Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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219.
IL BATTESIMO - I

«Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova» (Rm 6,4).

1° È il Sacramento necessario per l’eterna salvezza. In esso l’anima viene mondata dalla colpa originale e riceve una nuova vita; rinasce: «Chi non rinascerà per acqua e Spirito Santo non può entrare nel regno di Dio» (Gv 3,5). La nascita naturale dà la vita naturale; la rinascita | del Battesimo dà la vita soprannaturale, cristiana. Nel battezzato non è soltanto un uomo che vive; ma è Gesù Cristo che vive nell’uomo: Con Gesù Cristo, Dio e uomo, abitano nell’anima il Padre e lo Spirito Santo. Una mentalità, una volontà nuova; tutto un organismo soprannaturale si sovrappone all’organismo umano. Risulta il figlio di Dio per adozione; quindi fratello di Gesù Cristo; quindi l’erede di Dio, il coerede di Gesù Cristo. Risulta il membro di Cristo, l’uomo nuovo, il santo, il tempio di Dio, il partecipante della passione, dei meriti, della gloria eterna di Gesù Cristo.

2° Per il Battesimo muore e viene svestito l’uomo vecchio e peccatore in Adamo, viene rivestito l’uomo nuovo in Gesù Cristo.
Erma14 scrive: «Discendiamo morti nell’acqua, ed ascendiamo vivi». E secondo S. Basilio: il Battesimo è il prezzo della Redenzione..., la rigenerazione dell’anima, una vestizione splendida, un sigillo infrangibile, il veicolo per giungere al cielo..., il dono dell’adozione. Assai chiaro è S. Giovanni Crisostomo. Ecco che ora sono liberi coloro che prima erano schiavi; son divenuti cittadini della Chiesa coloro che camminavano nell’errore; sono ora adorni di giustizia e di grazia (cioè della veste nuziale), sono liberi, santi, giusti, figli di Dio, fratelli di Gesù Cristo, sue membra, suoi coeredi..., organi dello Spirito Santo.

3° Medito la dottrina di S. Paolo: dal | Battesimo nascono due conseguenze: l’obbligo di condurre vita cristiana: «Ora che siete liberati dal peccato e fatti servi di Dio, dovete portare come frutto la santificazione e per fine la vita eterna» (Rm 6,22). Il cristiano deve credere, osservare i comandamenti e usare15 spesso i Sacramenti e l’orazione. Inoltre: segue un diritto alle grazie divine per vivere cristianamente. Il cristiano ha sempre la grazia di pregare; pregando otterrà sicuramente gli aiuti divini per vincere se stesso, e seguire, imitare Gesù Cristo.

Esame. –
Ho conservata intemerata la grande dignità del cristiano? Sono sempre vissuto in grazia? Ho ancora la bianca stola battesimale?16

Proposito. –
Voglio comprendere sempre meglio la preziosità della vita soprannaturale di un’anima in grazia. Essa supera tutte insieme le ricchezze, le virtù, i doni naturali.

Preghiera. – Fate, o Signore, che si compia in me quanto il Sacerdote invoca sul neo battezzato, nell’atto di consegnare la candela accesa: «Prendi la lampada ardente e custodisci intemerato il tuo Battesimo; osserva i comandamenti di Dio; affinché quando verrà il Signore per le eterne nozze, possa muovergli incontro con tutti i santi nell’abitazione celeste per vivere nei secoli dei secoli. Così sia».
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14 Erma è uno dei Padri apostolici, vissuto a Roma nel secolo II. Durante la persecuzione venne denunciato dai suoi stessi figli. Fu autore di un’importante opera, Il Pastore, contenente rivelazioni circa il peccato, il pentimento e i precetti morali orientati ad una vita nuova. Alcuni considerarono questo testo parte della Sacra Scrittura.

15 Ricevere, valorizzare.

16 Cioè: ho conservato sempre l’amicizia con Dio (simboleggiata dalla stola), senza cedere alla colpa grave?