Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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125.
PUREZZA - IV

«Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo» (Lc 21,36).

1° Il terzo mezzo per conservare la purezza è la preghiera. Il Signore permette le tentazioni, per fini santi e motivi di amore. Egli vuole che alziamo a lui il nostro cuore e che invochiamo il suo aiuto. Quando Gesù si trovava nella barca con i discepoli e si era scatenata una tempesta che minacciava di sconvolgerla, dormiva; e volle essere svegliato; e ascoltò la preghiera; e ridonò la calma. Nelle tempeste dell’anima Gesù vuole essere svegliato, invocato, scongiurato. Allora la sua mano si alza benedicente ed il suo sorriso amico fa ritornare il sereno.
Dice il Savio nella Scrittura: «Come seppi che non potevo essere casto da me, ricorsi al Signore per chiederne l’aiuto».100
Queste sono le preghiere che sempre, ed in una misura sufficiente ascolta il Signore: | quando gli chiediamo aiuto per evitare il peccato e per amarlo.

2° Tra le preghiere, principali sono la Comunione e la Confessione. La Comunione ha sempre l’effetto di accrescere le energie spirituali, da una parte; e dall’altra, di calmare il bollore delle passioni. È il pane degli eletti che genera i vergini; è il cibo dei forti. La confessione non solo cancella i peccati della vita passata; ma ancora infonde una speciale grazia per evitare ogni peccato in futuro. Anzi i consigli e le esortazioni di un savio confessore addestrano e fortificano il cuore alla lotta.
In secondo luogo la divozione a Maria SS.ma. È di grande e sicuro frutto per due ragioni: Ella è la più amabile e la più potente creatura presso Dio. Maria rapisce ed innamora di sé ogni cuore puro. Così avviene che tutti gli affetti del cuore restano talora così concentrati in Maria che assai meno si sentono le attrattive e le lusinghe del senso. Maria poi con le sue preghiere ottiene ai devoti che la mente sia più serena, la volontà più energica, il cuore più forte. «L’inferno trema, il demonio fugge quando dico Ave Maria».101
L’uso delle giaculatorie, specialmente, quando si è tentati è efficacissimo. Per es. «Dolce Cuore di Maria, siate la salvezza mia»; «Virgo singularis, inter omnes mitis, nos culpis solutos, mites fac et castos».102

3° L’amore delle cose celesti, a Gesù, a | Maria deve essere ardente, generoso, predominante. Se ardente, consumerà ogni altro amore; se generoso, le potenze dell’anima saranno riempite; se predominante, si effettuerà poco a poco l’invito: amare il Signore con tutta la mente, tutto il cuore, tutte le forze. Dice S. Giovanni Climaco: «Virtuoso è colui che ha talmente impresse nell’animo le celesti bellezze, da non degnarsi neppure di gettare lo sguardo su le bellezze terrene, e non risente l’ardore di quel fuoco che infiamma il cuore altrui».

Esame. –
Comprendo la necessità di Dio per conservarmi casto? Uso i mezzi indicati? Ho l’abitudine di ricorrere a Maria nei pericoli?

Proposito. –
Nelle tentazioni mi studierò di invocare il nome di Maria; ed anche di rivolgere subito la mente ed il cuore ad altro, per esempio: ai doveri quotidiani.

Preghiera. – O custode e padre dei Vergini, S. Giuseppe, alla cui tutela fu affidata l’innocenza stessa, Gesù Cristo, e la Vergine delle vergini, Maria; ti prego e ti scongiuro per questi carissimi tesori, Gesù e Maria, affinché preservato da ogni immondezza, puro di mente e di cuore, e casto di corpo, mi faccia sempre servire a Gesù ed a Maria purissimamente.103
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100 Cf Sap 8,21.

101 Scorrendo i Quaderni manoscritti di Don Alberione – che contengono la sua predicazione ai seminaristi della diocesi di Alba, dal 1908 in avanti – si rileva che più volte egli citava questa espressione, in lingua latina: «“Satan fugit, infernus contremiscit, cum dico Ave Maria”, dice un santo».

102 «Vergine eccellente, mite tra tutte, rendi innocenti i tuoi figli, umili e puri di cuore» (dall’inno Ave maris stella).

103 «Virginum custos et pater, sancte Ioseph...»: preghiera a San Giuseppe per ottenere la purezza.