Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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311.
DOMENICA IN ALBIS

«Saldo è il mio cuore, Dio, saldo è il mio cuore: voglio cantare inni, anima mia. Svegliatevi, arpa e cetra, voglio svegliare l’aurora. Ti loderò tra i popoli, Signore, a te canterò inni tra le genti, perché la tua bontà è grande fino ai cieli e la tua verità fino alle nubi» (Sal 108/107,2-5).

1° I battezzati nel Sabato Santo venivano anticamente rivestiti di una veste bianca, per indicare l’effetto del Sacramento nell’anima loro. Nella Messa è detto: «Tutti voi che siete stati battezzati, siete stati rivestiti di Gesù Cristo» (Gal 3,27). Portavano tale veste per otto giorni e la deponevano in questa domenica.
Istruirsi nella Religione, crescere nella fede, confessarla apertamente è l’insegnamento della presente domenica. Ai neo battezzati la Chiesa rivolge l’invito: «Quasi neonati, desiderate il latte spirituale» (1Pt 2,2) e razionale, cioè le verità cristiane. La ragione è quella che ricorda S. Giovanni Apostolo nell’epistola: «La vittoria che ha trionfato nel mondo è la nostra fede. Chi è che vince il mondo, se non chi crede che Gesù Cristo è il Figliolo di Dio?» (1Gv 5,4-5). Base della fede è la testimonianza del Padre, che | proclamò Gesù suo Figlio, dopo che questi ricevette il Battesimo; Gesù Cristo che si rivelò Dio nei suoi patimenti e nel suo sangue; lo Spirito Santo che nella Pentecoste confermò l’opera di Gesù Cristo e comunicò vitalità perenne alla Chiesa.

2° Conoscere, credere, confessare la nostra fede; viene chiaro dal Vangelo di oggi.
«In quel tempo, giunta la sera del primo giorno dopo il sabato, ed essendo chiuse le porte dove erano congregati i discepoli per paura dei Giudei, venne Gesù e stette in mezzo e disse loro: Pace a voi. E detto questo, mostrò loro le sue mani e il costato. Si rallegrarono pertanto i discepoli al vedere il Signore. Disse loro di nuovo Gesù: Pace a voi. Come il Padre mandò me, anch’io mando voi. E detto questo, soffiò sopra di essi e disse: Ricevete lo Spirito Santo: saranno rimessi i peccati a chi li rimetterete: e saranno ritenuti a chi li riterrete. Ma Tommaso, uno dei dodici, soprannominato Didimo, non era con essi al venir di Gesù. Gli dissero però gli altri discepoli: Abbiamo veduto il Signore. Ma egli: Se non veggo nelle mani di lui la fessura dei chiodi, e non metto la mia mano nel suo costato, non credo. Otto giorni dopo, di nuovo erano i discepoli in casa, e Tommaso con essi. Venne Gesù a porte chiuse, e si pose in mezzo, e disse loro: Pace a voi. Quindi dice a Tommaso: Metti qua il tuo dito, osserva le mie mani, accosta la tua mano, e mettila nel mio costato: e non essere incredulo, ma credente. Rispose | Tommaso: Signore mio, e Dio mio. E Gesù: Perché hai veduto, o Tommaso, hai creduto: beati coloro che, non vedendo, credettero.
Vi sono anche molti prodigi fatti da Gesù in presenza dei suoi discepoli, che non sono registrati in questo libro. Questi poi sono stati registrati, affinché crediate che Gesù è il Cristo Figliuolo di Dio: e affinché, credendo, abbiate la vita nel nome suo» (Gv 20,19-31).

Conoscere: Intervenendo ai catechismi, alle spiegazioni del Vangelo, alle predicazioni; leggendo libri di istruzione religiosa.
Credere: è grazia dello Spirito Santo, che viene data agli umili, alle anime rette, alle coscienze pure, secondo quanto dichiarò il Maestro Divino: «Ti ringrazio, o Padre, che hai tenute nascoste queste cose ai prudenti e ai sapienti; per rivelarle, invece, ai piccoli, cioè agli umili» (Mt 11,25).
Confessare: Beati quelli che credono senza vedere, cioè senza orgogliose difficoltà: di questi è il regno dei cieli; a questi vengono tutti i beni che si hanno in questo regno. Confessare a fronte alta; senza orgoglio, perché è dono di Dio, ma anche senza tentennamenti, perché questa è la verità che salva, libera, arricchisce l’anima.

Esame. –
Custodisco il tesoro della fede ricevuto nel Battesimo? Lo accresco istruendomi continuamente nella Religione? Vinco ogni | rispetto umano? Evito i pericoli di perdere il grande dono della fede?

Proposito. –
Il dubbio di Tommaso mi conferma nella fede; ma io non voglio la strana pretesa di tutto vedere, toccare, spiegare; mi basta che lo insegnino la Chiesa e Gesù Cristo.

Preghiera. – Atto di fede: Mio Dio, credo fermamente quanto voi, infallibile Verità, avete rivelato e la santa Chiesa ci propone a credere, ed espressamente credo in voi, unico vero Dio in tre persone uguali e distinte: Padre, Figliuolo e Spirito Santo, e nel Figliuolo incarnato e morto per noi, Gesù Cristo, il quale darà a ciascuno, secondo i meriti, il premio o la pena eterna. Conforme a questa fede voglio sempre vivere: Signore, accrescete la mia fede.
All’elevazione dell’Ostia ripetiamo: «Mio Signore e mio Dio».
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