Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

203.
ADDOLORATA

«Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore, al dolore che ora mi tormenta, e con cui il Signore mi ha punito nel giorno della sua ira ardente» (Lam 1,12).

1° Maria sofferse indicibili pene e fu trafitta nell’anima da una spada di dolore per diventare misericordiosa.
Il suo martirio fu il più lungo: perché sempre contemplava nel suo spirito la passione del Figlio suo ed il peccato cagione di tale passione, offesa alla Divina Maestà, rovina eterna delle anime.
Il suo martirio fu il più penoso: esso nasceva dall’amore al Figlio, a Dio, alle anime. E | quanto più amava tanto più penava; e quanto più si accendeva il fuoco della carità, tanto più la spada del dolore penetrava nella sua anima.
Il suo dolore fu universale. Ogni pena di Gesù si rifletteva nel cuore di Maria, i chiodi, le spine, i flagelli, il tradimento, l’abbandono. Tutti i peccati degli uomini nel loro numero e malizia si riflettevano nel suo cuore.

2° Come sofferse la SS. Vergine:
Con pieno abbandono nel divino volere; meglio di tutti i santi diceva: «Non sia fatta la mia, ma la vostra volontà, o Signore».308 Non accusava chi era causa delle sue sofferenze; non trovava eccessive le sue pene.
Sofferse in unione a Gesù Redentore: ella era Corredentrice. Sapeva che questa era la sua missione: dare una soddisfazione degna per il peccato, riaprire il cielo, salvare gli uomini. Adempì questo suo ufficio dal presepio di Gesù fino al Calvario, ed alla sepoltura di Gesù. Accoglieva ogni nuova pena come cosa dovutale, come parte del suo ufficio: e non l’avrebbe cambiato con nessun altro stato di vita.
Sofferse in amoroso silenzio. Come Gesù andava a morire senza un lamento. Amava e taceva. Fu di esempio alle pie donne, agli apostoli, ai martiri di ogni tempo.

3° L’apostolato della sofferenza supera ogni altro: perché meglio ci associa all’opera del Salvatore. Perché è più efficace innanzi a Dio. Perché mostra un vero e profondo amore alle | anime. Perché è proprio dei cuori generosi, delle anime amanti.
È pure la via sicura per la santificazione: «Chi vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua».309 Quando si ama sino al sacrificio accettato volentieri, non vi è dubbio che si è davvero con Dio.

Esame. –
Che stima ho della sofferenza? Ne faccio mezzo di apostolato? Come soffro le inevitabili pene della vita?

Proposito. –
Contemplerò spesso l’Addolorata ai piedi della croce, unendo le mie piccole pene alle sue immense sofferenze.

Preghiera. – Concedetemi, o Maria, di piangere con voi le piaghe del Salvatore ed i miei peccati, che ne sono la causa. Piccole sono le mie croci; ma io non sono capace che di leggere e brevi sofferenze. Sono così poco virtuoso, amo così poco Gesù, sono così freddo nell’apostolato! Deh! Madre, ottenetemi l’amore alla croce, la grazia di seguire con voi Gesù al Calvario, e di accogliere con volto e cuore sereno ogni tribolazione.
203

308 Cf Lc 22,42.

309 Mt 16,24 e paralleli.