Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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240.
GIORNATA EUCARISTICA66

«Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata» (Is 55,10-11).

1° È la giornata che poggia, come su base propria, su un punto solo: la SS. Eucaristia. Una palla di avorio perfettamente sferica, messa sopra una tavola di marmo esattamente piana, pesa del tutto su un sol punto: da esso è interamente portata.
È ottima pratica: dal mezzodì al mattino seguente tutto santificare e indirizzare come preparazione alla Messa o S. Comunione; successivamente fino a mezzodì, tutto santificare e indirizzare come ringraziamento della Messa e Comunione fatta. Questo è segno di vivo desiderio e atto di riconoscenza per il grande beneficio della Messa e Comunione.
È continuata unione spirituale con Gesù Cristo.
È mezzo per camminare alla presenza di Gesù e riceverne i lumi: «Chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Gv 8,12).
È pratica utile per tener sempre presenti gli esempi santissimi di Gesù Eucaristico. È una continuata preghiera per ottenere le divine benedizioni sopra le azioni, i lavori, gli uffici che dobbiamo compiere.
È una sorgente di consolazioni camminare col Divino Amico; che tanto consola le anime che lo cercano e si confidano a lui: «Gustate e vedete quanto è soave il Signore» (Sal 34/33,9).
È il mezzo più efficace per santificare la giornata.
È sentire praticamente come Gesù Cristo sia davvero Via, Verità e Vita.
È valorizzare al massimo e ricavare il più grande frutto dalla Messa e Comunione per l’anima nostra.
È vivere in continuata adorazione ed in continuata azione di grazie, prevenendo l’occupazione eterna in Cielo.
Vi sono persone che, aiutandosi anche con la Visita, rendono più sensibile e profondo il frutto della giornata eucaristica.
Ecco i sentimenti che voglio conservare nella mia giornata:

3° Detesto ed abbomino tutti e singoli i miei peccati; e tutti quelli commessi da altri dal principio del mondo ad oggi, e quelli di cui io fossi stato causa, o che ancora si commettessero; se potessi, vorrei tutti impedirli; questa grazia ti chiedo supplichevolmente, o Signore.
Lodo ed approvo tutte le opere buone, fatte dal principio del mondo ad oggi, o che ancora si faranno; e se potessi le vorrei moltiplicare, ed a questo fine devotamente ti prego.
Intendo di pensare, parlare, fare ogni cosa, solo e sempre per la gloria di Dio, e con tutte quelle sante intenzioni che ebbero od avranno i Santi.

Esame
.67 – Opero così? Perdono di buon cuore a tutti i miei nemici, i calunniatori, i mormoratori, e quanti a me si | opposero o desiderarono del male?

Proposito
. – Oh! potessi morire per ognuno degli uomini e tutti salvarli! Lo farei volentieri con la divina grazia, che umilmente invoco e senza la quale nulla posso.

Preghiera. – Vivere con te, Gesù, mio amore, morire con te, crocifisso mio bene; camminare con te, mio sostegno unico; venire a te, mia eterna felicità.
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66 Possiamo vedere in questa meditazione di Don Alberione l’esplicitazione di una delle “conclusioni pratiche” suggerite in riferimento a Gesù-Vita: «unione abituale [con Gesù] con tutto il cuore» (DF, p. 65).

67 Le indicazioni “Esame”, “Proposito” e “Preghiera” non appaiono nell’originale, ma sono facilmente intuibili.