18. NOVIZIATO: VITA DI PERFEZIONE1
Quante siete? Tutte buone? Almeno tutte di buona volontà, vero? Capite tutte un pochino l’italiano? Con Dio si può parlare qualunque lingua...
Avete cantato il Magnificat ... Questo è il canto di Maria che magnifica il Signore, che vuol fare più grande Iddio. Lei lo ha fatto più grande in tre modi:
1. Ha dato al Figlio di Dio il corpo, per Maria egli è diventato Dio-Uomo.
2. Maria ha avuto sempre l’intenzione di fare tutto per la maggior gloria di Dio. Gesù Cristo ci ha manifestato il Padre. Il Figlio di Maria si è curato di far amare, adorare il Padre celeste. Parlava spesso del suo Padre celeste.
[3.] Fate il vostro noviziato sotto la custodia di Maria, Regina degli Apostoli. Avete anche il Magnificat anima mea Mariam2. È uscito il commento scritto da un sacerdote3, è il terzo libro che questo sacerdote scrive ad onore di Maria, e dice: Voglio farmela benigna questa Madre, voglio essere il suo beniamino, affinché mi apra poi la porta del bel paradiso.... Questo vuol dire che la devozione a Maria santissima è un segno di salvezza. S. Bonaventura4 dice: «Uno può avere il carattere del Battesimo, della Cresima, del Sacerdozio e perdersi, ma chi ha il carattere della devozione a Maria non si perderà...». Maria ha però, oltre il compito di salvare i suoi devoti, quello di santificare, di condurre a perfezione le anime.
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Il noviziato è vita di perfezione. Nel noviziato si deve fare per virtù ciò che dopo si dovrà fare per voto. Adesso per virtù: purezza, povertà, obbedienza, soprattutto vita comune, [dopo, oltre questo:] amore alle persone della Congregazione, alle Costituzioni, alle vocazioni. Provare a far bene adesso ciò che dopo sarete obbligate a fare per voto. Anzi, andare più avanti, con il permesso della Maestra e del confessore fare i voti privati..., anche solo per una settimana o sei mesi, secondo la preparazione; ma, adagio con i voti! Prima di fare un pacco pesante, vedere se potete portarlo. La garanzia, se osserverete bene i voti, la date adesso riguardo alla vostra coscienza e [al dialogo] con le Maestre, [così anche] se vi sentite portate alla vita religiosa paolina, all’apostolato, anche con sacrificio, nella Congregazione che diverrà poi la vostra famiglia. Maria aiuta e facilita questa formazione.
Nelle parole: «Vieni, seguimi...»5 sono compresi i tre voti. Il segno vero della vocazione è voler perfezionarsi, santificarsi. Questo è l’unico dovere che avete e che riassume tutti gli altri. Sempre più entusiaste, contente della vostra vocazione! Non diventate stanche. Man mano che andrete avanti l’anima deve rafforzarsi, irrobustirsi. I santi non erano mai così forti come quando erano tentati, provati, deboli...
Il noviziato serve ad ottenere grazie per tutta la vita..., è la provvista di grazie per tutta la vita. Non comunicarsi cose scoraggianti, malinconie, ecc. Confessarsi bene ogni settimana per passare bene la settimana, fare bene il ritiro mensile per passare bene il mese, bene gli Esercizi per passare bene l’anno spirituale e bene il noviziato per passare bene tutta la vita in un posto o nell’altro, con la salute o no. Bene le meditazioni per tutta la vita. Pregare bene per tutta la vita. Ora siete
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cristiane: uscirete dal noviziato religiose. Il Signore abbonderà in grazie, in letizia. È necessario ascoltare in tutto, ciò che vi dice la Maestra del noviziato, anche se alle volte non vedete, non capite il perché: non importa!
S. Giuseppe nella sua vita, non ha fatto tante cose senza sapere, né capire il perché? Ed è diventato il più grande santo dopo Maria... Lasciatevi guidare, [anche] senza capire, dalla Congregazione... Oh, quanto merito! Iddio è infinitamente sapiente e amante quando comanda, e la più grande sapienza è ubbidire a lui anche quando non si capisce. Certe persone non capiscono questo, ma voi lo capite. Si deve operare questa trasformazione in voi: da semplici cristiane dovete diventare buone, sante religiose. Solo la suora può dire: [Mio Dio,] vi amo con tutto il cuore, il cristiano pure lo dice e ha fede, ma noi dobbiamo averne di più. Contare su Dio in tutte le cose: imitare Gesù [ed essere] più perfette nello spirito di distacco da tutte le cose. Quando muoiono i genitori i figli si dividono l’eredità. Qual è l’eredità vostra? Il paradiso! La religiosa vuole assicurarselo bello. Questo distingue lo stato religioso. E se il cristiano riceve certe grazie per farsi santo, la religiosa ne riceve cento volte di più, specialmente nella vita paolina, dove si uniscono la contemplazione e l’apostolato. Oh, che grazia grande vi ha fatto il Signore nel darvi la vocazione in questa Congregazione!
Tutto questo si deve fare sotto la custodia di Maria. Maria si preparò alla sua missione con un noviziato che non potremo mai imitare: nel tempio, nella preghiera... Maria protegge le anime che si vogliono santificare sul suo esempio. Seguire questa nostra Maestra e Regina e allora sarà più facile seguirla in questa trasformazione del
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noviziato! Trascorrere il noviziato con Maria, guardando Maria, imitando Maria.
Voi siete novizie e conoscete una parte della Congregazione, ma la Congregazione è in continuo movimento come una bambina che giornalmente va crescendo nella persona e nelle opere... Quel che consola di più è questo: i tanti buoni esempi che si possono vedere nelle vostre Maestre e nelle provette Paoline presenti. Guardate meno ai santi antichi..., guardate le vostre sante, per esempio il M. Giaccardo. Leggete6 Lo spirito di D. Timoteo Giaccardo e considerate l’altezza delle sue aspirazioni, lo spirito di povertà, l’obbedienza, la fede, la delicatezza nell’evitare qualunque venialità deliberata, l’amore alla Congregazione e alle persone delle Congregazioni. E poi vorrei raccomandare un’altra intenzione. Quando si è pensato di trapiantare la Famiglia Paolina nelle Isole Filippine, si è pure pensato di fare una grande casa dove raccogliere tante belle vocazioni per l’Oriente, per tutte le nazioni attorno, in modo da raggiungerle tutte un po’ per volta. Perché sono state scelte le Filippine? Perché qui hanno la fede, quindi moltiplicare le vocazioni, soprattutto belle [vocazioni]. Pregare per l’Oriente, pensare a tutti questi popoli che vivono qui. Pregare con fede! Avete una missione delicata e importante. Assecondate le intenzioni della Prima Maestra e fatele vostre. Non potete conoscere tutto e allora entrate nelle sue intenzioni, perché conosce di più. Oh, se sapeste quante grazie il Signore vi ha preparato! Che vocazione! Il vostro noviziato sia pio, raccolto, docile. Prendete tutto, accettate tutto quel che vi vien detto. Preparate-vi bene alla missione che in parte vi è ancora nascosta, anche Maria pure non capiva, ma è stata docile. Vi benedica Gesù e vi dia fede e generosità e costanza, e tante grazie.
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1 Meditazione tenuta alle novizie in Lipa (Filippine) il 21 aprile 1955. Più voltenel testo si trovano puntini di sospensione che indicano probabilmente la difficoltà di riportare le parole del Primo Maestro.
2 Versione del Magnificat fatta da Don Alberione nel 1933. Cf Meditazione, n. 21 del 27 maggio 1933, in FSP33**, pp. 119-122.
3 Dalle ricerche fatte si deduce che il sacerdote, autore dei tre libri qui accennati, è Don Alberione che ha scritto la trilogia “Maria nostra speranza”. Nel primo volume pubblicato già nel 1938, l’ultimo capitolo dal titolo Voglio lodare Maria è un commento al Magnificat anima mea Mariam . Ma già nel 1933 Don Alberione, al Vespro della festa della Regina degli Apostoli in Alba, nella predica commenta brevemente il Magnificat anima mea Mariam . Probabilmente, essendo uscita nel febbraio 1955 (Albano 25.2.55) la ristampa del volume Grandezze di Maria, il Primo Maestro ne riparla al gruppo delle novizie .
4 Bonaventura da Bagnoregio (Viterbo) (1217-1274), francescano dell’ordine dei Frati Minori, teologo-mistico, Dottore della Chiesa. Tra le opere più importanti citiamo Itinerario della mente a Dio .
5 Cf Mt 19,21.
6 Lamera Stefano Atanasio (1912-1997), sacerdote della Società San Paolo. Cf Lo spirito di D. Timoteo Giaccardo , Edizioni Paoline, Alba 1955.