Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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303.
IL DEMONIO IMMONDO149

«A te grido, Signore; non restare in silenzio, mio Dio, perché, se tu non mi parli, io sono come chi scende nella fossa. Ascolta la voce della mia supplica, quando ti grido aiuto, quando alzo le mie mani verso il tuo santo tempio» (Sal 28/27,1-2).

1° La Liturgia odierna ci mostra Gesù Cristo in lotta col demonio impuro. Anzi in questi giorni nel Breviario si legge la storia del casto Giuseppe; che risplendette per molte virtù, dice S. Ambrogio, ma specialmente per la purezza, Gesù caccia un demonio che era immondo.
Ecco il brano evangelico: «Gesù stava scacciando un demonio che era muto. E cacciato il demonio, il muto parlò, e ne stupirono le turbe. Ma alcuni dissero: Egli scaccia i demoni in nome di Beelzebub, principe dei demoni. Ed altri, per metterlo alla prova, gli chiedevano un segno dal cielo. Ma egli, conosciuti i loro pensieri, disse loro: Ogni regno in se stesso diviso andrà in rovina e una casa cadrà sull’altra. Or, siccome dite che scaccio i demoni in nome di Belzebub, se anche Satana è discorde in se stesso, come reggerà il | suo regno? E se io scaccio i demoni per Belzebub, in nome di chi li scacciano i vostri figli? Per questo i medesimi saranno i vostri giudici. Ma se col dito di Dio io scaccio i demoni, certo il regno di Dio è giunto fino a voi. Quando il forte armato custodisce l’atrio, è in sicuro tutto quanto possiede. Ma se viene uno più forte di lui e lo vince, gli toglie tutte le armi nelle quali confidava e ne divide le spoglie. Chi non è con me è contro di me e chi non raccoglie meco disperde. Quando lo spirito immondo è uscito da un uomo, va per luoghi aridi cercando riposo e, non trovandolo, dice: Ritornerò a casa mia da cui sono uscito. Quando vi giunge, la trova spazzata e adorna. Allora va e prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, ed entrati, ci si stabiliscono. E l’ultima condizione di quell’uomo è peggiore della prima. Or avvenne che, mentre egli diceva queste cose, una donna, alzando la voce, in mezzo alla folla gli disse: Beato il seno che t’ha portato, e il petto che hai succhiato. Ed egli aggiunse: Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica» (Lc 11,14-28).

2° S. Paolo nell’epistola dice: «La fornicazione ed ogni genere d’impurità, o la cupidigia, nemmeno siano nominate tra di voi, come si conviene ai santi; né oscenità, né sciocchi discorsi, né buffonerie... poiché sappiatelo: nessun fornicatore od impudico possederà il regno dei cieli» (Ef 5,3-5).
Gesù Cristo atterra il demonio immondo, gli toglie le armi, lo scaccia. Egli stesso, sotto forma di parabola, spiega il suo dominio contro il demonio. Satana si credeva al sicuro nel suo regno, come l’uomo forte e ben armato che custodisce l’entrata della propria casa. Ma Gesù Cristo con la sua grazia vince il diavolo, lo scaccia dall’anima, togliendogli l’ingiusta conquista. E l’anima purificata è abbellita dalla grazia. Il diavolo impuro è il più difficile a vincere: esso va attorno per luoghi deserti, cercando requie; e non la trova. Allora ritorna all’anima da cui era uscito: la trova bella ed adorna. Di nuovo l’assale: trovando resistenza prende con sé altri sette compagni anche peggiori... Se l’anima lo lascia di nuovo entrare, quale rovina! il suo stato sarà peggiore di prima; poiché le ricadute sono un male più grave. Dopo questo insegnamento si capisce la voce di quella donna che esalta la sapienza di Gesù. Beata colei che ti è madre.

3° La costante conservazione della purezza si può dichiarare un prodigio di grazia e di virtù. E non lo è meno la riconquista di essa, talmente richiede violenza, preghiera, vigilanza. Ma a chi prega nulla è negato. Anche le catene della cattiva abitudine si possono infrangere. L’uso dei Sacramenti e la divozione alla SS. Vergine insieme alla prudenza potranno sicuramente ottenere il prodigio.

Esame. –
Vigilo? Prego? Mortifico i sensi?

Proposito
. – Considero: il demonio è cane legato: ma chi troppo si avvicina può venire morsicato.

Preghiera. – O Dio, tu che ci vedi privi di ogni forza, custodiscici all’interno ed all’esterno; affinché da ogni peccato siamo liberati nel corpo e da ogni cattivo pensiero nella mente.
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149 Titolo originale: “Domenica III di Quaresima”.