141.IL DIVIN MAESTRO - I
«Lo spirito del Signore Dio è su di me perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri» (Is 61,1).
1° Gesù Cristo fu
preannunziato Maestro dai Profeti. Mosè così lo indica: «Il Signore susciterà un profeta da la tua gente... lo ascolterai...» (Dt 18,15). Isaia predice: «Andranno molti popoli e diranno: Venite... ci ammaestrerà».
151Egli è Maestro
per natura: infatti è la Verità stessa; e questa verità è comunicabile. Il Figlio di Dio aveva creato l’uomo intelligente: | «illumina ogni uomo» (Gv 1,9). E il Verbo si fece uomo, per insegnare. Dice S. Paolo che Dio aveva già parlato nell’antico testamento molte volte ed in molte maniere per mezzo dei Profeti; ma in ultimo parlò per mezzo del suo Figlio.
152Egli è Maestro
perfetto: non può ingannarsi né ingannare; insegna con le parole, ma prima con l’esempio; poi comunica la grazia perché crediamo al suo insegnamento e seguiamo il suo esempio.
2° Tale si mostrò: la sua dottrina non poté mai essere confutata; insegnava come colui che ha diritto di essere creduto, come chi ha diritto di essere obbedito: «Insegnava loro come uno che ne ha il diritto e non come gli scribi e i farisei» (Mt 7,29); confermava la sua predicazione con prodigi divini.
Tale si proclamò: «Il Maestro vostro è unico: Cristo» (Mt 23,8). Anzi dichiarò: «Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene: lo sono infatti» (Gv 13,13). E tale lo riconobbero. Nicodemo gli disse: «Maestro, sappiamo che sei venuto da Dio per insegnare» (Gv 3,2). I farisei gli dicono: «Maestro, sappiamo che sei verace...» (Mt 22,16; Mc 12,14). «Il vostro Maestro non paga le sue dramme?» (Mt 17,25). La sua dottrina è comune col Padre: «La mia dottrina non è mia, ma di Colui che mi ha mandato» (Gv 7,16): dunque è divina. E Gesù la riferì con esattezza e con veracità. Egli è Maestro unico: ed i suoi apostoli sono | ripetitori, tanto che l’ascoltare Gesù Cristo ed ascoltare il sacerdote è la medesima cosa: «Chi ascolta voi, ascolta me» (Lc 10,16).
3° Nel giorno della Trasfigurazione,
153 Gesù Cristo ricevette una solenne dichiarazione dal Padre. Salì su di un monte a pregare, e la preghiera durò tutta la notte. Là si trasfigurò mentre pregava: la faccia risplendeva come un sole. Gli resero testimonianza Mosè rappresentante la legge, Elia rappresentante la profezia, cioè l’antico testamento. Lì cominciava il nuovo testamento: cioè la nuova legge, le nuove promesse, la nuova fede; Pietro rappresentava la fede, Giacomo le opere, Giovanni la carità. Ed ecco si fece udire la voce del Padre: «Questi è il mio Figliuolo diletto, nel quale mi sono compiaciuto: Ascoltatelo!». Gesù Cristo sta fra i due testimoni:
154 compie l’antico ed apre il nuovo.
Esame. – Credo fermamente che Gesù Cristo è il Maestro Divino? Medito le sue parole? Seguo i suoi esempi?
Proposito. – Leggerò con amore una vita di Gesù Cristo.
Preghiera.
Domenica
– O mio amatissimo Signore Gesù, dammi grazia, affinché io ti possa amare.
Lunedì
– O mio amatissimo Signore Gesù, io voglio amarti, ma non posso senza di Te.
Martedì
– O mio Signore Gesù, accendimi del tuo amore.
Mercoledì
– O dolce amor mio Gesù, infondimi una dolcezza soavissima di te, ed una umiltà profondissima, affinché possa, languendo, morire di amore per te.
Giovedì
– Possa, Signore Gesù, patire qualche cosa ad esempio del tuo amore verso di me.
Venerdì
– (Stando inginocchiato dinanzi ad un Crocifisso):
Signore Gesù, per me crocifisso e inchiodato, vieni a vivere in me, affinché questi tuoi chiodi siano confitti anche in me, ed io desideri essere per te crocifisso.
Sabato
– O amatissimo mio Gesù, che riposasti il settimo giorno, quando vedrò la tua gloriosa faccia, fa’ che io, pellegrino per la grazia della tua misericordia riposi in te con eterno gaudio. E così sia.(S. Bernardino da Siena)