Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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169.
ZELO DI GESÙ - X

«Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese. La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento; con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio» (Is 11,3-4).

Verso i sofferenti. Gesù fu l’uomo del dolore (Is 53,3), che bene provò la sofferenza (Is 53,3). Egli fu il grande consolatore.
Guarì molti infermi. Ai messi240 del Battista che lo interrogavano chi egli fosse, rispose: «Andate e riferite a Giovanni: I ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i morti risorgono» (Mt 11,5). Sanò la suocera di Pietro che era febbricitante; guarì l’emorroissa; mondò i lebbrosi; fece camminare il paralitico della piscina; tutti consolò con parole di fede e di speranza.
Si addossò i nostri dolori; e donò a noi i veri conforti della grazia celeste e delle gioie spirituali.

Verso le donne. Riportò la donna alla sua dignità di aiuto e di compagna dell’uomo. Il paganesimo l’aveva ridotta ad una profonda umiliazione. Riabilitò la Maddalena, l’adultera, la samaritana, sino a renderle anime sante ed apostole.
Gesù anzitutto si fece figlio della donna (Gb 14,1).241 Poi consacrò le nozze con l’intervento a | Cana: si compiacque ricavare dalle nozze parabole per ricordarci il Paradiso: «Uscirono incontro allo sposo e alla sposa» (Mt 25,1); «venite alle nozze» (Mt 22,4). Consolò la madre che piangeva il figlio morto con il miracolo della risurrezione; esaudì la madre che lo pregava per la figlia invasa dal demonio; descrisse la gioia della donna quando diviene madre.
Egli amava Lazzaro e si compiacque di operare un prodigio per consolare le due sorelle Marta e Maria che lo piangevano morto.
Gli Angeli diedero alle pie donne l’incarico di annunziare agli Apostoli che egli era risorto: «Andate presto e annunziate ai suoi discepoli che egli è risorto» (Mt 28,7). La medesima missione Gesù Cristo l’affidò alla Maddalena come ad indicare che la donna ha dei grandi uffici nella società. Gesù fece sue fedeli seguaci nei viaggi apostolici alcune donne virtuose; tra esse vi furono madri di Apostoli e apostole esse stesse.

3° L’amore di Gesù era il più vero: egli dava gratuitamente. Altrettanto raccomandava ai discepoli: «Gratuitamente avete ricevuto; gratuitamente date» (Mt 10,8). Escludeva dal suo ministero il lucro materiale, l’ambizione, l’attrattiva naturale. Perciò condannava la vanità dei farisei i quali compivano il bene: «per essere veduti dagli uomini e per essere da essi onorati» (Mt 6,2). Infatti, al termine avranno l’amara delusione: «Già hanno ricevuta la loro mercede» (Mt 6,2). Dopo i fatti più mirabili di sua vita, intimava il silenzio: «Non parlate ad alcuno | della visione» (Mt 1,44).242 Volevano crearlo re dopo la moltiplicazione dei pani, ma egli: «Fuggì di nuovo sul monte per restarvi solo» (Gv 6,15). E man mano che si avvicinava al termine della vita, lo stato di povertà andava sempre più mostrandosi: viveva di elemosine; neppure le riteneva presso di sé, ma le consegnava a Giuda, che per delittuosa ironia era ladro, e morì nudo su una croce.

Esame. –
Ho l’intelligenza del dolore e del povero? So soffrire qualche cosa per il prossimo? Rispetto e so santificare la donna nei suoi vari stati di figlia, sposa, madre, vedova, apostola?

Proposito. –
Considererò spesso le parole di Gesù: «Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,10).

Preghiera. – O Signore, che hai voluto ristorare243 il mondo decaduto per mezzo del tuo Unigenito, illuminaci con la tua grazia a conoscere il suo spirito e le sue opere. Concedici per i suoi meriti di imitarlo nel suo ministero, perché possiamo ricevere il premio dell’apostolo.
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240 Agli inviati, ai messaggeri.

241 Meglio: Gal 4,4.

242 Più esattamente: Mt 17,9.

243 Ristorare (verbo molto usato da Don Alberione): sta per restaurare.