Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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239.
LA SANTA COMUNIONE - IV

«Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie, oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri» (Is 55,6-9).

1° Ottima preparazione per ricevere con frutto la SS. Eucaristia è la Comunione spirituale. Essa è un pio e caldo desiderio di ricevere Gesù Cristo ed unirci a lui in una carità più ardente ed operosa, allorché non è dato riceverlo sacramentalmente. Risulta di tre atti: viva fede nella reale presenza; un ricordo delle grazie che Gesù ci ha meritato con la sua passione e distribuisce nella S. Comunione; intenso amore e desiderio di ricevere Gesù Cristo nella SS.ma Eucaristia, se fosse possibile, per imitarlo ed uniformare la nostra vita alla sua. Vi sono molte formule adatte; giovano anche le seguenti: «Gesù è con noi e noi siam con lui»; oppure: «Gesù vivente in Maria, vieni e vivi nei tuoi servi, nella pienezza del tuo amore, della tua luce, della tua virtù». La Comunione spirituale si può fare in ogni tempo ed in ogni | luogo; specialmente nella visita al SS. Sacramento, durante la S. Messa, durante le tentazioni.
Con questa pratica si ottengono moltissime grazie. Gesù vuol saziare i desideri dei suoi devoti; e suole soddisfarli con ampiezza proporzionata alla intensità: «Ha riempito di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi» (Lc 1,53). Inoltre, per l’abituale unione con Gesù, le nostre azioni, anche comunissime, ottengono preziosissimi meriti.

2° La S. Comunione più è frequente, e più nutre e ristora l’anima, e meglio viene ricevuta. Dice Pio X: È noto come dalla frequente e quotidiana Comunione l’anima si unisca maggiormente a Gesù Cristo, la vita spirituale sia meglio nutrita, le virtù crescano e si fortifichino; si abbia un pegno più sicuro di eterna salvezza; perciò tutti i Parroci, i Predicatori, i Confessori, ecc. esortino a ricevere spesso la S. Eucaristia. Inoltre è detto: la Comunione frequente e quotidiana, come cosa cattolica,64 desideratissima da Gesù Cristo e dalla Chiesa, sia concessa a tutti i fedeli di qualunque condizione ed età; cosicché nessuno ne venga impedito o dissuaso quando è in stato di grazia e vi si accosti con retta intenzione. L’intenzione poi è retta se si desidera di corrispondere alla volontà di Gesù Cristo, di aumentare i meriti, di crescere nell’amor di Dio, ottenere grazie spirituali.

3° Se chi si comunica frequentemente | migliora poco a poco la propria vita e diminuisce i suoi difetti, ha il vero segno di agire con retta intenzione. Il confessore ne è buon giudice e consigliere. Mio Gesù amatissimo, fate conoscere a tutti i tesori di bene, di grazie e di meriti che largite in questo Sacramento. Quanti cercano beni e consolazioni fuori di voi, che siete l’unico Bene e fonte di ogni bene! Illuminate coloro che camminano nelle tenebre.

Esame. –
Ho la divozione della Comunione spirituale? Mi comunico sacramentalmente quando posso? Dalla Comunione ottengo un miglioramento di vita?

Proposito. –
Soprattutto curerò di ricevere il massimo frutto dalla Comunione sacramentale; e mi preparerò con almeno N... di Comunioni spirituali.

Preghiera. – «Panem nostrum quotidianum da nobis».65 Dona a noi, o Signore, il quotidiano alimento eucaristico: vero pane, soprasostanziale, che dà la vita eterna. Eccita negli uomini una costante fame di te: tu solo puoi saziare l’uomo. «Il pane angelico diviene pane degli uomini; il pane celeste pone fine ai simboli, ed oh! meraviglia: il povero, il servo, l’umile si cibano del Signore».
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64 Cioè: prassi conforme allo spirito cattolico.

65 «Dacci il nostro pane quotidiano».