Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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257.
L’ORDINE - II

«Esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non per forza ma volentieri secondo Dio; non per vile interesse, ma di buon animo; non spadroneggiando sulle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge» (1Pt 5,1-3).

1° È il sesto Sacramento. Esso è detto Sacramento sociale perché riguarda la società religiosa, cioè la Chiesa.
Per l’Ordine abbiamo i Diaconi, i Sacerdoti, i Vescovi, cioè la gerarchia ecclesiastica. Il Sacerdote battezza, rimette i peccati, guida le anime, le istruisce, le santifica, le salva. Il Sacerdote offre il sacrificio sociale, cioè a nome del popolo: presentando a Dio adorazioni, ringraziamenti, soddisfazioni e suppliche per tutti. Il Sacerdote è uomo scelto fra il popolo, costituito per il popolo onde offrire doni e sacrifici per i comuni peccati. Egli è l’uomo che per l’Ordine è posto come mediatore fra il cielo e la terra: al cielo presenta i bisogni dell’umanità. Dal cielo ottiene le grazie e le misericordie. Agli uomini predica la parola e la volontà di Dio; per mezzo dei Sacramenti eleva le anime sino a Dio ed alla eterna felicità.

2° Gesù Cristo sin dall’inizio del ministero pubblico chiamò a sé Andrea, Pietro, Giacomo, Giovanni, Filippo, ecc. «Venite con me: vi farò pescatori di uomini» (Mt 4,19; Mc 1,17). Di essi ebbe la massima cura; li istruì in modo speciale, li chiamò apostoli. Li mandò a predicare il regno di Dio, con particolari avvisi, con poteri speciali sui demoni, ammonendo che erano scelti per andare, portare frutti, e frutti duraturi.
Poi, Gesù Cristo li consacrò Sacerdoti, ordinando di ripetere quanto egli stesso aveva compíto nell’ultima cena; commise il potere di assolvere i peccati; diede il grande mandato: «Andate in tutto il mondo, predicate il Vangelo ad ogni creatura, battezzate, insegnate a compiere quanto vi dissi».82
Il Sacerdozio ha da essere perpetuo come il Sacrifizio; perciò anche gli Apostoli nelle città ove avevano predicato, elessero uomini di buona fama che consacrarono Sacerdoti. Dovevano governare la Chiesa di Dio, dispensare i misteri di Dio, offrire il divin Sacrificio. Così S. Paolo faceva ovunque: S. Tito, S. Timoteo, Sila, ecc. erano elevati al Sacerdozio e continuarono l’opera degli Apostoli dopo la loro morte.
E sempre nella storia della Chiesa, fino ad oggi, si ripeté ed ancora si ripete e ripeterà sempre più ampiamente la stessa cosa.

3° L’autore della Dottrina dei dodici Apostoli83 scrive: «Stabilite degni Vescovi e | diaconi; che siano uomini mansueti, non avari, veritieri, provati per virtù». Faremo perciò la preghiera: «Signore, fa’ conoscere chi hai eletti per il santo ministero sacerdotale; affinché essi diano a te l’onore ed il culto dovuto; e gli uomini vengano nutriti nella verità e santificati nella grazia della loro opera».

Esame. –
Comprendo bene la costituzione della Chiesa, divisa tra il corpo discente, cioè i fedeli, ed il corpo docente, cioè i Vescovi, i Sacerdoti ed i ministri? Venero la gerarchia istituita da Gesù Cristo nella sua dignità, uffici, poteri?

Proposito. –
Conserverò nel mio cuore le parole dell’Apostolo: «Ogni uomo ci consideri come ministri di Cristo e dispensatori dei misteri di Dio».

Preghiera. – «Padre, conserva i Sacerdoti nel nome tuo. Io ho comunicato loro la tua parola, ma il mondo li odia perché non sono del mondo. Non ti chiedo di toglierli dal mondo, ma di preservarli dal male. Santificali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo; così io ora ho mandato essi nel mondo. Che siano santi! Che siano una cosa sola, come tu, o Padre, ed io siamo una cosa sola» (Da «l’Oratio Christi»84).
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82 Cf Mt 28,19-20; Mc 16,15.

83 La Dottrina dei dodici Apostoli, o Didachè, è un testo cristiano di autore sconosciuto, ritenuto contemporaneo al Nuovo Testamento. Contiene una catechesi morale per la comunità, e testi liturgici sul battesimo e sull’eucaristia.

84 “Preghiera di Cristo”, o preghiera sacerdotale (Gv 17).