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IL CUORE DI GESÙ MI AMA!
«Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui. In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati» (1Gv 4,8-10).
1° Dice S. Paolo: «Vivo nella fede del Figlio di Dio, il quale mi amò» (Gal 2,20).
Egli è il grande nostro Dio santo, potente, bello, sapiente. Eppure mi ha amato; e mi ama più di tutte le creature, anche più della SS.ma Vergine.263 Quale grazia, quale onore, quale gioia!
Amò me:
Tanto piccolo; come una goccia d’acqua sperduta nel mare, così io tra tanti miliardi di uomini, di Angeli, di creature. Sono il nulla; e come una goccia di rugiada su una foglia, svapora innanzi al primo raggio di sole.
Tanto peccatore; piccolo e così ostinato peccatore; che ancora non cesso di disgustare e ribellarmi al mio Dio. Sono come un tumore da cui scaturisce marciume.
Tanto cattivo; ero eletto ad una missione. Dio aveva dei disegni su di me; ed io li ho tante volte distrutti. Poteva rigettarmi e colpirmi; ma fu longanime ed ancora in questo momento mi invita al suo Cuore: «Venite a me».264
2° Mi amò generosamente: moltiplicando i suoi benefici; quasi sfidando la mia ostinazione | nel peccare con una maggiore ostinazione a guadagnarmi con il suo amore. Mi amò seriamente: «Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi».265 Mi amò nonostante la mia pigrizia, freddezza, sporcizia morale.
Mi amò generosamente: quale vantaggio poteva avere dal mio amore? Eppure «Mi amò e diede la vita per me».266
Mi amò e mi arricchì: è un grande onore essere amati, non da un grande, ma da Gesù Uomo Dio! Sono tanto onorato quanto sono dal Figlio di Dio amato.
È fortuna immensa: poiché Gesù dà ai suoi amici tesori di sapienza celeste; fortezza in ogni difficoltà ed impresa; grazie e meriti per il Paradiso, eterno bene.
È felicità: poiché i santi anche se poveri, infermi, disprezzati, erano pieni di gioia e mai avrebbero cambiato il loro stato con i ricchi, i potenti, i grandi della terra.
Esame. – Amo come sono amato? Godo di essere da Gesù amato? Dimostro praticamente di amarlo? Con generosità? Con perseveranza? Con umiltà?
Proposito. – Io voglio attingere tutto da la fonte del Salvatore: qui solo, sempre e tutta la gioia.
Preghiera. – Amabilissimo Cuore di Gesù, il mio cuore non è più degno di voi; troppe altre | cose io ho amate. Sento tanta pena e vergogna nell’offrirvi un cuore così misero, superbo, freddo. Ma confido in voi, e credo al vostro amore. Accettate dunque, nel vostro amore, il desiderio che ho di amarvi e di consacrarvi il resto dei miei giorni; e tutti i palpiti che ancora potrà dare il mio cuore.
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