Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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196.
FUGA IN EGITTO

«Giuditta disse loro a gran voce: Lodate Dio, lodatelo; lodate Dio, perché non ha distolto la sua misericordia dalla casa d’Israele, ma ha colpito i nostri nemici in questa notte per mano mia» (Gdt 13,14).

1° La Provvidenza veglia sugli innocenti e retti di cuore e li guida per vie misteriose nella loro missione sulla terra.
Ben presto i fatti dimostrarono la verità della profezia di Simeone. Erode, gelosissimo del suo trono, cercava a morte il Bambinello. I magi avevano detto di aver vista in Oriente una stella straordinaria, segno della nascita del grande Re. Erode temeva un futuro competitore e volle farlo morire nella culla. Un Angelo di notte avvertì Giuseppe: «Lèvati, prendi il Bambino e la sua Madre, fuggi in Egitto e fèrmati colà fin tanto che io ti avviserò: perché Erode cerca del Bambino per farlo morire».296 Ed ecco Maria, Giuseppe e il Pargoletto esuli in terra straniera, sconosciuta e per tradizione molto avversa al popolo ebreo.

2° Viaggio lungo; viaggio per lo più di notte; viaggio per strade difficili. Dimora incerta per la durata, abitazione, cibo, clima, ospitalità difficile. Là prepotenza che opprimeva e perseguitava l’innocenza, le tre persone più sante, un Bambino appena nato.
Ma Erode muore. Allora l’Angelo del Signore appare nuovamente a Giuseppe e gli dice: «Alzati, prendi il Bambino con la Madre sua e ritorna nella terra d’Israele perché sono morti coloro che cercavano la vita del Bambino».297 E la sacra Famiglia ritornò in Palestina; e si stabilì in | Galilea; e abitò a Nazaret. Là, lontano dagli strepiti del mondo e dal pericolo di Archelao, figlio di Erode, la sacra Famiglia passò giorni santissimi in pace serena ed intima.

3° Il Padre celeste tiene l’occhio sopra i suoi figli buoni; alterna le pene e le consolazioni, le prove e le vittorie; le tenebre e la luce. È Padre buono anche quando affligge; guida invisibilmente anche se le tenebre sono fitte; è vicino anche se non si vede né si sente; sostiene anche se pare di averci abbandonati.

Esame. –
Mi lascio guidare dall’amorosa Provvidenza di Dio in ogni momento? Nelle angustie mi abbatto? E nelle consolazioni mi esalto?

Proposito. –
Conserverò l’uguaglianza di spirito tra le continue mutazioni del tempo, dei luoghi, delle disposizioni interiori, della salute, degli avvenimenti.

Preghiera. – O Vergine SS., creatura la più cara a Dio, io ti medito serena, generosa, sempre pronta ai voleri di Dio nelle pene e nei conforti; guidami con la luce dei tuoi esempi santissimi; soccorri alla mia fragilità; perché io sia sempre un figlio docile nelle mani di Dio; ed il Padre Celeste possa disporre di me secondo la sua sapienza ed il suo amore.
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296 Mt 2,13.

297 Mt 2,20.