Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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207.
MARIA ATTENDE AL CIELO

«Mi alzerò e farò il giro della città; per le strade e per le piazze; voglio cercare l’amato del mio cuore» (Ct 3,2).

1° La Vergine SS. negli ultimi anni, da la Pentecoste al beato transito, dimorò abitualmente presso S. Giovanni Evangelista. Maria fecondava con il suo esempio, con le preghiere e le virtù quotidiane il lavoro degli Apostoli.
La Chiesa, figlia di Maria, era ancor bambina, perciò Gesù le aveva lasciata ancora per qualche tempo questa Madre.
Ma il desiderio di Maria era rivolto al cielo. Là si sentiva attirata dal Sommo Bene; là si sentiva spinta dal suo amore a Dio; là si sentiva aspettata dal Figlio.
A Maria si possono riferire le parole: «Come il cervo assetato, cerca la fresca acqua del ruscello, così l’anima mia anela a te, o mio Dio». «L’anima mia ha sete ardente di te, o mio Dio; quando arriverò a vederti?».314
I Santi avevano ardente desiderio del Paradiso. S. Paolo esclamava: «Cupio dissolvi et esse cum Christo».315 Maria superò tutti nell’ardore di questo desiderio.

2° L’aspirazione al cielo, a vedere e godere Dio, è il grande bisogno del cristiano. La vita deve ordinarsi al Paradiso per cui siamo creati. L’anima è immortale; la vita presente è brevissima. Dopo di essa dove abiteremo? La fede in Dio rimuneratore e la speranza del premio sono le due virtù fondamentali.
Qui non abbiamo dimora stabile; altra dimora ci attende,316 e sta all’uomo predisporla.
S. Ignazio vuole che tutto l’edificio della santificazione si costruisca sopra la verità: sono creato per il Paradiso. Chi considera soltanto le cose che qui si vedono, facilmente si lascia guadagnare e lusingare da esse: piaceri, beni materiali, stima degli uomini. Chi, invece, considera il gran bene che è Dio e il Paradiso, ordina tutta la vita ad esso. Sa offrire, mortificarsi, faticare, compiere i doveri del proprio stato e corrispondere alla divina volontà.

3° Grandi conforti ebbe Maria in quegli ultimi anni: la SS. Eucaristia, il progresso del Vangelo, la convivenza con S. Giovanni. Tutto questo ella ebbe come preparazione al cielo.
Il faticare è breve, il godere sarà eterno. Le cose di questo mondo sono i mezzi per conquistare Dio e il Paradiso; come l’acqua nel battesimo deve conferirci la vita soprannaturale.

Esame.
– Penso al Paradiso? Desidero il Paradiso? Indirizzo tutto al Paradiso? Opero per il Paradiso?

Proposito.
– Tengo ben fisso nel cuore: «Il Paradiso richiede tutta la forza della volontà; lo raggiungono i coraggiosi».

Preghiera. – Accendete in me, o Vergine Madre, un grande desiderio del Paradiso. Accrescete in me la virtù della speranza; ed accrescetela in tutte le anime; perché considerino la terra come preparazione al cielo; i beni che vi sono come mezzi; l’intercessione vostra materna come il più caro conforto. «Mostraci dopo questo esilio Gesù, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria».
207

314 Sal 42/41,2-3.

315 «Desidero venir sciolto dal corpo ed essere con Cristo» (cf Fil 1,23).

316 Cf Eb 13,14.