33. CONFIDARE IN MARIA1
Un pensiero che serva di guida in questo tempo: in ogni bisogno ricorriamo a Maria. Che sempre confidiamo le nostre cose a Maria e da Maria tutto speriamo: il nostro progresso, la nostra santificazione, l’apostolato, le vocazioni, ecc. Si ricorre a Maria in tutto: quando ci sono malati da guarire, quando vi è da progredire, da risolvere qualche questione, attuare qualche iniziativa, sempre Maria. Senza Maria niente, con Maria tutto. Non pretendiamo che siano date tutte le cose; ad esempio una guarigione non ci è concessa perché certe malattie sono permesse da Dio, e la volontà di Maria è sempre quella di Dio, che permette a volte la sofferenza per una grande missione... Per le grazie spirituali, interiori, sempre, sempre ricorrere a Maria.
Per Maria siamo liberati dai mali, dai pensieri non belli contro la carità, contro la povertà, contro la purezza, ecc. Ricorrendo a Maria il pensiero cattivo se ne va. Ricorrere a Maria per togliere i pensieri cattivi e mettere pensieri buoni.
Maria è la santificatrice della nostra testa, della nostra mente. Che pensieri alti, altissimi aveva la Vergine Immacolata particolarmente quando attendeva il Natale, lei [che era] la più istruita nelle sacre Scritture fino a quel momento. Invocare Maria che tolga dal nostro cuore i pensieri di orgoglio, l’attaccamento alle persone, alle cose della terra, e che metta in noi la pietà, i desideri buoni, il proposito santo di progredire ogni giorno, e faccia sì che tutto il cuore sia di Dio come era di Dio [il cuore] della Vergine Immacolata. Maria ci otterrà di santificare le parole, i discorsi. Quante volte si manca con la lingua! Chiederle che la nostra lingua venga sempre adoperata bene,
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per dare gloria a Dio, per cantare a Dio. Lodare Dio con la lingua: che gioia e che gaudio! Ci ottenga Maria di santificare la lingua, gli occhi, l’udito, che l’essere che Dio ci ha dato sia tutto di Dio. Santificare le azioni della giornata. Avere costantemente il pensiero di santificare il momento presente, perché ciò che possediamo è il tempo presente. Non fantasticare sul passato o sull’avvenire: santificare il momento presente. Domandarci: Che cosa vuole Dio da noi in questo momento? Nel tempo sono contenuti tutti i beni! In un momento il ladrone sulla croce ebbe il paradiso, perché il Signore, tanto misericordioso, può infondere in chi ha fede grazia e [concedere] il paradiso. Cooperare alla grazia di Dio, confidare nei meriti di Gesù. Ci sentiamo deboli, senza virtù? Io mi presenterò con i meriti del suo Figlio. Fede!
Vi sono anime che si credono delicate, però non hanno fede nella remissione dei peccati... Maria ha le grazie per tutto, per il progresso individuale, per il progresso delle Famiglie Paoline. Sempre invocare Maria! Convivenza con Maria: tanti sentimenti nutrirli e tanti altri non acconsentirli, tante parole dirle e tante non dirle... ci guidi sempre Maria. Oggi si fa molto per aggiornare le religiose, ma voi siete aggiornate, e per aggiornarvi dovete solo giorno dopo giorno penetrare la vostra vita religiosa. Compite apostolati che stanno appena iniziando... Voi precedere, senza lamentarvi, [pregare] che altre vi seguano. Voi stesse dovete aggiornarvi compiendo bene il vostro dovere momento per momento.
In tutto ci vuole Maria. Maria era la più aggiornata e precedette tutti; fin dal momento dell’annunciazione comprese tutta la sua missione di Madre di Gesù e madre degli uomini. Con Maria tutto! Fidarsi! Tutto quello che è conforme alla volontà di Dio Maria lo concede. Tutto con Maria, senza Maria niente. Facendo tutto con Maria sarete sempre figlie carissime al suo cuore.
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1 Predica, in dattiloscritto, unica battitura, carta vergata, fogli 1 (22x28), tenuta a Lisbona. Nel dattiloscritto è segnata come data: dicembre 1956. Dalla cronistoria di don Speciale risulta però che il Primo Maestro è a Lisbona l’11-12 dicembre 1955 di ritorno dal Brasile (cf Cronistoria 1955, p. 1918). Probabilmente la data del 1956è un errore di battitura. Collochiamo quindi la meditazione nel 1955 datandola fral’11 e il 12 dicembre.