Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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315.
LA PROMESSA DELLO SPIRITO167

«Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, nel consesso dei giusti e nell’assemblea. Grandi le opere del Signore, le contemplino coloro che le amano. Le sue opere sono splendore di bellezza, la sua giustizia dura per sempre» (Sal 111/110,1-3).

1° Cristo è risuscitato. È bene che egli lasci la terra; perché, dal cielo, egli manderà lo Spirito di verità alla sua Chiesa. Egli è il Dono del Padre e del Figlio; egli insegnerà ogni verità nella Chiesa; egli spiegherà quanto Gesù Cristo ha insegnato; distribuirà i frutti della Redenzione compiuta dal Figlio.
Così si distingueranno i figli di Dio dai figli di Satana; i giusti dai cattivi: si proclameranno figli di Dio i seguaci di Gesù Cristo; e si riproveranno i persecutori del Cristo come seguaci di satana.
Intanto i giusti portino pazienza: la giustizia di Dio sarà piena, sicura, anche se tarda. Perseverino, sopportino, vivano lieti; vi è un giudizio di Dio che nulla ha di simile con i giudizi degli uomini. In Dio non vi sono inganni; non vi sono debolezze. Egli è semplicemente e sempre Dio giusto e misericordioso.
Cercate la vera giustizia ed attendete con pazienza.

2° Dice infatti il Vangelo: «In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Vado a Colui che mi ha mandato, e nessuno di voi mi domanda: Dove vai tu? Ma perché vi ho detto tali cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico il vero: È bene per voi che io me ne vada: perché se io non me ne vo, non verrà a voi il Paraclito: ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò. E venendo egli, convincerà il mondo riguardo al peccato, riguardo alla giustizia e riguardo al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me, riguardo alla giustizia, perché io vo al Padre e non mi vedrete più. Riguardo al giudizio, poi, perché il principe di questo mondo è già condannato. Molte cose ho ancora da dirvi, ma non ne siete capaci adesso. Venuto però che sia quello Spirito di Verità, vi insegnerà tutte le verità. Egli infatti non vi parlerà di se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito; vi annunzierà quello che ha da venire, e mi glorificherà, perché vi annunzierà ciò che riceverà da me» (Gv 16,5-14).
Il peccato del mondo, e soprattutto del | mondo giudaico, è la sua incredulità. Gli Ebrei hanno chiuso gli occhi alla luce, ma i prodigi che lo Spirito Santo, mandato da Gesù, opera nel mondo delle anime per mezzo della Chiesa, rende loro impossibile di giustificare questa incredulità. Gli Ebrei hanno messo a morte Gesù come un malfattore, ma Dio lo ha strappato dalle loro mani risuscitandolo e facendolo entrare in cielo. La discesa dello Spirito Santo, che procede dal Padre e dal Figlio, prova che Gesù è presso il Padre, che lo ha ricompensato facendolo sedere alla propria destra. Giustizia è quindi stata fatta. Gesù Cristo è stato ristabilito agli occhi degli uomini. La discesa dello Spirito Santo sulla Chiesa è anche la prova che il principe delle tenebre, sconfitto da Gesù Cristo, è definitivamente giudicato e condannato. Così le anime strappate al demonio sono rese a Dio.

3° Perseverare nel bene, sotto la luce di Dio. Non scompaia mai dai nostri cuori e dalle nostre menti questa luce soprannaturale. Tutta la differenza tra uomo e uomo sta qui: vivere nella luce di Dio; o camminare nella oscurità del senso, dell’inganno sotto il «potere delle tenebre: potestas tenebrarum».

Esame. –
Brilla sul mio cammino la luce di Dio? La luce dello Spirito Santo? Invoco questa luce? Vigilo e mortifico i sensi? Avverto quando chi mi parla è l’Angelo di Dio, come a Maria? O è satana, come ad Eva? Possiedo le regole per discernere e provare lo spirito che mi | parla? Invoco Maria, la Vergine prudentissima, che mi illumini?

Proposito. –
Devo chiudere ogni senso e ogni facoltà dell’anima al demonio. Se egli entra per una delle porte, neppure il pensiero dei Novissimi lo scaccia. Quando la luce di Dio mi mostra che vi può essere la tentazione, satana, il senso, subito ricorrerò alla preghiera. Maria sarà il mio rifugio, l’ombra sicura, il manto di protezione.

Preghiera. – O Dio, che in questi giorni hai ammaestrato i tuoi fedeli con la luce dello Spirito Santo, concedi di sentire rettamente nel medesimo Spirito, e di godere sempre della sua consolazione.
O Dio, che gli animi tutti dei fedeli rendi di un sol volere, concedi ai tuoi popoli d’amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, affinché in mezzo al fluttuar delle umane vicende, siano fissi i nostri cuori, là dove sono le vere gioie.
O Dio, che ci desti per Madre la Genitrice del tuo Figlio diletto e ti degnasti di glorificare la bella immagine con una meravigliosa apparizione, concedi te ne preghiamo, che, aderendo prontamente ai suoi moniti, meritiamo di vivere secondo il tuo cuore e di giungere felicemente alla Patria celeste.
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167 Titolo originale: “IV Domenica dopo Pasqua”.