Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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282.
DOMENICA IV DI AVVENTO

«Signore, tendi l’orecchio, rispondimi, perché io sono povero e infelice. Custodiscimi perché sono fedele; tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te spera. Pietà di me, Signore, a te grido tutto il giorno. Rallegra la vita del tuo servo, perché a te, Signore, innalzo l’anima mia» (Sal 86/85,1-4).

1° Gesù Cristo sta per venire a noi come Via, Verità e Vita: «Preparate la via al Signore» (Mt 3,30; Mc 1,3). La preparazione sta, specialmente, in una disposizione di umiltà e di penitenza per i nostri peccati, la nostra ignoranza, il nostro infelice stato di morte; ed in una disposizione di fiducia in Colui che ci predicherà le verità che salvano, ci traccerà la via del Cielo, ci ridarà la vita soprannaturale. La Liturgia è | dominata da tre grandi figure: Isaia, il Battista, la Vergine Maria.
Dice il Vangelo: «L’anno decimoquinto dell’impero di Tiberio Cesare, essendo governatore della Giudea Ponzio Pilato, tetrarca di Galilea Erode, tetrarca dell’Iturea e della Traconitide Filippo, suo fratello, e tetrarca di Abilene Lisania; sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio fu diretta a Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Ed egli andò per tutta la regione del Giordano, predicando il battesimo di penitenza in remissione dei peccati; come sta scritto nel libro dei sermoni del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore; raddrizzate i suoi sentieri. Ogni valle sarà colmata, ogni monte e colle sarà abbassato, e le vie tortuose saran fatte diritte e le scabre appianate ed ogni uomo vedrà la salvezza di Dio» (Lc 3,1-6).113

Umiltà. Il Battista dice: Fate frutti degni di penitenza. E S. Gregorio fa notare che non ci vuole una penitenza qualunque; ma penitenza degna, proporzionata al peccato. La Chiesa oggi prega «Vieni, Signore, non tardare; perdona le colpe del tuo popolo, Israele». Il Vangelo è chiaro: Appianate i sentieri; drizzate i sentimenti del vostro cuore. L’uomo privato della sua vita soprannaturale, ottenebrato nella sua mente, era andato precipitando sempre più nell’abisso dell’errore e del vizio.
Fiducia. Dice il Battista: «Saranno colmate tutte le valli; i monti ed i colli saranno abbassati» (Lc 3,6). Gesù è la luce. Dice il profeta | Isaia: «Muterò le tenebre in luce e non li abbandonerò». E San Giovanni Evangelista: «Il Figlio di Dio ci ha data l’intelligenza perché possiamo conoscere il vero Dio ed essere nel suo Figlio». Gesù Cristo è la vita eterna e la salvezza: «Vedrà ogni uomo il Salvatore» (Lc 3,6). E la Chiesa prega: «Suscita, o Signore, la tua potenza, e vieni; soccorrici con la tua grande virtù, affinché con l’aiuto della tua grazia, riceviamo quanto i nostri peccati hanno demeritato».

3° «Venga la rugiada dal cielo, e le nubi piovano il Giusto; si apra la terra e germogli il Salvatore» (Is 45,8). Da Sion esca la legge e la parola di Dio da Gerusalemme; illumini gli occhi dei suoi servi.
Gerusalemme suoni le sue trombe, poiché è vicino il giorno del Signore; ecco che egli viene a salvarci. Egli è l’atteso, il sospirato delle nazioni; la Vergine mi dia il Salvatore; gli uomini accolgano la salute. È venuta la pienezza dei tempi. Cammini innanzi a noi; ci insegni le sue vie; ci ammaestri nella giustizia; ci insegni la via della prudenza.

Esame. –
Mi preparo a ricevere Gesù quale egli viene al mondo, cioè: Via di ogni santità; Maestro della verità, Vita dell’anima? Ne sento il bisogno?

Proposito. –
A Gesù chiederò molto, per ricevere molto; soprattutto chiederò con cuore umile.

Preghiera. – O Sapienza, che sei uscita dalla bocca dell’Altissimo, vieni ad insegnarci la via della prudenza.
O radice di Jesse, segno dei popoli, che i re aspettano, che i popoli invocano; vieni a liberarci.
O Oriente e splendore di luce eterna, sole di giustizia, vieni ed illumina coloro che stanno ancora nelle tenebre e nell’ombra di morte.
«Il Signore è vicino a chi lo invoca; a chi lo invoca di vero cuore».
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113 Attualmente, proposto nella II domenica di Avvento C.