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LA SANTA COMUNIONE - I
«Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro patrimonio per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. Porgete l’orecchio e venite a me, ascoltate e voi vivrete. Io stabilirò per voi un’alleanza eterna, i favori assicurati a Davide» (Is 55,2-3).
L’Eucaristia è la fonte di tutte le grazie perché è Gesù Cristo.
1° Produce un’intima unione57 ed un’intima amicizia tra l’anima e Gesù Cristo: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue resta in me ed io in lui» (Gv 6,57). Con Gesù Cristo l’anima | diventa una cosa sola, nel modo in cui l’amato è nell’amante e la verità nell’intelletto. L’amore di Dio non è ozioso: quando esiste, opera grandi cose; quindi in virtù di questo Sacramento, non solo viene elargita la grazia e la santità, ma ancora si è spinti all’azione. «La carità di Cristo ci sospinge» (2Cor 5,14). L’anima sente un gran bisogno di operare per Dio e per la salvezza del prossimo. L’anima si trasforma in Gesù Cristo: è l’elemento inferiore che viene trasformato nel superiore, come il pane viene trasformato in carne e sangue. Così S. Agostino: «Sono cibo di adulti; cresci e mangiami; non sarai tu che mi trasformerai in te, ma sarò io che ti trasformerò in me». Infatti il più potente elemento assimila a sé il più debole. Gesù Cristo si sostituisce per così dire all’uomo: «Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me» (Gal 2,20). È un’unione morale, intima, reale, trasformativa. L’uomo ha la vita soprannaturale e tutte le virtù e meriti da Dio ed in Dio «per Gesù Cristo», dal quale abbondantemente affluiscono tutte le cose buone e liete. Ma fonte di tutto e capo di tutto è specialmente l’Eucaristia. Essa ci presenta Gesù Cristo immolato per la nostra salute.
2° La Comunione è simbolo e fiamma di intima carità tra i fedeli. Dice il Concilio di Trento: L’Eucaristia mira a questo: che tutti i singoli fedeli concordino e convengano in questo segno di unità, in questo vincolo di carità, in questo | simbolo di amore vicendevole. Per la Comunione diveniamo membra di membra, unite al Capo, Gesù Cristo. Come molti grani concorrono a formare un unico pane e molti acini di uva a formare il vino eucaristico: così tutti formiamo un sol corpo in Cristo. «Che siano tutti una sola cosa» (Gv 6,55).
La Comunione dà diritto speciale alla gloria celeste: «Ci è dato come pegno della futura gloria». Dice Gesù Cristo: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna» (Gv 6,55).
Inoltre ingerisce58 nel corpo il germe della risurrezione: «Chi mangia la mia carne ha la vita eterna ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno». Dice Leone XIII: «L’ostia divina al nostro corpo corruttibile comunica la risurrezione, giacché vi mette un seme di eternità».
3° Signore Gesù Cristo, che hai detto agli apostoli: «Vi lascio la mia pace, vi dono la mia pace» (Gv 14,27), non riguardare ai miei peccati, ma alla fede della tua Chiesa; e degnati di pacificarla e di riunirla secondo la tua volontà, tu che vivi e regni Dio per tutti i secoli dei secoli.
Esame. – Alla Comunione do il posto dovuto? Mi comunico spesso? Mi accosto con le dovute condizioni? Poiché chi indegnamente si comunica scrive la propria condanna.
Preghiera. – Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio vivo, tu che per la volontà del Padre con la | cooperazione dello Spirito Santo, con la tua morte hai restituito al mondo la vita: liberami, mediante questo sacrosanto Corpo e Sangue tuo, da tutte le mie iniquità e da tutti i mali: e rendimi sempre fedele ai tuoi comandamenti; e non permettere che ancora mi separi da te; che col medesimo Dio Padre e lo Spirito Santo vivi e regni Dio per tutti i secoli dei secoli. Così sia.
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