Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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66.
I FRUTTI DELLA REDENZIONE
NELLA SOCIETÀ169

«Dice infatti il Signore degli eserciti: Ancora un po’ di tempo e io scuoterò il cielo e la terra, il mare e la terraferma. Scuoterò tutte le nazioni e affluiranno le ricchezze di tutte le genti e io riempirò questa casa della mia gloria, dice il Signore degli eserciti» (Ag 2,6-7).

1° Da Adamo alla nascita di Gesù Cristo trascorsero diverse migliaia di anni. L’umanità continuò a precipitare verso l’abisso dell’errore, del vizio, dell’idolatria. Da Gesù Cristo ad oggi e fino alla fine dei secoli riprende l’ascesa verso una vita nuova in Cristo per l’individuo e la società. La bontà dei frutti ci manifesta la bontà della radice.
a) Il Cristianesimo libera l’individuo:
Dall’errore, per mezzo del ministero autentico ed infallibile della Chiesa Cattolica; per mezzo della continuata predicazione della verità fatta dai sacerdoti; per mezzo della vigilanza dei Pastori contro il continuo insorgere di errori ed eresie.
Dalla idolatria e superstizione, che dominavano nel paganesimo ed ancora dominano dove la fede cristiana non è arrivata.
Dalla corruzione, che tanto si era estesa anche per le empie ed immorali favole sul conto degli dei: Giove, Venere, Mercurio, ecc. Il cristianesimo difese la dignità della persona umana, la sua libertà per seguire la coscienza, la nobiltà del lavoro di perfezionamento morale, materiale, intellettuale e spirituale.

[2°] b) Il Cristianesimo quanto alla famiglia: abrogò la tirannia paterna, che nel paganesimo si estendeva sino al diritto di vita e morte sui figli, sui bambini, sui vecchi. Mentre, d’altra parte, ricordò i gravi doveri dei genitori di curare l’educazione dei figli, e quello dei figli di obbedire e rispettare i genitori. Di più: santificò il matrimonio, consigliò la verginità, impose l’amore particolare tra i membri della famiglia. Ancora: abrogò la schiavitù, inculcò la legge della carità per tutti, condannò l’omicidio.
c) Il Cristianesimo quanto alla società: si oppose al dispotismo con la dottrina, con la condanna degli abusi dei principi, e col penetrare del suo spirito le leggi civili. Di più: sollevò in molte maniere l’operaio, affinché non venga sfruttato dalla classe abbiente, ma abbia la legittima mercede e sia rispettato nella sua dignità e nei suoi diritti di uomo, di cristiano e di cittadino. Per ciò sempre la Chiesa inculcò i principi di giustizia sociale per i lavoratori e della carità per i bisognosi di ogni specie. Ancora: la Chiesa impose170 l’obbedienza ai legittimi poteri, ai superiori, ai padroni nel limite della rispettiva autorità.

[3°] Il Cristianesimo diffuse una civiltà nuova, che risulta di due elementi principali: la verità e la santità dei costumi; poi anche di elementi secondari: come la scienza, le arti, il progresso economico, un più elevato genere di vita, un modo pacifico di dirimere le controversie, un maggior senso di giustizia nella imposizione degli oneri, con una miglior equità nel partecipare ai vantaggi del vivere sociale. Il cristianesimo inculca pure un nazionalismo giusto ed una continua collaborazione internazionale: mostrando gli uomini come figli tutti di un solo Dio; redenti da Gesù Cristo, chiamati alla Chiesa ed all’eterna felicità.171

Esame. –
Vivendo in mezzo a tanti benefici: li considero? Ne approfitto? Li faccio conoscere? Sono riconoscente a Gesù Cristo?

Proposito.
– Voglio leggere un libro di apologia cattolica; od almeno ascoltarne qualche conferenza e considerare le risposte alle più comuni obiezioni alla religione.

Preghiera. – Più considero, o buon Maestro, l’opera della Redenzione e più ne sono ammirato. Comprendo ora come i veri grandi172 sono veri cristiani. Una scienza superficiale allontana gli uomini dal Cristianesimo; una scienza profonda ve li fa ritornare. Fate, o Signore, che io mi tenga sempre più stretto alla Chiesa di Gesù Cristo; che io ne comprenda i benefici, che io li ami, che io li segua! Che né le parole vuote, | né le inconsiderate opposizioni impressionino l’anima mia. «A chi andremo? Tu hai parole di vita eterna».173
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169 Nella seconda edizione (1952), il titolo è “I FRUTTI SOCIALI DELLA REDENZIONE”.

170 Nel senso che la inculcò come doverosa...

171 Concetti sviluppati da Don Alberione nel suo Catechismo Sociale (1948), Edizioni Paoline, Roma 1985.

172 Grandi personaggi.

173 Gv 6,69.