approvato, e Maria interviene, illuminando anche i revisori.
Bisogna che noi riteniamo questa divozione come la nostra divozione. Che cosa farà allora Maria? Porterà il Maestro divino in questo mondo in cui vi è tanto male, ma oggi il male è più nella mente che nel cuore. Ci sono tanti vizi, superstizioni, ma soprattutto ci sono molti errori, errori che vengono diffusi largamente attraverso la stampa, le scuole, le conferenze, la radio, il cinema e la televisione. [Pertanto] c’è più da sanare la mente che non il cuore. Allora pregare Maria che porti il Maestro divino nel mondo, e illumini le menti. Vi sono delle
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suore che sono devote della Consolata20, della Medaglia miracolosa, dell’Ausiliatrice21; e le Figlie di San Paolo? Stiano ferme nella loro divozione, da qui avranno tutte le grazie per la propria santificazione e per l’apostolato, in sostanza per la loro missione. Per quanti anni si è insistito, si è faticato tanto per erigere il santuario Regina Apostolorum22, perché Maria formasse tante apostole come aveva formato Gesù, e sostenesse tutti gli apostoli e tutte le apostole! Quante adorazioni si sono fatte in questa chiesa per questo fine! Ora non vorrei che questa meditazione entrasse da un orecchio e uscisse dall’altro: deve fermarsi nel cuore, nella mente. Venendo qui ho trovato tante immagini della Regina Apostolorum nelle case. Sì, ma non solo [le immagini siano] attaccate ai muri, stampiamo nel cuore questa divozione, abbiamola nel cuore. Abbiate molta divozione alla Regina Apostolorum, e allora progredirete sicure in santità e acquisterete sempre più lo spirito dell’apostolato e aumenterete di numero e soprattutto in qualità.

Gesù vi benedica, ma stampatevi nel cuore la Regina Apo

stolorum, che è la divozione più antica nella Chiesa. Se si eccettua la divozione che ebbe Gesù per sua madre, nessuna altra divozione potrebbe essere migliore della nostra, perché Gesù era Figlio naturale di Maria, ma noi siamo figli adottivi di questa Madre spirituale. Promettete tutte di esser divote della Regina Apostolorum? Sì! E di leggere i suoi libri? Sì! E di ascoltare tutte le prediche che vi verranno fatte qui sopra, e soprattutto di invocarla e supplicarla? Maria vi darà le vocazioni e la santità delle vocazioni.
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1 Meditazione tenuta durante gli Esercizi spirituali a San Paolo, Brasile, il 26.11.1955. Trascrizione da registrazione su nastro magnetico: A6/an 19a ac 33b.

2 Cf Eb 4,14: «…abbiamo un grande sommo sacerdote, Gesù Cristo».

3 Cf Gen 3,15.

4 Cf Gen 3,15: «Questa ti schiaccerà la testa».

5 Cf Is 7,14: «Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio».

6 «Maria, come l’aurora ti innalzi nel cielo… che annuncia il sole di giustizia, Cristo Gesù». Cf Liber Usualis, antifona al Benedictus, Assunzione della Beata Vergine Maria in cielo.

7 Cf Ml 3,20; Breviarium Romanum , Maternità di Maria, responsorio breve alVangelo.

8 Cf Gv 19,26-27.

9 Concilio di Efeso (431), terzo concilio ecumenico, durante il qule fu definita la divina maternità di Maria.

10 La Scolastica è una corrente di pensiero che va del IX al XIV secolo e rappresenta una sintesi complessa e imponente della filosofia antica e della teologia cristiana.

11 Martin Lutero (1483-1546), teologo tedesco, monaco agostiniano. Diede origine al Luteranesimo e al movimento della Riforma.

12 Dall’11 al 16 luglio 1858, nella grotta di Massabielle, la Vergine Maria appare a Bernadette Soubirous (1844-1879) e nella diciottesima apparizione rivela il suo nome dicendo: «Io sono l’Immacolata Concezione».

13 Dal 13 maggio al 13 ottobre 1917 la Vergine appare per sei volte, a intervalli mensili, a tre pastorelli: Lucia dos Santos (1907-2005), Francesco (1908-1919) e Giacinta Martos (1910-1920) a Cova da Iria, presso Fatima (Portogallo). Il messaggio della Madonna si può così riassumere: preghiera per la conversione dei peccatori, riparazione e penitenza, recita del rosario, devozione al Cuore Immacolato di Maria.

14 Il 27 novembre 1830 la Madonna appare a suor Caterina Labouré (18061876), delle Figlie della Carità di S. Vincenzo e la invita a far coniare una medaglia secondo il modello che le mostrava, promettendo grazie a chi l’avrebbe portata.

15 Cf Pr6, Med. varie, n. 3, nota 6.

16 A Leone XIII seguì Pio X che, durante il suo pontificato, si prodigò per aumentare nei fedeli l’amore per l’Eucarestia mediante la Comunione frequente ed esortò ad ammettere a questo sacramento i fanciulli.

17 Durante la rivoluzione francese (1789-1794) a Parigi si instaurò il culto della dea Ragione.

18 Juan Domingo Peròn (1895-1974), generale, presidente della repubblica argentina dal 1946 al 1955. Sua collaboratrice in campo sociale fu la moglie Eva (1919-1952).

19 Cf Alberione G., Queen of the Apostles , Derby, N.Y. (USA) 1956.

20 Il santuario della Consolata di Torino è il vero cuore mariano della città. La devozione alla Madonna Consolata è di antica data, ma ricevette nuovo impulso peropera del beato Giuseppe Allamano (1851-1926), quando fu nominato rettore del santuario e in seguitò fondò i Missionari e le Missionarie della Consolata.

21 La devozione a Maria Ausiliatrice risale al 1500. Si deve a S. Giovanni Bosco e alla costruzione del santuario a Maria Ausiliatrice in Torino inaugurato nel 1868, se il titolo di Ausiliatrice tornò ad essere attuale nella Chiesa.

22 Don Alberione volle il santuario/basilica Regina Apostolorum come centro di preghiera per la diffusione della devozione alla Regina degli Apostoli. Fu iniziato come adempimento della promessa fatta durante un bombardamento su Roma. Il 19agosto 1947 fu posta la prima pietra, e il 29/30 novembre 1954 ebbe luogo la dedicazione. L’intuizione carismatica alberioniana: far conoscere, imitare e vivere la devozione a Gesù Maestro e darlo al mondo come Maria, si arricchì ulteriormente dell’intenzione di fare del santuario il centro delle vocazioni e dei cooperatori paolini.