Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

40.
IL PARADISO: gaudio di Dio

«Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo santuario; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro. Non avranno più fame, né avranno più sete, né li colpirà il sole, né arsura di sorta, perché l’Agnello che sta in mezzo al trono sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita. E Dio tergerà ogni lacrima dai loro occhi» (Ap 7,15-17).

1° Dio è beatissimo in Sé. L’anima in cielo, fatta partecipe della divina natura, è pure fatta partecipe del gaudio di Dio. Dirà il Divino Giudice: «Entra nel gaudio del tuo Signore» (Mt 25,21). E ancora: «Il vostro cuore gioirà e nessuno potrà togliervi il vostro gaudio» (Gv 16,22). Ed è Gesù stesso che ci prepara questo gaudio: «Io preparo per voi un regno, come il Padre mio lo ha preparato per me: affinché mangiate e beviate alla mia mensa nel mio stesso regno» (Lc 22,29-30).
I beati non proveranno tristezza alcuna: «E il Signore asciugherà ogni lacrima dai loro occhi» (Ap 21,4). Dice perciò S. Agostino: «Questa è la vita vera: godere Te, di Te, per Te»105 (Confess., l. X, c. 22). Infatti il gaudio è consolazione nel bene desiderato e raggiunto.

2° I beati troveranno in Dio tutto quanto serve a saziare i legittimi desideri del cuore. Troveranno in Dio ogni sufficiente, perfettissimo diletto senza timore o trepidazione alcuna: una virtù integra e perfetta, senza lotta, un onore ed una gloria vera e somma presso Dio e presso le creature. I Beati godranno specialmente di vedere Dio in altissima gloria ed i santi in tanto onore; poiché allora si godrà più degli altrui che dei propri beni. Veder Dio è la vera letizia, l’unico, perfetto gaudio.
Godrà Dio chi sulla terra lo avrà cercato di tutto cuore. Specialmente: chi ama trattenersi con Dio nella preghiera, facendo le meditazioni e la visita al SS. Sacramento; chi ama parlare a Dio familiarmente, ed in modo speciale, chi riceve con vera pietà Gesù nella S. Comunione, chi cerca la divina unione e l’intima familiarità col Signore nel raccoglimento e nella cella del proprio cuore.

3° Signore, datemi lo spirito di preghiera, l’amore all’Eucaristia, la pia pratica della Comunione frequente. Voi, o Maestro Divino, abitate nel SS. Sacramento per farvi trovare da tutti coloro che vi desiderano; per dare udienza a tutti; per distribuire a tutti le vostre grazie. Eppure quanto siete dimenticato!

Esame. –
Amo la compagnia di Gesù? Lo visito volentieri nel SS. Sacramento? Mi comunico spesso? e con le dovute disposizioni?

Proposito. –
Farò ogni giorno una breve visita al SS. Sacramento. È questa una garanzia ed un segno di essere ammessi nell’altra vita nella gloria, alla presenza di Dio.

Preghiera. – Signore Gesù Eucaristico, io sono freddo; riscaldatemi col fuoco dell’amor vostro. Voi avete insegnato ai vostri intimi il gran bene che si ha nel visitarvi spesso. L’hanno imparato S. Alfonso de’ Liguori, S. Luigi Gonzaga, S. Francesco Regis,106 il Beato Eymard.107 Ammaestrate anche me, tiratemi a voi; fatemi | tutto vostro prima della mia morte; prendete possesso di tutte le mie potenze.
40

105 «Et ipsa est beata vita, gaudere ad te, de te, propter te».

106 San Francesco Regis Clet. Nato a Grenoble nel 1748, entra nella Congregazione della Missione, fondata a Parigi da san Vincenzo de’ Paoli. Dopo alcuni anni di insegnamento, chiede di andare missionario in Cina, dove muore martire nel 1819.

107 Ora, san Pier Giuliano Eymard (canonizzato nel 1962).