Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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150.
VITA DI NAZARETH - I

«Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni» (Is 42,1).

1° Fu una vita di preghiera. In quella Santa Casa si pregava al mattino, alla sera, e lungo il giorno nelle ore che gli Ebrei destinavano alla preghiera: prima, terza, sesta, ecc. Di più si osservavano le grandi festività ebraiche: Pasqua, Pentecoste e Festa dei Tabernacoli; il sabato, poi, era giorno tutto consecrato alle pratiche del culto, di pietà e di carità, nella sinagoga ed in casa. Pietà interiore: nella continua unione con Dio, frequenti giaculatorie, pensieri soprannaturali. Pietà esteriore: salmi, discorsi santi, cantici spirituali. La casetta era il più devoto santuario della umanità, ove tre SS. Persone gareggiavano nelle lodi al Signore con il Paradiso, gli Angeli ed i giusti riposanti nel seno di Abramo. Lode gioconda,181 lode piena, lode degna di Dio: mai il Signore aveva ricevute adorazioni, suppliche, ringraziamenti, riparazioni ed offerte così preziose. La preghiera è l’occupazione più importante della vita. L’uomo con essa raggiunge il suo fine, e fa andare al loro fine tutte le creature, come il pastore spinge nell’ovile tutte le pecorelle. Alla maggior gloria di Dio, alla santificazione dell’uomo.

Altissima preghiera. Vi sono religiosi contemplativi, religiosi attivi, religiosi di vita mista. La Chiesa è giardino con tante aiuole | fiorite che sono gli Istituti religiosi. Essi hanno dato un numero incalcolabile di vergini, di confessori, di anime meditative, penitenti, mistiche: un esercito di oranti. Ma la preghiera di quelle tre SS. Persone era la più perfetta di tutte. Gesù Cristo sempre in visione beatifica, già beato comprensore,182 fin da quando l’anima sua fu creata. Maria fu l’anima più mistica: ebbe più intime comunicazioni e più doni mistici che non tutti i santi assieme. San Giuseppe era capo della S. Famiglia. Egli godeva l’intima familiarità col Figlio di Dio e con la sua sposa santissima; ebbe più volte comunicazioni con gli Angeli. Dovendo guidare, secondo interiori disegni di Dio, Gesù e Maria, doveva possedere doni specialissimi, illustrazioni del Padre Celeste che rappresentava.

3° In continua preghiera. Non vi è solo la preghiera vocale e quella mentale; ma ancora la vitale. L’operare per il Signore, tutto dirigendo ad una speciale grazia è preghiera vitale. Nella casetta di Nazaret vi era una missione da compiere, un fine da conseguire: la redenzione degli uomini. Gesù la operava come redentore; Maria e Giuseppe cooperavano come corredentori. Ogni loro attività era rivolta a questo: continua preghiera.

Esame. –
Tra le molte occupazioni, stimo di più la preghiera? E vi consacro il tempo migliore? Quale perfezione ha raggiunto la mia preghiera?

Proposito
. – Curerò ogni giorno la mia preghiera.

Preghiera. – L’Apostolo Paolo parlando di voi, o Gesù, modello di orazione, ha scritto: «Nei giorni della sua vita temporale, offrendo preghiere e suppliche con forti gemiti e lacrime, fu sempre esaudito in ragione della sua riverenza».183 Perfetta internamente ed esternamente era, dunque, la vostra preghiera. Fate che io impari da voi il modo di pregare: insegnatemi a pregare.
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181 Improntata a gioia.

182 “Comprensore”: si intende chi ha la visione intuitiva di Dio.

183 Eb 5,7.