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ZELO DI GESÙ - VII
«Ti ringrazio, Signore; tu eri in collera con me, ma la tua collera si è calmata e tu mi hai consolato. Ecco, Dio è la mia salvezza; io confiderò, non temerò mai, perché mia forza e mio canto è il Signore; egli è stato la mia salvezza» (Is 12,1-2).
1° Apostolato della beneficenza. La predicazione è assai più efficace quando si unisce alla carità.
La beneficenza inclina l’animo degli uditori ad accettare l’insegnamento della parola. Gesù per guarire le anime sanava i corpi: «Gli portavano tutti gl’infermi, afflitti da varie malattie e dolori, gli indemoniati, i lunatici, i paralitici. Ed egli curava tutti».227 «La turba cercava di toccarlo perché da lui usciva una virtù che risanava tutti» (Lc 6,19).
Il Maestro indicava anche la ragione dei suoi miracoli: «Ecco che sei guarito, non peccare più» (Gv 5,14). «Se non volete credere alle mie parole, credete almeno ai prodigi» (Gv 10,38). Dopo aver miracolosamente saziati cinque | mila uomini con cinque pani, Gesù parlò della Eucaristia, pane celeste.
Se vogliamo conquistare le anime, pensiamo ai corpi. Le Conferenze di S. Vincenzo de’ Paoli portano alle anime più luce e conforto di quanto portino di pani e di vesti per i corpi. È difficile far intendere le verità cristiane e parlare dell’Eucaristia a chi ha lo stomaco vuoto.
2° Apostolato della parola. S. Paolo dice che piacque al Signore salvare i credenti per la stoltezza della predicazione;228 cioè predicando la Croce giudicata una stoltezza dal mondo. La predicazione di Gesù Cristo durò circa tre anni. Sapienza, calore, autorità divina si rivelavano in ogni sua parola. Egli «percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle sinagoghe, predicando il Vangelo del regno» (Mt 4,23). Gesù «andava nelle città e nelle borgate predicando ed evangelizzando il regno di Dio» (Lc 8,1). Il popolo, stupito della sua parola, esclamava: «Non vi fu mai nessuno che abbia parlato come quest’uomo» (Gv 7,46). E sul punto di lasciare la terra, egli affidò ai Discepoli il ministero della parola: «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura» (Mc 16,15). Ed essi andarono, e la loro voce risuonò in tutta la terra.
Vi è chi deve predicare, e vi è chi deve ascoltare la parola di Dio. Ciascuno compia la sua parte dei doveri.
3° Apostolato delle sante conversazioni. Esse possono riuscire una vera direzione delle | anime. Possiamo ricordare la conversazione con la Samaritana229 al pozzo di Sichem. Gesù si fece strada in quell’anima ignorante, macchiata di peccati, piena di pregiudizi. Domandò da bere e la dissetò con l’acqua che sale a vita eterna; scoperse i segreti del suo cuore e si manifestò quale Messia; le ricordò gli scandali e ne fece un’apostola. Possiamo ricordare la conversazione segreta con Maria, sorella di Marta e Lazzaro. Maria sedeva ai suoi piedi e lo ascoltava devotamente.230
Il discorso notturno tra Gesù e Nicodemo231 svelò il Battesimo, la Redenzione, il mistero dell’amore di Dio per gli uomini. Ad ognuno è possibile questo apostolato della parola spicciola, delle sante conversazioni, del conforto soprannaturale. Spesso operano nell’anima più che intere prediche.
Esame. – Comprendo l’apostolato della beneficenza? della predicazione? delle sante conversazioni? Lo pratico? con quale spirito? con qual frutto?
Proposito. – Pregherò Gesù che infonda in me, per la grazia dello Spirito Santo, i sentimenti stessi del suo Cuore: specialmente con grande zelo.
Preghiera. – Vi ringrazio, o Gesù, per avermi manifestate le ricchezze della vostra carità per gli uomini. Comprendo come quest’amore siasi232 manifestato in tante forme di zelo per la | nostra salvezza. Datemi grazia di imitarvi, almeno in qualche misura. Voi che amate le anime, comunicatemi la fiamma della carità; voi che siete venuto a portare questo fuoco sulla terra e desiderate ardentemente che esso si accenda.
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