Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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286.
S. GIOVANNI EVANGELISTA

«Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: Di’, chi è colui a cui si riferisce?. Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: Signore, chi è?» (Gv 13,23-25).

1° Giovanni, figlio di Zebedeo, fratello di Giacomo il maggiore, fu prima discepolo del Battista. Poi, mentre stava col padre e col fratello a rassettare le reti, venne chiamato da Gesù Cristo; subito lo seguì. Fu discepolo prediletto del Divin Maestro perché vergine. Nell’ultima Cena posò il capo sul petto adorabile di Gesù; e sul Calvario, ebbe l’ufficio di sostituire Gesù nei doveri verso Maria. Dopo l’Ascensione, con | Pietro fu a capo della Chiesa di Gerusalemme, andò in Samaria e rimase in Palestina. Dopo la morte di Maria si recò ad Efeso e governò le Chiese dell’Asia. Perseguitato da Domiziano, a Roma, fu calato in una caldaia d’olio bollente; ma miracolosamente uscì illeso.
Fu esiliato nell’isola di Patmos, dove scrisse l’Apocalisse. Morto Domiziano, tornò ad Efeso, dove morì quasi centenario. Scrisse pure il quarto Vangelo e tre lettere.

2° S. Gerolamo dice che S. Giovanni scrisse il suo Vangelo per mostrare l’origine divina e la divinità di Gesù Cristo. S. Clemente Alessandrino dice che mentre i tre primi evangelisti mostrano largamente la natura umana di Gesù Cristo, S. Giovanni lo mostra Figlio di Dio e Messia. S. Giovanni è il discepolo dell’amore e delle intimità con Gesù Cristo e con la SS. Vergine; perciò scrisse un Vangelo che secondo S. Agostino «trascende le regioni degli Angeli e va diritto a Dio». «È scritto con penna di amore», dopo aver meditato per tanti anni i palpiti e le parole del Divino Maestro. È il vero biografo di Gesù; ed ha per simbolo l’aquila che si eleva su tutto.

3° Medito il Vangelo di S. Giovanni. Vi trovo un’armoniosa unità, che si svolge attorno alla frase del prologo: «La luce splendé nelle tenebre (è Gesù); e le tenebre (il mondo) non la compresero» (Gv 1,5). Si combatte una grande lotta tra la luce e le tenebre.
Prima: la luce è accolta dai buoni e splende tranquilla a Gerusalemme, in Giudea, in Samaria e nella Galilea.
Poi la luce è contrastata dalle tenebre; a Gerusalemme e in Galilea.
Quindi le tenebre riescono a coprire alquanto la luce in un apparente trionfo; finché nella gloria della Risurrezione splende definitivamente la luce nel trionfo d’amore e di vita. Si chiude col primato di Pietro, luce inestinguibile per il mondo.
Vivacità, profondità, sublimità, veracità ammiriamo in questo Vangelo.

Esame. –
Amo, adoro, leggo il Vangelo?

Proposito. –
Terrò sempre con me il testo del Vangelo.

Preghiera. – Per la parola del Vangelo siano cancellate le mie iniquità. La lettura del Vangelo sia per noi salute e protezione.
Gesù Cristo, Figlio di Dio, ci spieghi le parole del Vangelo.
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