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I SACRAMENTALI
«Lodate il Signore nel suo santuario, lodatelo nel firmamento della sua potenza. Lodatelo per i suoi prodigi, lodatelo per la sua immensa grandezza. Lodatelo con squilli di tromba, lodatelo con arpa e cetra; lodatelo con timpani e danze, lodatelo sulle corde e sui flauti. Lodatelo con cembali sonori, lodatelo con cembali squillanti; ogni vivente dia lode al Signore» (Sal 150,1-6).
1° Sono segni sensibili e sacri istituiti dalla Chiesa per produrre determinati effetti spirituali od anche temporali. Sono un’imitazione dei Sacramenti, ma ci sono dati dalla Chiesa; in essi è la Chiesa che prega; perciò ottengono grazie per la fede e le disposizioni di chi prega.
Il Sacrificio della S. Messa consiste essenzialmente nella consacrazione; come gli altri Sacramenti nell’applicazione della materia e della forma. Ma la Chiesa vi fa precedere preghiere, riti e cerimonie che ne rendono più degna la celebrazione, meglio dispongono i fedeli a riceverli, assicurino il frutto più abbondante.
2° La S. Messa ha un conveniente apparato di cerimonie. Dice il Concilio di Trento: «Essendo gli uomini così fatti che senza amminicoli97 esterni difficilmente si elevano alla meditazione delle cose divine, la S. Madre Chiesa ha stabilito delle regole perché alcune preghiere si pronuncino a voce più bassa, altre a voce più alta. Istituì pure cerimonie: benedizioni, lumi, canti, incensi, vesti, ecc., parte già nell’età apostolica, per cui maggiormente apparisse la maestà di questo sacrificio, e la mente dei fedeli, per questi visibili segni di religione e di pietà, venisse elevata alla contemplazione delle altissime cose che si nascondono in questo sacrificio». Così la S. Messa viene divisa in tre parti: didattica, | sacrificale o centrale, complementare (Comunione).
Il Sacramento del Battesimo è accompagnato da dialoghi tra il sacerdote e il battezzando, che risponde a mezzo dei padrini; da segni di croce, unzioni, imposizioni delle mani, esorcismi, benedizioni, ecc.: tutti di alti significati, onde meglio s’intenda l’effetto che esso produce nel bambino.
Ugualmente si dice della Cresima, Penitenza, Estrema Unzione, Ordine, Matrimonio.
3° Le cerimonie, i riti e le parole sono da considerarsi attentamente, secondo i loro sensi; per pregare con maggior sapienza e pio affetto; per penetrare meglio i dogmi che esprimono o sui quali sono fondati; per dedurne conseguenze pratiche per la vita. A questo fine giova la lettura dei libri che commentano il Messale, i Sacramentali, il Rituale, il Pontificale, il Breviario, ecc.98
Esame. – La Liturgia è per me un libro chiuso od aperto? Comprendo le funzioni, i riti sacri? Leggo o ne ascolto le spiegazioni?
Proposito. – Darò alla pietà liturgica il primo posto fra tutte le divozioni: cercherò di averne una conoscenza almeno sufficiente.
Preghiera. – Debbo e voglio pregare con la Chiesa; essa è maestra di orazione. Per la preghiera liturgica tutti i membri del Corpo mistico partecipano autenticamente al culto di adorazione infinita che Gesù Cristo, capo di essa, dà continuamente a Dio: «sempre vive ad intercedere | per noi» (Eb 7,25). È la piena attuazione della parola del Maestro: «L’ora viene nella quale i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità» (Gv 4,23). Cioè, come dice S. Anselmo, i cristiani nello Spirito Santo ed in unione a Gesù Cristo, Figlio di Dio, daranno a Dio un culto filiale. Infatti dice S. Paolo che per mezzo di Gesù Cristo abbiamo accesso al Padre, mediante lo Spirito. Dice Pio X: «La partecipazione attiva ai sacrosanti misteri ed alla pubblica e solenne preghiera della Chiesa è la prima e più indispensabile sorgente del vero spirito cristiano».
Infondetemi, Signore, il vostro Spirito, perché io intenda e segua la santa Madre Chiesa, di cui intendo essere, vivere e morire da vero figlio.
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