Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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52.
LA VOLONTÀ - I

«La mia sorte, ho detto, Signore, è custodire le tue parole. Con tutto il cuore ti ho supplicato, fammi grazia secondo la tua promessa. Ho scrutato le mie vie, ho rivolto i miei passi verso i tuoi comandamenti. Sono pronto e non voglio tardare a custodire i tuoi decreti. I lacci degli empi mi hanno avvinto, ma non ho dimenticato la tua legge» (Sal 119/118,57-61).

1° Uomo di volontà è colui che comanda a se stesso; che si guida con ferma decisione nella via intrapresa; dominando tutte le potenze dell’anima e tutti i sensi del corpo, per il conseguimento del fine. La volontà è la regina tra le facoltà dell’uomo. È come il macchinista che dal suo posto di comando, manovrando con intelligenza e fermezza, guida tutto il macchinario. È come il duce131 supremo in un esercito. Né il timore l’abbatte; né le seduzioni la lusingano; né le passioni si impongono.
L’uomo di volontà si conosce in tre momenti: egli decide rettamente e con generosità: tutto l’essere è preso, soggiogato dalla bellezza del fine, e lo vuole, nonostante qualsiasi sforzo. Inoltre: vuole attuare il suo programma: «Il pigro, | dice lo Spirito Santo, vuole e disvuole» (Pr 13,4). Occorre voler sempre: nel fervore dell’orazione e nell’imperversare delle difficoltà e degli scoraggiamenti.
L’uomo di volontà persevera fino al fine. Occorre, per questo, rinnovare ogni anno negli esercizi spirituali, ogni mese nel ritiro mensile, ogni giorno nell’esame preventivo il proposito, spronando la volontà con opportune meditazioni.

2° Il dono di Dio per eccellenza è la vita. Saremo giudicati sull’uso che ne abbiamo fatto. Il dono della vita comprende tutti i doni di natura e di grazia.
Che cosa hai fatto della vita? domanderà il Signore. Per molti la vita sarà riuscita: avranno fermamente voluto raggiungere il fine. Per molti la vita non sarà riuscita: avranno conosciuto, vagheggiato il fine; ma non l’avranno voluto ad ogni costo. I primi sono di volontà, i secondi senza volontà.

3° Signore, comprendo ora le parole degli angeli: «Pace agli uomini di buona volontà» (Lc 2,14). Capisco che vi sono uomini di cattiva volontà: vogliono soddisfarsi, peccare. Uomini di nessuna volontà: vivono, ma non vivono, sono indifferenti quanto all’eternità: si contentano del bene presente. Uomini di buona volontà, che hanno il pensiero ed il cuore rivolto al cielo: la loro volontà è tesa con tutte le forze a conquistarlo.

Esame. –
Appartengo alla categoria degli | uomini di cattiva volontà? Od a quella degli uomini di nessuna volontà? Od a quella degli uomini di buona volontà?

Proposito. –
Voglio mettere la mia volontà sul suo trono come regina di tutte le mie facoltà e di tutte le mie attività.

Preghiera. – Uomo che davvero vive la sua vita è colui che guida se stesso con volontà ferma verso il fine. Voglio seguire il consiglio di quel santo che chiedeva ai suoi giovani di fermarsi a ripetere per dieci minuti: ogni giorno «Volli, sempre volli, fermamente volli».132
O Spirito Santo, illuminate e fortificate la mia volontà affinché, con l’aiuto della vostra grazia, riesca a dominare tutto il mio essere per dirigerlo secondo il beneplacito di Dio.
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131 Secondo l’etimo latino: guida, comandante.

132 Espressione attribuita al poeta e drammaturgo italiano Vittorio Alfieri (1749-1803).